venerdì 25 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-UE - Strumenti finanziari: presto normativa più snella


La Commissione riduce le formalità amministrative e aumenta la tutela degli investitori
In linea con i principi di una migliore regolamentazione, la Commissione europea ha presentato una proposta di riesame della direttiva sul prospetto degli strumenti finanziari: nell'ottica di semplificazione intrapresa nell'ambito del programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi nella Ue. Tale proposta è intesa ad aumentare la chiarezza giuridica e a ridurre gli oneri amministrativi per emittenti e intermediari, tenedo conto dell'importanza di migliorare il livello di tutela degli investitori e di garantire che le informazioni fornite siano sufficienti e adeguate rispetto alle esigenze degli investitori al dettaglio. La proposta è stata trasmessa per esame al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri.Charlie McCreevy (nella foto), Commissario per il mercato interno e i servizi, ha affermato che "la nuova normativa soddisfa le esigenze degli emittenti e degli investitori ed elimina gli oneri superflui a carico delle imprese. Oltre - ha aggiunto - a tener conto degli insegnamenti tratti dalla crisi finanziaria, essa garantisce che agli investitori siano date tutte le informazioni necessarie." La direttiva stabilisce le norme applicabili al prospetto che deve essere messo a disposizione del pubblico nell'UE in occasione dell'offerta pubblica o dell'ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari in un mercato regolamentato. Uno dei principali risultati è l'introduzione di un "meccanismo di passaporto", grazie al quale il prospetto approvato dall'autorità competente in uno Stato membro è valido per offerte pubbliche e ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari nell'intera Ue. La nuova normativa migliorerà l'emissione di strumenti finanziari, rendendo le norme più comprensibili (maggiore chiarezza giuridica); riducendo gli oneri amministrativi per emittenti e intermediari; offrendo ai dipendenti degli emittenti l'accesso ad una vasta gamma di investimenti e aiutando gli investitori al dettaglio ad analizzare più efficacemente le prospettive e i rischi di uno strumento finanziario prima di effettuare investimenti. Le principali modifiche proposte sono le seguenti:
gli obblighi di informativa sono resi meno complessi per alcuni tipi di emissioni (piccole società, piccoli mutuanti, emissioni di diritti e garanzie governative);
il formato e il contenuto della nota di sintesi del prospetto sono stati migliorati;
le esenzioni dall'obbligo di pubblicare un prospetto quando le società vendono tramite intermediari ("retail cascades") e per i regimi di azionariato dei dipendenti sono state rese più chiare;
gli obblighi di informativa che attualmente si sovrappongono alla direttiva sulla trasparenza sono abrogati;
gli emittenti di strumenti finanziari diversi dai titoli di capitale hanno la possibilità di determinare il rispettivo il Stato membro d'origine;
l'adeguamento della definizione di 'investitori qualificati' nella direttiva sul prospetto a quella di 'clienti professionali' della direttiva sui mercati degli strumenti finanziari.Direttiva sul prospettoLa direttiva sul prospetto è entrata in vigore il 31 dicembre 2003, con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Gli Stati membri erano tenuti a recepirla nel rispettivo ordinamento entro il 1° luglio 2005. In base all'articolo 31 della direttiva sul prospetto, cinque anni dopo l'entrata in vigore della direttiva la Commissione europea deve procedere alla valutazione dell'attuazione della stessa e presentare eventuali proposte di riesame. Inoltre, nel gennaio 2007 la Commissione europea ha avviato il programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell'Unione europea, al fine di misurare i costi amministrativi derivanti dalla legislazione dell'UE e ridurre gli oneri in questione del 25% entro il 2012. Dall'esame condotto risulta che la direttiva sul prospetto stabilisce una serie di obblighi complessi a carico delle società, alcuni dei quali possono essere ridotti. Nel contempo, anche alla luce dell'attuale crisi finanziaria, si è ritenuto opportuno rivedere alcune delle norme previste da tale direttiva al fine di aumentarne l'efficienza e di migliorare la tutela degli investitori. In tale prospettiva, e in linea con i principi di una "migliore regolamentazione", la Commissione europea ha organizzato una consultazione pubblica. La proposta e la relativa valutazione dell'impatto sono il risultato di un dialogo intenso e continuo con tutte le principali parti in causa, tra cui le autorità di regolamentazione degli strumenti finanziari, gli operatori del mercato (emittenti, intermediari e investitori) e i consumatori. Sono state tenute nel debito conto le osservazioni e le analisi contenute nelle relazioni pubblicate dal comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (CESR) e dal gruppo di esperti sui mercati europei dei valori mobiliari (ESME).La proposta è disponibile all'indirizzo:http://ec.europa.eu/internal_market/securities/prospectus/index_en.htm

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