giovedì 3 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-SPORT - Zaia: binomio vincente con il mondo agricolo


La XV edizione del Mondiale di pugilato dilettanti si terrà al Mediolanum forum di Assago
“Un palcoscenico di primo livello. Questo saranno i Mondiali di pugilato dilettanti per l’agroalimentare Made in Italy, che è sempre in grado di essere protagonista grazie alla sua qualità e genuinità. Il binomio vincente fra il mondo agricolo e quello dello sport rappresenta una grande opportunità per mettere in vetrina l’eccellenza dei nostri prodotti”. Con queste parole, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia commenta l’inizio della XV edizione del Mondiale di pugilato dilettanti, che si terrà al Mediolanum forum di Assago di Milano e si concluderà il 12 settembre prossimo.Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) partecipa alla manifestazione, per valorizzare i prodotti di qualità e promuovere una sana e corretta alimentazione. Il Mipaaf è stato, nel corso del 2009, protagonista anche di altri importanti e prestigiose manifestazioni sportive, come i Campionati indoor di atletica di Torino, il centenario del Giro d'Italia, i Giochi del Mediterraneo, i Mondiali di nuoto a Roma, i Mondiali di atletica di Berlino.La presenza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali si articola attraverso azioni diverse a partire dalla visibilità nei punti strategici cittadini (Linate, Malpensa) e nelle principali televisioni che daranno copertura mediatica all'evento (italia1 e DhaliaTV). Durante la manifestazione, i vincitori saranno premiati con cesti sui quali campeggia lo slogan "Italian Food the natural winner" e che contengono prodotti agroalimentari Made in Italy. Ci sarà poi lo stand del Mipaaf dove sarà distribuito materiale informativo e promozionale. Nell’angolo ristorante, i menù delle diverse giornate vedranno l’esclusiva presenza di prodotti Dop e Igp. Saranno, infine, organizzati cooking show per visitatori e spettatori, con l’obiettivo di valorizzare il giacimento enogastronomico del nostro Paese.“I Mondiali di pugilato - ha concluso Zaia - si tengono proprio a Milano, città designata come Capitale europea dello Sport per il 2009, e proprio in Italia, che può a buon titolo considerarsi da sempre la Capitale dell’agroalimentare di qualità”.

IMPRESAMIA.IT-ENERGIA - Produzione di energia elettrica da biomasse


Via libera alla riconversione dello stabilimento del Gruppo Coprob
La Conferenza dei Servizi ha dato parere positivo sull'avvio dell'impianto per la produzione di energia elettrica da biomasse del Gruppo Coprob a Finale Emilia, in provincia di Modena. L'impianto sarà realizzato da Domus Energia, società con capitale pari a 10 milioni di euro sottoscritto per il 60% da Italia Zuccheri e per il 40% da EcoSpark, uno dei principali player italiani nell'offerta di servizi per la valorizzazione delle biomasse vegetali."Grazie anche al sostegno ricevuto dall'Amministrazione locale e provinciale - ha sottolineato Piero Cavrini, vice presidente Coprob e presidente Domus Energia - la centrale di Finale Emilia diventa realtà. Questo impianto, che richiederà un investimento di oltre 55 milioni di euro e sarà operativo dal 2011, testimonia l'impegno assunto da Coprob di sviluppare, parallelamente al core business zucchero, la produzione di energia da fonti rinnovabili".Sempre in questo periodo è iniziata anche la campagna saccarifera 2009/2010, che per Coprob si presenta sostanzialmente stazionaria sui livelli dell'annata precedente: 4.932 bieticoltori emiliani e veneti (di cui 2.498 sono soci) conferiranno al Gruppo oltre 2 milioni di tonnellate di bietole ottenute su una superficie di 35.000 ettari. "Si tratta di una campagna molto incoraggiante - ha aggiunto Marco Marani, direttore agricolo di Coprob - conbarbabietole sufficientemente idratate nonostante le temperature estive e con un livello qualitativo migliore rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti. Anche se il peso delle barbabietole a volte può non risultare elevato - ha continuato Marani - le buone polarizzazioni consentono di raggiungere una produzione di saccarosio per ettaro soddisfacente. Un elemento, questo - ha concluso - che renderà la Produzione Lorda Vendibile della prima parte di campagna molto interessante per gli agricoltori". Completato il piano di investimenti triennale 2006/2008 nello stabilimento di Minerbio (Bo), pari a 25 milioni di euro, quest'anno Coprob concluderà anche il piano di investimenti 2006/2009 nello stabilimento di Pontelongo, in provincia di Padova, pari a circa 40 milioni di euro.

IMPRESAMIA.IT-CREDITO - Unicredit - Farnesina: accordo per sviluppo estero


Unicredit mette a disposizione il forte radicamento territoriale e il network estero del Gruppo
Una collaborazione rafforzata ad ampio raggio per contribuire al sostegno degli interessi economici del nostro Paese e per promuovere l'immagine e la cultura italiana. E' questo l'obiettivo delle lettere d'intenti scambiate alla Farnesina tra il ministro degli Esteri, Franco Frattini (nella foto) e l'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo. In particolare, per promuovere il Sistema Italia, il gruppo Unicredit mette a disposizione il forte radicamento territoriale e il network estero del Gruppo, composto da 5198 agenzie distribuite in 21 Paesi, per azioni congiunte con il Ministero e con il vasto network diplomatico-consolare del nostro Paese.Tante le iniziative in cantiere: dall'istituzione (anche attraverso il partenariato con gli istituti italiani di Cultura) di assegni di ricerca, borse di studio e stage per studenti esteri in Italia a iniziative congiunte di aiuto allo sviluppo. All'estero potranno poi essere organizzati seminari, conferenze, tavole rotonde, convegni sulla lingua, la cultura e l'economia italiana, oltre ad eventi culturali di alto profilo, nonche' iniziative di ricerca, scientifiche ed editoriali.

IMPRESAMIA.IT-WEEKEND - Benevento: XXXV edizione di VinEstate


L’appuntamento enogastronomico è in programma fino a domenica 6 settembre
Stand espositivi e di degustazione, convegni ed incontri, laboratori sensoriali, mercato e master. Sono questi gli elementi cardine di VinEstate, evento enogastronomico in programma da domani fino a domenica 6 settembre a Torrecuso, caratteristica cittadina del Sannio beneventano.La rassegna, che taglia il trentacinquesimo traguardo, è promossa dal comitato VinEstate, in collaborazione con il comune di Torrecuso ed il patrocinio di: Provincia di Benevento, Camera di Commercio di Benevento, Associazione Aglianico del Taburno, Ente Provinciale per il Turismo di Benevento, Associazione culturale Taburno – Camposauro, Università degli Studi del Sannio, Regione Campania, Pro Loco di Torrecuso, Associazione O.T.E.T. e Scuola del Gusto. VinEstate propone diversi appuntamenti che consentono un percorso di conoscenza di un territorio che si fa esperienza, cioè in grado di creare coinvolgimento emotivo, fisico ed intellettuale. Non a caso, nella tre giorni torrecusana, una passeggiata nel centro storico diventa un vero e proprio viaggio alla scoperta di prodotti ed emozioni che mettono in primo piano la cultura del vino e del territorio del Taburno.Queste le ventuno aziende vitivinicole che, dalle ore 18, sono in esposizione: Cantina del Taburno, Cantine Iannella Antonio, Cantine Tora, Caputalbus, Caudium Vini, Cav. Mennato Falluto, Fattoria La Rivolta, Fontanavecchia, I Colli del Sannio, Il Poggio, “La Dormiente” di Ariano Agnese, Masseria Frattasi, Nifo Sarrapochiello, Ocone – Agricola Del Monte, Ocone Giovanni, Taburni Domus, Terre d’ Aglianico, Terre Longobarde, Torre a Oriente, Torre dei Chiusi e Torre del Pagus.Venerdì alle ore 19 presso l’ex casa comunale di Torrecuso, si terrà anche il primo Laboratorio Sensoriale, dal titolo Paglierino&dorato e proposto in collaborazione con la Delegazione Autonoma Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori) di Benevento. L’iniziativa sarà tesa a cogliere i vari aspetti del vitigno Falanghina da cui si produce l’omonimo vino e soprattutto le sue grandi potenzialità espresse nelle varie tipologie di lavorazione. In degustazione: la Falanghina Spumantizzata Extra Dry delle Aziende Agricole Il Poggio e Torre dei Chiusi e, a seguire, quelle della Falanghina del Taburno DOC delle Aziende Agricole La Dormiente di Ariano Agnese, Ocone - Del Monte e Cantine Tora. La serie di assaggi si concluderà con il Passito di Falanghina delle Aziende Agricole Torre del Pagus e Terre d’Aglianico; le degustazioni saranno curate dal Presidente della Delegazione dott. Giuseppe Rillo e dal Sommelier Professionale Gabriele Calabrese.Per altre informazioni visitare il sito internet http://www.comune.torrecuso.bn.it/ oppure telefonare allo 0824 889719.

IMPRESAMIA.IT-WEEKEND - Forum spumanti a Valdobbiadene


Un evento - spettacolo in programma dal 3 al 7 settembre a Valdobbiadene
Il tradizionale Forum spumanti a Valdobbiadene, in programma dal 3 al 7 settembre, quest’anno si presenta più articolato e diffuso sul territorio coinvolgendo il mondo spumantistico nazionale con degustazioni guidate, spettacoli musicali dal vivo, rassegne culturali ed espositive, come quella delle etichette spumantistiche e delle capsule.Il Forum, voluto dal comune di Valdobbiadene, ha luogo grazie all'Alto patronato del Presidente della Repubblica, alla partnership di UniCredit group, al contributo di Regione Veneto, Camera commercio Treviso, Provincia Treviso, al forte sostegno del ministero Politiche agricole, di Ismea e alle collaborazioni dell'Istituto commercio estero - Ice, Ais, Donne del vino, Alma, Porsche Italia e Movimento turismo del vino. Anche il 2009 è l'anno degli Spumanti, dei vini spumanti italiani. I primi 6 mesi dell'anno segnano ancora un incremento di consumi e di apprezzamenti sui mercati esteri (+ 15% in volumi, + 4% in valore rispetto gli stessi mesi del 2008) e esprimono una conferma stazionaria per il mercato nazionale (-2%). Sul mercato nazionale tengono Asti e Prosecco, stasi per il metodo classico. Nei mercati esteri le situazioni sono variabili: segnali di calma nei mercati tedeschi, in Francia e Spagna. Prosegue il trend positivo soprattutto in termini di valore sia sui mercati del nord-Europa ad iniziare dall'Inghilterra (+ 10%) e paesi scandinavi come pure nei paesi emergenti, mantiene le posizioni sul mercato americano. Buone performance si rilevano in sud-America. Le ultime indagini del Forum confermano che le bollicine stanno sostituendo altri vini sulla tavola degli italiani e sono sempre più un vino quotidiano, non più ancorato ai brindisi dell'anniversario o al calice per il dolce a fine pasto. Si confermano l'aperitivo più gettonato, sia puro che come cocktail.

IMPRESAMIA.IT-WEEKEND - Lucca: dentro le mura giardinaggio di qualità


Nona edizione della mostra mercato Murabilia - Mura in fiore, dal 4 al 6 settembre
L’atteso e ormai tradizionale appuntamento d’inizio settembre con il giardinaggio e la botanica, Murabilia - Mura in fiore si svolgerà dal 4 al 6 settembre a Lucca, dove arriveranno visitatori e più di 240 espositori da tutta Italia e dall’estero: oltre a una nutrita partecipazione di vivai francesi e tedeschi, sarà presente per la prima volta una delegazione scozzese. Quindi, a Murabilia aumentano gli espositori e, a voler misurare la temperatura al pubblico di amatori, collezionisti, giardinieri italiani, è destinato a crescere ulteriormente anche il numero dei visitatori. Per dare il giusto spazio alle piante proposte e in previsione del maggiore afflusso di pubblico, la mostra per la prima volta occupa ben tre degli undici baluardi delle cinque-seicentesche mura urbane lucchesi: baluardo S. Regolo (con l’orto botanico, visitabile gratuitamente per l’occasione), baluardo La Libertà e baluardo San Salvatore. In quanto alle piante, a Murabilia 2009 saranno agli onori felci, sedum e le piante “dark”, cioè con vegetazione, fiori e/o frutti scuri. Proprio questo gruppo offrirà lo spettacolo più vistoso e imprevedibile in una misteriosa, e a suo modo “drammatica”, tavolozza di rossi e bruni, tanto cupi da apparire neri, viola, bronzo, rame, porpora.Nell’ottica di gratificare tutti i sensi e fornire stimoli e riflessioni sul mondo del giardino, della botanica, delle arti e delle scienze a loro collegate, Murabilia offrirà al suo pubblico un ricco carnet di conferenze, dibattiti ed eventi collaterali. Una mostra pomologica con centinaia di campioni di frutta di stagione di vecchie varietà (anche da assaggiare), una mostra di bonsai e una mostra di zucche, con il concorso per quella che pesa di più; un concorso anche per gli appassionati di ortaggi strani, rari e fuori standard; una inedita esposizione di felci con oltre cento specie e varietà; la mostra “Comics in green” che, forte della tradizione culturale lucchese, indaga trasversalmente sul rapporto tra fumetti e piante; una esposizione fotografica sugli alberi monumentali d’Italia, con una singolare appendice di 10 tele romagnole di grandi dimensioni, stampate a ruggine, che ritraggono i più vetusti “patriarchi” nazionali; infine, sempre nelle diverse strutture dell’Orto Botanico, la mostra di illustrazione botanica Botalia che, giunta alla quinta edizione, da quest’anno assegna il premio “Città di Lucca: il Panterino”. E a Murabilia ci sarà un premio anche per i giornalisti, denominato “Addosso alla notizia”. Riservato a chi confeziona le notizie per i media quotidiani (carta stampata, radio, televisioni e internet), premierà il più bravo a coinvolgere gli utenti del proprio mezzo di informazione raccontando nei giorni della manifestazione le atmosfere, gli accadimenti, le curiosità, la gioia settembrina di Murabilia 2009.

IMPRESAMIA.IT-FOCUS - Monito Ue all'Italia: no aiuti aziende oltre limiti CO2


Niente aiuti pubblici, cioè di Stato, alle aziende che superano i limiti
Un articolo del Sole 24 ore del 13 agosto ha scatenato in Italia uno strano dibattito che prendeva spunto dalle conclusioni del "Comitato nazionale di gestione e attuazione della direttiva 2003/87 CE" per l'applicazione del Protocollo di Kyoto e che con un bel pò di vittimismo e di orgoglio nazionalista puntava a dimostrare quanto fosse penalizzata l'Italia. Sul tema ha autorevolmente preso posizione, con un'intervista rilasciata all'Apcom, il commissario Ue all'ambiente, Stavros Dimas, che è stato molto chiaro. "Gli impianti italiani che emettono più CO2 di quanto consentano le loro quote gratuite - ha spiegato - non hanno altra scelta che coprire il loro deficit comprando i diritti di emissione sul mercato. Entro il 30 aprile di ogni anno, i gestori degli impianti dovranno restituire le quote relative a tutte le loro emissioni durante l'anno precedente. Per ogni tonnellata di CO2 emessa senza che sia stato restituito in tempo la quota corrispondente, il gestore dell'impianto dovrà pagare un'ammenda di 100 euro".Per l'Unione europea non è quindi consentito nessun aiuto pubblico in quanto equivarrebbe a un aiuto di Stato, che è vietato dalle norme dell'Ue. Per i nuovi entranti, cioè gli impianti che hanno avviato la produzione dopo l'approvazione del Nap, la Commissione ha invece riconosciuto la possibilità che fosse lo Stato ad acquistare una quota di riserva fino a 16,93 milioni di tonnellate di CO2 ma ribadisce che "acquistare quote sul mercato per distribuirle gratuitamente agli altri impianti equivarrebbe a un aiuto di Stato, che sarebbe incompatibile con il diritto Ue della concorrenza nella maggioranza dei casi". "La Commissione Europea ha risposto in maniera inequivocabile al Governo - ha spiegato Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente - le imprese italiane che avranno emesso più CO2 di quanto consentivano le quote assegnate dovranno pagare e non potrà farlo lo Stato al posto loro. Inoltre non è vero che l'Italia sia stata penalizzata nell'assegnazione delle quote, il criterio utilizzato è infatti lo stesso per tutti i Paesi. E i dati della Commissione smentiscono la tesi del Governo sulla maggiore efficienza delle imprese italiane rispetto a quelle degli altri Paesi europei. I dati dicono che il problema dello sforamento riguarda principalmente il settore termoelettrico. Sarebbe invece il momento che il Governo iniziasse ad attuare serie politiche di riduzione della CO2, anziché continuare a dare il via libera a centrali inquinanti e rinviare provvedimenti che aiuterebbero il sistema industriale italiano a recuperare i ritardi. Tutte le obiezioni mosse da coloro che remano contro il protocollo di Kyoto in questo dibattito come quelle che l'Italia è stata penalizzata rispetto agli altri Stati membri nell'assegnazione delle quote o che le industrie italiane sono le più efficienti dal punto di vista energetico, sono state puntualmente smentite dal commissario Ue all'Ambiente, Stavros Dimas. Il nostro Paese può recuperare il ritardo accumulato in questi anni con vantaggi concreti per i cittadini e le imprese puntando con forza sul miglioramento dell'efficienza energetica, e in parallelo sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. Insomma facendo semplicemente quel che stanno facendo gli altri Paesi Europei da cui acquistiamo i diritti di emissione"Nel 2008 lo sforamento delle quote assegnate è avvenuto in due settori: termoelettrico e le raffinerie mentre i diversi comparti industriali (cemento, carta, acciaio e altre materie prime essenziali) sono stati sotto i limiti assegnati.Secondo i dati, rispetto alle quote distribuite dal governo con il Piano nazionale delle allocazioni 2008-2012, nel 2008 sono finite in atmosfera 8,9 milioni di tonnellate di CO2 in più, la maggior parte viene dal termoelettrico, che ha emesso 143 MtCO2 contro le 132 allocate."Il carbone continua ad essere una delle principali voci del ritardo rispetto a Kyoto - spiegano gli ambientalisti - Nel 2008 le 12 centrali a carbone italiane hanno sforato di 7,5 milioni di tonnellate di CO2 le quote previste dal Piano nazionale delle allocazioni su un totale di 10,3 milioni emessi in più da tutto il settore termoelettrico. E' evidente che il problema che l'Italia ha rispetto ai limiti fissati dal Nap riguarda principalmente il settore termoelettrico. E' qui che bisognerebbe intervenire per spingere interventi di efficienza e soprattutto premiare le tecnologie che emettono meno. Al contrario il Governo spinge sul carbone e non premia l'innovazione industriale come sta avvenendo negli altri Paesi. Per questo, sottolinea l'associazione ambientalista, è fondamentale che si stabiliscano criteri per l'assegnazione delle quote gratuite che considerino l'efficienza in termini di emissione di CO2 degli impianti. Sarebbe assurdo e inaccettabile che queste quote venissero assegnate a una centrale a carbone come quella di Civitavecchia che, una volta entrata in funzione, da sola emetterà oltre 10 milioni di tonnellate di CO2 l'anno".

IMPRESAMIA.IT-ZOOM - Suggerimenti per la gestione del personale


Non si deve sacrificare il capitale umano che sarà necessario nella ripresa
L’ottimizzazione dei costi rappresenta certamente l’obiettivo principale di ogni azienda in un periodo di crisi: eppure, nonostante questo, il responsabile delle risorse umane (HR) dovrà continuare a valorizzare il bene più prezioso per l’azienda, quel capitale umano che sarà necessario nel periodo della ripresa.Riduzioni del personale, come misura principale per far fronte alla crisi, portano benefici solo nel breve periodo, ma possono avere un impatto molto negativo sull’organizzazione nel lungo periodo. La perdita di talenti e di competenze, nel momento in cui l’economia riprende il suo corso, sono una mancanza difficilmente colmabile e obbligano le aziende a nuovi investimenti in ricerca e formazione.Quindi il dilemma è aiutare le aziende a migliorare i processi volti alla riduzione dei costi, senza rinunciare a risorse talentuose. Le Human Resources dovranno pertanto avvalersi di tecnologie avanzate, quali soluzioni “mash up” di Business Intelligence, che aiutino i dirigenti a coordinarsi meglio con le diverse divisioni aziendali, ottimizzando i processi.“I dipartimenti HR, da meri fornitori di servizi, stanno diventando sempre più veri e propri partner strategici per il business e questa tendenza continuerà per tutto il 2009 - ha dichiarato Luca Saracino, Managing Director di NorthgateArinso Italia - oggi, più che mai, in un panorama economico turbolento, se le aziende vogliono distinguersi, devono saper gestire al meglio le loro risorse interne”.Dall’analisi dei trend che influenzano la gestione delle risorse umane, NorthgateArinso ha identificato nove sfide alle quali i manager HR sono chiamati a rispondere:1. Globalizzazione: se l’azienda opera in contesti globali, le HR devono assicurare la conformità alle diverse leggi ed ai regolamenti internazionali. La sfida della globalizzazione richiede un adeguato supporto IT attraverso un sistema centrale HR integrato.2. Talent Management: la gestione dei talenti non riguarda la semplice assunzione di nuovo personale, ma coinvolge una più ampia strategia di sviluppo del personale già in organico, in grado di salvaguardare gli investimenti.3. Posizionamento: la comunicazione, nel mercato del lavoro, richiede spesso investimenti significativi. L’obiettivo dell’azienda è quello di essere riconosciuta e scelta da candidati ad alto potenziale: per questo, le HR devono trovare il modo migliore per rendere l’azienda ‘appealable’ attraendo quindi una fetta importante di talenti.4. Nuovi modelli di delivery: la globalizzazione richiede oggi informazioni “on demand” ed accessibili da qualunque punto al mondo in modalità self-service. Questo vale tanto per le informazioni HR, quanto per i dati sui clienti. Il modello Software as a Service, per lo più utilizzato in ambito CRM, sarà senz’ombra di dubbio utilizzato dai responsabili HR per soddisfare le richieste degli utenti e snellire i processi aziendali.5. Social innovation: grazie alla tecnologia, lavorare senza orari fissi, da qualsiasi angolo del mondo, è ormai una realtà. La social innovation è necessaria per assicurare, e a volte anche aumentare, la produttività e la partecipazione. Le aziende sono chiamate ad investire attivamente in soluzioni che permettano l’accesso al lavoro anche da remoto.6. Sviluppo della leadership: a seconda dell’incarico, le attività possono essere svolte dal personale interno con l’aiuto di partner o collaboratori esterni. Pertanto, occorre sia conoscere approfonditamente il proprio network, sia allocare un leader per ciascun incarico.7. Ricerca del personale: l’utilizzo di strumenti idonei determina il successo nella ricerca del personale. La ricerca all’esterno dell’azienda non rappresenta però l’unica mansione delle HR, le quali sono chiamate anche a far emergere spiccate capacità di contrattazione. Gli accordi contrattuali sono infatti molto importanti nell’outsourcing, ed una buona gestione degli stessi aiuta le HR a garantire standard elevati a livello di costi-benefici.8. Controllo dei costi: in questo periodo le HR, come tutti gli altri settori dell’azienda, hanno come obiettivo quello di ottimizzare i costi. Poiché non poche aziende hanno spese in eccesso che possono essere facilmente ridotte o eliminate, ogni singola unità di business va analizzato e sottoposto a un giudizio critico. L’HR ha dunque il compito di dimostrare che gli strumenti e i servizi esterni utilizzati, siano idonei a soddisfare le esigenze di business.9. Analisi: le HR sono chiamate ad avere una visione completa dei parametri di misurazione delle performance dello staff, mentre i sistemi HR devono poter offrire i giusti strumenti per la valutazione del personale. In questo momento storico, l’esigenza di una valutazione delle prestazioni del singolo è molto sentita e percepita come elemento differenziante nella politica di gestione del personale. Le HR devono quindi essere in grado di fornire informazioni che supportino le strategie aziendali, diventando così un partner business-oriented.

IMPRESAMIA.IT-FISCO - Irap: rimandato il click day


Mentre l'Agenzia delle Entrate cerca la soluzione tecnica, gli imprenditori bocciano l'idea
Salta la data del 14 settembre per l'istanza telematica che consente di ottenere il rimborso del 10% dell'Irap pagata tra il 2004 e il 2007: lo ha annunciato in una nota, l'Agenzia delle Entrate spiegando che è in via di predisposizione il provvedimento di rinvio della data di attivazione della procedura per la presentazione delle istanze di rimborso. "La proroga si rende necessaria - spiega la nota - per individuare le soluzioni tecniche più idonee". Nel frattempo, Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti hanno bocciato il ''click day'' per il rimborso dell'Irap perché il meccanismo ''iniquo e discriminante'' che ''condiziona l'ordine d'accesso ai fondi stanziati dal Governo alla velocità con cui si pigia un tasto'' e questo ''contrasta, nei fatti, con il diritto al rimborso''. ''Infatti - si legge nel comunicato - o al rimborso, come previsto dalla legge, hanno diritto tutti i contribuenti oppure la modalità di accesso oggi prevista trasforma il diritto in una competizione legata alla pura casualita'''. Secondo le cinque Confederazioni, la formula dell'assegnazione dei fondi in ordine cronologico ''che ha già dimostrato chiari limiti in occasione del ''click day'' sul bonus ricerca e sviluppo (1,62 miliardi di euro bruciati in 37 secondi), deve essere necessariamente sostituita con una modalità differente. Per giungere a questo obbiettivo, se necessario, si dovra' anche procedere alla sospensione del termine del 14 settembre per l'invio delle domande''. ''Fermo restando - conclude il comunicato - che, una volta valutata l'entità globale dei rimborsi richiesti, il Legislatore provveda, se necessario, al rapido rifinanziamento dell'intervento, l'ipotesi indicata dalle Confederazioni è quella di prevedere, in ogni caso, il rimborso in modo proporzionale, sulla base dello stanziamento già effettuato, a tutti i contribuenti che presentano correttamente l'istanza nel lasso temporale stabilito''.

IMPRESAMIA.IT-RICERCA - L'agricoltura è tra le priorità


Vecchioni: grazie al ministro Gelmini per aver accolto le nostre indicazioni
Il ministro dell’Istruzione e della Ricerca, Mariastella Gelmini, ha mantenuto la promessa fatta al Seminario “Scienza e agricoltura” (nella foto) organizzato il 15 luglio scorso da Confagricoltura quando, su sollecitazione del presidente Federico Vecchioni, il ministro aveva assicurato il massimo interessamento al settore primario nel piano sulla ricerca. In quell’occasione l’on. Gelmini ha anche invitato Confagricoltura al Tavolo che sarà l’elemento di collegamento tra Istituzioni, Università, Enti di ricerca.Ora la bozza del Piano nazionale che traccia il percorso della Ricerca in Italia da qui al 2013 indica tra le sette priorità del Paese: “Lo sviluppo di un’agricoltura più produttiva, ecologicamente sostenibile e rispondente alle nuove conoscenze dieta-salute”.Di assoluta e piena soddisfazione il commento del presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni: “Ringrazio il ministro Gelmini per aver accolto le nostre indicazioni con tanta puntuale sensibilità. L’agricoltura è un motore dell’economia e il suo obiettivo più prossimo è quello di aumentare la produttività in modo sostenibile. Per farlo servono regole e politiche trasparenti basate sui risultati della ricerca scientifica. In un Paese come l’Italia, a grande vocazione di prodotti tipici, l’agricoltura deve essere sempre più professionalizzata salvaguardando al contempo l’approccio tradizionale basato sul legame con il territorio. Le due anime possono e devono coesistere, perché non sono in contrasto, bensì complementari”.“I risultati della ricerca scientifica – prosegue Vecchioni - ci dicono che il settore agricolo è in grado di soddisfare un’importante serie di domande strategiche: dall’alimentazione umana e animale, alle bioenergie, addentrandosi nel nuovo campo dei biomateriali, che sicuramente avrà un grande sviluppo. Senza contare il contributo alla riduzione dei gas serra, la sfida dei biocarburanti è solo all’inizio e si gioca sulla sostenibilità ambientale delle coltivazioni, ma anche sulla complementarietà con gli utilizzi alimentari, due destinazioni produttive che non devono essere in concorrenza”.Infine l’aspetto occupazionale: “L’Italia ha il minor numero di persone sotto i 35 anni che lavora in agricoltura nell’intero contesto europeo, un dato – sottolinea il presidente di Confagricoltura - che può essere radicalmente modificato perché il settore non è mai stato tanto attrattivo come oggi, proprio perché, oltre alla produzione di cibo, offre la possibilità di misurarsi su terreni come le bioenergie e i biomateriali, con un contributo fondamentale alla lotta contro i cambiamenti climatici. Ma l’agricoltura potrà restare un settore competitivo e trainante solo a patto che si continui a investire in ricerca e a sviluppare nuove tecnologie”.

IMPRESAMIA.IT-UE - Barroso propone partenariato al Parlamento


Un partenariato per il progresso e per il conseguimento di ambiziosi obiettivi
Il presidente della Commissione europea José Barroso (nella foto) ha presentato i suoi orientamenti politici per il prossimo mandato prima delle riunioni che i vari gruppi politici del Parlamento europeo terranno tra il 7 e il 9 settembre 2009: nel documento, quindi, sono esposti gli obiettivi e le idee ai quali dovrebbe ispirarsi un partenariato politico tra la Commissione europea e il Parlamento europeo. "Nell'attuale interdipendenza mondiale, l'Europa si trova di fronte ad ardue scelte - ha affermato Barroso - o lavoriamo insieme per essere all'altezza delle sfide o ci condanniamo noi stessi a divenire irrilevanti. Raddoppierò i miei sforzi per realizzare un'Europa ambiziosa, un'Europa che ponga i popoli al centro della sua agenda politica e che proietti nel mondo i valori e gli interessi europei, un'Europa - ha precisato - che sviluppi nuove fonti di crescita e che prosegua nell'oculata regolamentazione di validi mercati che operino a favore dei popoli, un'Europa di libertà e di solidarietà." Il presidente della Commissione ha aggiunto: "In stretto contatto con il Parlamento, intendo agire per un'Europa prospera, sicura e sostenibile, che si sviluppi sulle forti basi del mercato interno dell'UE allargata, dell'euro e del nostro modello sociale europeo."Pubblichiamo quì di seguito stralci del documento.- L'Europa in cui crede il presidente Barroso"Stiamo attraversando un periodo molto diverso dai precedenti. Ciò di cui l'Europa ha bisogno è un programma di lavoro all'insegna del cambiamento. Soltanto lavorando insieme saremo in grado di riunire la massa critica necessaria. L'Europa si trova di fronte a una scelta: o diamo vita con uno sforzo collettivo al nuovo ordine o l'Europa dovrà rassegnarsi a perdere importanza."- Le prospettive future"Il mio primo mandato era incentrato sul consolidamento dell'Europa a 27. L'Unione allargata ci dà l'opportunità di utilizzare al meglio il nostro raggio d'azione e la nostra forza. Ora siamo in grado di procedere con convinzione e determinazione per raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi."- Le priorità in una prospettiva di più lungo periodo: una visione per l'UE del 202 0"Dobbiamo rivedere l'attuale strategia di Lisbona per adattarla al periodo post 2010, trasformandola in una strategia di convergenza e coordinamento basata su questa visione integrata dell'UE nel 2020. A tal fine, occorre agire tanto nell'immediato quanto nel lungo termine:riuscendo a superare la crisi,assumendo un ruolo guida nella lotta al cambiamento climatico,sviluppando nuovi fattori di crescita sostenibile e di coesione sociale,facendo progredire un'Europa dei popoli,dando il via a una nuova era per l'Europa globale."- Per superare la crisi"Attualmente l'obiettivo prioritario è quello di continuare a sostenere la domanda e arginare l'aumento della disoccupazione. Ciò significa attuare in modo vigoroso il programma europeo di ripresa economica, mantenere bassi i tassi d'interesse e far uso della nostra disciplina degli aiuti pubblici per sostenere i governi nei loro sforzi volti a rilanciare l'attività economica senza che ciò comporti ripercussioni negative per altri Stati membri. Anche se è troppo presto per revocare questi provvedimenti di stimolo e sostegno all'economia ed al settore finanziario, occorre elaborare una strategia volta a porvi termine.""Sotto la mia guida la Commissione si avvarrà dell'intera panoplia di possibilità offerte dal trattato per rafforzare la convergenza degli obiettivi e la coerenza degli effetti della politica economica, specialmente nell'area dell'euro. Un maggiore coordinamento è fondamentale per attuare con successo una strategia di superamento della crisi economica . " "L'Europa deve uscire dall'attuale crisi, fiduciosa di disporre di un sistema finanziario più etico, solido e responsabile."- Per assumere un ruolo guida nella lotta al cambiamento climatico"La crisi economica e finanziaria e le prove scientifiche del cambiamento climatico ci mostrano la necessità di investire di più nella sostenibilità. L'obiettivo non è soltanto quello di fare ciò che è giusto per il futuro del pianeta: investire nelle nuove tecnologie a bassa emissione di carbonio può recare enormi benefici all’Europa in termini di crescita e occupazione. La lotta al cambiamento climatico e la spinta verso un’economia verde offrono immense opportunità e rafforzeranno la nostra sicurezza energetica.""Possiamo ottenere il cosiddetto « vantaggio del primo arrivato » sfruttando il potenziale delle attività, dei servizi e delle tecnologie ecocompatibili presenti nell’UE, promuovendone l'adozione da parte delle imprese, in particolare delle PMI, e mettendo a punto il quadro normativo adeguato. Una base industriale ammodernata, che sia in grado di utilizzare e produrre tecnologie rispettose dell’ambiente e che sfrutti il potenziale di efficienza energetica, rappresenta la premessa indispensabile per la crescita sostenibile in Europa.""La prossima Commissione deve continuare a mirare verso un'economia a bassa emissione di carbonio, puntando in particolare alla decarbonizzazione dell'approvvigionamento di elettricità e del settore dei trasporti – di tutti i trasporti, compresi quelli marittimi e aerei – nonché alla costruzione di automobili pulite ed elettriche."- Per sviluppare nuove fonti di crescita e di coesione sociale"Non possiamo contare per sempre su stimoli a breve termine. Dovranno emergere nuove fonti di crescita, che siano veramente sostenibili.""Perché l’UE possa cavalcare l'onda del cambiamento e rimanere una sede attraente per l’industria nel 2020, dobbiamo adottare un approccio del tutto nuovo alla politica industriale sostenendo l’industria, spostando l’accento sulla sostenibilità, sull’innovazione e sulle qualifiche necessarie per mantenere l’industria europea competitiva sui mercati mondiali. Mi sono impegnato a favore di una politica che continui a liberare le imprese dalle inutili pastoie amministrative e a conferire loro la sicurezza giuridica di cui hanno bisogno per realizzare investimenti a lungo termine.""La prossima Commissione deve portare la politica europea della ricerca a compiere un salto qualitativo e far sì che essa diventi uno dei motori del nostro sviluppo sostenibile."- Un piano di occupazione per un ambiente di lavoro in mutamento"Occorre garantire la permanenza, all’interno di un nuovo approccio, dei valori fondamentali di inclusione, equità e giustizia sociale. Non permetteremo che vengano messi a repentaglio diritti sociali di base quali il diritto di associazione o il diritto di sciopero, che sono fondamentali per il modello europeo di società. Anche se la globalizzazione esercita una forte pressione sulla nostra competitività, non dobbiamo mai rispondere abbassando i nostri standard, ma dobbiamo piuttosto convincere altri partner ad adottare standard analoghi, per il loro stesso benessere, e continuare a promuovere condizioni di lavoro dignitose e altri standard in ogni parte del mondo."- I mercati globali"Per la futura competitività dell'Europa l'apertura è di importanza fondamentale, non solo per una questione di scelta politica, ma perché è nel nostro stesso interesse, in quanto principali esportatori a livello mondiale.""Dobbiamo riuscire a combinare in modo più efficace le diverse componenti della nostra politica economica esterna, così che facendo leva sul nostro soft power, sul nostro potere morbido, conseguiamo risultati solidi per le imprese dell'UE e per i suoi cittadini. L'interesse europeo deve essere promosso in modo coerente e deciso."- Le reti del futuro"La prossima Commissione svilupperà un'agenda europea del digitale (accompagnata da un programma legislativo mirato) che avrà l'obiettivo di affrontare i principali ostacoli che si oppongono ad un effettivo mercato unico digitale, di promuovere gli investimenti nell'Internet ad alta velocità e di evitare un inaccettabile divario digitale.""Uno dei prossimi grandi progetti europei è quello di dotare l'Europa di una nuova superrete europea per l'elettricità e il gas."- L'avvio di una nuova era per l'Europa globale"Se ratificato, il trattato di Lisbona ci fornirà gli strumenti per dare il via a una nuova era nella proiezione degli interessi dell'UE a livello planetario.""Mi impegno a far sì che la Commissione, in quanto elemento trainante di tante politiche esterne di fondamentale importanza, non si lasci sfuggire l'opportunità di conferire all'Europa il peso che merita sulla scena mondiale. A questo stadio, non dobbiamo considerare le relazioni esterne come un « contenitore » separato, ma come parte integrante di un processo volto a conseguire i nostri obiettivi di politica interna."- I mezzi per conseguire tali ambiziosi obiettivi"Dovremo procedere a una riforma radicale del bilancio dell'UE.""Dobbiamo instaurare una collaborazione più stretta e creativa con la Banca europea per gli investimenti e col settore privato.""La Commissione proporrà altresì un nuovo quadro per i partenariati pubblico-privato onde contribuire a riunire fonti di finanziamento diverse per massimizzare gli investimenti negli anni a venire."( ndr - José Manuel Barroso è presidente della Commissione europea dal 2004. Dopo le elezioni del Parlamento europeo del 4-7 giugno 2009, il Consiglio europeo ha deciso all'unanimità di rinnovare il mandato del presidente Barroso per un altro quinquennio).