venerdì 3 luglio 2009

IMPRESAMIA.IT-MADE IN ITALY - In un libro i trentanni di Federdoc



Zaia: con la vendemmia 2008 l’Italia è diventata il primo Paese produttore al mondo
E' stato presentato a Roma il volume che racconta i trentanni anni della Federdoc, nata a Bologna nel 1979. Era il 9 luglio quando fu istituita la Confederazione nazionale dei consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani (Federdoc,) con un nucleo di 7 consorzi di tutela. Adesso la Confederazione può contare su ben 96 consorzi di tutela che rappresentano circa il 70% della produzione nazionale di Vqprd ( l'acronimo si riferisce ai vini ed è frutto di una normativa dell'Unione Europea che tutela la qualità dei prodotti). Si tratta di ben 316 Doc, 41 Docg, 120 Igt, per una produzione che nell'ultimo quinquennio si è attestata intorno ai 30 milioni di litri l'anno (ai quali vanno aggiunti i circa 18 milioni di litri di vino da tavola). Il tutto su una superficie coltivata a vite che è superiore a quella dell'intera Olanda e che quindi, anche dal punto di vista paesaggistico e ambientale, rappresenta un elemento di straordinaria rilevanza. Un consumo interno di vini Doc e Docg che spesso supera i 600 milioni di euro annui. Mentre per l'export (anno 2006), sempre riferito ai vini Doc e Docg (con l'aggiunta degli spumanti) si è raggiunta una cifra di circa 1.700 milioni di euro. Ma il business del vino, nella sua interezza, sfiora i 15 miliardi di euro e garantisce occupazione a oltre 1 milione di persone nel nostro Paese. Numeri impressionanti che testimoniano ancora di più l'importanza di Federdoc, organismo che raduna tutte le varie componenti del settore: da quelle agricole a quelle industriali, dalle quelle cooperative a quelle commerciali. Lo stesso ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia (nella foto) ha voluto mandare il suo saluto all’Assemblea dichiarando: "Faccio un sincero augurio di buon compleanno alla Federdoc: sono certo che saprà affrontare le sfide che il prossimo futuro riserva al mondo del vino con la stessa efficacia e passione che hanno caratterizzato questi suoi primi 30 anni di vita.Quelli trascorsi sono stati 30 anni densi di avvenimenti. Penso - ha scritto il ministro - allo scandalo del vino al metanolo, che abbiamo saputo affrontare e superare riproponendoci ai consumatori con la certezza di produrre vini di qualità e di assoluta sicurezza alimentare, forti della serietà delle nostre imprese e, oggi, dell’accuratezza dei controlli lungo la filiera. Penso all’enorme crescita del vino italiano sui mercati esteri: con la vendemmia 2008 l’Italia è diventata il primo Paese produttore al mondo ed il primo Paese esportatore in volume, con una quota del 19%. Federdoc - ha concluso Zaia - ha lavorato, insieme alle istituzioni e alle imprese, per la credibilità e il prestigio del settore vitivinicolo italiano, che vanta storia, tradizione e identità inimitabili”.

IMPRESAMIA.IT-TREND - E' di moda diventare hobby farmer


Nomisma pubblicherà nel 2010 un rapporto su chi fa l'agricoltore per hobby
In Italia è in costante crescita il numero di coloro che praticano un’attività agricola a fini hobbistici. Cioè senza fini di lucro. Per questo Nomisma, in collaborazione con edizioni 'l’informatore agrario vita in campagna, ha ideato un percorso di ricerca per definire il profilo dell’hobby farmer, il ruolo territoriale e socio-economico e le prospettive di crescita futura.Da qualche tempo, inoltre, anche l’attenzione degli addetti ai lavori e della stampa specializzata si è concentrata su questo fenomeno in controtendenza, di ritorno alla ruralità, che interessa trasversalmente tutta la penisola, così come investe diverse fasce sociali, senza distinzioni particolari. Alla luce di queste dinamiche, Nomisma ha ideato un percorso di ricerca che, soprattutto attraverso un’indagine diretta, si pone l’obiettivo di identificare il profilo degli hobby farmer, le loro esigenze specifiche, il ruolo territoriale e socio-economico nonché le prospettive di crescita futura, individuando le dimensioni principali che guidano la nascita e lo sviluppo del fenomeno nel nostro paese, provando anche a tracciare le principali differenze con altre realtà europee ed extraeuropee. I risultati del lavoro, che si concretizzeranno nel I Rapporto sull’Hobby Farming in Italia, saranno presentati nell’ambito della prossima Fieragricola di Verona, nel febbraio 2010.

IMPRESAMIA.IT-CONVEGNI - Nuovo business l'energia dalla vigna


Quanto vale in termini economici e quali tecnologie sono a disposizione degli operatori ?
Valorizzare i sottoprodotti della vigna, le vinacce i residui di potatura delle vigne. Un tema molto importante per il Piemonte, regione che ha nella viticoltura, uno degli assi portanti del proprio sistema agroalimentare. Da queste considerazioni è nata l'idea di organizzare un confronto per valutare le opportunità di valorizzazione energetica dei sottoprodotti della viticoltura che si terrà mercoledì 8 luglio ad Alba, in provincia di Cuneo. L'incontro dal titolo "Energia dalle vigne. Scenari e opportunità per la valorizzazione energetica dei sottoprodotti della viticoltura" (ore 20,30, presso la sala Fenoglio, in via Emanuele II n. 19), è stato voluto dalla Regione Piemonte, l'Ipla (Istituto per le piante da legno e l'ambiente) e l'agenzia di sviluppo locale Lamoro. "Le recenti novità legislative, che prevedono una forte incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili - ha spiegato presidente dell'Ipla Lido Riba - possono rappresentare un'opportunità, non solo economica, per le imprese del settore vitivinicolo interessate a destinare i sarmenti (residui di potatura) e le vinacce a scopi energetici". Quindi, l'incontro in programma sarà un' utile occasione di confronto per valutare le opportunità di valorizzazione energetica dei sottoprodotti della viticoltura, con particolare attenzione alle problematiche di tipo logistico, alle scelte tecnologiche e alle questioni economico-finanziarie. "E' quanto cercheremo di capire con gli operatori del settore - ha ribadito il presidente dell'Ipla - che si confronteranno la sera dell'8 luglio ad Alba". L'incontro vedrà la partecipazione di Mino Taricco, assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte; Lido Riba, presidente Ipla S.p.A, che introdurrà i lavori e dei relatori Vittorino Novello, Università degli Studi di Torino - dipartimento Colture arboree della Facoltà di Agraria, Luca Degiorgis, Ipla S.p.A, Giuseppe Tresso, Ipla S.p.A. Sono previsti, inoltre, gli interventi di Luigi Carosso, presidente Lamoro; Pierluigi Biestro, direttore generale Associazione vignaioli piemontesi; Dimitri Tasso, vice coordinatore nazionale Anci-Unioni di Comuni; Franco Parola, Coldiretti Piemonte; Valentina Masante, Confederazione italiana agricoltori (Cia) Cuneo; Roberto Abellonio, Unione provinciale agricoltori Cuneo.

IMPRESAMIA.IT-WEEKEND - E' di scena in Made in Puglia


A Brindisi prima edizione de Le giornate del gusto. Protagoniste 32 aziende
Filo conduttore, la dieta mediterranea e il suo valore nutrizionale riconosciuto a livello mondiale, come modello da imitare. La prima edizione de “Le Giornate del Gusto” - sabato 4 e domenica 5 luglio presso la Casa del turista di Brindisi dalle ore 19.00 alle ore 23.00 - è un evento organizzato da Oleopuglia e Confagricoltura Brindisi, con il patrocinio dell'Isfores e della Camera di Commercio. Protagoniste le aziende associate alle quali verrà assegnato uno spazio espositivo per promuovere il proprio prodotto, affiancandolo alla rituale degustazione.Le eccellenze puglisi saranno rappresentate da trentadue aziende: dagli oli extra-vergini di oliva, ai vini, dai formaggi ai sottoli. Masseria Guidone, Agricole Stasi, Tenute Rubino, Azienda Vitivinicola Francesco Candido, Cantina Sociale Sampietrana, Agricole Vallone, Cantine Santabarbara, Tormaresca, Azienda Agricola Pezza Viva Nuova solo per fare alcuni nomi.L’ingresso alla manifestazione è libero e i visitatori potranno trascorrere una serata degustativa accompagnati da un piacevole sottofondo musicale nella suggestiva cornice del porto di Brindisi. Ai visitatori, inoltre, verrà distribuita in omaggio una simpatica “ Guida al gusto”.

IMPRESAMIA.IT-WEEKEND - Bagnara Calabra: 2a sagra dell'alalunga


Dal 1 al 5 luglio si gusta questo pesce pelagico noto per la bontà delle sue carni
Meglio non lasciarsela sfuggire questa sagra dedicata a un gustoso pesce della stessa famiglia del tonno. E' in corso dal 1° luglio a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, la seconda sagra dell'Alalunga che durerà fino a domenica prossima. Il nome di questo pesce pelagico deriva dalle lunghe pinne pettorali falciformi che arrivano fin dietro la seconda pinna dorsale. L’Alalunga si nutre di pesce azzurro come sardine ed alici, nonché di cefalopodi la sua carne è bianca (per questo che viene anche chiamata tonno bianco). Per la bontà delle sue carni è oggetto di una intensa attività di pesca e viene venduta fresca, intera o a tranci. Il miglior modo per gustarla è cucinarla ai ferri o in polpette. A differenza del tonno, questo pesce è più magro ed è molto più gustoso. Il clou dei festeggiamenti è previsto per domenica 5 Luglio 2009. Dalla mattina il tradizionale ballo dei Giganti animerà le vie della città fino alla serata. Alle ore 18.30 sarà la volta di un gruppo folkloristico che inizierà il corteo per le strade principali del centro e del rione Marinella. Alle 20.00 la degustazione del prelibato pesce. Menu previsto sarà la pasta al sugo di Alalunga, le polpette, la nuova specialità di arrosto “alla baettota”, assaggi di Alalunga con cipollata, Alalunga sott’olio Callipo, Panino, Vino e un prestigioso bicchiere-ricordo in ceramica. La serata sarà allietata dalle note dello spettacolo del premiato gruppo folkloristico “Motta San Giovanni” e alle 24.00 è previsto l’inevitabile spettacolo pirotecnico in spiaggia.