mercoledì 10 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-MADE IN ITALY - Quota 63 Igp con Aceto Balsamico Modena


Confagricoltura presente a Tuttofood con una campagna di informazione sui prodotti a denominazione

Via libera della Ue al marchio di Indicazione geografica protetta per l’Aceto Balsamico di Modena. "Un risultato importante - ha commentato in una nota Confagricoltura - che arriva dopo un iter durato oltre tredici anni e che rappresenta il giusto riconoscimento di uno dei più apprezzati prodotti agroalimentari del nostro Paese. Da non confondere con l’Aceto Balsamico Tradizionale, che è già una Dop". Ma che differenza c’è tra i due marchi? Dop (Denominazione d’Origine Protetta) identifica un prodotto la cui produzione, elaborazione e trasformazione hanno tutte luogo in un’area geografica determinata e caratterizzata da una perizia riconosciuta e constatata. Igp (Indicazione geografica Protetta) un prodotto in cui almeno una delle fasi produttive avviene una determinata area. Pur nelle loro differenze, entrambi, offrono la massima garanzia europea in termini di trasparenza, sicurezza, genuinità. Proprio per far conoscere al grande pubblico il significato e la differenza tra i marchi a denominazione, Confagricoltura sta realizzando un progetto di comunicazione triennale finanziato con il contributo della Ue e dello Stato italiano.
Dopo aver trattato nel 2007 i prodotti DOP e nel 2008 quelli IGP, la campagna intende ricapitolare, in questo 2009, il patrimonio di eccellenza qualitativa, di rigore produttivo e di capacità imprenditoriale insito in tutti i prodotti agro-alimentari a qualità normata, con un focus particolare sui prodotti Stg (Specialità Tradizionale Garantita). L’Italia è il primo Paese per numero di prodotti certificati: 178 su 856 (pari al 21% del totale), così suddivisi: 115 Dop, 62 Igp e 1 Stg. Al marchio Stg è dedicato lo stand di Confagricoltura a Tuttofood, la Fiera milanese dell’agroalimentare (pad. 24P/1 – stand L03/M04) , in cui è possibile ricevere tutte le informazioni sulla campagna e partecipare a originali degustazioni a base di mozzarella Stg (l’unico prodotto oggi riconosciuto in Italia) in abbinamento a prodotti Dop e Igp .
Secondo lo studio dell’Ismea: “Tendenze recenti del mercato delle DOP e IGP” del settembre 2008, il mercato dei prodotti a qualità normata, negli ultimi anni, è in continua crescita, sia come numero di denominazioni e di prodotti in attesa di riconoscimento, sia dal punto di vista della produzione e del giro d’affari. In particolare, nel 2007 il fatturato dei prodotti certificati IGP, DOP e STG ha toccato i 5,608 miliardi di euro alla produzione e i 9,742 miliardi al consumo: rispettivamente +11,5% e +5,9% sul 2006; +24,9% e +15,7% sul 2005. Dal punto di vista quantitativo, le tonnellate prodotte sono state 1.827.646, pari a +26,74% sul 2006.
Significativo anche il costante aumento registrato nell’ultimo triennio del fatturato esportato: da 883 milioni di euro nel 2005 a 1,103 miliardi nel 2006, a 1,368 miliardi nel 2007 (+24,1% rispetto al 2006 e +54,9% sul 2006), pari al 14% del totale del fatturato al consumo. Di tutto l’export, nel 2007 più dei 4/5 sono stati destinati ai Paesi dell’Unione Europea, mentre il resto è stato venduto nei Paesi terzi.

IMPRESAMIA.IT-FISCO - Abruzzo: in arrivo rimborsi Irpef


Consegnati ai contribuenti presso le strutture d'emergenza che li ospitano

Circa 1300 residenti nelle zone terremotate li stanno ricevendo presso le tendopoli o gli alberghi.
Infatti - si legge in una nota - la Direzione regionale abruzzese dell'Agenzia delle Entrate, in collaborazione con Poste Italiane Spa e Banca d'Italia, in considerazione della situazione di emergenza e con l'intento di agevolare coloro che si trovano alloggiati in posti diversi dal luogo di residenza, sta procedendo in questi giorni a consegnare direttamente nelle mani dei contribuenti il mandato a riscuotere il rimborso presso qualsiasi ufficio postale, anziché utilizzare l'ordinaria procedura di invio a mezzo posta. I rimborsi sono relativi agli anni d'imposta fino al 2005 per un importo complessivo di 750 mila euro.
L'Agenzia delle Entrate dell'Abruzzo si è impegnata a consegnare direttamente le comunicazioni contenenti gli avvisi per riscuotere le somme rimborsate dall'erario utilizzando il proprio personale sia per il recapito presso le strutture alberghiere della costa abruzzese e sia presso le oltre 180 tendopoli di L'Aquila. L'individuazione dell'attuale sistemazione dei contribuenti destinatari dei rimborsi è avvenuta in stretta collaborazione con le strutture locali del Dipartimento della Protezione Civile.

IMPRESAMIA.IT-PETROLIO - Landi: non appelli ma provvedimenti concreti


La proposta dell'associazione dei consumatori al Governo e ai petrolieri

Trasparenza dei criteri con cui viene adeguato il prezzo al rifornimento per impedire le speculazioni. La proposta viene da Paolo Landi, presidente di Adiconsum (nella foto), che in una nota suggerisce al Governo di aprire un tavolo di confronto con le associazioni dei produttori di petrolio per impedire il ripetersi dei fenomeni speculativi, "sia quando il petrolio sale sia quando scende".
"Quando c’è di mezzo il business - ha spiegato Landi - due sono i possibili provvedimenti da prendere: aumentare la concorrenza o varare provvedimenti amministrativi che impongano trasparenza e comportamenti responsabili. Siamo stanchi dei soliti appelli alla responsabilità - ha continuato il presidente - Verso i petrolieri da tempo sia il Governo che l’Autorità di mercato si spendono nei soliti appelli alla responsabilità senza risultati concreti". Qual'è la ricetta di Adiconsum? Recuperare anche per i carburanti il meccanismo di adeguamento del prezzo al rifornimento in modo periodico sulla base delle variazioni intervenute nel periodo precedente, così come avviene per il gas e l’elettricità. "Definire parametri di adeguamento a cui ogni compagnia deve attenersi non significa andare contro il mercato, bensì significa maggiore trasparenza - ha sottolineato ancora Landi - Occorre, inoltre, che gli adeguamenti non avvengano quotidianamente perché ciò ha un forte impatto anche inflattivo".
È questa una proposta che Adiconsum presenta puntualmente al Governo e ai petrolieri e che rappresenterebbe una risposta concreta alla stessa denuncia del ministro allo sviluppo economico Claudio Scajola che, a margine dell'assemblea annuale dell'Unione petrolifera, ha dichiarato che "occorre arrivare a un prezzo non volatile ma giusto. Le azioni del governo sono di far sì che il prezzo finale non sia più alto della media degli altri Paesi europei - ha spigato il ministro - argomento su cui vogliamo insistere chiedendo conto alle industrie del settore".Per Scajola infatti, "non si può tollerare che il prezzo cresca troppo velocemente quando il petrolio sale e diminuisca altrettanto velocemente quando scende".
"Sulla speculazione internazionale occorre evitare che si ripetano gli errori del passato - ha concluso Landi - il Governo e l’Europa intervengano su quegli strumenti finanziari che sono alla base della speculazione che hanno provocato così tanti danni all’economia".

IMPRESAMIA.IT-PMI - Più valore grazie all'innovazione tecnologica


Tappa bolognese per il roadshow Assintel dedicato alle piccole e medie imprese

Spiegare alle imprese come utilizzare le tecnologie per innovare i propri processi interni. Infatti, grazie all'innovazione tecnologica anche le piccole e medie imprese possono ottenere benefici organizzativi e monetari, oltre che nuovi approcci più efficaci verso il mercato. Questo il nocciolo del convegno “Tecnologie: la differenza tra sopravvivere, vivere e fare business”, svoltosi nella sede dell’Ascom di Bologna e organizzato insieme ad Assintel (l’Associazione nazionale delle imprese ICT aderente al sistema Confcommercio) che è stata la terza tappa del roadshow PMInformAzione, che arriva a Bologna dopo le tappe di Torino e Vicenza. Un tema di stetta attualità con la crisi economica che sta colpendo soprattutto le Pmi tradizionali che non hanno ancora saputo mettersi al passo con i tempi e non conoscono le possibilità di business offerte dall'innovazione tecnologica. La frase che può riassumere il senso del titolo del convegno l'ha pronunciata Andrea Ardizzone, direttore di Assintel, (nella foto), “l’information technology è uno fra gli elementi che più possono creare valore aggiunto all’azienda, la difficoltà è farlo comprendere, soprattutto alle Pmi”.
Durante il convegno sono intervenuti Giada Grandi, segretario generale reggente Camera di commercio di Bologna, che ha illustrato le iniziative a supporto dell’innovazione nelle imprese bolognesi della Camera di Commercio, Fabio Rizzotto di IDC, che ha tracciato uno scenario sul rapporto tecnologie-Pmi, e Diego Lanzi, professore di Economia politica all’Università di Bologna, che ha sottolineato quale contributo può dare l’ICT alla creazione di valore in azienda.
Nella seconda metà del convegno sono state esposte alcune interessanti case study di aziende che concretamente operano nel settore: Massimiliano Bossi di Symantec ha illustrato le soluzioni per la protezione dei dati e dei sistemi nelle Pmi; Paolo Salin di Kroll Ontrack Italia si è soffermato sul tema privacy e cancellazione sicura dei dati; Andrea Veca di Achab ha portato la testimonianza dell’Associazione Intercomunale Terred’acqua; Christian Cantù di iCONS ha infine sottolineato l’esperienza concreta di applicazioni e strumenti ICT per accelerare il business.

IMPRESAMIA.IT-CRISI - Pesa anche sul settore agricolo con un -1,3%




Ruolo fondamentale del settore primario per contrastare la recessione


L'agricoltura ha registrato una variazione del -1,3% sul quarto trimestre del 2008. Con una situazione stazionaria sul primo trimestre 2008 (+0,1%) secondo i dati diffusi dall’Istat sull’andamento del Pil nel primo trimestre di quest’anno. “In un contesto generalizzato di segnali negativi la maggiore tenuta del settore primario rispetto ad altri settori produttivi rappresenta - ha commentato in una nota Confagricoltura - almeno un elemento di equilibrio, che può dare garanzie sul piano strategico dell’approvvigionamento alimentare”. Occorre chiedersi, però, fino a quando la situazione sarà sostenibile anche per l’attività primaria. "In base ai dati Ismea - si legge ancora nella nota - la situazione dei prezzi agricoli si è ulteriormente aggravata; a maggio, rispetto ad aprile, sono diminuiti del 4,3% rispetto ad aprile e del 12,7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (ma già ad aprile erano calati del 4,7% rispetto a marzo e dell’11% rispetto a aprile 2008)". Su base mensile, l'Ismea rileva una riduzione dei prezzi del 5,4% per le coltivazioni e del 2,6% per i prodotti zootecnici; rispetto ad aprile 2008 l'indice dei prodotti vegetali ha registrato una flessione del 17,6%, mentre quello relativo al comparto zootecnico si è ridotto del 5,8%.
“Avvertiamo - ha sottolineato l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - segnali preoccupanti, nell’anno in corso, soprattutto in alcuni settori importanti, come quelli delle produzioni cerealicole, del vino, dell’olio di oliva ed in particolare delle produzioni zootecniche e del latte (dove non è garantita alle imprese una sufficiente redditività). Ed è allarme per consumi e occupazione”.
Giovedi 11 giugno, riunione del Comitato Direttivo Confagricoltura per esaminare proprio la difficile situazione dell’agricoltura e definire circostanziate proposte che sottoporrà all’attenzione del Governo, rimarcando che il settore primario ha un ruolo fondamentale nel contrastare la recessione.

IMPRESAMIA.IT-TURISMO - Per gli italiani vacanze più brevi e verdi


Oltre cento milioni di italiani alla ricerca del buon vivere in campagna
Sarà scelta da ben 4,8 milioni di turisti con un aumento di quasi l'80% rispetto allo scorso anno. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai dati del sondaggio sulle mete delle vacanze estive realizzata da Swg/Confesercenti. Le vacanze nel verde sono favorite - ha sottolineato la Coldiretti in una nota - dalla tendenza a diversificare il periodo delle ferie con un crescita delle presenze nel mese di giugno, dalla tendenza a privilegiare vacanze ripetute, ma più brevi, dalla preferenza accordata ai soggiorni in Italia rispetto all'estero e dalla perdita di terreno delle vacanze al mare. Per la prima volta nel 2009 i viaggi di vacanza degli italiani nella Penisola potrebbero superare i cento milioni, dei quali ben oltre la metà si prevedono con una permanenza fuori casa fino a tre giorni, secondo la tradizione tipica del fine settimana.Il successo del week-end nel verde è favorito in Italia leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 177 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4396 specialita' tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt).Oltre alla varietà dei percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio, oltre ai 18mila agriturismi nei quali si può acquistare prodotti enogastronomici. Per non parlare dei 60.700 tra frantoi, cantine, malghe e cascine.Nella scelta incide la voglia di gustare i sapori del territorio, ma oltre alla buona tavola, una delle ragioni principali per scegliere l'agriturismo è anche la costante crescita dell'offerta di programmi ricreativi come l'equitazione, il tiro con l'arco, ma anche attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. A privilegiare le vacanze nel verde sono, oltre ai gruppi familiari, in misura sempre più crescente anche i giovani con la scelta del luogo che ultimamente avviene soprattutto attraverso internet con il passaparola informatico, ma anche - si legge anora nella nota - grazie alla disponibilità di siti come http://www.campagnamica.it/campagnamica/jsp/index.jsp dove è possibile individuare il posto della vacanza sulla base delle proprie esigenze anche di carattere economico.

IMPRESAMIA.IT-MADE IN ITALY - Compie 120 anni la pizza Margherita


rivivrà l'11 giugno per celebrare la pizza
Napoli festeggia uno dei suoi miti,la pizza Margherita che compie 120 anni. Per l'intera giornata di giovedì oltre 100 figuranti gireranno nella città in abiti di fine Ottocento. Alle 10 un gruppo di tamburini partirà da via Chiaia per annunciare al popolo l'evento, mentre in piazza Plebiscito si esibirà un gruppo di sbandieratori. Dalla piazza, a bordo di una carrozza, partirà la regina Margherita di Savoia che attraverserà le strade della città. In via Chiaia il taglio del nastro: da lì il corteo si trasferirà nella pizzeria Brandi dove sedici 'pescatori' offriranno alla regina e ai passanti tranci di pizza, rigorosamente Margherita. L'alimento italiano più conosciuto al mondo nasce nel 1889 nella pizzeria Brandi. Secondo tradizione, la regina Margherita invitò nella reggia di Capodimonte il pizzaiolo più famoso di Napoli per assaggiare l'alimento del popolo. Il pizzaiolo, per l'occasione, fece una pizza con i colori della bandiera sabauda: verde basilico, bianco mozzarella e rosso pomodoro, e la chiamò proprio come la regina. I tre fratelli Pagnani, eredi della pizzeria, ancora oggi orgogliosi espongono nel loro locale la lettera firmata dal Gran capo dei servizi di tavola di casa Savoia Camillo Galli inviata a Raffaele Esposito Brandi. Nel documento si legge tutto l'apprezzamento della regina Margherita per la pizza. Una sorta di atto di nascita quindi. Da quel giorno sono passati 120 anni e la pizza è stata esportata in tutto il mondo, modificata nelle maniere più strane, ma soprattutto mangiata tanto che la pizza napoletana è ormai arrivata a un passo dal marchio europeo di Specialità tradizionale garantita.

IMPRESAMIA.IT-AMBIENTE - Agricoltura: piace ai giovani l'agro energia


Rappresentano anche un'opportunità per la diversificazione agricola
Le agro energie rappresentano un potenziale di sviluppo per i giovani imprenditori agricoli. Non solo, i giovani di Confagricoltura vogliono soprattutto contribuire a una delle più grandi sfide che si dovranno affrontare nei prossimi anni in relazione ai cambiamenti climatici e alla diminuzione del fabbisogno energetico nazionale. In questo senso l’Anga, Associazione nazionale giovani agricoltori - si legge in una nota - è convinta che le agroenergie rappresentino un’opportunità per la diversificazione dell’attività agricola decisamente interessante in un difficile momento per l’economia globale, e un valido strumento per la riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera. La grande attenzione per le fonti energetiche alternative è confermata anche dagli obiettivi che l’Unione Europea si è prefissata di raggiungere entro il 2020. In particolare l’Italia dovrà raggiungere il 17% di energia da fonti rinnovabili sul consumo totale di energia. Inoltre, le energie da fonti rinnovabili rappresentano uno dei principali capitoli della politica agricola comunitaria di sviluppo rurale, infatti nei Psr 2007-2013 di tutte le Regioni, sono stanziate consistenti dotazioni di fondi pubblici per finanziare le agro energie. "Di fronte a queste opportunità - afferma il presidente Marco Saraceno (nella foto) - lo sviluppo delle agro energie deve essere valutato con estrema attenzione dai giovani imprenditori agricoli”.

IMPRESAMIA.IT-IMPRESE - Piemonte: polo aerospaziale al Paris Air Show


Presente a Torino e dintorni, un fitto tessuto di qualificate Pmi
Un fatturato di 1,8 miliardi euro e circa 10mila addetti per uno dei poli aerospaziali d'eccellenza.La zona di Torino in particolare, rappresenta il centro di un fitto tessuto di imprese con qualificata esperienza: accanto ai 5 grandi player internazionali (Alenia Aeronautica, Avio Group, Selex Galileo, Microtecnica e Thales Alenia Space), il territorio ospita circa 400 Pmi in grado di offrire un'ampia gamma di prodotti di qualità come velivoli, sistemi propulsivi, satelliti, infrastrutture e sistemi di controllo di bordo. Quest'anno, con una delegazione di 10 imprese il Piemonte torna al Paris Air Show (Le Bourget, 15-21 giugno), la prestigiosa biennale internazionale dedicata agli operatori del settore. Infatti, grazie all'alta specializzazione dell'offerta e le tecnologie utilizzate, l'aerospazio piemontese gode di una posizione di rilievo sui mercati internazionali: più del 50% delle Pmi vanta clienti stranieri, in altri casi la presenza internazionale si esprime non solo con accordi commerciali, ma anche di produzione e di scambio di know-how. I dati relativi alle quote export confermano il riconoscimento mondiale dell'industria aeronautica regionale: nel 2008 il Piemonte ha esportato aeromobili e veicoli spaziali per 735 milioni di euro, il 17,1% delle esportazioni nazionali, con un incremento del 36,6% rispetto all'anno precedente. Le principali aree di destinazione sono risultate l'Unione Europea 27 (il 64,2% del totale) e l'America Settentrionale (il 30,9%). All'interno dell'Unione Europea gli ordinativi nel 2008 sono stati diretti principalmente verso la Germania (il 21,7%), verso il Regno Unito (il 17,3%), verso e la Francia (l'11,0%). Al di fuori dell'Europa primeggiano gli USA con il 26,3% dell'export complessivo del settore. La partecipazione collettiva regionale a Le Bourget è organizzata nell'ambito di Torino Piemonte Aerospace, progetto della Camera di commercio di Torino con il supporto della Regione Piemonte, gestito dal Centro Estero per l'Internazionalizzazione, che promuove all'estero una selezione di aziende del settore aerospazio e difesa. Fino al 30 giugno infatti, è possibile compilare il company profile su http://aerospace.to.camcom.it/asp/: le imprese saranno selezionate secondo parametri di valutazione rigorosi, che terranno conto del know-how tecnico, del possesso di prodotti e processi innovativi, della qualità aziendale, dei programmi sui quali hanno lavorato, del livello di internazionalizzazione, delle potenzialità delle risorse umane.

IMPRESAMIA.IT-SISMA - Anche dal vino può nascere la speranza

I vini Tullum saranno presentati il 12 giugno a Pescara presso l'Ex Aurum in Via D'Avalos
Nella viticoltura, la cittadina di Tollo rasa al suolo durante la guerra trovò un motivo per ripartire. E oggi, a due mesi dal terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo, la cittadina porta un messaggio di speranza a tutta la Regione presentando Tullum, Denominazione di origine controllata in vigore dalla vendemmia 2008, destinata a diventare il simbolo di una rinascita. La piccola Doc Tullum riveste anche un ruolo sociale, perché essa ha saputo unire un territorio creando una forte alleanza innanzitutto fra le cooperative di Tollo, una volta divise. Il progetto, infatti, ha richiesto una stretta collaborazione fra Cantina Tollo e Coltivatori diretti di Tollo che assieme rappresentano oltre il 95% della produzione, un traguardo importante vistoo che a Tollo la vite si coltiva dall'epoca romana e che nel Settecento i vini prodotti erano già noti nel Regno Borbonico per la loro qualità. Durante l'incontro verranno presentati i primi vini: il Tullum bianco, il Tullum Passerina e il Tullum Pecorino. Per il Tullum Superiore, vino bianco affinato, e per le due tipologie rosse Tullum Rosso e Tullum Riserva bisognerà attendere fino al 2010. "Nonostante l'Abruzzo sia stato sconvolto dal terremoto abbiamo deciso di presentare Tullum ora per dare un messaggio di speranza - ha spiegato il presidente del Consorzio Tullum, Giancarlo Di Ruscio - oggi alcuni luoghi simbolo dell'Abruzzo, primo fra tutti L'Aquila, sono stati fortemente danneggiati dal terremoto, così come la guerra con i suoi bombardamenti rase al suolo Tollo. Gli abruzzesi sono però uomini forti e, grazie alla loro capacità di reagire, oggi possiamo presentare la Doc Tullum. Ci auguriamo che questa dia speranza alle aziende che sono state colpite dal terremoto. Una tragedia può essere la partenza per una vera rinascita". Oltre ad avere una primaria importanza per la propria città, la Doc Tullum darà l'opportunità a tutto l'Abruzzo di qualificare la propria immagine. "Ci auguriamo che Tullum - ha concluso Di Ruscio - inauguri una nuova epoca per la viticoltura abruzzese. La stessa Regione, d'altro canto, sta lavorando su nuove Doc".I vini Tullum saranno prodotti esclusivamente con uve della cittadina di Tollo e le singole tipologie dovranno provenire dalle specifiche zone del mappale. Anche la vinificazione dovrà essere effettuata in zona. Regole rigide, per fare capire al consumatore la vocazione di un territorio. La potenzialità a regime della Doc Tullum è di 300 ettari. Sono esclusi dal disciplinare i vigneti di fondovalle. Il posizionamento del Tullum sarà medio alto e si rivolgerà al consumatore moderno, attento alla qualità, alla sostenibilità, alla salubrità e all'eticità del vino.

IMPRESAMIA.IT-INDUSTRIA - Istat: lieve recupero produzione, +1,1%


Gli economisti avevano indicato per aprile un +0,50 su mese
Ad aprile è stata registrata la prima variazione positiva dopo quasi un anno in negativio. Infatti, i dati comunicati dall'Istat mettono in evidenza il lieve recupero della produzione industriale che nel mese di aprile torna a salire dopo 11 mesi consecutivi di flessione. Su base mensile la produzione ha registrato un aumento dell'1,1% (dato destagionalizzato), ma su base annua il calo è ancora forte con un -25,4% (dato grezzo). I tecnici dell'Istat spiegano che l'indice della produzione corretto per gli effetti di calendario ha registrato, ad aprile, una diminuzione tendenziale del 24,2% segnando il calo maggiore dal 1991 quando sono sono iniziate le serie storiche. Per la produzione industriale di autoveicoli si registra ancora un crollo. Ad aprile la produzione è calata su base annua del 31,2% (dato grezzo) e nei primi quattro mesi dell'anno il calo è stato del 37,9% sui primi quattro mesi del 2008. Correggendo il dato della produzione di autoveicoli per gli effetti di calendario ad aprile il calo è stato del 30,5% su anno e nei primi quattro mesi del 2009 è stato del 37,7%. Le previsioni degli economisti indicavano per il mese di aprile un rialzo dello 0,5% su mese e un calo del 24,5% su anno.

IMPRESAMIA.IT-CRISI - Lucchini: sì a cassa integrazione apprendisti


Merito della Regione Toscana che ha interpellato in merito il Ministero del Lavoro
Per contratto gli apprendisti non possono essere collocati in cassa integrazione come gli altri. Ma per gli apprendisti della Lucchini di Piombino, in provincia di Livorno (nella foto), le cose sono cambiate grazie a un accordo sottoscritto dall'assessore al Lavoro della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, dai rappresentanti delle istituzioni locali, dell'azienda e dei sindacati. Come rende noto un comunicato della Regione Toscana, in caso di crisi aziendale e conseguente riduzione dei volumi produttivi, anche gli apprendisti potranno accedere agli ammortizzatori sociali e usufruire della cassa integrazione straordinaria, in deroga alle disposizioni che fino al gennaio di quest'anno negavano questa possibilità. Il provvedimento può essere esteso fino ad un massimo di 90 lavoratori. "E' un risultato molto importante perché concretizza per la prima volta la possibilità di allargare la copertura degli ammortizzatori sociali anche a una tipologia contrattuale fino ad oggi drammaticamente scoperta' - ha affermato Simoncini - Nel caso della Lucchini ciò consente di salvaguardare l'occupazione per una fetta consistente di lavoratori che l'acciaieria di Piombino aveva reclutato in vista di un programma di investimenti oggi sottoposto a forti riduzioni. Questa possibilità serve anche a scongiurare la dispersione di un importante patrimonio di competenze - ha sottolineato l'assessore toscano - e permette di rinviare, ma non sospendere, la formazione di lavoratori che potranno, così, riprendere il percorso professionalizzante ed essere utilizzati di nuovo in azienda, una volta superata la crisi''.Gli apprendisti della Lucchini saranno in cassa integrazione straordinaria in deroga fino alla fine di ottobre 2009.

IMPRESAMIA.IT-PMI - Poco business con l'e-commerce


I risultati del Primo Osservatorio sull'e-business nelle imprese italiane
Nel 98% dei casi, ancora si confonde l’e-business con la realizzazione di un sito aziendale. Il fatto è che le piccole e medie imprese italiane sono poco consapevoli delle opportunità che gli strumenti di e-business rappresentano secondo quanto emerge dai risultati del Primo Osservatorio sull'e-business nelle imprese italiane, commissionato all'Istituto di ricerche Sinaptica da eBit Marketing and Retail Innovation. Per svolgere la ricerca sono stati interpellati 120 top manager di Pmi operanti nell’industria, nel commercio e nei servizi, ripartite per classi di fatturato. Il risultato è stato sconfortante con percentuali alla soglia del 30% per un peso complessivo nell’ordine del 7% sul totale degli acquisti e si scende ulteriormente al di sotto del 30% quando si vanno ad analizzare gli strumenti più tipici del web 2.0 o addirittura il mobile, utilizzato solo nel 16% dei casi. Tra le motivazioni alla base di questa riluttanza a utilizzare e di conseguenza investire in e-business, c'è al primo posto la mancanza di una cultura e di competenze interne (30%) ma anche di interlocutori esterni adeguati (14%). Anche se va precisato che nel 51% dei casi si utilizzano attività di web marketing e nel 59% si fa ricorso alle newsletter per comunicare i propri prodotti e servizi. Meno utilizzato, il Crm si ritrova nel 45% delle imprese interpellate, mentre le extranet sono utilizzate dal 38% delle aziende, per la gestione della propria base clienti. È come se le imprese italiane si trovassero ancora in una fase di estrema immaturità su questo tema anche se molte riconoscono i vantaggi dell’e-business in termini di soddisfazione del cliente, di aumento del fatturato e di riduzione dei costi, mentre poche ne concepiscono l’utilizzo con l’obiettivo di sviluppare nuovi prodotti o internazionalizzare le proprie attività. Ma qualcosa si sta muovento e alcune aziende percepiscono come e-commerce e Crm sono le aree di investimento del futuro con percentuali di crescita previste rispettivamente del 67 e del 56%.

IMPRESAMIA.IT MADE IN ITALY - Compie 120 anni la pizza Margherita



MargheritaUn pezzo della Napoli di fine Ottocento rivivrà l'11 giugno per celebrare la pizza
Napoli festeggia uno dei suoi miti,la pizza Margherita che compie 120 anni. Per l'intera giornata di giovedì oltre 100 figuranti gireranno nella città in abiti di fine Ottocento. Alle 10 un gruppo di tamburini partirà da via Chiaia per annunciare al popolo l'evento, mentre in piazza Plebiscito si esibirà un gruppo di sbandieratori. Dalla piazza, a bordo di una carrozza, partirà la regina Margherita di Savoia che attraverserà le strade della città. In via Chiaia il taglio del nastro: da lì il corteo si trasferirà nella pizzeria Brandi dove sedici 'pescatori' offriranno alla regina e ai passanti tranci di pizza, rigorosamente Margherita. L'alimento italiano più conosciuto al mondo nasce nel 1889 nella pizzeria Brandi. Secondo tradizione, la regina Margherita invitò nella reggia di Capodimonte il pizzaiolo più famoso di Napoli per assaggiare l'alimento del popolo. Il pizzaiolo, per l'occasione, fece una pizza con i colori della bandiera sabauda: verde basilico, bianco mozzarella e rosso pomodoro, e la chiamò proprio come la regina. I tre fratelli Pagnani, eredi della pizzeria, ancora oggi orgogliosi espongono nel loro locale la lettera firmata dal Gran capo dei servizi di tavola di casa Savoia Camillo Galli inviata a Raffaele Esposito Brandi. Nel documento si legge tutto l'apprezzamento della regina Margherita per la pizza. Una sorta di atto di nascita quindi. Da quel giorno sono passati 120 anni e la pizza è stata esportata in tutto il mondo, modificata nelle maniere più strane, ma soprattutto mangiata tanto che la pizza napoletana è ormai arrivata a un passo dal marchio europeo di Specialità tradizionale garantita.