lunedì 21 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-EDILIZIA - Ance Firenze: a rischio per mancanza di credito


Spagnoli: meno burocrazia e avvio dei lavori già programmati
La mancanza di sostegno finanziario e creditizio alla produzione edile e all'utenza finale da parte del sistema bancario è un problema al quale deve essere data subito soluzione se non vogliamo che, nel giro di pochi mesi, molte realtà produttive si trovino nella condizione di non poter più andare avanti. "E' un problema generato dalla crisi internazionale e ancora irrisolto, come Ance Firenze lo segnaliamo da oltre un anno e ormai per le imprese del territorio è divenuto insostenibile. Abbiamo alle spalle 16 mesi di crisi e la situazione per molte di esse non è più sostenibile''. E' Riccardo Spagnoli, presidente dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili di Firenze, a rilanciare l'allarme sulla mancanza di un adeguato supporto creditizio e finanziario che le imprese del comparto si trovano a dover fronteggiare. ''Per venirne fuori tutti possono e devono fare la propria parte - ha continuato Spagnoli - da parte del pubblico deve crescere la consapevolezza che da un lato bisogna ridurre gli inutili balzelli burocratici che ostacolano la produzione, dall'altro si deve dare avvio, senza ulteriori indugi, ai lavori già programmati. Quanto al sistema bancario, deve diventare più disponibile a concedere il necessario sostegno finanziario per l'avvio di nuove iniziative''.

IMPRESAMIA.IT-REGIONI - Sicilia: Confcommercio punta sulla territorialità


Concentrare le risorse dei fondi Fas, o del Po-Fesr, sulle imprese territoriali
“La Regione continui a puntare sui comparti produttivi che rappresentano il cuore pulsante dell’economia siciliana”. E’ l’invito di Confcommercio Sicilia in un documento sottoscritto a Palermo dalla giunta presieduta da Pietro Agen. Per Confcommercio un investimento nei settori del commercio, dei servizi alla persona o alle imprese, o del turismo, ha un effetto moltiplicatore da uno a sette, che si risconra in altri settori, e un piano di investimenti finalizzati alla riconversione, ristrutturazione e adeguamento degli edifici pubblici della Regione costituirebbe un volano di risorse e di investimenti per l’indotto. Pur condividendo l’opportunità di dare impulso all’economia siciliana in tutti i suoi comparti produttivi, con una pluralità di interventi “la Regione non perda di vista -ha esortato la Confcommercio- la necessità di concentrare le risorse, che siano provenienti dai fondi Fas, o del Po-Fesr, su quelle realtà imprenditoriali necessariamente territoriali e che non possono essere de-localizzate, quali sono quelle turistiche, che nel patrimonio culturale e ambientale locale hanno la propria ragion d’essere ed il profitto”. L’organizzazione si è schierata contro “azioni di sostegno o di compartecipazione a iniziative della grande impresa che negli anni si sono rivelate fallimentari”, e ha osservato che da alcuni anni Torino punta su cultura e turismo è perché solo sulla Fiat non può più essere fondata l’economia di una Regione. Il Piemonte lo ha compreso, la Sicilia non continui a credere in modo anacronistico, perché fuori dal tempo, in uno sviluppo industriale della Sicilia, in una realtà territoriale che esprime soprattutto cultura, storia, archeologia, ambiente”.

I8MPRESAMIA.IT-REGIONI - Emilia Romagna: a Parma in crisi anche il calzaturiero


Si aggiunge alla meccanica, vetro, ceramica, impiantistica alimentare
Un nuovo settore colpito dalla crisi con ricadute pesanti sul livello occupazionale. La segreteria della Filtea Cgil della provincia di Parma, comunica infatti di avere ricevuto, lo scorso venerdì 18 settembre, la comunicazione relativa all’attivazione della procedura di mobilità, con conseguente cessazione dell’attività produttiva, dell’azienda 1910, Srl, ex Alexander Nicolette con sede a Lemignano di Collecchio. Prosegue dunque anche nel "nostro territorio lo stillicidio di posti di lavoro in un settore strategico per il Made in Italy come quello tessile", osserva il sindacato. In questo caso la perdita occupazionale riguarda 25 maestranze, che rappresentano un "patrimonio di competenze ed esperienze che meritano di essere salvaguardate". Per questo, la Filtea Cgil auspica, nell’attivazione della procedura di mobilità, scaturita dal calo degli ordinativi e da una situazione di difficoltà finanziaria dell’azienda, che possano comunque essere individuate soluzioni che consentano di "mantenere l’attività produttiva di un marchio storico, uno dei pochi ancora presenti nella provincia".

IMPRESAMIA.IT-IL PUNTO - Verde urbano: migliora la vita, riduce smog e CO2


Nelle grandi città è aumentato del 6% dal 2000
E' aumentata del 6% la disponibilità di verde urbano per abitante a partire dal 2000, raggiungendo una superficie di 93,6 metri quadrati per abitante nel 2008. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat divulgata in occasione del Flormart, il salone internazionale del florovivaismo e del giardinaggio di PadovaFiere. Da ricordare che il il florovivaismo è uno dei settori più dinamici del Made in Italy ed in base ai risultati dell'ultimo censimento dell'agricoltura in Italia - si legge in una nota della Coldiretti - risultano attive 33.181 aziende florovivaistiche per una superficie coltivata di 38.541 ettari; il 48%di queste aziende si dedicano alla floricoltura, il 43% al vivaismo e solo il 9% a entrambe le attività, mentre i fiori più coltivati in Italia sono nell'ordine i garofani e le rose. Per quanto riguarda il verde urbano nell'insieme dei comuni capoluoghi di provincia, la densità calcolata come percentuale sulla superficie comunale, risulta essere pari all' 8,3%, in aumento del 6% rispetto al 2000. Nella classifica delle città più verdi in termini di densità di superficie - precisa la Coldiretti - si posizionano Pisa (71,9%), L'Aquila (45,6%), Biella (35,0%), Massa (34,6%) e Palermo (31,6%). Il positivo aumento che - sostiene la Coldiretti - occorre continuare ad incentivare è anche dovuto ad una maggiore attenzione dei Comuni all'acquisizione di spazi, sottratti alla cementificazione. Una tendenza che recentemente ha visto anche una crescita delle aree destinate ad orti sociali per pensionati, famiglie e fattorie didattiche al fine di favorire l'educazione dei piu' giovani alla cura del verde e alla corretta alimentazione. In generale - precisa la Coldiretti - valori elevati dell'indicatore sono da imputare alla presenza di vasti parchi naturali, zone boscose, aree protette e riserve naturali, la cui superficie ricade nel territorio comunale.
Oltre a migliorare la vivibilità delle città la diffusione di aree verdi urbane concorre - continua la Coldiretti - alla riduzione dello smog e contribuisce ad assorbire l'anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici. E' anche questo l'obiettivo del progetto 'Comuni fioriti',concorso nazionale organizzato da Coldiretti, Asproflor (associazione produttori florovivaisti) e Distretto Turistico dei Laghi, che premia città e borghi che più si distinguono per la cura del verde, le piante e i fiori. Il concorso si svolge tra le Amministrazioni locali che si impegnano a incentivare le fioriture pubbliche e private del loro territorio con l'obiettivo di creare occasioni di riscoperta e valorizzazione della cultura floreale. L'apprezzamento dei cittadini per il verde è dimostrato dal fatto che quasi quattro italiani su dieci (37%) dedicano parte del tempo libero al giardinaggio e alla cura del verde, come misura antistress, per passione o per gratificazione personale, sulla base dei dati Istat sulle attività del tempo libero pubblicati nel 2008. Si tratta di un hobby che - sottolinea la Coldiretti - coinvolge allo stesso modo maschi e femmine e che piace anche ai giovani considerato che è praticato da più di uno su quattro di quelli con età compresa tra i 25 e i 34 anni, anche se l'interesse aumenta con l'età e raggiunge quasi la metà degli over 65.

IMPRESAMIA.IT-FARMACIE: Adiconsum: riordino necessario


No all’emendamento Gasparri-Tommasini, sì all’introduzione di criteri di concorrenza
Con la Bersani si è avviata una concorrenza nel settore dei farmaci da banco che ha prodotto significativi vantaggi per i consumatori, soprattutto nella prima fase. Il risultato è stato che alle 17.500 farmacie tradizionali si sono aggiunte, come servizio al territorio, circa 3000 parafarmacie e circa 300 corner nei punti vendita della GDO. Una concorrenza che tuttavia resta limitata ai medicinali da banco Lo sviluppo delle nuove strutture è arrivato a coprire soltanto l’11% del mercato, una percentuale significativa, ma ancora troppo bassa nel sistema della distribuzione dei medicinali. Oggi quelli da banco rappresentano il 20% di tutti i farmaci. Questi a loro volta sono venduti per l’89% ancora nelle farmacie e soltanto per l’11% nelle parafarmacie e negli ipermercati. In altre parole su circa 30 confezioni di farmaci che ognuno di noi consuma, 24 sono con ricetta e solo 6 senza. In merito poi ai costi nel 2008 il prezzo medio di una confezione, secondo i dati dell’Anifa, è stato di 6,6 euro nelle farmacie, di 6,3 euro nelle parafarmacie e di 5,2 euro nei supermercati. Secondo l'Adiconsum, l'emendamento Gasparri-Tommasini intende ridimensionare le parafarmacie impedendo così una reale concorrenza del sistema e, quindi, non va bene mentre è necessario un riordino delle farmacie che introduca criteri di concorrenza e la possibilità di svolgere servizi collegati con il SSN. Inoltre, l'associazione consiglia ai consumatori di chiedete sempre al medico o al farmacista il medicinale equivalente che ha gli stessi principi attivi di quello di marca e permette un risparmio dal 20 al 50%.

IMPRESAMIA.IT-IL CASO - Crisi: più infortuni sul lavoro


Le imprese chiedono controlli sanitari per il rientro al lavoro, non per assumere
L'aumento degli infortuni sul lavoro è un segnale di aumenatate condizioni di stress negativo, ma anche di un calo collettivo di attenzione sul fronte della sicurezza. Lo ha affermato Giovanni Mosconi, primario della Medicina del lavoro agli Ospedali Riuniti di Bergamo. "Da quando si è ufficializzata la recessione - ha spiegato il primario - sono aumentati gli infortuni sul lavoro, a fronte di un crollo delle ore totali lavorate, e sono aumentati anche gli infortuni mortali. In più, sono in crescita anche le richieste di accertamenti su abusi di alcol per alcune categorie di lavoratori - ha aggiunto – quindi, se una volta il datore di lavoro era pronto a chiudere un occhio, in questi tempi di crisi e tagli obbligati per una economia in stallo, si interviene su chi risulta meno produttivo di altri". E non solo. All'ospedale Riuniti "abbiamo assistito - ha detto ancora Mosconi - a un’impennata delle richieste delle aziende sui giudizi di idoneità lavorativa". Ma aumentano queste richieste di idoneità lavorativa (per esempio, se un dipendente ha avuto problemi di salute certificati si cerca di verificare se al rientro può essere ancora adatto alle mansioni precedenti o no), ma diminuiscono, anzi crollano, i certificati di idoneità al lavoro per assunzioni.

IMPRESAMIA.IT-REGIONI - Lazio: contributi botteghe storiche romane


Via libera ai fondi, a ottobre il bando per contributi Il Comune e l' Associazione Negozi Storici di Roma hanno dato il via alle procedure per la pubblicazione dell'avviso che prevederà contributi a sostegno delle attività commerciali e artigianali riconosciute come "negozio storico".
Le procedure si avvieranno in base alle disposizioni attualmente vigenti, contenute nella deliberazione di Consiglio Comunale n. 100/2001 che istituisce il contributo alle botteghe storiche, senza attendere l'approvazione della proposta di modifica della delibera stessa, presentata nel mese di luglio 2009. "Abbiamo velocizzato i tempi per la pubblicazione del bando a sostegno delle botteghe storiche - ha dichiarato l'assessore Davide Bordoni - utilizzando i fondi a disposizione e risolvendo l'ostacolo della modifica tecnica al nuovo regolamento che rischiava di allungare i tempi in modo eccessivo. Per questo - ha aggiunto Bordoni - abbiamo deciso di applicare per quest'anno l'attuale regolamento in modo che i negozi storici potranno usufruire a breve dei 300.000 euro previsti dal Consiglio Comunale, mentre il bando relativo sarà pubblicato nel mese di ottobre. Stiamo facendo il possibile per sostenere le botteghe storiche, che rappresentano per la nostra città un patrimonio artigianale, culturale e sociale che l'Amministrazione Comunale deve tutelare. Rivolgo un appello - ha concluso l'assessore - ai proprietari dei locali a non aumentare gli affitti, perché altrimenti si rischia di mettere a dura prova le botteghe storiche".

IMPRESAMIA.IT-CONSUMI - Sai quel che mangi, parte la campagna del Mipaaf


In distribuzione milioni di opuscoli informativi relativi alle principali filiere di prodotti
“I nostri consumatori devono sapere cosa mangiano e imparare a conoscere meglio la varietà e la qualità dei prodotti dei nostri territori. Dobbiamo creare le condizioni perché i consumatori possano scegliere con consapevolezza gli alimenti: a tavola comincia il nostro benessere e trova ispirazione e sostanza la nostra cultura”. Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia presenta la nuova campagna informativa del Mipaaf “Sai quel che mangi. Qualità e benessere a tavola”, realizzata in collaborazione con l’Inran e che prevede la diffusione gratuita, attraverso migliaia di esercenti sul territorio nazionale e la grande distribuzione organizzata, di milioni di opuscoli informativi relativi alle principali filiere di prodotti. Nei punti vendita, i consumatori potranno trovare già in questi giorni i primi 4 opuscoli: pane e pasta, olio, frutta e ortaggi. Nei prossimi mesi, saranno distribuiti gli altri 4 opuscoli: carni fresche, carni stagionate e insaccate, formaggi e vino. “Stiamo lavorando - ha spiegato Zaia - perché nutrirsi diventi una scelta sempre più consapevole e importante in seno alle famiglie. In tale direzione va anche questa iniziativa, come anche il nostro lavoro per estendere l’etichettatura obbligatoria a tutti i prodotti alimentari. La trasparenza delle informazioni e una migliore cultura del cibo non solo possono incidere positivamente sull’economia, ma guardando al futuro dei nostri ragazzi, diventano un fattore di civiltà”. Gli opuscoli sono stati realizzati anche in lingua inglese affinché possano essere distribuiti in occasione di manifestazione fieristiche di interesse internazionale ed estere.

IMPRESAMIA.IT-CAMERA - Pmi artigiane: tassi premi Inail troppo alti


I tassi medi pagati dalle Pmi artigiane sono del 5,49% contro il 3,10% dell'industria
Nella seduta della Camera dei deputati del 17 settembre scorso, n 216, il deputato Marco Giovanni Reguzzoni della Lega Nord Padania (nella foto), ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, quali altri provvedimenti siano allo studio, e in fase di attuazione, ai fini di agevolare le piccole e medie imprese riducendo il carico fiscale con particolare riferimento al costo del lavoro. Il deputato riconosce il positivo operato del Governo in tema di sostegno alle piccole e medie imprese ma ricorda cherecenti studi hanno evidenziato che le imprese medio-piccole di estrazione artigianale pagano tassi medi dei premi Inail del 5,49% contro il 3,10% dell'industria. A fronte di tali numeri, numerose associazioni - tra le quali possiamo citare a pieno titolo l'Associazione degli Artigiani della Provincia di Varese, per tramite del suo direttore generale, Marino Bergamaschi - chiedono a ragione di ridurre detti premi Inail per le piccole e medie imprese.

IMPRESAMIA.IT-CREDITO - Confindustria: Pmi in difficoltà


Marcegaglia: continuiamo a crescere ma il percorso sara' lungo e faticoso
La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia (nella foto), è convinta che per uscire dalla crisi occorra ''un percorso lungo e faticoso'' anche perché ''il problema dell'accesso al credito va affrontato e va risolto''. Nel corso dell'assemblea generale degli industriali di Bergamo, Marcegaglia ha affermato che c'è "un lento e costante miglioramento della congiuntura. I dati di luglio sono un pò migliorati, ma restano sempre a un -20% rispetto al luglio 2008". Aggiungendo poi che "continuiamo a crescere ma il percorso sara' lungo e faticoso. Bisogna portare avanti quelle riforme che permettono al paese di uscire più forte rispetto ad adesso''. Per quanto riguarda il rapporto con le banche, la presidente ha affermato di essere "contro le crociate alle banche, però riscontriamo ancora una percentuale significativa di imprese, soprattutto le piccole, che hanno un'oggettiva difficoltà di accesso al credito'' commentando l'indagine effettuata dalla Cgia di Mestre secondo cui i tassi praticati dalle banche italiane sarebbero i piu' alti della media europea.

IMPRESAMIA.IT-MADE IN ITALY - Ue: ufficiale il marchio Prodotti di Puglia


Potrà essere utilizzato dai produttori pugliesi che ne faranno richiesta
l marchio per la promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi ha ricevuto dall'Unione europea i crismi dell'ufficialità con la pubblicazione del regolamento per la concessione d'uso del marchio "Prodotti di Puglia". Le procedure contenute nel regolamento prevedono standard di qualità e l'obbligatorietà della certificazione della tracciabilità della filiera rigorosamente pugliese. Il marchio per la promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi ha finalmente ricevuto i crismi dell'ufficialità e ora potrà essere utilizzato dai produttori pugliesi che ne faranno richiesta, secondo le procedure ultimate dall'Assessorato nelle more del riconoscimento definitivo. "Sarà avviata in via sperimentale - ha commentato l'assessore alle risorse agroalimentari Dario Stefàno - la concessione del marchio su almeno cinque prodotti del nostro paniere ortofrutticolo". E cioè: uva da tavola, ciliegia, asparago, agrumi e carciofo. La successiva approvazione degli atti amministrativi attuativi del regolamento, consentirà a questi prodotti di ricevere l'attribuzione del marchio.

IMPRESAMIA.IT-CREDITO - Faissola:in Italia tassi interesse inferiori a Ue


Lo ha detto nell'intervento all'assemblea di Confindustria a Bergamo
I dati ufficiali europei parlano chiaro: quelli applicati nell'area euro sulle nuove operazioni di finanziamento alle società non finanziarie di importo fino ad 1 mln, a luglio 2009 erano al 3,72%, un valore più elevato rispetto a quello praticato in Italia (3,31%). Lo ha detto il presidente dell'Abi, Corrado Faissola (nella foto), nel corso del suo intervento all'assemblea di Confindustria a Bergamo, aggiungendo che "la stessa cosa vale per i tassi sulle nuove operazioni di prestito di ammontare superiore ad 1 mln: 2,45% nella media dell'area euro contro il 2,38% in Italia. Ecco che - ha ribadito - i dati ufficiali della Banca d'Italia e della Bce, crudi e non elaborati dalle banche, mostrano una situazione positiva". Faissola infine ha ricordato che i dati della Commissione Europea "mostrano che nelle imprese manifatturiere italiane il rapporto tra debiti bancari e capitale è il doppio rispetto a quanto si registra nelle imprese spagnole e di 4 volte rispetto a quelle francesi e tedesche".

IMPRESAMIA.IT-TAXI - Roma. tariffe onerose e tra le più alte nella Ue


Associazioni consumatori: parere negativo in merito alla tariffa unica progressiva
Le associazioni dei consumatori Codici, Altroconsumo, Aduc, Diritti Pedoni-Adp, Agaie, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Coniacut, Movimento consumatori, Movimento difesa del Cittadino, Primo consumo, Unuss, in previsione dell'incontro con la categoria dei tassisti scrivono al comune di Roma e all'Agenzia del Controllo della Qualita' dei Servizi Pubblici. ''Data l'eccessiva onerosità del servizio taxi, con tariffe che si attestano tra le più alte in Europa e a fronte di un servizio insoddisfacente'', le associazioni evidenziano nel documento le criticità del servizio, avanzando alcune proposte.''Esprimiamo - dichiarano le associazioni dei consumatori - parere negativo in merito alla tariffa unica progressiva in quanto contribuirà, in molti casi, a rendere ulteriormente oneroso il costo del servizio. Inoltre, nonostante tale tariffa sia stata promossa in nome di una maggiore trasparenza, il risultato appare essere esattamente opposto, in quanto non e' chiaro quale sia il criterio di progressione della tariffa. Chiediamo - continuano ancora le associazioni - fermamente che il problema della diversità di costo per il trasporto tra Roma e l'aeroporto Leonardo da Vinci, a seconda che si tratti di taxi romani o di Fiumicino, non finisca per risolversi semplicisticamente con un innalzamento della tariffa fissa di 40 euro ad oggi prevista per i taxi romani, finendo col penalizzare l'utente-consumatore. Chiediamo - proseguono le associazioni dei consumatori - di abrogare il supplemento di euro 2 valido per le corse in partenza dalla stazione Termini, che sembra un inutile balzello del gia' caro servizio. Chiediamo inoltre la cancellazione dell'attuale costo del disservizio di chiamata. Sono sempre più evidenti - continuano le associazioni dei consumatori - le difficoltà che hanno gli utenti a trovare un taxi a Roma. A tal proposito le associazioni sollevano il problema dell'insufficienza oggettiva del numero dei taxi in servizio e chiedono che tale servizio venga organizzato in modo tale da garantire la presenza dei taxi non solo nel centro storico e presso stazioni ed aeroporti, ma altresi' nelle aree periferiche, dove gli appositi parcheggi riservati ai taxi risultano sistematicamente vuoti. Date le numerose criticità del servizio e i continui disservizi a carico degli utenti le Associazioni dei consumatori evidenziano come il Comune di Roma ometta sistematicamente di consultare le associazioni accreditate dall'albo regionale. Pertanto - concludono - in occasione del previsto incontro con la categoria dei tassisti, ci si augura che il Comune e nello specifico l'assessorato alla Mobilità, vorrà rompere con il passato avviando una stagione di confronto costruttivo sulle problematiche di interesse dei consumatori''.

IMPRESAMIA.IT-LAVORO - Inizia l’autunno caldo dei contratti


Martedì gli elettrici, mercoledì i metalmeccanici
Metalmeccanici, settore agroalimentare, elettrici: sarà una settimana fitta di incontri per i rinnovi dei contratti di lavoro e gli appuntamenti proseguiranno per tutto l’autunno, considerando anche le altre categorie interessate dalla tornata contrattuale: dai chimici agli operatori delle telecomunicazioni, dal commercio (il contratto scade a fine anno) agli edili. Si parte con la ripresa delle trattative per il rinnovo nell’alimentare, dopo la rottura delle trattative ad agosto. Il contratto, scaduto il 31 maggio, riguarda circa 400mila lavoratori. Martedì 22 sarà la volta dei lavoratori del settore elettrico. Il quarto incontro della vertenza per il rinnovo dei metalmeccanici è poi in agenda mercoledì 23. Ma i termini rimangono complessi: la trattativa, dopo lo strappo con le tute blu della Cgil e la proclamazione dello sciopero per venerdì 9 ottobre, va avanti sulla base della piattaforma di Fim e Uilm.

IMPRESAMIA.IT-CREDITO - Bce: per Pmi Ue difficile ricevere prestiti banche


Lo mette in evidenza un rapporto della Bce relativo al periodo giugno-luglio
Un terzo delle imprese medio-piccole della zona euro hanno trovato difficoltà ad ottenere prestiti dall'inizio dell'anno. Lo dice un rapporto della Bce che prende in considerazione 6mila imprese di ogni dimensione appartenenti ai 16 Paesi della zona euro e che mostra anche come la maggior parte delle piccole-medie imprese non veda miglioramenti o addirittura veda peggioramenti nel settore dei prestiti quest'anno. "Guardando ai prossimi sei mesi - si legge nel rapporto - la maggior parte delle piccole e medie imprese a metà 2009 si aspetta che la loro capacità di ottenere fianziamenti resti per lo più invariata. Nello stesso tempo, la percentuale di aziende di questo tipo che vedono un peggioramento è diventata leggermente superiore (rappresenta il 33%) a quella di coloro che pensano che sarà un miglioramento".Le imprese sono state interpellate tra il 17 giugno e il 23 luglio. Del totale delle imprese interpellate il 77% ha detto di aver ricevuto tutto o una parte del prestito richiesto nella prima metà dell'anno.