lunedì 8 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-RIFIUTI - Prestigiacomo: urge partire con la differenziata

Al via il progetto pilota di raccolta differenziata nel quartiere Libertà

RIFIUTI - Prestigiacomo: urge partire con la differenziata
C'è voluto l'esercito e tanto lavoro degli addetti per superare la criticità provocata dai rifiuti a Palermo. Con un totale di 9.295 tonnellate di rifiuti rimossi e smaltiti in discarica, in 6 giorni effettivi di lavoro si è chiusa la fase emergenziale legata alla raccolta. e con la definitiva rimozione dei rifiuti giacenti, sono stati intensificati i servizi di pulizia e bonifica dei siti interessati dagli accumuli.
“Chiusa con ampio anticipo, grazie a una grande prova di impegno del personale e al decisivo supporto dell’esercito, la fase della criticità-rifiuti a Palermo, ora si lavora per avviare in tempi brevissimi il progetto pilota di raccolta differenziata nel quartiere Libertà”. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo (nella foto).
“Da stamani – ha spiegato il ministro- sono in corso i sopralluoghi tecnici, presenti funzionari del Ministero, per avviare il progetto pilota della differenziata che contiamo di avviare entro giugno. Si tratta di un passaggio chiave operativo e culturale. Non c’è ciclo dei rifiuti moderno ed efficace senza a monte una raccolta differenziata che sottragga dalla spazzatura tutto ciò che si può e si deve riciclare e riusare. Questa è la sfida che Palermo e la Sicilia devono adesso sostenere e vincere”.
Uno straordinario risultato conseguito in tempi minori di quelli preventivati, rutto delle efficaci sinergie istituzionali messe in campo e del lavoro in rete di tutte le amministrazione coinvolte. Il prefetto di Palermo, che ha coordinato gli interventi, in stretto e costante collegamento con il Sindaco Diego Cammarata, ha ringraziato la Protezione Civile regionale, il Comune e le aziende collegate, la Provincia, l'esercito, i vigili del fuoco, la polizia municipale e le forze dell'ordine.

IMPRESAMIA.IT-VINO - Vecchioni: occorre semplificare le norme



Sistematizzare e riorganizzare il sistema territoriale delle denominazioni d'origine

VINO - Vecchioni: occorre semplificare le norme
Omologare le procedure poiché la normativa del settore vitivinicolo, è molto complessa e variegata. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni (nella foto) intervento al Convegno “Bettino Ricasoli: il suo disegno e la sua attività nella congiuntura degli anni 2000”. "Una semplificazione è necessaria - ha esortato Vecchioni - e potrebbe, innanzitutto, essere fatta omologando le procedure di gestione fra le Regioni e fra i diversi enti preposti, migliorando contestualmente anche la comunicazione fra i sistemi operativi”. Questa, quindi, la ricetta di Confagricoltura per far superare al sistema vitivinicolo italiano l’attuale momento di crisi. E la possibilità per continuare ad essere competitivi possono giungere dagli strumenti messi a disposizione dalla Commissione europea con la nuova OCM vino.
“Abbiamo fondi per investire nello sviluppo di nuovi prodotti, nuovi processi e nuove tecnologie produttive - ha detto il presidente di Confagricoltura - per ristrutturare i nostri vigneti e per promuovere le nostre produzioni nei Paesi Terzi. L’Italia, nel suo Piano di supporto nazionale, ha dato spazio a queste tre misure: dovremmo essere bravi a non disperdere le risorse assegnate a coordinare le azioni fra attori della filiera e fra Regioni amministrative”. Entrando nella riflessione più specifica della giornata: “Il futuro del Chianti Classico e del suo sistema socio economico”, Vecchioni si è soffermato, in particolare, sul sistema delle denominazioni d’origine. “Le denominazioni sono certamente valide per la nostra struttura produttiva ed il loro valore per il settore è fondamentale e non solo dal punto di vista economico. Ma il sistema va rivisitato e perfezionato. E i disciplinari non possono essere considerati dogmi modificabili. Sono un ottimo strumento di controllo della produzione e di garanzia per i consumatori, ma non possono diventare una camicia di forza per gli imprenditori - ha spiegato il presidente - oggi è necessario sistematizzare e riorganizzare il sistema territoriale. Magari recuperando l’approccio severo ed allo stesso tempo moderno che utilizzo il Barone Ricasoli per rendere grande il Chianti.
All’epoca il Barone innovò fortemente la produzione toscana, apportò tutta una serie di trasformazioni sulle viti, sulla forma dei vigneti e sui metodi di vinificazione, senza dimenticare l’ideazione dell’uvaggio del Chianti, che fu fondamentale per il suo successo. Ma allo stesso tempo guardò ai nuovi mercati ed ai miglioramenti che dai Paesi esteri potevano arrivare.
“La visione moderna del Barone potrebbe insegnarci molto - ha concluso Vecchioni - innovare e valorizzare potrebbe ancora una volta essere la ricetta giusta per dare una nuova spinta al settore”.

IMPRESAMIA.IT.EVENTI -TuttoFood: novità, il bus ristorante Delverde



Dal 10 al 13 giugno alla Fiera di Milano nei quattro grandi padiglioni 13/15 e 22/24

  EVENTI -TuttoFood: novità, il bus ristorante Delverde
Ricerca, formazione e business convivono nei quattro giorni di TuttoFood alla Fiera di Milano. Il programma offre eventi "professional" di alto livello, a partire dalla riconferma dei tre eventi che hanno decretato il successo della prima edizione: il premio dedicato al miglior prodotto innovativo, quello per il miglior prodotto di nicchia e il Cheese award, dedicato alle eccellenze in campo caseario. La novità assoluta di quest'anno è opera del pastificio di Fara San Martino Delverde (nella foto): il il "Pasta Bus", un'originale e funzionale autobus dotato di cucina a vista e salottini interni per gli ospiti ma che si apre all'esterno per creare un comodo dehor (16 metri di lunghezza e 4 di profondità) nel quale servire un pubblico molto più ampio. "Attraverso l'autobus-ristorante, personalizzato e completo di cucina la Delverde può incontrare migliaia di consumatori, portando alla loro attenzione le sue linee di pasta secca e fresca, proposta attraverso appetitose ricette preparate dagli chef dell'antica scuola di Villa Santa Maria, tra cui lo chef Nicola D'Alonzo - ha sottolineato il direttore marketing di Delverde, Pierluigi Picciani - Numerose le città italiane che saranno toccate dal tour 2009, da Milano a Roma, da Firenze a Napoli, per quanto il programma promozionale sia stato ridimensionato per affiancare la Protezione civile nei luoghi del terremoto garantendo così presenza di uomini e mezzi al servizio della popolazione in difficolta'". La presenza del pastificio di Fara San Martino a TuttoFood ( nel padiglione 15, stand R21, R27) rappresenta anche un'operazione promozionale per far conoscere prodotti della provincia di L'Aquila, dallo zafferano Dop al pecorino di Castel Del Monte, dalle lenticchie di Santo Stefano di Sessanio ai fagioli di Paganica, al guanciale.
Nell'ambito di Tutto Food (11/12 giugno) si svolgerà il 9° Congresso di scienza e tecnologia degli alimenti (Ciseta) uno dei congressi più longevi sulla Scienza e tecnologia degli alimenti e l'iniziativa Food educational & MiWine Tasting (un'area di 450 metri quadrati nel padiglione 22), scuola di cucina e 12 banchi per esposizione ed assaggio vini di altrettante prestigiose realtà vinicole italiane nei quattro giorni della manifestazione. Un'altra grande partnership di TuttoFood 2009 è quella realizzata con Fipe, la Federazione italiana dei pubblici esercizi: all'interno della mostra verrà infatti costruita una lounge dedicata agli associati Fipe. Uno spazio che sarà possibile utilizzare per relax, incontri d'affari e servizi.

IMPRESAMIA.IT-UE - Salvo il vino rosé. No a mix bianco e rosso

La proposta, non condivisa da molti produttori, ha trovato la ferma contrarietà di Italia e Francia

UE - Salvo il vino rosé. No a mix bianco e rosso
La Commissione europea si è arresa alle pressioni dei produttori di vino e di alcuni Governi. Bruxelles ha, infatti, rinunciato ad applicare una modifica dei regolamenti sulle pratiche enologiche che avrebbe permesso di produrre i rosati da tavola con una miscela di uve bianche e rosse. "È questa l'Europa che vogliamo, fondata sul rispetto delle identità, della qualità, della sicurezza alimentare e della tradizione - ha commentato il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ( nella foto) - prendiamo atto con soddisfazione che Bruxelles rinuncia ad autorizzare le miscele di vini da tavola bianchi e rossi per produrre il vino rosato. La riapertura della discussione in Europa - ha detto ancora Zaia - sui metodi di produzione del vino rosato, e poi la rinuncia a portare avanti una riforma che avrebbe sancito la morte di un prodotto di grande storia e qualità come il vino rosato, è stata ottenuta soprattutto grazie all'intervento congiunto italiano e francese, due Paesi uniti dalla comune passione per il vino e per la cultura che ad esso è sottesa. Continueremo a lavorare con impegno e convinzione, aperti ad ogni possibile intesa - ha concluso il ministro, per costruire un'Europa reale, che non dia spazio a surrogati e pasticci di sorta e che faccia della valorizzazione e della tutela del patrimonio agroalimentare di qualità le fondamenta della sua politica agricola".
Il ripensamento della Ue è stato annunciato da Michael Mann, portavoce del commissario all'Agricoltura, Mariann Fischer Boel che finora era rimasta sorda alle proteste, sostenendo che il rosé risultato dalla miscela di uve bianche e rosse avrebbe aiutato i produttori Ue sul mercato internazionale, dove i concorrenti per i quali questa pratica è consentita possono approfittare di un vantaggio competitivo rispetto agli europei. "Non ci saranno modifiche alle regole di produzione del rosé - ha detto Mann ricordando che - nelle ultime settimane le organizzazioni professionali del settore vinicolo avevano chiesto alla Commissione di mantenere il divieto vigente contro la miscela di vini bianchi e rossi per produrre vini da tavola rosati". Il portavoce ha anche sottolineato che per alcuni vini Doc (come lo Champagne rosé) la miscela bianco-rosso è consentita e prevista dai disciplinari di produzione. Non si tratta, tuttavia, di una pratica generalizzata, ma di pochi casi particolari che non possono essere invocati (come invece faceva la Commissione) per giustificare la caduta del divieto, anche se limitatamente al settore dei vini da tavola, meno pregiati. "E' importante che ascoltiamo i nostri produttori, quando sono preoccupati per le modifiche ai regolamenti. E' risultato chiaro nelle ultime settimane - ha osservato Mann riportando le parole di Fischer Boel - come una maggioranza del settore vinicolo creda che la fine del divieto sulla miscela potrebbe compromettere l'immagine del rosé tradizionale. Noi siamo sempre pronti - ha concluso il portavoce del commissario all'Agricoltura - ad ascoltare buoni argomenti, e per questo modificheremo la nostra posizione". La Commissione ritirerà dunque la sua proposta metter fine al divieto, già durante la riunione del Comitato Ue di regolamentazione del settore, che si terrà il 19 o il 24 giugno a Bruxelles, e che voterà una serie di altre modifiche alle pratiche enologiche, previste dalla riforma del 2008.

IMPRESAMIA.IT-MADE IN ITALY - A Sofia sfila la moda emiliano romagnola

In Bulgaria interessanti opportunità di mercato per le imprese della regione

MADE IN ITALY - A Sofia sfila la moda emiliano romagnola
Successo per la moda made in Emilia Romagna a Sofia, dove è in corso il “Festival italiano 2009”. Organizzato dall’Ufficio ICE di Sofia e dall’Ambasciata Italiana in Bulgaria ha come protagonisti un gruppo di imprese artigiane emiliano romagnole dei settori maglieria, abbigliamento donna, pellicceria, accessori, calzature e costumi da bagno associate a CNA-Federmoda. La manifestazione durerà fino al 12 giugno.
“E’ stato un vero e proprio successo per le collezioni presentate dalle nostre aziende – hanno commentato Antonio Franceschini responsabile di CNA-Federmoda e Isabella Angiuli, responsabile ufficio export di CNA Emilia Romagna - consolidato negli incontri che si stanno susseguendo in questi giorni tra gli imprenditori italiani, i più importanti buyers ed importatori bulgari e catene di negozi specializzati; l'obiettivo è quello di sviluppare importanti e durature collaborazioni commerciali. Il made in Emilia Romagna, può avere in questo Paese, un ruolo importante, avviando in un momento di indubbia difficoltà, rapporti commerciali e relazioni proficue in un mercato nuovo per molte delle nostre aziende. Un grande successo che segna l’avvio di un percorso che vedrà ancora appuntamenti importanti, espressamente richiesti dagli operatori commerciali che cercano per la Bulgaria il made in Italy di qualità e di eccellenza sia nello stile che nelle lavorazioni".
CNA-Federmoda ha organizzato una sfilata presso il Palazzo delle Antiche Terme di Sofia, riaperto per l’occasione dopo un lungo restauro. Un evento che sotto la regia del direttore artistico Roberto Corbelli, è stato interamente dedicato alle donne di Federico Fellini con l’accompagnamento musicale dal vivo dei maestri del Gruppo Amarcord fatto arrivare appositamente dall’Italia. In passerella momenti moda con le aziende Unimar e Babette di Riccione, Visàvis di Carpi, Donatella De Paoli di Campogalliano, Deva di Bologna, Roberto Ardigo di Cesenatico, Maria Tomassini di San Mauro Pascoli, Miss Bijoux di San Giovanni in Marignano; momenti alternati a immagini emozionati tratte da tre film cult di Fellini: La Dolce Vita, Giulietta degli Spiriti e Amarcord.

IMPRESAMIA.IT-MALTEMPO - A terra anche raccolti pregiati

Confagricoltura chiede il rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale

MALTEMPO - A terra anche raccolti pregiati
Distrutti i raccolti delle ciliege di Marostica, importante prodotto a Indicazione gerografica protetta. Si contano i danni per il vento forte, i nubifragi, le violente e prolungate grandinate e la devastante tromba d’aria che hanno messo in ginocchio l’agricoltura in Veneto e Friuli Venezia Giulia, soprattutto nelle province di Vicenza, Treviso e Pordenone. Lo ha sottolineato, in una nota, Confagricoltura che, con i propri tecnici, sta valutando la situazione e sollecitando i sindaci dei territori colpiti a chiedere lo stato di calamità naturale. “Abbiamo apprezzato - continua la nota dell'associazione degli imprenditori agricoli - l’impegno espresso dal ministro delle Politiche agricole Luca Zaia a non far mancare il sostegno del governo alle aziende danneggiate. Serve però anche il rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale”. Infatti, secondo Confagricoltura, i danni attuali si aggiungono a quelli già provocati nelle scorse settimane da ondate di maltempo e che riguardano strutture e raccolti, in particolare di frutta, vite, olive. A Marostica, nel vicentino, praticamente è andato completamente perso il raccolto delle pregiate ciliegie Igp. Confagricoltura sottolinea poi di aver ripetutamente evidenziato al governo la mancanza di disponibilità pubbliche per gli interventi di soccorso, sia di tipo assicurativo, che contributivo, ed il rischio per gli agricoltori di non avere ristoro per i danni subiti.

IMPRESAMIA.IT-SAGRE - Pollino: gli alberi che si sposano




Si svolge questa settimana nel parco nazionale del Pollino e sabato c'è il matrimonio arboreo

SAGRE - Pollino: gli alberi che si sposano
La sagra dell’Abete di Rotonda nel parco del Pollino è una festa antica, forse introdotta dai Normanni. Dedicata poi a S. Antonio quando i riti pagani con elementi orgiastici vennero “purgati” dalla Chiesa, che per renderli più accettabili, li dedicò a questo o a quel Santo. I festeggiamenti e le funzioni religiose si svolgono tra l’8 e il 13 di giugno, giorno quest’ultimo, dedicato a S. Antonio da Padova, patrono anche di Rotonda. Il rito, di origine pagana, ha quale finalità il “matrimonio arboreo” tra un abete di più modeste dimensioni, la “a rocca”, e un enorme faggio (una volta si trattava di un grosso abete, tant’è che il dialetto locale ne conserva il nome), “a pitu”, questo (il matrimonio) a simboleggiare la conseguente fecondità portatrice di buone messi. Pertanto, nella notte tra l’8 ed il 9, i numerosi componenti del gruppo della “rocca”, i cosiddetti “roccaioli”, partono dalla località Santa Maria, nei pressi del Santuario della Madonna della Consolazione, per dirigersi verso i boschi di uno dei comuni limitrofi rientranti nel Parco Nazionale del Pollino. Il giorno 13, i due alberi stretti in un definitivo abbraccio verranno issati, servendosi di forche e corde, con il solo ausilio dei muscoli dei lavoranti, a mò d’obelisco davanti alla sede municipale.
Tutta la Sagra verrà accompagnata da abbondanti libagioni innaffiate dal buon vino locale. Tra le provviste che, a devozione del Santo patrono, vengono offerte a tutti i partecipanti e viandanti un posto di riguardo tocca ai tradizionali “tortaneddri” e “panetteddre” di S. Antonio, dolci rustici preparati dalle brave massaie del luogo.

IMPRESAMIA.IT-IMPRESE - Lavazza: chiuso bilancio 2008 con + 8,7%




Carte vincenti: innovazione di prodotto, ricerca e mercati emergenti

IMPRESE - Lavazza: chiuso bilancio 2008 con + 8,7%
Segnali di crescita anche per il 2009 grazie all'aumento delle vendite del caffè in cialde. Questa in sintesi la formula che ha consentito al Gruppo Lavazza di chiudere il 2008 con ricavi a 1.121,6 milioni di euro, in miglioramento dell' 8,7% rispetto all'anno precedente, l'aumento di 2 punti percentuali della quota di volumi d'affari realizzata all'estero passata dal 37,4% del 2007 al 39,8% del 2008. "Siamo molto soddisfatti - ha sottolineato l'amministratore delegato e direttore generale, Gaetano Mele (nella foto) - nonostante la crisi e la volatilità del costo delle materie prime che fin dal 2007 ha riguardato il settore, grazie al disegno strategico e all'impegno del management, il Gruppo Lavazza ha chiuso il 2008 con una sostanziale crescita". Il risultato operativo è stato di 169,3 milioni di euro, pari al 15,1% dei ricavi netti, mentre l'utile netto è stato di 55,1 milioni di euro. A fine esercizio il patrimonio netto consolidato è risultato pari a 1.125,4 milioni di euro con una posizione finanziaria netta positiva di 429,1 milioni di euro. Un risultato che dimostra "come le strategie messe in campo dall'azienda - ha spiegato Mele - e basate su investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione di prodotto, espansione nei mercati emergenti e contenimento dei costi operativi, vadano nella giusta direzione".
Per quanto riguarda il 2009, l'ad ha ammesso una certa influenza "della sensibile contrazione dei consumi che ha interessato tutti i mercati. I primi segnali dell'ultimo periodo ci inducono a un moderato ottimismo anche alla luce dell'importante crescita del nuovo sistema a Cialde 'A Modo mio' in Italia, prodotto di punta del Gruppo Lavazza per il mercato domestico, ma anche diffuso in Francia, Austria, Inghilterra". I dipendenti del Gruppo sono 4.148 di cui 1.700 in Italia.

IMPRESAMIA.IT-SCUOLE - Cultura d'impresa spiegata dagli imprenditori




Sfida di impresa: al liceo Chelli di Grosseto ha vinto il progetto Biomass Energy

SCUOLE - Cultura d'impresa spiegata dagli imprenditori
Gli alunni hanno sviluppato un’idea di impresa descrivendo mission, valori, organizzazione, oggetto dell’attività. Durante l’anno scolastico 2008/09 è stato avviato un corso di Cultura di Impresa nel Triennio del Liceo Classico e del Liceo Scientifico “Chelli” di Groseto. Questo primo anno è stato caratterizzato da molteplici interventi e collaborazioni con consulenti aziendali ed imprenditori che hanno dato testimonianza della loro attività ai quaranta studenti che hanno aderito all'iniziativa, avendo modo di conoscere importanti realtà imprenditoriali.
Come conclusione del primo anno di attività è stato realizzato il concorso “Sfida di Impresa” . Gli alunni, divisi in gruppi (fino ad un massimo di 5), hanno sviluppato un’idea di impresa descrivendo mission, valori, organizzazione, oggetto dell’attività. I progetti elaborati sono stati presentati da ciascun gruppo fra i 7 partecipanti, attraverso una modalità espressiva libera (slides, testo, disegno, ecc.) ad una commissione giudicatrice costituita ad hoc per il progetto.
Il gruppo risultato vincitore ha presentato il progetto: “Biomass Energy”, di cui la Commissione Giudicatrice ha messo in rilievo in particolare “la forte identità aziendale legata al territorio; la visione e i valori d’impresa; un marcato senso della mission; la sostenibilità economica e ambientale; le forti ricadute sul territorio; l’analisi diretta per la raccolta dei dati in fase di progettazione; una dettagliata presentazione grafica; la profonda fiducia nella possibilità di attuazione del progetto di impresa”. Hanno fatto parte della Commissione: Mario Morandini, Presidente del Collegio dei Revisori della Banca della Maremma, Andrea Guadagnoli, Presidente Giovani Industriali, Rosalba Greco, titolare dell’Edilcommercio, Alessandro Del Mecio, titolare di Sweet Kiss. Questi Enti ed Aziende sono anche coloro che hanno messo a disposizione il premio € 1.000,00 assegnato al gruppo vincitore.