venerdì 25 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-MODA - Milano rilancia il prêt-à-porter Made in Italy



Amgiolini: Milano, piazza di riferimento nel sistema moda internazionale
A Milano dal 25 al 28 settembre è in corso Mi Milano prêt-à-porter, una manifestazione che raggruppa intorno a sé le eccellenze del Made in Italy, arte, design e food, e che si apre alla città pur essendo B2B, ovvero dedicata agli addetti ai lavori. Infatti il pubblico avrà accesso a solo una parte dell’esposizione. Insieme al selezionato novero dei migliori produttori italiani, a Fieramilanocity nell’area aperta al pubblico saranno esposte per la prima volta le opere di 17 artisti contemporanei, italiani e stranieri, acquisite dal Fondo Acquisti dall’Associazione Amici di MiArt. A rappresentare il meglio del design italiano ci sarà anche Artemide che illuminerà l’Area Tendenza. MI Milano prêt-à-porter è un nuovo format espositivo che supera le consuete barriere merceologiche, per offrire ai buyers una visione a tutto campo. Non si prescinde dall’area Next Trend: uno spazio, all’interno dell’Area Tendenza, in cui verranno raccontati i trend per la p/e 2010 attraverso un filmato di impatto: una rassegna di abiti ritratti da classici del cinema, dagli anni ’10 a oggi, quasi un trailer, una anticipazione della prossima stagione tra citazioni e ricordi della moda che è stata e che potrà tornare. Il montaggio del video sarà curato dal critico Luca Scarlini. Ci sarà spazio anche per un bookstore, un’area scouting per giovani studenti e una sorta di anfiteatro dedicato a presentazioni di aziende, marchi, creativi.“Stiamo lavorando in un’ottica di sistema che mira a riportare l’attenzione su Milano con il meglio delle creazioni moda proposte in un format espositivo studiato e raffinato - ha dichiarato l’amministratore delegato di Fiera Milano Expocts, Corrado Peraboni - al cui interno troveranno spazio le aziende che rendono il Made in Italy vincente”.“In questo momento un nuovo salone a Milano dedicato al prêt à porter è molto importante - ha aggiunto Beppe Angiolini (nella foto) presidente della Camera Buyer di Moda - perché contribuisce a consolidare Milano come piazza di riferimento nel sistema moda internazionale“.

IMPRESAMIA.IT-TRASPORTI - L'Aquila: progettato treno più veloce al mondo



E' a levitazione magnetica e può raggiungere i 600 km/ora
Può viaggiare fino a una velocità di 600 km l'ora consentendo un risparmio di circa 7mila tonnellate di carburante l'anno rispetto a un tradizionale treno ad alta velocità. E' il treno a levitazione magnetica ''UAQ4'', progettato e testato dall'Università di L' Aquila, il treno più avanzato ed ecologico al mondo: non inquina e non produce vibrazioni e rumori. La tecnologia del treno UAQ4, protetta da diversi brevetti, è stata sviluppata e completamente testata con successo in laboratorio da un gruppo di ricercatori dell'Università di L' Aquila, coordinati dai professori Giovanni Lanzara e Gino D'Ovidio. L'UAQ4 è l'unico treno a levitazione magnetica che non ha resistenze al moto - ad eccezione di quella aerodinamica - garantendo pertanto ridottissimi consumi energetici poiché è un treno a via guidata, ovvero un sistema in cui non vi è contatto fisico tra le parti fisse (guidovia) e quelle mobili (veicolo). Il sistema usa supermagneti distribuiti lungo la guidovia e superconduttori, raffreddati con azoto liquido, posti a bordo del veicolo. ''I superconduttori - ha spiegato D'Ovidio - sono particolari materiali che al di sotto di una determinata temperatura, detta di transizione alla superconduttività, non hanno alcuna resistenza al passaggio della corrente elettrica ed espellono (completamente o in parte) i campi magnetici presenti al loro interno. I supermagneti, invece, sono materiali sinterizzati di tipo ceramico in grado di generare altissimi campi magnetici. L'interazione tra i campi dei supermagneti e i superconduttori genera contemporaneamente la sostentazione e la guida del veicolo in ogni fase del moto: in altri termini il veicolo resta sempre sospeso e centrato in maniera stabile rispetto alla via''. Questo sistema riduce quasi a zero la possibilità di un deragliamento in quanto produce una sorta di effetto calamita, che impedisce al convoglio di uscire dal tracciato. ''La propulsione del veicolo UAQ4 - ha aggiunto D'Ovidio - è garantita da un innovativo motore lineare ad induzione in grado di superare elevate pendenze di percorso e di recuperare energia durante le fasi di decelerazione. Con un percorso 'intubato', il treno puo' garantire velocità di gran lunga superiori ai 600 km orari''. Il prototipo è frutto di un'attività di ricerca pluridecennale iniziata da Lanzara alla fine degli anni '60 negli Stati Uniti (Universita' del Kentucky) e poi presso l'Universita' di Palermo (1968-76). A partire dai primi anni '90 la ricerca è stata definitivamente sviluppata presso l'Università di L'Aquila. ''Manca ora un progetto di sviluppo industriale, con partner tecnologici che siano in grado di realizzarlo - ha concluso D'Ovidio -: ecco perché lo abbiamo presentato al G8 dove il progetto ha riscosso molto interesse soprattutto da Brasile, Russia e Australia".

IMPRESAMIA.IT-AMBIENTE - Piemonte: domenica Puliamo il mondo


Domenica 27 settembre il Parco dei Laghi di Avigliana, in provincia di Torino
Si potrà partecipare ad una raccolta rifiuti un po' particolare: una vera e propria gara lungo quattro itinerari. "Amnis" in piemontese significa "rifiuti". Amnesia, la perdita momentanea della memoria. Possiamo pensare di "dimenticarci" dei nostri rifiuti? Dal gioco di parole nasce "Amnisiadi", un'iniziativa del Parco dei laghi di Avigliana in concomitanza con la storica giornata "Puliamo il mondo", organizzata da Legambiente. Domenica 27 settembre famiglie e singoli cittadini potranno partecipare a una raccolta rifiuti un po' particolare: una vera e propria gara lungo quattro itinerari nell'area fra laghi e zona industriale di Avigliana, in provincia di Torino, e collina morenica, seguita da una serie di sfide pomeridiane sul tema nell'area attrezzata del Lago Piccolo con premiazione finale. Obiettivo dell'iniziativa è sottolineare in modo ironico l'importanza del non acquisto del rifiuto piuttosto che i necessari ma non sufficienti riuso e riciclaggio, e integrare la serie delle buone pratiche legate ai rifiuti con la R di rifiuta. La giornata "Amnisiadi" rientra all'interno degli eventi del laboratorio territoriale di educazione ambientale del progetto Infea "Fra laghi e colline", percorso iniziato nel 2006. Oltre al Parco, sono enti promotori di "Amnisiadi" il Comune di Avigliana e numerose associazioni locali. I partecipanti alle Amnisiadi si iscriveranno a uno dei quattro itinerari proposti e classificati come hard, medium e soft in base a quantità e qualità dei rifiuti presenti.Alcuni itinerari non sono particolarmente ricchi di rifiuti: indipendentemente dalla quantità raccolta, si invitano i partecipanti a considerare la giornata come occasione per fare un'allegra escursione guidata. Il gruppo sarà guidato da un accompagnatore naturalistico che, durante la ricerca dei rifiuti, fornirà alcune notizie sul territorio.La durata prevista delle escursioni è di quatto ore, comprensive di passeggiata, ricerca e raccolta rifiuti e tappe di spiegazione del percorso.

IMPRESAMIA.IT-AMBIENTE - Prestigiacomo su quote CO2


L'Italia chiede alla Ue soluzioni condivise per evitare scelte onerose
“Abbiamo posto alla Commissione europea un problema reale, che deriva dalla logica distorta della vecchia direttiva emission trading, logica che infatti è stata modificata nella nuova direttiva approvata nel dicembre scorso nel cosiddetto pacchetto “20-20-20”. Lo ha dichiarato il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo (nella foto) aggiungendo che in base a quella logica - che il Governo dell’epoca avallò e sulla quale condusse una trattativa al ribasso pur avendo dati diversi sulle quote necessarie per i nuovi impianti a partire dal 2009 - l’Italia dovrebbe pagare circa 1 miliardo di euro per acquistare diritti di emissione da paesi che ne hanno la disponibilità. Una disponibilità che non deriva, nella maggior parte dei casi, da una maggiore “virtuosità ambientale” ma dal fatto che si sono prese come parametro le “emissioni storiche” Così molti Paesi, specie all’Est, che hanno dovuto dismettere impianti obsoleti e molti inquinanti, si ritrovano oggi con quote d’emissione in eccesso e che possono vendere sul mercato. "Paradossalmente - ha sottolineato il ministro - l’Italia dovrebbe comprare quote d’emissione da chi inquina di più. Tutta questa operazione sarebbe onerosissima e non porterebbe alcun vantaggio all’ambiente. Credo - ha ribadito - sia doveroso che il Governo chieda all’Europa di affrontare questo tema e trovare soluzioni condivise in un momento in cui si chiede agli stati di incrementare le risorse per l’ambiente. Sarebbe infatti molto singolare che all’Italia si chiedesse di investire una cifra enorme non per migliorare la propria efficienza energetica - ha concluso Prestigiacomo - non per investire in fonti rinnovabili, non per la ricerca, ma per pagare un dazio ad altri paesi europei”.

IMPRESAMIA.IT-WEEKEND - Marche: Ascoli Piceno in fiore


Dal 24 al 27 settembre, il Piceno garden show, evento di promozione del florovivaismo
Nella splendida cornice di una delle più belle e suggestive piazze d'Italia, quella di Ascoli Piceno, dal 24 al 27 settembre, si svolgerà il "Piceno garden show", evento di promozione e valorizzazione del florovivaismo Piceno che prevede l'allestimento ad Ascoli Piceno di un vero e proprio giardino di circa 800 metri quadrati, dove saranno esposti splendidi esemplari della flora mediterranea, tipica produzione locale. Piazza del Popolo assumerà le forme di un meraviglioso giardino, costituendo l'inizio di una nuova alleanza tra l'abitante della città e le piante, un nuovo rapporto di collaborazione a tutti i livelli, che non si ferma alla reintroduzione di giardini nei luoghi urbani, ma attraversa molte collaborazioni, dal design degli oggetti all'architettura con l'introduzione delle pareti di giardini verticali. La manifestazione consentirà ai turisti e ai visitatori di conoscere da vicino le interessanti risorse ambientali e culturali del territorio. Il florovivaismo Piceno rappresenta infatti una grande risorsa per il territorio e si caratterizza per un'elevata qualità delle produzioni, grazie non solo alle condizioni pedoclimatiche che permettono coltivazioni eccellenti di diverse specie di piante tipiche dei paesaggi della costa e dell'interno, ma soprattutto grazie alle capacità e alla dedizione degli imprenditori del luogo. Nel territorio regionale operano circa 900 aziende, di cui quasi un terzo specializzate nella produzione di fiori e piante ornamentali. Oltre la metà di tutte le aziende florovivaistiche è ubicata lungo la fascia litoranea delle Provincie di Ascoli Piceno e Fermo, il 16% circa delle aziende opera nella Provincia di Ancona, il 18% circa in quella di Macerata ed il restante 12% circa nella Provincia di Pesaro Urbino. Il Piceno, nello specifico, vanta una lunga e prosperosa tradizione nel comparto: già nel 1963 fu organizzata ad Ascoli, dalla Camera di commercio, una rassegna florovivaistica finalizzata a promuovere le tipicità vivaistiche locali. L'iniziativa verrà realizzata da Asteria, Istituto per lo sviluppo tecnologico e la ricerca applicata, in collaborazione con le organizzazioni ed aziende florovivaistiche, Università degli studi di Camerino e Istituto agrario C. Ulpiani di Ascoli Piceno. Il Piceno garden show vedrà il coinvolgimento di un gruppo di studenti che guiderà i visitatori nella conoscenza dei numerosi percorsi tematici che andranno a comporre il giardino, illustrando gli aspetti botanici e naturalistici delle specie vegetali esposte.Nel corso delle quattro mattinate saranno organizzate visite didattiche con le scuole che avranno aderito all'iniziativa, inoltre il giardino potrà essere visitato da non vedenti e ipovedenti con l'illustrazione dei vari "sentieri" in braille. La rassegna, che prevede anche un convegno, in programma il prossimo 26 settembre alle ore 16.30 all'Auditorium della fondazione di Ascoli Piceno, incentrato sulle potenzialità di sviluppo del comparto florovivaistico locale e realizzato con il determinante contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno, si rivolge a cittadini, turisti, enti, aziende, università, istituti di ricerca, associazioni di categoria, riviste specializzate ed esperti del settore florovivaistico operanti su tutto il territorio nazionale.

IMPRESAMIA.IT-WEEKEND - Veneto: Treviso verso un mondo migliore


Quinta edizione della fiera dei comportamenti etici, dal 25 al 27 settembre
Parte il 25 settembre a Treviso, la tre giorni della quinta edizione la Fiera “Quattro passi verso un mondo migliore” - organizzata dalla Cooperativa pace e sviluppo, con la collaborazione e il contributo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, della regione Veneto, della provincia di Treviso, del comune di Treviso e dell'Arpav - che avrà per tema “Riprendiamoci la Terra”, un argomento sempre più al centro del dibattito pubblico. Terra come pianeta ed elemento fisico: il terreno, la sua complessità, la preziosità, l'enorme biodiversità, le peculiarità climatiche, l'amministrazione dei nostri territori saranno lo spunto per un weekend ricco di incontri, seminari, dibatti ed esposizioni. Terra anche come agricoltura, con particolare riguardo a forme di coltivazione e allevamento rispettose dell'ecosistema e a filiere produttive a basso impatto, a partire dal commercio equo e solidale e dai presidi di Slow Food. Rilevanti le novità di quest'anno, a sottolineare la costante crescita che ha coinvolto la fiera dal 2005 ad oggi. Ampio spazio sarà dato anche ai temi dell’energia e del risparmio energetico, della bioedilizia e della corretta pianificazione del territorio. E si presenteranno anche varie forme di convivialità legate alla terra: i gruppi di acquisto solidale, gli orti condivisi e tante altre esperienze. In Fiera si potrà seguire anche un percorso culturale che condurrà alla scoperta dei diversi modi di abitare la terra, del rapporto tra le comunità e il territorio che le ospita. Accanto ad incontri di approfondimento, laboratori, workshops e degustazioni, nella mattinata di sabato 26 settembre 2009, saranno previste visite guidate per i ragazzi delle scuole primarie e secondarie delle provincie venete. Scegliere un modello di alimentazione e di consumo responsabile, rispettare la terra e chi la lavora al Nord e al Sud del mondo: sono sfide importanti che possano essere vinte stimolando la curiosità e la sensibilità crescenti delle nuove generazioni. La proposta didattica progettata dalla Cooperativa pace e sviluppo in collaborazione con il Laboratorio scuola e volontariato del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso, è assolutamente gratuita ed ha già riscontrato il sorprendente interessamento di 18 classi per un totale di 450 ragazzi e numerosi insegnanti. Domenica mattina 27 settembre 2009 si svolgerà il secondo raduno dei volontari delle botteghe del mondo del commercio equo e solidale del Triveneto: oltre 300 le persone previste per una mattina di formazione, conoscenza reciproca e incontro con i produttori del commercio equo e solidale dell’Ecuador e della Palestina presenti in fiera.

IMPRESAMIA.ITMOSTRE - Ancona: esposti al pubblico i merletti dl Museo diocesano


Inaugurata venerdì 25 settembre, la mostra rimarrà aperta fino al 1 novembre
La mostra, che prende avvio dal chiostro del Museo Diocesano a Piazzale Duomo, prosegue snodandosi all’interno del Palazzo del Vecchio Episcopio tra le opere scelte sia dal punto di vista tipologico: camici, rocchetti, tovaglie d’altare, palle, copricalici; sia da quello simbolico, sia da quello tecnico: merletto a fusello, ad ago, filet, così da poterle far conoscere in una mostra che ne racconti l’uso liturgico i significati simbolico-religiosi e le varie tecniche esecutive. Gli oggetti d’uso corredati di merletti, collocati quindi nelle sale del Museo, possono colloquiare con le opere esposte e consentono una lettura inedita di alcune di esse: i manufatti tessili sono infatti accostati a tele che raffigurano vescovi, cardinali, pontefici e altri personaggi che indossano preziosi merletti simili a quelli esposti. Visitando la mostra è possibile, inoltre, osservare come l’alternanza di pieno e vuoto creata da eleganti e raffinati motivi decorativi dei pizzi realizzati con fili di lino e cotone siano piacevolmente confrontabili con gli intrecci scolpiti in pietra, con le delicate filigrane dell’oreficeria settecentesca e con i modulari intagli lignei del XVI secolo. Gli operatori del Museo sottolineeranno, di volta in volta, questo serrato dialogo che unisce le opere in mostra con quelle già presenti all'interno delle sale. Le guide, a disposizione del visitatore, racconteranno anche l'origine del merletto attraverso l'affascinante “leggenda del pescatore” che trova, come spesso accade, un fondo di verità proprio nel fatto che il primordiale intreccio delle reti da pesca può essere considerato la base del filet che, rielaborato ed arricchito da sapienti mani, diventa opera d'arte.Tra i tanti pezzi di straordinario valore esposti si segnalano un prezioso camice in mussola di cotone ricamato con fili dorati e paillettes di gusto orientale, ma di manifattura europea databile a cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo ed un finissimo merletto a fuselli tipo Bruxelles, tecnica che permette una grande varietà di motivi decorativi, destinato a bordare un camice.Il percorso prevede un’altra sede espositiva: il laboratorio di artigianato artistico “La Congrega” di via degli Orefici, dedito alla valorizzazione del tessile, nel quale vengono forniti strumenti tecnici per la lettura delle opere grazie alla possibilità di entrare in contatto con le più svariate tipologie di merletti.La mostra rimarrà aperta fino al 1 novembre con i seguenti orari: tutti i giorni dalle 16.00 alle 19.00, la domenica anche dalle 10.00 alle 12.00Laboratorio tessile La Congrega (via Orefici, 5) da lunedì a sabato dalle 9.30 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30Ingresso libero – visite guidateInformazioni 333.8288652

IMPRESAMIA.IT-FISCO - Alemanno dà il via al federalismo in Comune


Adeguare la gestione finanziaria del Campidoglio al principio del fabbisogno standard
Cardine dell'intesa, in base alla proposta formulata dall'assessore al bilancio Maurizio Leo, la valutazione dei "fabbisogni standard" nelle spese che il Comune sostiene per funzionare ed erogare servizi: un metodo che individua le reali "funzioni di spesa" dei singoli settori comunali. L'obiettivo è duplice: sapere in quali campi è realmente possibile ridurre la spesa ed evitare sprechi e cominciare da ora ad adeguare la gestione finanziaria del Campidoglio al principio del "fabbisogno standard" che, a federalismo fiscale compiuto, costituirà il criterio fondamentale per l'assegnazione di risorse agli enti locali. La sperimentazione del nuovo sistema ha preso il via dal protocollo d'intesa firmato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno (nella foto), il presidente dell'Anci Sergio Chiamparino e il presidente del Consiglio Direttivo IFEL – Fondazione Anci, Giuseppe Franco Ferrari. La sperimentazione in Campidoglio (resa possibile dal contributo dell'IFEL, l'Istituto per la Finanza e l'Economia Locale dell'Anci) partirà dal confronto ("benchmarking") tra i costi che il Comune di Roma sostiene per erogare alcuni servizi essenziali e la spesa finanziata dagli altri principali comuni per servizi analoghi. Un'opera di razionalizzazione, sottolinea il Comune, che non produrrà "tagli generici e indiscriminati, ma seguirà un criterio di economicità oggettivo". Con la riforma del federalismo fiscale - si legge in una nota del Campidoglio, saranno completamente ridisegnati i rapporti finanziari tra Stato ed enti locali: non più trasferimenti ai Comuni in base alle spese degli anni precedenti (principio della "spesa storica"), ma in funzione del "valore effettivo delle prestazioni rese", calcolato appunto in base ai fabbisogni standard. Si punta così ad una maggiore efficienza nella gestione pubblica e dunque a migliori servizi per i cittadini. Senza più finanziare, in pratica, sprechi e inefficienze. Questi gli ambiti dell'attività comunale che saranno controllati: funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo; giustizia e polizia locale; istruzione pubblica, compresi gli asili nido; cultura, beni culturali, settore sportivo e ricreativo. E ancora: turismo, viabilità e trasporti., gestione del territorio e dell'ambiente, servizi sociali, servizi allo sviluppo e alla produzione. Oltre al metodo del "fabbisogno standard", precisa infine il Campidoglio, si userà anche quello del "valore medio di spesa pro capite per ciascuna funzione", reso possibile (come l'altro) dalla legge delega sul federalismo fiscale: in questo caso si considerano i valori di spesa dovuti ai "fattori strutturali propri del territorio comunale considerato", non dipendenti da scelte di governo (dimensione territoriale, età media dei residenti, tasso di occupazione ecc.). Il valore di spesa così individuato si definisce normale per il comune preso in considerazione. L'analisi della spesa storica mostrerà a quel punto gli scostamenti dalla spesa standard, non giustificabili per "particolari condizioni socio-economiche" in cui il Comune possa essersi trovato.

IMPRESAMIA.IT-UE - Strumenti finanziari: presto normativa più snella


La Commissione riduce le formalità amministrative e aumenta la tutela degli investitori
In linea con i principi di una migliore regolamentazione, la Commissione europea ha presentato una proposta di riesame della direttiva sul prospetto degli strumenti finanziari: nell'ottica di semplificazione intrapresa nell'ambito del programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi nella Ue. Tale proposta è intesa ad aumentare la chiarezza giuridica e a ridurre gli oneri amministrativi per emittenti e intermediari, tenedo conto dell'importanza di migliorare il livello di tutela degli investitori e di garantire che le informazioni fornite siano sufficienti e adeguate rispetto alle esigenze degli investitori al dettaglio. La proposta è stata trasmessa per esame al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri.Charlie McCreevy (nella foto), Commissario per il mercato interno e i servizi, ha affermato che "la nuova normativa soddisfa le esigenze degli emittenti e degli investitori ed elimina gli oneri superflui a carico delle imprese. Oltre - ha aggiunto - a tener conto degli insegnamenti tratti dalla crisi finanziaria, essa garantisce che agli investitori siano date tutte le informazioni necessarie." La direttiva stabilisce le norme applicabili al prospetto che deve essere messo a disposizione del pubblico nell'UE in occasione dell'offerta pubblica o dell'ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari in un mercato regolamentato. Uno dei principali risultati è l'introduzione di un "meccanismo di passaporto", grazie al quale il prospetto approvato dall'autorità competente in uno Stato membro è valido per offerte pubbliche e ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari nell'intera Ue. La nuova normativa migliorerà l'emissione di strumenti finanziari, rendendo le norme più comprensibili (maggiore chiarezza giuridica); riducendo gli oneri amministrativi per emittenti e intermediari; offrendo ai dipendenti degli emittenti l'accesso ad una vasta gamma di investimenti e aiutando gli investitori al dettaglio ad analizzare più efficacemente le prospettive e i rischi di uno strumento finanziario prima di effettuare investimenti. Le principali modifiche proposte sono le seguenti:
gli obblighi di informativa sono resi meno complessi per alcuni tipi di emissioni (piccole società, piccoli mutuanti, emissioni di diritti e garanzie governative);
il formato e il contenuto della nota di sintesi del prospetto sono stati migliorati;
le esenzioni dall'obbligo di pubblicare un prospetto quando le società vendono tramite intermediari ("retail cascades") e per i regimi di azionariato dei dipendenti sono state rese più chiare;
gli obblighi di informativa che attualmente si sovrappongono alla direttiva sulla trasparenza sono abrogati;
gli emittenti di strumenti finanziari diversi dai titoli di capitale hanno la possibilità di determinare il rispettivo il Stato membro d'origine;
l'adeguamento della definizione di 'investitori qualificati' nella direttiva sul prospetto a quella di 'clienti professionali' della direttiva sui mercati degli strumenti finanziari.Direttiva sul prospettoLa direttiva sul prospetto è entrata in vigore il 31 dicembre 2003, con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Gli Stati membri erano tenuti a recepirla nel rispettivo ordinamento entro il 1° luglio 2005. In base all'articolo 31 della direttiva sul prospetto, cinque anni dopo l'entrata in vigore della direttiva la Commissione europea deve procedere alla valutazione dell'attuazione della stessa e presentare eventuali proposte di riesame. Inoltre, nel gennaio 2007 la Commissione europea ha avviato il programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell'Unione europea, al fine di misurare i costi amministrativi derivanti dalla legislazione dell'UE e ridurre gli oneri in questione del 25% entro il 2012. Dall'esame condotto risulta che la direttiva sul prospetto stabilisce una serie di obblighi complessi a carico delle società, alcuni dei quali possono essere ridotti. Nel contempo, anche alla luce dell'attuale crisi finanziaria, si è ritenuto opportuno rivedere alcune delle norme previste da tale direttiva al fine di aumentarne l'efficienza e di migliorare la tutela degli investitori. In tale prospettiva, e in linea con i principi di una "migliore regolamentazione", la Commissione europea ha organizzato una consultazione pubblica. La proposta e la relativa valutazione dell'impatto sono il risultato di un dialogo intenso e continuo con tutte le principali parti in causa, tra cui le autorità di regolamentazione degli strumenti finanziari, gli operatori del mercato (emittenti, intermediari e investitori) e i consumatori. Sono state tenute nel debito conto le osservazioni e le analisi contenute nelle relazioni pubblicate dal comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (CESR) e dal gruppo di esperti sui mercati europei dei valori mobiliari (ESME).La proposta è disponibile all'indirizzo:http://ec.europa.eu/internal_market/securities/prospectus/index_en.htm

IMPRESAMIA.IT-LAVORO - Arriva il Sommelier del miele


Sta conoscendo un vero e proprio boom la figura dell'assaggiatore di miele
Dopo quello di vino, olio, caffè e cioccolato, sta conoscendo un vero e proprio boom la figura dell'assaggiatore di miele: un esperto capace di distinguere senza indugio tra le decine di tipologie di miele prodotte in Italia, valutandone la qualità, la purezza e la provenienza riconoscere sapori e profumi tipici.''Occorre innanzitutto avere una predisposizione naturale, ovvero un ''buon naso'' - ha spiegato Hubert Ciacci, iscritto all'Albo nazionale degli esperti in analisi sensoriale del miele e presidente della ''Settimana del miele'' che si recentemente svolta a Montalcino - poi è necessario frequentare il corso di introduzione per diventare 'assaggiatore di miele, che è aperto a tutti, dura pochi giorni e si può trovare in molte città d'Italia''.L'obiettivo del corso, che sta registrando un notevole incremento di iscrizioni, è insegnare una tecnica precisa che permetta di fornire valutazioni e formulare giudizi obiettivi sul miele. Così gli aspiranti assaggiatori, oltre alle lezioni teoriche su composizione, caratteristiche, tecnologia, legislazione, tecnica di degustazione e usi del miele, si cimentano in prove pratiche per individuare e riconoscere sapori e profumi tipici delle varie tipologie. Prima della degustazione professionale di miele è importante non bere caffè o alcolici, non fumare, non lavarsi i denti con dentifrici alla menta e non usare profumi prima dell'assaggio. L'analisi sensoriale comporta tre fasi successive: visiva, olfattiva e gustativa. Il miele va osservato nella confezione originale (per valutare soprattutto lo stato di pulizia e gli eventuali difetti di cristallizzazione), e poi versato in un apposito bicchiere a palloncino, distribuendolo sulle pareti per aumentare l'esalazione degli odori. Dopo l'esame olfattivo si prelevano quindi 1 o 2 grammi di miele che vengono portati alla bocca, insalivati, disciolti e lentamente deglutiti in modo da percepirne il gusto, l'aroma e gli eventuali retrogusti. La valutazione della struttura cristallina può essere fatta sullo stesso prelievo o su uno successivo, schiacciando il prodotto tra lingua e palato, percependo così coesione, dimensioni e forma dei cristalli.''I successivi due livelli di perfezionamento - ha aggiunto Ciacci - seguiti da un rigidissimo esame che se superato consente l'iscrizione all'Albo, sono invece riservati agli addetti ai lavori (apicoltori, tecnici di aziende alimentari, responsabili del controllo e dell'acquisto di miele presso aziende o catene di distribuzione, erboristi), perché estremamente complessi. Basti pensare che gli iscritti all'Albo ufficiale sono solo 349 in tutta Italia''.

IMPRESAMIA.IT-FOCUS - Distretto tessile di Prato fra le aree di crisi


Martini: positivo se soldi veri. Solow: diversificare o ampliare
''Il fatto che Prato sia stata inserita nella lista delle aree di crisi di per sé è positivo, speriamo che ci siano soldi veri'', ha detto Claudio Martini, presidente della Regione Toscana alla notizia dell'inserimento della città nella lista delle aree di crisi, decisa dal ministro Claudio Scajola che per l'occasione l'aveva definita "una delle prime situazioni che devono essere affrontate". L'inserimento nella legge 181 consente l'apertura a Prato di uno Sportello di Sviluppo Italia, e prevede interventi a sostegno di progetti di reindustrializzazione presentati da singole imprese. Gli interventi possono avvenire attraverso una partecipazione diretta di Sviluppo Italia al capitale di rischio, contributi a fondo perduto e contributi in conto interessi. Inoltre, c'e' la possibilita' che singole imprese che decidano di accorparsi costituendo una nuova societa' partecipino ai benefici della stessa legge 181. Per quanto riguarda la legge 99, questa prevede un accordo di programma al quale, per dettato normativo, dovra' partecipare anche la Regione Toscana. I progetti dovranno avere una valenza complessiva e riguarderanno l'interesse dell'intero distretto.''Tutto il tavolo del distretto - ha spiegato Martini, a margine del Forum Economia al cubo organizzato dalla Regione - aveva posto questo tipo di questione. Si tratta di capire che cosa c'è dentro il provvedimento perché da un pò di tempo ci sentiamo proporre risorse che non si sa bene da dove vengano''.Nell'ambito del Forum si è svolta una tavola rotonda sul tema '3 miliardi per Prato', a cui prende parte anche il Nobel Robert Solow , secondo il quale Prato deve ''diversificare'' o ''ampliare'' la sua base industriale perche' ''non può restare distretto tessile per sempre''. Il premio Nobel ha spiegato che "tentare di competere con Paesi come la Malesia non fa prefigurare un buon futuro''. Al contrario, il distretto può sfruttare la propria tradizione nel tessile per differenziare il proprio campo di attività ''Ci sono - ha spiegato Solow - produzioni ad alto uso di manodopera che non vanno piu' bene per una comunità relativamente agiata come Prato. Però - ha aggiunto - possono essere sviluppati nuovi settori industriali legati al tessile, come lo sviluppo di nuovi materiali, il design, la green economy".Sempre a proposito della situazione del distretto tessile, Martini ha sottolineato come ''anche un settore tradizionale come il tessile pratese può avere delle grandi innovazioni. Il primo che capirà come sarà il tessile nel 2050 o nel 2070 avrà un grande vantaggio. Se il filato del futuro lo inventeremo noi avremo nuovo ossigeno, se lo inventeranno i cinesi o i giapponesi noi avremo ancora meno possibilita' di competere''.

IMPRESAMIA.IT-IL PUNTO - Confagricoltura presenta a Ue piano anticrisi


Vecchioni: cofinanziamento da parte degli Stati membri senza ridurre budget agricolo Ue
Nella giornata conclusiva del Summit organizzato in Sardegna da Confagricoltura per chiedere con forza all’Europa di intervenire per arrestare una crisi dell’agricoltura, che rischia di diventare irreversibile, il presidente nazionale, Federico Vecchioni, ha presentato al Commissario europeo, Mariann Fischer Boel, un programma di lavoro di cinque punti.“Innanzitutto – ha detto Vecchioni – va affrontato con forza il presente ed il futuro della politica agricola comunitaria, che deve essere meglio utilizzata per affrontare le ricorrenti crisi di mercato con meccanismi meno rigidi, strumenti nuovi, accelerando il processo decisionale e cogliendo l’occasione del prossimo, forte, coinvolgimento del Parlamento europeo nel meccanismo del decidere. Nell’ immediato presente – ha proseguito il presidente di Confagricoltura – va istituito un Fondo anticrisi finanziato con risorse comunitarie e cofinanziato dagli Stati membri da affiancare agli strumenti esistenti, che vanno comunque rafforzati. Per il futuro, dopo il 2013, serve la conferma delle risorse europee attualmente destinate al settore agricolo, semplificando e finalizzando gli strumenti alle reali esigenze delle imprese”.Poi la politica nazionale, che, “Deve decollare già oggi - ha sottolineato Vecchioni - la manovra economica ha mortificato le esigenze delle imprese. Urgono provvedimenti per stabilizzare la fiscalizzazione degli oneri previdenziali in aree montane e svantaggiate, del sostegno alle assicurazioni agevolate, quello per l’allargamento delle maglie fondiarie e l’estensione al settore agricolo dei benefici della Tremonti ter. Tutte istanze che abbiamo già rappresentate al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E va ripristinata la dotazione per finanziare i contratti di filiera: oltre 400 milioni di euro essenziali per rilanciare lo sviluppo agricolo sul territorio. Ma ci sono altri momenti non più rinviabili – ha poi aggiunto – come quello di una discussione aperta sulla programmazione degli interventi di sviluppo rurale. La lentezza della spesa ha fatto sì che, a giugno 2009, ci siano circa 800 milioni di euro per anno non spesi sui primi due anni di programmazione. Queste risorse disponibili vanno utilizzate con meccanismi agili e senza lungaggini. In prospettiva crediamo che il secondo pilastro della Pac vada semplificato riducendo gli interventi a tre tipologie, tutte dedicate specificamente agli agricoltori: finanziamento di investimenti aziendali, interventi per le prossime sfide – dalle bioenergie alla lotta al cambiamento climatico, alla innovazione – oltre ad un terzo asse tutto nuovo, che proponiamo sia attivato per finanziare un pagamento diretto di sostenibilità alle imprese che producono e sono sul mercato, che possono dimostrare di avere un certo volume di affari”.Tra i capitoli di massima crisi c’è in cima alla lista quello del latte. “Per settori come quello del latte bovino – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura – agire oggi significa già agire in ritardo. Al di là della politica comunitaria e nazionale siamo convinti che anche le parti possano fare un passo importante: se allevatori e industria chiudono un’intesa su un prezzo soddisfacente per entrambi si può aprire una nuova stagione di competitività per l’Italia in un settore dove la concorrenza estera è sempre più agguerrita. Ma – ha avverte Vecchioni, introducendo l’ultimo punto del programma di indicazioni alla Commissione europea – la crisi non colpisce solo il latte bovino. In Sardegna, per partire dalla terra che ci ospita, l’allevamento ovicaprino conta quasi per la metà della produzione zootecnica ed un quarto della produzione agricola della regione. Ma le difficoltà non mancano, a partire dai costi aziendali in continuo aumento, alle difficoltà del mercato dei formaggi. Anche a questo comparto vanno applicati senza indugio gli strumenti di mercato utilizzati per il latte bovino.Un panorama al limite del drammatico, in cui si inseriscono, purtroppo, tante altre filiere fondamentali per la nostra agricoltura e per le quali bisogna intervenire immediatamente, perché tra qualche mese potrebbe essere troppo tardi e una lunga serie di aziende agricole potrebbero già aver chiuso i battenti.Infine, contando sull’appoggio che il commissario Fischer Boel ha dato al programma di Confagricoltura sul ruolo del settore agricolo nell’abbattimento del CO2, Vecchioni ha indicato una nuova sfida: “Occorre essere consapevoli – ha concluso – che la contabilizzazione dell’assorbimento dei gas serra va affrontata con le imprese agricole, visto che la coltivazione è l’unica attività produttiva che può contribuire positivamente alla questione della lotta all’effetto serra. E’un tema strategico che significa una sola cosa: da oggi i benefici ambientali e la multifunzionalità agricola non sono uno slogan, ma vanno remunerati. Un tema che riteniamo debba far parte a pieno titolo della discussione al vertice di Copenaghen di fine anno”.

lunedì 21 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-EDILIZIA - Ance Firenze: a rischio per mancanza di credito


Spagnoli: meno burocrazia e avvio dei lavori già programmati
La mancanza di sostegno finanziario e creditizio alla produzione edile e all'utenza finale da parte del sistema bancario è un problema al quale deve essere data subito soluzione se non vogliamo che, nel giro di pochi mesi, molte realtà produttive si trovino nella condizione di non poter più andare avanti. "E' un problema generato dalla crisi internazionale e ancora irrisolto, come Ance Firenze lo segnaliamo da oltre un anno e ormai per le imprese del territorio è divenuto insostenibile. Abbiamo alle spalle 16 mesi di crisi e la situazione per molte di esse non è più sostenibile''. E' Riccardo Spagnoli, presidente dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili di Firenze, a rilanciare l'allarme sulla mancanza di un adeguato supporto creditizio e finanziario che le imprese del comparto si trovano a dover fronteggiare. ''Per venirne fuori tutti possono e devono fare la propria parte - ha continuato Spagnoli - da parte del pubblico deve crescere la consapevolezza che da un lato bisogna ridurre gli inutili balzelli burocratici che ostacolano la produzione, dall'altro si deve dare avvio, senza ulteriori indugi, ai lavori già programmati. Quanto al sistema bancario, deve diventare più disponibile a concedere il necessario sostegno finanziario per l'avvio di nuove iniziative''.

IMPRESAMIA.IT-REGIONI - Sicilia: Confcommercio punta sulla territorialità


Concentrare le risorse dei fondi Fas, o del Po-Fesr, sulle imprese territoriali
“La Regione continui a puntare sui comparti produttivi che rappresentano il cuore pulsante dell’economia siciliana”. E’ l’invito di Confcommercio Sicilia in un documento sottoscritto a Palermo dalla giunta presieduta da Pietro Agen. Per Confcommercio un investimento nei settori del commercio, dei servizi alla persona o alle imprese, o del turismo, ha un effetto moltiplicatore da uno a sette, che si risconra in altri settori, e un piano di investimenti finalizzati alla riconversione, ristrutturazione e adeguamento degli edifici pubblici della Regione costituirebbe un volano di risorse e di investimenti per l’indotto. Pur condividendo l’opportunità di dare impulso all’economia siciliana in tutti i suoi comparti produttivi, con una pluralità di interventi “la Regione non perda di vista -ha esortato la Confcommercio- la necessità di concentrare le risorse, che siano provenienti dai fondi Fas, o del Po-Fesr, su quelle realtà imprenditoriali necessariamente territoriali e che non possono essere de-localizzate, quali sono quelle turistiche, che nel patrimonio culturale e ambientale locale hanno la propria ragion d’essere ed il profitto”. L’organizzazione si è schierata contro “azioni di sostegno o di compartecipazione a iniziative della grande impresa che negli anni si sono rivelate fallimentari”, e ha osservato che da alcuni anni Torino punta su cultura e turismo è perché solo sulla Fiat non può più essere fondata l’economia di una Regione. Il Piemonte lo ha compreso, la Sicilia non continui a credere in modo anacronistico, perché fuori dal tempo, in uno sviluppo industriale della Sicilia, in una realtà territoriale che esprime soprattutto cultura, storia, archeologia, ambiente”.

I8MPRESAMIA.IT-REGIONI - Emilia Romagna: a Parma in crisi anche il calzaturiero


Si aggiunge alla meccanica, vetro, ceramica, impiantistica alimentare
Un nuovo settore colpito dalla crisi con ricadute pesanti sul livello occupazionale. La segreteria della Filtea Cgil della provincia di Parma, comunica infatti di avere ricevuto, lo scorso venerdì 18 settembre, la comunicazione relativa all’attivazione della procedura di mobilità, con conseguente cessazione dell’attività produttiva, dell’azienda 1910, Srl, ex Alexander Nicolette con sede a Lemignano di Collecchio. Prosegue dunque anche nel "nostro territorio lo stillicidio di posti di lavoro in un settore strategico per il Made in Italy come quello tessile", osserva il sindacato. In questo caso la perdita occupazionale riguarda 25 maestranze, che rappresentano un "patrimonio di competenze ed esperienze che meritano di essere salvaguardate". Per questo, la Filtea Cgil auspica, nell’attivazione della procedura di mobilità, scaturita dal calo degli ordinativi e da una situazione di difficoltà finanziaria dell’azienda, che possano comunque essere individuate soluzioni che consentano di "mantenere l’attività produttiva di un marchio storico, uno dei pochi ancora presenti nella provincia".

IMPRESAMIA.IT-IL PUNTO - Verde urbano: migliora la vita, riduce smog e CO2


Nelle grandi città è aumentato del 6% dal 2000
E' aumentata del 6% la disponibilità di verde urbano per abitante a partire dal 2000, raggiungendo una superficie di 93,6 metri quadrati per abitante nel 2008. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat divulgata in occasione del Flormart, il salone internazionale del florovivaismo e del giardinaggio di PadovaFiere. Da ricordare che il il florovivaismo è uno dei settori più dinamici del Made in Italy ed in base ai risultati dell'ultimo censimento dell'agricoltura in Italia - si legge in una nota della Coldiretti - risultano attive 33.181 aziende florovivaistiche per una superficie coltivata di 38.541 ettari; il 48%di queste aziende si dedicano alla floricoltura, il 43% al vivaismo e solo il 9% a entrambe le attività, mentre i fiori più coltivati in Italia sono nell'ordine i garofani e le rose. Per quanto riguarda il verde urbano nell'insieme dei comuni capoluoghi di provincia, la densità calcolata come percentuale sulla superficie comunale, risulta essere pari all' 8,3%, in aumento del 6% rispetto al 2000. Nella classifica delle città più verdi in termini di densità di superficie - precisa la Coldiretti - si posizionano Pisa (71,9%), L'Aquila (45,6%), Biella (35,0%), Massa (34,6%) e Palermo (31,6%). Il positivo aumento che - sostiene la Coldiretti - occorre continuare ad incentivare è anche dovuto ad una maggiore attenzione dei Comuni all'acquisizione di spazi, sottratti alla cementificazione. Una tendenza che recentemente ha visto anche una crescita delle aree destinate ad orti sociali per pensionati, famiglie e fattorie didattiche al fine di favorire l'educazione dei piu' giovani alla cura del verde e alla corretta alimentazione. In generale - precisa la Coldiretti - valori elevati dell'indicatore sono da imputare alla presenza di vasti parchi naturali, zone boscose, aree protette e riserve naturali, la cui superficie ricade nel territorio comunale.
Oltre a migliorare la vivibilità delle città la diffusione di aree verdi urbane concorre - continua la Coldiretti - alla riduzione dello smog e contribuisce ad assorbire l'anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici. E' anche questo l'obiettivo del progetto 'Comuni fioriti',concorso nazionale organizzato da Coldiretti, Asproflor (associazione produttori florovivaisti) e Distretto Turistico dei Laghi, che premia città e borghi che più si distinguono per la cura del verde, le piante e i fiori. Il concorso si svolge tra le Amministrazioni locali che si impegnano a incentivare le fioriture pubbliche e private del loro territorio con l'obiettivo di creare occasioni di riscoperta e valorizzazione della cultura floreale. L'apprezzamento dei cittadini per il verde è dimostrato dal fatto che quasi quattro italiani su dieci (37%) dedicano parte del tempo libero al giardinaggio e alla cura del verde, come misura antistress, per passione o per gratificazione personale, sulla base dei dati Istat sulle attività del tempo libero pubblicati nel 2008. Si tratta di un hobby che - sottolinea la Coldiretti - coinvolge allo stesso modo maschi e femmine e che piace anche ai giovani considerato che è praticato da più di uno su quattro di quelli con età compresa tra i 25 e i 34 anni, anche se l'interesse aumenta con l'età e raggiunge quasi la metà degli over 65.

IMPRESAMIA.IT-FARMACIE: Adiconsum: riordino necessario


No all’emendamento Gasparri-Tommasini, sì all’introduzione di criteri di concorrenza
Con la Bersani si è avviata una concorrenza nel settore dei farmaci da banco che ha prodotto significativi vantaggi per i consumatori, soprattutto nella prima fase. Il risultato è stato che alle 17.500 farmacie tradizionali si sono aggiunte, come servizio al territorio, circa 3000 parafarmacie e circa 300 corner nei punti vendita della GDO. Una concorrenza che tuttavia resta limitata ai medicinali da banco Lo sviluppo delle nuove strutture è arrivato a coprire soltanto l’11% del mercato, una percentuale significativa, ma ancora troppo bassa nel sistema della distribuzione dei medicinali. Oggi quelli da banco rappresentano il 20% di tutti i farmaci. Questi a loro volta sono venduti per l’89% ancora nelle farmacie e soltanto per l’11% nelle parafarmacie e negli ipermercati. In altre parole su circa 30 confezioni di farmaci che ognuno di noi consuma, 24 sono con ricetta e solo 6 senza. In merito poi ai costi nel 2008 il prezzo medio di una confezione, secondo i dati dell’Anifa, è stato di 6,6 euro nelle farmacie, di 6,3 euro nelle parafarmacie e di 5,2 euro nei supermercati. Secondo l'Adiconsum, l'emendamento Gasparri-Tommasini intende ridimensionare le parafarmacie impedendo così una reale concorrenza del sistema e, quindi, non va bene mentre è necessario un riordino delle farmacie che introduca criteri di concorrenza e la possibilità di svolgere servizi collegati con il SSN. Inoltre, l'associazione consiglia ai consumatori di chiedete sempre al medico o al farmacista il medicinale equivalente che ha gli stessi principi attivi di quello di marca e permette un risparmio dal 20 al 50%.

IMPRESAMIA.IT-IL CASO - Crisi: più infortuni sul lavoro


Le imprese chiedono controlli sanitari per il rientro al lavoro, non per assumere
L'aumento degli infortuni sul lavoro è un segnale di aumenatate condizioni di stress negativo, ma anche di un calo collettivo di attenzione sul fronte della sicurezza. Lo ha affermato Giovanni Mosconi, primario della Medicina del lavoro agli Ospedali Riuniti di Bergamo. "Da quando si è ufficializzata la recessione - ha spiegato il primario - sono aumentati gli infortuni sul lavoro, a fronte di un crollo delle ore totali lavorate, e sono aumentati anche gli infortuni mortali. In più, sono in crescita anche le richieste di accertamenti su abusi di alcol per alcune categorie di lavoratori - ha aggiunto – quindi, se una volta il datore di lavoro era pronto a chiudere un occhio, in questi tempi di crisi e tagli obbligati per una economia in stallo, si interviene su chi risulta meno produttivo di altri". E non solo. All'ospedale Riuniti "abbiamo assistito - ha detto ancora Mosconi - a un’impennata delle richieste delle aziende sui giudizi di idoneità lavorativa". Ma aumentano queste richieste di idoneità lavorativa (per esempio, se un dipendente ha avuto problemi di salute certificati si cerca di verificare se al rientro può essere ancora adatto alle mansioni precedenti o no), ma diminuiscono, anzi crollano, i certificati di idoneità al lavoro per assunzioni.

IMPRESAMIA.IT-REGIONI - Lazio: contributi botteghe storiche romane


Via libera ai fondi, a ottobre il bando per contributi Il Comune e l' Associazione Negozi Storici di Roma hanno dato il via alle procedure per la pubblicazione dell'avviso che prevederà contributi a sostegno delle attività commerciali e artigianali riconosciute come "negozio storico".
Le procedure si avvieranno in base alle disposizioni attualmente vigenti, contenute nella deliberazione di Consiglio Comunale n. 100/2001 che istituisce il contributo alle botteghe storiche, senza attendere l'approvazione della proposta di modifica della delibera stessa, presentata nel mese di luglio 2009. "Abbiamo velocizzato i tempi per la pubblicazione del bando a sostegno delle botteghe storiche - ha dichiarato l'assessore Davide Bordoni - utilizzando i fondi a disposizione e risolvendo l'ostacolo della modifica tecnica al nuovo regolamento che rischiava di allungare i tempi in modo eccessivo. Per questo - ha aggiunto Bordoni - abbiamo deciso di applicare per quest'anno l'attuale regolamento in modo che i negozi storici potranno usufruire a breve dei 300.000 euro previsti dal Consiglio Comunale, mentre il bando relativo sarà pubblicato nel mese di ottobre. Stiamo facendo il possibile per sostenere le botteghe storiche, che rappresentano per la nostra città un patrimonio artigianale, culturale e sociale che l'Amministrazione Comunale deve tutelare. Rivolgo un appello - ha concluso l'assessore - ai proprietari dei locali a non aumentare gli affitti, perché altrimenti si rischia di mettere a dura prova le botteghe storiche".

IMPRESAMIA.IT-CONSUMI - Sai quel che mangi, parte la campagna del Mipaaf


In distribuzione milioni di opuscoli informativi relativi alle principali filiere di prodotti
“I nostri consumatori devono sapere cosa mangiano e imparare a conoscere meglio la varietà e la qualità dei prodotti dei nostri territori. Dobbiamo creare le condizioni perché i consumatori possano scegliere con consapevolezza gli alimenti: a tavola comincia il nostro benessere e trova ispirazione e sostanza la nostra cultura”. Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia presenta la nuova campagna informativa del Mipaaf “Sai quel che mangi. Qualità e benessere a tavola”, realizzata in collaborazione con l’Inran e che prevede la diffusione gratuita, attraverso migliaia di esercenti sul territorio nazionale e la grande distribuzione organizzata, di milioni di opuscoli informativi relativi alle principali filiere di prodotti. Nei punti vendita, i consumatori potranno trovare già in questi giorni i primi 4 opuscoli: pane e pasta, olio, frutta e ortaggi. Nei prossimi mesi, saranno distribuiti gli altri 4 opuscoli: carni fresche, carni stagionate e insaccate, formaggi e vino. “Stiamo lavorando - ha spiegato Zaia - perché nutrirsi diventi una scelta sempre più consapevole e importante in seno alle famiglie. In tale direzione va anche questa iniziativa, come anche il nostro lavoro per estendere l’etichettatura obbligatoria a tutti i prodotti alimentari. La trasparenza delle informazioni e una migliore cultura del cibo non solo possono incidere positivamente sull’economia, ma guardando al futuro dei nostri ragazzi, diventano un fattore di civiltà”. Gli opuscoli sono stati realizzati anche in lingua inglese affinché possano essere distribuiti in occasione di manifestazione fieristiche di interesse internazionale ed estere.

IMPRESAMIA.IT-CAMERA - Pmi artigiane: tassi premi Inail troppo alti


I tassi medi pagati dalle Pmi artigiane sono del 5,49% contro il 3,10% dell'industria
Nella seduta della Camera dei deputati del 17 settembre scorso, n 216, il deputato Marco Giovanni Reguzzoni della Lega Nord Padania (nella foto), ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, quali altri provvedimenti siano allo studio, e in fase di attuazione, ai fini di agevolare le piccole e medie imprese riducendo il carico fiscale con particolare riferimento al costo del lavoro. Il deputato riconosce il positivo operato del Governo in tema di sostegno alle piccole e medie imprese ma ricorda cherecenti studi hanno evidenziato che le imprese medio-piccole di estrazione artigianale pagano tassi medi dei premi Inail del 5,49% contro il 3,10% dell'industria. A fronte di tali numeri, numerose associazioni - tra le quali possiamo citare a pieno titolo l'Associazione degli Artigiani della Provincia di Varese, per tramite del suo direttore generale, Marino Bergamaschi - chiedono a ragione di ridurre detti premi Inail per le piccole e medie imprese.

IMPRESAMIA.IT-CREDITO - Confindustria: Pmi in difficoltà


Marcegaglia: continuiamo a crescere ma il percorso sara' lungo e faticoso
La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia (nella foto), è convinta che per uscire dalla crisi occorra ''un percorso lungo e faticoso'' anche perché ''il problema dell'accesso al credito va affrontato e va risolto''. Nel corso dell'assemblea generale degli industriali di Bergamo, Marcegaglia ha affermato che c'è "un lento e costante miglioramento della congiuntura. I dati di luglio sono un pò migliorati, ma restano sempre a un -20% rispetto al luglio 2008". Aggiungendo poi che "continuiamo a crescere ma il percorso sara' lungo e faticoso. Bisogna portare avanti quelle riforme che permettono al paese di uscire più forte rispetto ad adesso''. Per quanto riguarda il rapporto con le banche, la presidente ha affermato di essere "contro le crociate alle banche, però riscontriamo ancora una percentuale significativa di imprese, soprattutto le piccole, che hanno un'oggettiva difficoltà di accesso al credito'' commentando l'indagine effettuata dalla Cgia di Mestre secondo cui i tassi praticati dalle banche italiane sarebbero i piu' alti della media europea.

IMPRESAMIA.IT-MADE IN ITALY - Ue: ufficiale il marchio Prodotti di Puglia


Potrà essere utilizzato dai produttori pugliesi che ne faranno richiesta
l marchio per la promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi ha ricevuto dall'Unione europea i crismi dell'ufficialità con la pubblicazione del regolamento per la concessione d'uso del marchio "Prodotti di Puglia". Le procedure contenute nel regolamento prevedono standard di qualità e l'obbligatorietà della certificazione della tracciabilità della filiera rigorosamente pugliese. Il marchio per la promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi ha finalmente ricevuto i crismi dell'ufficialità e ora potrà essere utilizzato dai produttori pugliesi che ne faranno richiesta, secondo le procedure ultimate dall'Assessorato nelle more del riconoscimento definitivo. "Sarà avviata in via sperimentale - ha commentato l'assessore alle risorse agroalimentari Dario Stefàno - la concessione del marchio su almeno cinque prodotti del nostro paniere ortofrutticolo". E cioè: uva da tavola, ciliegia, asparago, agrumi e carciofo. La successiva approvazione degli atti amministrativi attuativi del regolamento, consentirà a questi prodotti di ricevere l'attribuzione del marchio.

IMPRESAMIA.IT-CREDITO - Faissola:in Italia tassi interesse inferiori a Ue


Lo ha detto nell'intervento all'assemblea di Confindustria a Bergamo
I dati ufficiali europei parlano chiaro: quelli applicati nell'area euro sulle nuove operazioni di finanziamento alle società non finanziarie di importo fino ad 1 mln, a luglio 2009 erano al 3,72%, un valore più elevato rispetto a quello praticato in Italia (3,31%). Lo ha detto il presidente dell'Abi, Corrado Faissola (nella foto), nel corso del suo intervento all'assemblea di Confindustria a Bergamo, aggiungendo che "la stessa cosa vale per i tassi sulle nuove operazioni di prestito di ammontare superiore ad 1 mln: 2,45% nella media dell'area euro contro il 2,38% in Italia. Ecco che - ha ribadito - i dati ufficiali della Banca d'Italia e della Bce, crudi e non elaborati dalle banche, mostrano una situazione positiva". Faissola infine ha ricordato che i dati della Commissione Europea "mostrano che nelle imprese manifatturiere italiane il rapporto tra debiti bancari e capitale è il doppio rispetto a quanto si registra nelle imprese spagnole e di 4 volte rispetto a quelle francesi e tedesche".

IMPRESAMIA.IT-TAXI - Roma. tariffe onerose e tra le più alte nella Ue


Associazioni consumatori: parere negativo in merito alla tariffa unica progressiva
Le associazioni dei consumatori Codici, Altroconsumo, Aduc, Diritti Pedoni-Adp, Agaie, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Coniacut, Movimento consumatori, Movimento difesa del Cittadino, Primo consumo, Unuss, in previsione dell'incontro con la categoria dei tassisti scrivono al comune di Roma e all'Agenzia del Controllo della Qualita' dei Servizi Pubblici. ''Data l'eccessiva onerosità del servizio taxi, con tariffe che si attestano tra le più alte in Europa e a fronte di un servizio insoddisfacente'', le associazioni evidenziano nel documento le criticità del servizio, avanzando alcune proposte.''Esprimiamo - dichiarano le associazioni dei consumatori - parere negativo in merito alla tariffa unica progressiva in quanto contribuirà, in molti casi, a rendere ulteriormente oneroso il costo del servizio. Inoltre, nonostante tale tariffa sia stata promossa in nome di una maggiore trasparenza, il risultato appare essere esattamente opposto, in quanto non e' chiaro quale sia il criterio di progressione della tariffa. Chiediamo - continuano ancora le associazioni - fermamente che il problema della diversità di costo per il trasporto tra Roma e l'aeroporto Leonardo da Vinci, a seconda che si tratti di taxi romani o di Fiumicino, non finisca per risolversi semplicisticamente con un innalzamento della tariffa fissa di 40 euro ad oggi prevista per i taxi romani, finendo col penalizzare l'utente-consumatore. Chiediamo - proseguono le associazioni dei consumatori - di abrogare il supplemento di euro 2 valido per le corse in partenza dalla stazione Termini, che sembra un inutile balzello del gia' caro servizio. Chiediamo inoltre la cancellazione dell'attuale costo del disservizio di chiamata. Sono sempre più evidenti - continuano le associazioni dei consumatori - le difficoltà che hanno gli utenti a trovare un taxi a Roma. A tal proposito le associazioni sollevano il problema dell'insufficienza oggettiva del numero dei taxi in servizio e chiedono che tale servizio venga organizzato in modo tale da garantire la presenza dei taxi non solo nel centro storico e presso stazioni ed aeroporti, ma altresi' nelle aree periferiche, dove gli appositi parcheggi riservati ai taxi risultano sistematicamente vuoti. Date le numerose criticità del servizio e i continui disservizi a carico degli utenti le Associazioni dei consumatori evidenziano come il Comune di Roma ometta sistematicamente di consultare le associazioni accreditate dall'albo regionale. Pertanto - concludono - in occasione del previsto incontro con la categoria dei tassisti, ci si augura che il Comune e nello specifico l'assessorato alla Mobilità, vorrà rompere con il passato avviando una stagione di confronto costruttivo sulle problematiche di interesse dei consumatori''.

IMPRESAMIA.IT-LAVORO - Inizia l’autunno caldo dei contratti


Martedì gli elettrici, mercoledì i metalmeccanici
Metalmeccanici, settore agroalimentare, elettrici: sarà una settimana fitta di incontri per i rinnovi dei contratti di lavoro e gli appuntamenti proseguiranno per tutto l’autunno, considerando anche le altre categorie interessate dalla tornata contrattuale: dai chimici agli operatori delle telecomunicazioni, dal commercio (il contratto scade a fine anno) agli edili. Si parte con la ripresa delle trattative per il rinnovo nell’alimentare, dopo la rottura delle trattative ad agosto. Il contratto, scaduto il 31 maggio, riguarda circa 400mila lavoratori. Martedì 22 sarà la volta dei lavoratori del settore elettrico. Il quarto incontro della vertenza per il rinnovo dei metalmeccanici è poi in agenda mercoledì 23. Ma i termini rimangono complessi: la trattativa, dopo lo strappo con le tute blu della Cgil e la proclamazione dello sciopero per venerdì 9 ottobre, va avanti sulla base della piattaforma di Fim e Uilm.

IMPRESAMIA.IT-CREDITO - Bce: per Pmi Ue difficile ricevere prestiti banche


Lo mette in evidenza un rapporto della Bce relativo al periodo giugno-luglio
Un terzo delle imprese medio-piccole della zona euro hanno trovato difficoltà ad ottenere prestiti dall'inizio dell'anno. Lo dice un rapporto della Bce che prende in considerazione 6mila imprese di ogni dimensione appartenenti ai 16 Paesi della zona euro e che mostra anche come la maggior parte delle piccole-medie imprese non veda miglioramenti o addirittura veda peggioramenti nel settore dei prestiti quest'anno. "Guardando ai prossimi sei mesi - si legge nel rapporto - la maggior parte delle piccole e medie imprese a metà 2009 si aspetta che la loro capacità di ottenere fianziamenti resti per lo più invariata. Nello stesso tempo, la percentuale di aziende di questo tipo che vedono un peggioramento è diventata leggermente superiore (rappresenta il 33%) a quella di coloro che pensano che sarà un miglioramento".Le imprese sono state interpellate tra il 17 giugno e il 23 luglio. Del totale delle imprese interpellate il 77% ha detto di aver ricevuto tutto o una parte del prestito richiesto nella prima metà dell'anno.

venerdì 18 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-SEMINARI - Servizi pubblici locati con Fitto, Regina e Staderini


IL seminario sulla riforma varate dal Governo si terrà a Roma, martedì 22 settembre
Un seminario per approfondire e discutere la riforma approvata dal Consiglio dei Ministri del 9 settembre (nel cd. Decreto Ronchi) e che rivoluziona il settore dei servizi pubblici locali. Questa l’iniziativa promossa dalla rivista Formiche con l’Unione degli industriali e delle imprese di Roma e che si terrà martedì 22 settembre dalle ore 15 presso la sede del ministero degli Affari regionali in via della Stamperia a Roma.Sono programmati gli interventi del ministro Raffaele Fitto (nella foto), del presidente degli industriali e delle imprese della provincia di Roma Aurelio Regina, dell'amministratore delegato di Acea Marco Staderini e dell'amministratore delegato di Ernst&Young Donato Iacovone. Seguirà un dibattito moderato dal direttore di Formiche, Paolo Messa, e che vedrà la presenza dei principali operatori nel settore dei servizi pubblici locali.

IMPRESAMIA.IT-WEEKEND - Veneto: piante rare e insolite a Vanzo floreale


Si terrà il 19 e 20 settembre a San Pietro Viminario, in provincia di Padova
Non solo rose e le loro bacche: infatti, sarà piena di novità la prossima edizione di Vanzo floreale autunno 2009 che per il terzo anno consecutivo viene ospitata nello splendido Parco di Villa Giustiniani di San Pietro Viminario, in provincia di Padova, sabato 19 e domenica 20 settembre. Ad accogliere il numeroso pubblico di esperti ed appassionati di piante e giardini (sono state 4.000 le presenze dello scorso anno) ci saranno circa 60 espositori in rappresentanza dei migliori vivaisti italiani che presenteranno le proprie collezioni di piante speciali, rare e insolite, piante da acquistare e da mettere a dimora sul proprio giardino o terrazza. Insieme ai vivaisti, importante la presenza di stand di attrezzi e accessori da giardino, abbigliamento e in generale di quanto serve per praticare l'hobby del giardinaggio. Protagonisti ancora una volta la rosa e le sue bacche, anche in omaggio allo splendido roseto di rose antiche del Parco con centinaia di varietà rampicanti e a cespuglio, dai colori e profumi incantevoli, perfezionato nei secoli grazie alla cura della famiglia Giustiniani e con essa le orchidee, le bulbose, le succulente, le graminacee, piante carnivore e agrumi. Ma ecco le importanti novità di quest'anno. In mostra una preziosa collezione di antiche varietà di piante da frutto e da decorazione con il melo a fare da grande attrazione. Un percorso del gusto permetterà di scoprire i sapori di questi frutti ritrovati. Esaltate saranno anche le produzioni destinate alla decorazione. Una presenza, quella del melo, che si associa alla tradizione del territorio e alla sua antica fiera del "pomo". Insieme al percorso del gusto previsti altri laboratori. Quello delle composizioni floreali, con l'uso di fiori e frutti, con un occhio all'autunno e alle grandi feste dell'inverno; consulenze e consigli gratuiti di esperti per tutti i problemi legati al giardino, e mini corsi di educazione al giardinaggio dedicati ai bambini. Un occhio ai golosi: l'autunno è anche la stagione di conserve e marmellate, proposte selezionate per la dispensa d'inverno.Una giornata a Vanzo quindi, a Villa Giustiniani per acquistare piante e bulbi, per avere informazioni e suggerimenti gratuiti sul proprio giardino ed accrescere la propria cultura botanica mettere in risalto le proprie piante, sperimentare soluzioni decorative e cromatiche per giardini, terrazzi e per il calore-colore degli arredi delle proprie residenze.Sono in programma lezioni aperte a tutti di endoterapia e di tree-climbing, e dimostrazioni di artigiani che lavorano il vimine e le piante lacustri della toscana, intrecciando sul posto questi antichi materiali per creare cesti, corbe, vassoi.Un ampio, confortevole ed attrezzato stand gastronomico proporrà ai visitatori piatti tipici della cucina veneta serviti con le migliori etichette di vini dei colli euganei, berici e trevigiani . Si potrà infine apprezzare la cornice di verde naturale dell'immenso parco di alberi secolari, e la villa seicentesca, da sempre dimora della famiglia Giustiniani costruita tra il XV e il XVII secolo, e ampliata nel Seicento, per volere del doge Marcantonio Giustiniani, in stile palladiano. Infine l'associazione dell'Antica civiltà contadina propone nei suoi stand antiche varietà di semi di ortaggi rari e a rischio estinzione, varietà di piante da frutto antiche e animali da cortile le cui specie sono gelosamente custodite da questi appassionati.

IMPRESAMIA.IT-WEEKEND - Sicilia: Tempu ri capuna a San Vito Lo Capo


Dal 18 al 20 settembre un evento che festeggia il pesce azzurro e la pesca
Oltre a percorsi gastronomici si potrà approfondire la conoscenza delle specialità agroalimentari e i prodotti ittici del territorio in "Tempu ri taliari", e saranno organizzate battute di ittiturismo in compagnia dei pescatori sanvitesi che faranno vivere da vicino le emozioni della pesca. A San Vito Lo Capo, dal 18 al 20 settembre torna "Tempu ri capuna", l'evento dedicato al pesce azzurro e al capone in particolare, giunto alla terza edizione. La manifestazione prende il nome dalla tipica espressione dei pescatori di San Vito Lo Capo che annuncia, appunto, l'arrivo della stagione dei caponi, le lampughe che si pescano durante l'autunno a ridosso della costa sanvitese. Protagonisti del weekend saranno i sapori della tavola legati all'universo marino che si potranno degustare al villaggio gastronomico nell'ambito di "Tempu ri manciari". Dalle 12 a mezzanotte si potranno degustare primi e secondi a base di pesce azzurro tra cui il capone al forno, le pennette con spatola, gli sgombri allardiati ma anche il tonno in agrodolce, sformati di sarde al limone e lasagne con ragù di pesce azzurro. I laboratori gastronomici di "Tempu ri storie, sapuri e pignate" ogni giorno proporranno le raffinate ricette dei ristoratori locali a base delle più diffuse specie di pesce azzurro come caponi, sarde, alici, spatola e tonno. I più curiosi potranno approfondire la conoscenza delle specialità agroalimentari e i prodotti ittici del territorio in "Tempu ri taliari", l'itinerario espositivo allestito in via Savoia mentre agli appassionati sono dedicate le battute di ittiturismo in compagnia dei pescatori sanvitesi che faranno vivere da vicino le emozioni della pesca. L'appuntamento più colorato è quello con "Tempu ri mircatu", che farà rivivere i suoni, le suggestioni e le atmosfere tipiche di un mercato del pesce con un'asta pubblica delle migliori specie ittiche. Completano il programma i concerti gratuiti di musica di "Tempu ri sunari" che animeranno le serate dell'evento: si esibiranno il Nucleo, i Percussonici e Babilon Suite.

IMPRESAMIA.IT-WEEKEND - Piemonte: a Bra, Cheese - Le forme del latte


Organizzato da Slow food e Città di Bra, dal 18 al 21 settembre si svolgerà la settima
La manifestazione internazionale è ormai un punto di riferimento per gli artigiani della filiera lattiero-casearia mondiale e per un vasto pubblico di appassionati, grazie alla sua capacità di far conoscere "le mille anime del formaggio", dagli animali da latte fino al prodotto finito. Perché ogni formaggio è il risultato di una lunga storia, con le sue identità e specificità. Cheese si pone proprio l'obiettivo di raccontare queste storie, ma anche e soprattutto di contribuire a mantenerle in vita. Nella sua storia ultradecennale Cheese ha cambiato la percezione del mondo caseario da parte dei consumatori, accendendo i riflettori sulla variegata produzione artigianale: un settore ricco di opportunità ma anche di problematiche e contraddizioni. Una delle battaglie vinte di Cheese è quella che ha riabilitato il latte crudo nella percezione dei consumatori, affermandolo come elemento imprescindibile di radicamento territoriale e di qualità organolettica nei formaggi (una campagna portata avanti sin dalla prima edizione, nel 1997). Oggi l'impegno continua, per far capire che il latte non è una commodity sempre uguale, ma che esistono tanti latti diversi, a seconda delle razze animali, di come vengono alimentate, dell'ambiente in cui vivono, dei ritmi produttivi a cui sono sottoposte: presupposti importanti che influiscono sulla qualità finale, di cui il consumatore può diventare protagonista con le sue scelte. Anche i metodi di allevamento vanno capiti per la loro importanza nei confronti del risultato finale, in particolare l'alpeggio, la pastorizia nei parchi e la transumanza. Quella del pastore è una figura che sta rischiando di scomparire (meno 90% negli ultimi trent'anni in Italia) a causa delle condizioni di vita dure e della scarsa remunerazione, ma soprattutto per l'assenza di norme e regolamentazioni a tutela del mestiere. L'abbandono del pascolo ha ripercussioni decisamente negative per l'ambiente e l'economia montana con il conseguente degrado territoriale; viene così a mancare un prodotto dalle spiccate qualità organolettiche, non replicabili dall'industria zootecnica. Il dibattito a Cheese riguarderà anche il sistema delle Dop e Igp, le quali se da una parte sono utili per salvaguardare i prodotti tipici, dall'altra rischiano di non valorizzare le piccole produzioni al loro interno, per le quali diventa difficile sostenere i costi delle certificazioni. Cheese vuole far conoscere e difendere le tipologie casearie Dop più autentiche e prodotte in condizioni difficili.Sempre sul tema della biodiversità, quest'anno la manifestazione porta alla ribalta la questione dei fermenti aggiunti in fase di caseificazione. Oggi il latte, sottoposto a rigide norme igienico-sanitarie, è povero di flora batterica autoctona, così si usano fermenti artificiali prodotti in laboratorio, standardizzati. Una pratica che rappresenta una delle più diffuse e poco conosciute omologazioni del gusto: si assiste a un progressivo appiattimento organolettico. Cheese vuole promuovere la produzione dell'innesto (latte innesto o siero innesto) direttamente nel caseificio, preservando la microflora autoctona e di conseguenza le caratteristiche originali di ogni formaggio.Su questi temi si muovono le iniziative di Cheese 2009. Dal Mercato alla Gran sala dei formaggi, ai Laboratori del gusto, ai Laboratori del latte, ai corsi Master of cheese. Ma c'è anche divertimento con il caffé letterario e i concerti; per allietare il palato i chioschi di degustazione, le cucine di strada, la birroteca, l'enoteca, e altro ancora. La manifestazione esce poi da Bra con gli appuntamenti a tavola, cene organizzate nei locali di Langhe e Roero, oppure con il ricco programma all'Agenzia di Pollenzo.

mercoledì 16 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-IL CASO - Ancona: progetto Sostegno Lavoro per le imprese in bilico


Niente spese istruttorie, commissioni e depositi cauzionali
Il progetto è di Ascomfidi, cooperativa di garanzia fidi aderente alla Confcommercio Ancona, in collaborazione con la Banca Popolare di Ancona. Sarà offerto un sostegno finanziario volto ad anticipare gli esborsi monetari di un anno di contributi previdenziali per dipendenti e titolari d'azienda del comparto commerciale, del turismo, dell'intermediazione e dei servizi. Il finanziamento avrà un trattamento di particolare favore, sia nell'erogazione sia nelle condizioni economiche: massimo importo finanziabile di 50 mila euro; rimborso massimo in 36 mesi a rate costanti; tasso fisso minimo 3,20% - massimo 4,90 e lliquidità aziendale per anticipazione costo previdenziale azienda e titolari di un anno. E' inoltre importante sottolineare che non ci saranno spese di istruttoria Ascomfidi, né commissioni Ascomfidi, né depositi cauzionali. I diritti di segreteria saranno dell'1% dell'importo erogato. Le spese di istruttoria Banca ridotte del 50% rispetto allo standard. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 20 Ottobre 2009. Sono a disposizione gli uffici dell'Ascomfidi (via della Loggia, 5 Ancona) e le delegazioni di Confcommercio di: Ancona, Osimo, Numana, Castelfidardo, Falconara, Jesi, Fabriano, Senigallia. Per ulteriori informazioni visitare il sito http://www.ascomfidi.an.it/Ascomfidi/doceboCms/

IMPRESAMIA.IT-IMPRESE - Allo studio l'imprenditorialità del Nord Ovest


Promotori le Camere di commercio di Torino e Milano, InfoCamere e Università Bocconi
L'imprenditorialità del Nord Ovest e le trasformazioni intervenute dal 2000 al 2008 nel tessuto economico dell'asse Torino-Milano saranno al centro di una ricerca, i cui risultati saranno presentati nell'autunno del prossimo anno, promossa dalle Camere di commercio di Torino e Milano, InfoCamere e Università Bocconi. L'area geografica presa in esame sarà costituita dalle Provincie tra i due capoluoghi di regione,Torino, Biella, Vercelli, Novara e Milano. Un territorio che registra a fine agosto 671.154 imprese, con un'elevata propensione all'export (65 mld di euro nel 2008, pari al 17% delle vendite italiane all'estero) e che conta su oltre 3,2 milioni di forze di lavoro. In particolare, la prima parte della ricerca analizzerà come tra il 2000 e 2008 il contesto ambientale e istituzionale dell'asse Torino-Milano si sia andato modificando in termini di trend demografici, forme dell'insediamento urbano, distribuzione della ricchezza, accessibilità e infrastrutture, livelli di istruzione, ricerca e sviluppo, mercato del lavoro e struttura del credito. La seconda sezione sarà dedicata alle trasformazioni della struttura economica, e in particolare all'evoluzione del sistema delle imprese. Infine, attraverso interviste e questionari verrà approfondito il tema delle relazioni tra imprenditori e contesto istituzionale, e nello specifico tra imprenditori e Camere di commercio. ''L'imprenditorialità diffusa è un valore da incentivare e sostenere, specie in tempi di crisi, perche' è la leva che può rilanciare un nuovo ciclo di sviluppo economico'', ha spiegato Alessandro Barberis (nella foto), presidente della Camera di commercio di Torino e di InfoCamere. ''Iniziative di monitoraggio e analisi come questa - ha aggiunto Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - sono un ulteriore passo per rafforzare la collaborazione tra le due aree di Milano e Torino, per mettere assieme idee e strumenti. Infine Giuseppe Berta dell'Università Bocconi ha concluso ricordando che ''la ricerca si propone di scandagliare il mondo dell'imprenditorialità diffusa per metterne meglio a fuoco caratteri e problemi e consentire politiche di sostegno piu' efficaci e puntuali''.

IMPRESAMIA.IT-CRISI - Ocse: disoccupazione al 10%


Più colpite dalla crisi le categorie già svantaggiate
La crisi finanziaria e economica si è rapidamente trasformata in una crisi dell'occupazione e le prospettive a medio termine ''non sono incoraggianti''. Il tasso di disoccupazione nell'area dell'Ocse ''dovrebbe continuare a crescere nel 2010 e nel secondo semestre aggirarsi intorno al 10%'', colpendo di fatto 57 milioni persone: ''un nuovo record dalla fine della seconda guerra mondiale''. Ad affermarlo è l'Ocse che evidenzia come siano le categorie ''già svantaggiate'' ad essere maggiormente colpite dalla crisi: i giovani, i lavoratori poco qualificati, gli immigrati, i membri delle minoranza etniche e tra loro quelli che sono precari o lavorano a tempo determinato. A partire del secondo semestre del 2008, osserva l'organizzazione internazionale, numerosi paesi membri e non membri dell'Ocse hanno registrato un forte calo della produzione, che ha provocato ''una flessione molto consistente dell'occupazione e un aumento vertiginoso'' della disoccupazione. Dal 5,6% nel 2007, il livello più basso mai registrato negli ultimi 25 anni, il tasso di disoccupazione dell'area dell'euro ha raggiunto l'8,3% nel giugno del 2009, ossia 15 milioni di disoccupati in più. Le perdite di posti di lavoro -nel 2010 si potrebbe raggiungere i 25 milioni di disoccupati in più rispetto al 2007 se si avverassero le previsioni un tasso di disoccupazione intorno al 10%, ''sarebbero nettamente più numerose se non fossero state prese massicce misure macroeconomiche'' come quelle decise dai diversi governi dell'area per far fronte alla crisi. Si stima, infatti, ''che l'occupazione nell'area dell'Ocse sara' superiore dello 0,8-1,4% a fine 2010 rispetto a livello che avrebbe registrato se non fossero stati adottati i piani di rilancio''.

IMPRESAMIA.IT-LAVORO - Inail: procedura online anche il lavoro occasionale


Sul portale www.inail.it la procedura online per effettuare la comunicazione all'Istituto
Procedura telematica all’Inail anche per le prestazioni di lavoro occasionale. Dal 7 settembre 2009 è infatti attiva sul portale http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop (sezione punto Cliente) una procedura online per effettuare la comunicazione all'Istituto dei dati inerenti le prestazioni di lavoro occasionale accessorio. La procedura si aggiunge ai canali già esistenti (fax e contact center Inps/Inail) e consente di effettuare sia la prima comunicazione che le eventuali successive variazioni. Le istruzioni sulla procedura telematica sono contenute in una circolare firmata dal direttore centrale dell’Inail, che spiega come, per effetto dei recenti interventi normativi, la platea dei soggetti interessati dalle disposizioni relative al lavoro occasionale, si sia “estesa sia sotto il profilo soggettivo che oggettivo”. “Infatti - prosegue ancora la circolare dell’Inail - le prestazioni di lavoro accessorio, inizialmente previste come attività lavorative di natura occasionale svolte da soggetti a rischio di esclusione sociale o, comunque, non ancora entrati nel mercato del lavoro o in procinto di uscirne, sono state rese potenzialmente accessibili a tutti i lavoratori interessati e non più soltanto ai ‘soggetti deboli’”. A norma di legge, i committenti di prestazioni occasionali di tipo accessorio hanno l'obbligo di comunicare all'Inail, prima dell'inizio della prestazione, i dati relativi al luogo ed al periodo della prestazione ed i dati anagrafici propri e del prestatore, anche in caso di variazioni del periodo di lavoro (cessazione o modifica del periodo). L’Istituto nazionale di assicurazione contro gli infortuni, considerato, dunque, l’ampliamento degli ambiti di applicazione di tale tipologia contrattuale e al fine di semplificare gli adempimenti per l'utente, ha predisposto un'apposita procedura telematica di acquisizione delle denunce nominative, che si va ad aggiungere ad altri servizi come il fax gratuito al numero 800.657.657 e il contact center Inps/Inail al numero 803164. La procedura on line disponibile sul sito www.inail.it, nella sezione Punto Cliente, consente di effettuare la prima comunicazione Dna e le eventuali successive variazioni. Sono, inoltre, già preimpostate le possibili tipologie di attività alle quali è applicabile il lavoro accessorio.

IMPRESAMIA.IT-EDILIZIA - Cuneo: Ance pro qualità calcestruzzo


Presentato il Cartello di cantiere, un cartello vero e proprio con le istruzioni
Presso la sede Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) di Corso Dante a Cuneo si è svolto un incontro per la presentazione del "Cartello di cantiere'" ultima iniziativa della Commissione calcestruzzo insieme per opere durevoli volto a garantire la qualità e la sicurezza delle costruzioni. Il Cartello di cantiere è un cartello vero e proprio che verrà distribuito alle imprese edili iscritte alle Associazioni e diffuso a tutti gli iscritti agli Ordini e Collegi professionali costituenti la Commissione. Questo, di semplice consultazione, informa circa tutte le operazioni che devono essere effettuate con il calcestruzzo, in conformità alle leggi e norme vigenti. Si parte dalle informazioni sull'ordine del calcestruzzo, si va al controllo del documento di trasporto, al controllo della classe di consistenza e si termina con la verifica della qualità. Il cartello è l'ultima iniziativa in ordine di tempo: sabato 19 settembre vi sarà anche una giornata di formazione e di sicurezza in edilizia (ore 8.30 sala B del centro incontri della Provincia), mentre martedì 29 settembre alle 9.30 un seminario sulle norme correttive alla direttiva cantieri del Decreto legislativo 106/2009.

IMPRESAMIA.IT-REGIONI - Lazio pole position per lavoro femminile


Spesso le romane diventano imprenditrici dopo la separazione, maternità o il divorzio
La Capitale guida la classifica italiana dell'occupazione femminile nell'imprenditoria. E' quanto emerge dal "Rapporto 2008 sul mercato del lavoro a Roma", realizzato dal Comune e illustrato dall'assessore al Lavoro, Davide Bordoni, nel corso del convegno sulle pari opportunità che si è tenuto in Campidoglio. Al meeting, organizzato da SFC (Sistemi Formativi Confindustria) con AIDDA (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d'Azienda) e con lo stesso Assessorato al Lavoro del Comune, hanno preso parte tra gli altri il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, e il sindaco Gianni Alemanno. Quanto a pari opportunità nel lavoro, dunque, su scala regionale il Lazio è in pole position, con un tasso di occupazione femminile al 52% e un 26% di donne nelle imprese (la media italiana è 24%). La provincia di Roma è in testa alla graduatoria nazionale: 61.584 imprese femminili. Seguono Napoli con 59.725 e Milano con 57.199. L'identikit dell'imprenditrice romana, come lo traccia il rapporto dell'Assessorato capitolino al Lavoro: età tra i 30 e i 40, alto livello d'istruzione (il 60% ha una laurea, il 52% un master). Spesso le romane diventano imprenditrici dopo la separazione o il divorzio; alcune dopo una maternità, come alternativa al rientro nel lavoro dipendente. Molte le straniere: nella provincia di Roma lo sono 12.417 donne con cariche imprenditoriali, il 7,6% sul totale. Ma anche a Roma, ha ricordato, l'assessore Bordoni, "permangono forti differenze salariali e retributive tra uomini e donne". E comunque "coniugare il ruolo di lavoratrici con quello di moglie e madri è un' impresa spesso ardua". Il Campidoglio, ha concluso Bordoni, fa la sua parte sostenendo, tra l'altro, un progetto del Ministero del Lavoro: si chiama "Best in class" e promuove l'occupazione femminile. In particolare, ha ricordato Bordoni, il progetto mira a valorizzare e diffondere le buone prassi che si sono sviluppate nelle piccole e medie imprese, generando modelli positivi da adottare su vasta scala.

IMPRESAMIA.IT-PMI - Morandini: possibile collaborazione banche


Superare questi mesi difficili nel rapporto banc ae impresa
"La tensione c'è ma si può contare su collaborazioni come quella firmata oggi con Intesa Sanpaolo". Lo ha affermato Giuseppe Morandini (nella foto) presidente consiglio centrale Piccola Industria con delega per il credito e vice presidente di Confindustria, in occasione di un convegno a Vicenza per la presentazione dell'accordo tra la Cassa di risparmio del Vento (Intesa Sanpaolo) e Confindustria Vicenza per favorire la riprese delle Pmi. Morandini ha spiegato che "ci sono due dati che vanno considerati. Ogni giorno escono indagini di nostre associazioni territoriali che misurano il rapporto tra banche e imprese ed evidenziano che per la maggior parte degli imprenditori c'è una difficoltà nel rapporto con il credito". Il secondo dato deriva dall'aumento dell'utilizzo del fondo di garanzia, ma si è presa "la strada giusta per riuscire a superare questi mesi, che saranno i più difficili nel rapporto tra banca e impresa".

IMPRESAMIA.IT-SICUREZZA - Caserta: lo sportello di Confindustria


Lo sportello offre agli imprenditori informazioni e consulenza
Rispetto delle regole e sicurezza sui luoghi di lavoro: Confindustria Caserta attiva lo Sportello 231. D’intesa, infatti, con la Jus Companies del Centro Studi Jus e il Gruppo Imperiali-Network Services srl, l’associazione degli industriali di Terra di Lavoro ha predisposto un servizio di informazione e consulenza finalizzato alla “Implementazione di un sistema di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001”. La normativa, appunto, che disciplina la responsabilità delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni per i reati commessi da propri dipendenti.“Invero, lo sportello informativo – sottolinea il presidente degli industriali, Antonio Della Gatta (nella foto) – ha lo scopo di consentire alle imprese di comprendere i vantaggi che discendono dal dotarsi di un adeguato sistema di controllo interno, stimolandone perciò comportamenti virtuosi che appaiono tanto più necessari in presenza di una difficile congiuntura economica, come quella che stiamo appunto vivendo”. Attraverso lo Sportello 231 Confindustria Caserta intende offrire agli imprenditori associati la disponibilità ed il supporto di autorevoli consulenti non solo sulla “compliance aziendale” ma anche e soprattutto sull’implementazione dei modelli organizzativi interni. Lo sportello, infatti, offre i seguenti servizi: informazione sull’evoluzione della materia; possibilità di incontrare, presso la sede di Confindustria Caserta, un consulente che sarà a disposizione degli imprenditori per rispondere a quesiti e risolvere dubbi sui benefici che derivano dall’adeguamento dei modelli organizzativi; possibilità di effettuare presso la sede dell’azienda che lo richieda un’analisi preliminare sull’impatto 231; e ancora, un’attività di formazione ed aggiornamento del personale aziendale, al fine di garantirne un adeguamento operativo alla normativa anche attraverso l’individuazione di specifici finanziamenti.Con l’attivazione dello sportello, infine, viene anche avviata un’attività di mappatura del territorio sui fabbisogni dell’area con riferimento ai modelli organizzativi.Peraltro, è appena il caso di ricordare anche il monito che discende dall’inserimento “dell’omicidio colposo e delle lesioni gravi o gravissime, commessi in violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro” tra i reati presupposti dalla disciplina entrati recentemente in vigore con il cosiddetto “Decreto Sviluppo”. In altri termini, con il testo Unico sulla Sicurezza (d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 che ha sostituito il d. lgs. 19 settembre 1994, n. 626) le aziende vengono ora a trovarsi di fronte ad un complesso di norme particolarmente severe, che impongono un diverso modo di fare impresa, sicuramente più efficace e responsabile.