venerdì 11 novembre 2011

CHE FINE HA FATTO IL PATRIOTTISMO? Nell’anno in cui L’Italia festeggia 150 anni rischia di sparire …


Lo scenario politico  al quale  stiamo assistendo in questi ultimi mesi può farci capire quanto sia rilevante per i nostri politici la gravità economica che il nostro Paese attraversa. Senza dare alcuna colpa, in quanto, di colpe c’è ne sarebbero molte da attribuire a tutti gli schieramenti politici che hanno governato da venti  anni a questa parte.

Comunque, il passato che, non possiamo lasciarci alle spalle, ci porta il risultato delle scelte fatte dalla classe politica che, ancora oggi troviamo a sedere nei banchi dei due  rami del parlamento. E’ vero, sono stati eletti dal popolo, lo stesso popolo che era stato attratto dai vari programmi di cambiamento che, durante il percorso elettorale ogni partito promuove… peccato che, tanti di quei programmi sono rimasti solo una mera propaganda elettorale, con il risultato che ancora oggi, l’elettorato è in attesa delle varie riforme.

Oggi siamo arrivati al capolinea, con un Paese che rischia la recessione, in quanto ha perso la credibilità,non solo economica, a soprattutto politica. Quella politica che tanto si era prestata  negli anni passati, per conquistare credibilità nei confronti dell’Italia, una Nazione ricca di storia, di cultura e “cervelli”.

 Un Paese che è conosciuto in tutto il mondo per le sue eccellenze, e per il suo Made inn, ora rischia di essere penalizzato per via di una crisi mondiale che coinvolge molti settori. E’ vero, la crisi non coinvolge solo l’Italia, ma anche gli altri paesi della UE e non solo, con un differenza, che, negli altri stati, i politici si danno da fare, cercano di porre rimedi e di affrettarsi per fermare l’emoraggia che strozza i mercati finanziari, mentre in Italia la politica gioca a fare il “GIOCO DEL VOTO”.

Lo scenario in questi ultimissimi giorni appare molto triste e deprimente, sembra quasi che dei problemi del Paese non importi nulla nessuno. Fortunatamente, l’unico baluardo istituzionale su cui l’Italia può contare in queste ore drammatiche è il Presidente della Repubblica, il quale, a quanto pare, sia l’unico che cerca di trovare soluzioni rapide a immediate, mentre i big della politica continuano a guardare solo i loro interesse.

Si parla di elezioni…che coraggio, non credo che gli italiani in questo momento siano in grado di aspettare mesi di fermo per andare a votare chi??? Inoltre, un particolare che nessuno mensiona…andiamo al voto con i soldi di chi??? Credo che si stia perdendo di vista la vera situazione di cui il Paese ha veramente bisogno. Peccato che proprio nel nella ricorrenza cui L’Italia festeggia 150 della sua unità , rischia di sparire solo per delle  “crepe poliche”.

Fabio Fiori