domenica 31 maggio 2009

IMPRESAMIAIT


CRISI - Draghi: grave ma se ne può uscire più forti
La fiducia non si costruisce con la falsa speranza, ma neanche senza speranza .......

BANCHE - Microcredito per Pmi e famiglie
Sviluppare sinergie e progettualità che possano far fronte alle esigenze legate alla microimprenditoria .......

UE - Agroalimentare: più coerenza comunitaria (2)
Ieri la Commissione europea ha reso nota una comunicazione sulla politica di qualità dei prodotti agricoli .......


CONSUMI - Un decalogo per spendere bene con Visa
Ogni giorno chi effettua un acquisto con carta Visa può vincere una delle tre carte prepagate da 500 euro in palio .......

REGIONI - Insieme Marche e la Regione russa Lipetsk
Il pacchetto di progetti proposti dalle aziende prevede un investimento complessivo di circa 27 milioni di euro .......

UE - Via libera alla joint venture SGL Carbon-Brembo
L'accordo è finalizzato alla produzione e commercializzazione su larga scala di dischi freno carboceramici .......
window.google_render_ad();

CONCORSI - Zaia: pubblicitari in erba per crescere sani
Insegnare ai giovani la qualità agroalimentare e la consapevolezza dell'importanza del mangiare sano .......

IMPRESE - Know-how carta vincente di Autogrill
Il Gruppo italiano amplia la presenza sulle autostrade tedesche con la gestione di 11 nuovi punti .......

WEEK-END - Da Nord a Sud, enoturismo che passione
Mancano ormai pochi giorni a Cantine Aperte, uno fra i più attesi eventi collegati alla cultura del vino .......

venerdì 29 maggio 2009

IMPRESAMIA.IT-CRISI - Safilo: rosso in banca e gli operai ne fanno le spese

La posizione finanziaria è peggiorata fino al saldo negativo di 617 milioni di euro

CRISI - Safilo: rosso in banca e gli operai ne fanno le spese
Quella di Safilo sembra proprio la fotocopia della storia di Indesit. Chiusure che finiscono in trasferimenti di produzione, Cina o Polonia che sia. Paesi dove la manodopera costa di meno e allora a chi importa  degli italiani e dell'economia che producono? Per Safilo si tratta di circa 780 posti di lavoro a Santa Maria di Sala (Venezia), a Padova, a Longarone (Belluno), a Martignacco e Precenicco (Udine).
A detta dei sindacati l'azienda è vicina al fallimento per i troppi debiti accumulati, per la riduzione del fatturato e degli ordini e per la produzione più che dimezzata rispetto alle potenzialità. Ma quali sono le cifre? Il primo trimestre ha confermato la debolezza del settore degli occhiali di alta gamma, il calo delle vendite (soprattutto in Europa) e la necessità di interventi d'emergenza. Nel primo quarto del 2008 Safilo aveva fatturato 326 milioni di euro che nel primo trimestre del 2009 si sono ridotti a 287,9 milioni portando il margine operativo lordo a 30,2 milioni dai 46,7 milioni di un anno prima e la posizione finanziaria netta di Safilo è peggiorata portandosi a un saldo negativo di 617 milioni di euro, ma il patrimonio netto del gruppo ammonta a 832 milioni di euro circa.
La famiglia Tabacchi  nella persona di Vittorio (nella foto) controlla il 39,9% di Safilo tramite la holding Only 3T Spa che ha debiti per un centinaio di milioni di euro garantiti dalle azioni della stessa Safilo date in pegno a Intesa Sanpaolo e Banca Popolare di Vicenza ma oggi il valore di Borsa di queste partecipazioni si è dimezzato.

IMPRESAMIA.IT-ENERGIA - Da biomasse agricole anche posti di lavoro



A breve il decreto attuativo del Mipaaf che introduce la filiera corta

ENERGIA - Da biomasse agricole anche posti di lavoro
Le energie rinnovabili prodotte nelle campagne italiane produrranno nei prossimi dieci anni circa centomila posti di lavoro. Infatti la  produzione di energia rinnovabile proveniente dall’agricoltura italiana è destinata a triplicare nei prossimi dieci anni: raggiungerà nel 2020 una percentuale dell’8% del totale rispetto all’attuale 2%.  E' uno dei dati contenuti nell'analisi  presentata dalla Coldiretti al Forum internazionale “l’energia di domani”, organizzato insieme ad Ambrosetti a Venezia. Con oltre il 70% il maggiore contributo viene dalle biomasse combustibili provenienti dal legno, dalle colture erbacee, dai residui agroalimentari e dai reflui degIi allevamenti, ma non trascurabile è il contributo dei carburanti con il 20%, mentre il restante 10% è ottenuto attraverso solare, eolico ed idroelettrico.
In Italia una spinta alla produzione di energia da biomasse è attesa dal decreto attuativo del cosiddetto collegato alla finanziaria 2007 (legge 29 novembre 2007, n. 222) che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ( Mipaaf) sta per emanare completando così il quadro dei finanziamenti espressamente rivolti alla produzione di energia elettrica mediante l’impiego delle biomasse agricole e forestali. Un provvedimento atteso dalle imprese agricole perchè riguarda, in particolare, l’introduzione di un incentivo destinato all’energia elettrica generata attraverso l’impiego di biomasse di origine agricola ottenute nell’ambito di intese di filiera o di filiera corta (70 km di distanza tra luogo di produzione della biomassa e luogo di trasformazione energetica), un criterio legato alla sostenibilità ambientale perché garantisce la riduzione delle emissioni da trasporto che caratterizzano i grandi impianti alimentati con biomassa importata e ottenuta in modo non sostenibile (deforestazione, sostituzione di coltivazioni a fini alimentari.). L’emanazione del decreto mette fine all’annosa questione della cumulabilità degli incentivi, andando a completare le prescrizioni normative che rendono l’accesso alla tariffa incentivante, da parte di impianti di proprietà di aziende agricole, agroalimentari, di allevamento e forestali, alimentati a biomasse e biogas, cumulabile con altri incentivi pubblici di natura nazionale, regionale e locale o comunitaria in conto capitale o in conto interessi con capitalizzazione anticipata non eccedenti il 40% del costo di investimento.

IMPRESAMIA.IT- CRISI - Draghi: grave ma se ne può uscire più forti



Segnali di ripresa generati dai mercati finanziari e dai sondaggi di opinione non da economia reale

CRISI - Draghi: grave ma se ne può uscire più forti
La fiducia non si costruisce con la falsa speranza, ma neanche senza speranza. Lo ha affermato il  governatore Mario Draghi (nella foto) nelle Considerazioni Finali lette davanti all'assemblea della Banca d'Italia. La situazione che si sta creando in Italia a causa della crisi economica è grave: nel 2009 il Pil scenderà dell 5% e tra ottobre 2008 e marzo 2009 ''il Pil è caduto in ragione d'anno di oltre 7 punti percentuali rispetto al semestre precedente''. La disoccupazione  ha raggiunto l'8,5% ma ''potrebbe salire oltre il 10%'' per effetto della crisi che comporterà la riduzione del personale in 2 imprese su 5. Il governatore ha delineato un quadro preoccupante sugli effetti della crisi con una cassa integrazione diffusamente usata e che si è già portata ai massimi raggiunti nel '92-'93. ''La sua copertura potenziale è limitata - ha ammonito Draghi -  interessa un terzo dell'occupazione dipendente privata e fornisce al lavoratore una indennità massima inferiore, in un mese, alla metà della retribuzione lorda media nell'industria. Inoltre, si stima che due quinti delle imprese industriali e dei servizi con 20 e più addetti ridimensioneranno il personale quest'anno - ha ribadito - la riduzione sarà probabilmente maggiore nelle imprese più piccole. Per oltre 2 milioni di lavoratori temporanei il contratto giunge a termine nel corso del 2009; più del 40% è nei servizi privati, quasi il 20% nel settore pubblico e il 38% è nel Mezzogiorno". Non solo,  l'effetto dell'aumento dei senza lavoro porta con sé la decurtazione del reddito disponibile delle famiglie e dei loro consumi. ''Un primo rischio per la fase ciclica che attraversiamo è una forte riduzione dei consumi interni a cui le imprese potrebbero reagire restringendo ancora i loro acquisti di beni capitali e di input produttivi''. Per questo Draghi ha posto al primo posto la "riforma organica e rigorosa" degli ammortizzatori sociali così da limitare il rischio più grande che corre l'Italia, vale a dire il crollo dei consumi da parte delle famiglie. Per superare la crisi bisogna "meritare la fiducia dei cittadini" allo scopo di ricreare posti di lavoro, restituire vigore alle imprese e riparare i mercati finanziari: bisogna, quindi, fare le "riforme strutturali: non solo per dire ai mercati che il disavanzo è sotto controllo, ma perché queste riforme costituiscono la piattaforma della crescita futura".
E quando sono i numeri a parlare, c'è poco da fare: il disavanzo pubblico nel 2009 supererà il 4,5% e nel 2010 il 5%; l'incidenza della spesa primaria corrente salirà, nell'anno in corso, di tre punti percentuali; la spesa pubblica complessiva supererà largamente il 50% del Pil e nei primi quattro mesi di quest'anno,  l'Iva riscossa è stata inferiore del 10% rispetto al corrispondente periodo del 2008. Anche l'imposta sui redditi delle imprese, scesa di oltre il 9% nel 2008 e potrebbe flettere in misura ancora maggiore nel 2009. Tutto questo significa, secondo il governatore, che, superata la crisi, "il nostro paese si ritroverà non solo con più debito pubblico, ma anche con un capitale privato depauperato dal forte calo degli investimenti e dall'aumento della disoccupazione". Perciò è necessario "assicurare il riequilibrio prospettico dei conti pubblici, attuare quelle riforme che, da lungo tempo attese, consentano al nostro sistema produttivo di essere parte attiva della ripresa economica mondiale". In particolare "le misure di riduzione della spesa corrente vanno introdotte nella legislazione subito, anche se con effetti differiti, senza rinvii a ulteriori atti normativi e a decisioni amministrative".
E Draghi ha dissipato anche le ultime illusioni affermando che ''i recenti segnali di un affievolimento della fase più acuta della recessione provengono dai mercati finanziari e dai sondaggi d'opinione, più che dalle statistiche finora disponibili sull'economia reale''.

IMPRESAMIA.IT-PMI - IVA: rimborsi, sgravi e semplificazioni digitali



La novità di quest'anno è la cosiddetta IVA per cassa

 PMI - IVA: rimborsi, sgravi e semplificazioni digitali
L'IVA si calcola sul reale valore aggiunto e, quindi, non è una tassa sul reddito delle società. E'soggetta a IVA qualunque cessione di beni (comprese le importazioni) e prestazione di servizi effettuate nell'esercizio di imprese o arti e professioni. L'articolo 37, comma 15 del decreto legge n. 223/2006 introduce un nuovo regime IVA denominato "regime della franchigia" che svincola dall'imposta tutti quei contribuenti che nell'anno solare precedente abbiano realizzato un volume d'affari inferiore a 7mila euro.
Per le imprese che realizzano vendite, la maturazione del debito nei confronti dell'Erario avviene al momento della cessione dei beni o della consegna/spedizione, mentre per le prestazioni di servizi avviene al momento del pagamento del corrispettivo.
Tuttavia, per cessioni di beni o prestazioni di servizi verso le Pubbliche Amministrazioni si ha la facoltà di emettere fatture con IVA ad esigibilità differita al momento della riscossione, mentre il credito IVA sorgerà nel momento in cui avviene la contabilizzazione di una fattura di acquisto.
Con il Decreto Anticrisi questa soluzione - ormai nota come IVA per cassa - è stata estesa a tutte le aziende che «nell'anno solare precedente hanno realizzato, o in caso di inizio di attività, prevedano di realizzare« un volume d'affari non superiore ai 200mila euro.
Qualora l'IVA a debito risulti essere inferiore all'IVA a credito, la società, in alternativa a computare l'importo in detrazione il mese successivo, potrà richiedere un rimborso infrannuale del credito IVA. La richiesta (semplificata con la Finanziaria 2008) deve essere inoltrata, esclusivamente in via telematica, entro la fine del mese successivo a quello della maturazione del credito ed  è possibile per i primi tre trimestri solari, le scadenze sono fissate nella seguente maniera: 1° trimestre al 30 aprile; 2° trimestre al 31 luglio; 3° trimestre al 31 ottobre.
L'istanza di rimborso va presentata compilando l'apposito modulo presente nella sezione modulistica del sito dell'Agenzia delle Entrate. La stessa procedura dovrà essere seguita in caso di compensazione dei crediti.
 Dal 1° settembre 2008, come indicato dalle modifiche dell'articolo 19-bis 1, lettera E, del DPR 633/72, l'imposta sul valore aggiunto sulle prestazioni alberghiere e sulla somministrazione di alimenti e bevande (spese di vitto e alloggio in trasferta) è interamente detraibile. Per godere di questo beneficio occorre disporre di regolare fattura, emessa contestualmente alle prestazioni stesse, con aliquota al 10%. La fattura andrà annotata nel registro IVA acquisti.  Qualora la cessione di alimentari sia un servizio accessorio a una prestazione principale, in sintonia con il primo comma dell'articolo 12 del decreto IVA, gli alimentari ereditano l'imposta della prestazione principale.
Con la sentenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea del 14 settembre 2006 (ordinanza che ha contribuito all'innalzamento di un punto percentuale del deficit 2006 e che porterà il Ministro dell'Economia a ridurre la deducibilità dei costi delle auto aziendali dal 50% al 30%) è stata sancita l'incompatibilità con il diritto comunitario delle disposizioni che prevedevano la parziale detraibilità dell'IVA sulle autovetture (era presumibile da parte del legislatore un utilizzo promiscuo del bene dal contribuente).
Qualora si proceda ad un acquisto intracomunitario di un'autovettura, al momento dell'immatricolazione diventa necessario allegare copia del modello F24, contenente il numero del telaio dell'autoveicolo, con il quale è stata pagata l'IVA.

IMPRESAMIA.IT- AMBIENTE - Prestigiacomo: bene lo scooter ecologico



Un contributo importante per le mobilità sostenibile con riduzione delle emissioni di CO2

AMBIENTE - Prestigiacomo: bene lo scooter ecologico
Il nuovo scooter  lanciato dalla Piaggio risponde alla sfida lanciata dal Governo. Lo ha detto ilministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo intervenendo alla presentazione del nuovo Piaggio Mp3 Hybrid, primo scooter ibrido al mondo dotato di un motore termico e di uno elettrico che, operando in sinergia, consentono di ottenere una drastica riduzione sia dei consumi di benzina sia delle emissioni di CO2.
“L’ho guidato ed è bellissimo. Ha tutte le caratteristiche di uno scooter funzionale per la città, ed in più, grazie  al sistema ibrido di propulsione, ad emissione quasi zero. Credo proprio – ha proseguito il ministro – che possa dare un contributo importante sulla strada di una società a basse emissioni di carbonio, obiettivo che si realizza anche attraverso la definizione di una nuova strategia della mobilità urbana. Il nostro obiettivo è quello del contenimento e della riduzione di tutte le  emissioni atmosferiche inquinanti, alla cui produzione concorrono in maniera rilevante i gas di scarico dei mezzi di trasporto. Lo scooter della Piaggio – ha concluso il ministro – dimostra che si può lavorare anche nel settore della mobilità urbana per raggiungere questo ambizioso obiettivo”. E proprio lo scooter è sinonimo di mobilità urbana: è il mezzo ideale per districarsi rapidamente nel traffico congestionato della metropoli ma anche per piacevoli evasioni nei week-end.
Con Piaggio Mp3 Hybrid non si deve più scegliere tra prestazioni ed ecologia, tra un veicolo per recarsi a lavorare in centro ed uno per i percorsi piu' lunghi, anche extraurbani. Mp3 Hybrid è mosso dal rivoluzionario sistema di propulsione ibrida che il Gruppo Piaggio ha sviluppato per primo nel mondo delle due ruote, unendo i vantaggi del motore a benzina a quelli del motore elettrico.
La soluzione Hybrid non si limita infatti ad offrire due distinte possibilità di propulsione, ma le integra in un sofisticato sistema che permette di coniugare la potenza del motore termico e gli straordinari vantaggi ambientali di quello elettrico. Mp3 Hybrid è divertente e sicuro nei tratti extraurbani nei quali mette in mostra le superiori caratteristiche dinamiche di Piaggio Mp3 e può viaggiare anche nelle ZTL: due scooter in uno, insomma, per una mobilità sicura, facile, economica e divertente a 360 gradi.

http://www.impresamia.it/public/alcolici.gif




Flessione del 32,3% tra 2007 e 2008

La produzione di alcol tra il 2007 ed il 2008 ha segnato una flessione del32,3%: da 1.175.000 ettanidri si è passati a 795.000. Pesante (-70%) il calo dell'alcool da vino. In calo anche la produzione delle acquaviti (44,9%) in particolare la grappa che nel 2008 ha visto un calo di produzione del 2,63% pari a 500.000 litri in meno. Segnale incoraggiante arriva invece dall'export: nel 2008 grappe e acquaviti hanno avuto un incremento dell'11,4%.

IMPRESAMIA.IT- EVENTI – ArtèFoto: primo festival di fotogiornalismo



Ad Ancona la seconda edizione dal 29 a 7 giugno

EVENTI – ArtèFoto: primo festival di fotogiornalismo
Seconda edizione per ArtèFoto, il primo festival italiano dedicato al fotogiornalismo, allestito in sei paesini dell’entroterra marchigiano tra il 29 maggio e il 7 giugno. In mostra, fra gli altri, i reportage di tre vincitori del World Press Photo: Francesco Zizola, Ami Vitale, Nina Berman.

Vai alla notizia completa

giovedì 28 maggio 2009

IMPRESAMIA.IT-FILIERA – Confagricoltura: necessità interventi settore lattiero

L’Associazione: misure contingenti e soluzioni di medio-lungo periodo

FILIERA – Confagricoltura: necessità interventi settore lattiero
È quanto ha espresso in un comunicato di ieri (27 maggio) la Confagricoltura, intervenendo al Tavolo della filiera del latte. “La crisi che sta mettendo a dura prova il settore lattiero caseario italiano è internazionale  e va affrontata con strumenti europei, oltre che nazionali”.
Secondo Confagricoltura sarebbe opportuno dare soluzioni contingenti alla crisi del settore, ma anche auspicare misure sul medio-lungo periodo.
Intanto l'Associazione vara il progetto "1.1.2015: un litro di latte, una filiera entro il 2015" a sostegno dei bambini africani e per favorire la produzione locale di questo alimento primario, secondo i sistemi della filiera lombarda. In autunno la filiera produttiva di Latte Milano sbarcherà in Costa d'Avorio, Senegal e Camerun.

IMPRESAMIA.IT- LAVORO - Liguria: a rischio chiusura Consorzio tessile

Il nuovo appalto su modello Ue potrebbe essere vinto anche da un'azienda estera

LAVORO - Liguria: a rischio chiusura Consorzio tessile
Rischia la chiusura per mancanza di commesse l'azienda tessile che produce divise per la Marina Militare. E' questo il motivo per cui è stata chiesta la cassa integrazione a zero ore per tutti i 70 dipendenti, in gran parte di donne. Entro il 30 giugno terminano le lavorazioni del contratto relativo all'abbigliamento dei militari della Marina. Intanto è partita la nuova gara, che, però non è munita del vincolo territoriale, esistente invece in passato e che finora ha imposto la lavorazione nel territorio spezzino. La nuova gara è attuata secondo procedure europee. L'appalto, quindi, potrebbe essere aggiudicato anche a una ditta non italiana, lasciando il Consorzio privo di lavoro. La nuova gara sarà aggiudicata soltanto tra diversi mesi, almeno sei. I lavoratori, chiedono che la gara tenga conto soprattutto di valutazioni di tipo qualitativo, garantite dal Consorzio, specializzato da molti anni in questo settore. Nell'attesa dell'aggiudicazione, inoltre, si chiedono piccole commesse di lavoro che consentano di passare questi mesi, nell'attesa dell'aggiudicazione dell'appalto, senza il ricorso alla cassa
La crisi che colpisce l'azienda con sede a Brugnato, in provincia della Spezia, e che potrebbe culminare nella chiusura è stata illustrata da Riccardo Serri e Daniela Ricchetti, rispettivamente segretario provinciale Uil Tessile e segretario provinciali Cgil Tessili, ricevuti, insieme ad una folta delegazione di lavoratrici dall'assessore allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, dai consiglieri Moreno Veschi, Luigi Morgillo, Gianni Plinio e Giovanni Macchiavello. A seguito del'incontro è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno in difesa dei lavoratori del Consorzio Liguria che impegna la Giunta ''a intervenire, unitariamente agli enti locali e alle organizzazioni sindacali, presso il Ministero della Difesa, affinché per l'assegnazione della nuova gara sia garantito il perseguimento del miglior rapporto qualità prezzo, il principio della qualità del servizio, dell'affidabilità dell'innovazione e del progetto, del Made in Italy e per far si che ove l'amministrazione riscontrasse l'urgente fabbisogno di fornitura di materiali di vestizione, lo stesso potrebbe essere soddisfatto attraverso l'attivazione di atti aggiuntivi al contratto in essere, come già avvenuto in passato per scongiurare il ricorso estensivo alla cassa integrazione, in un momento di forte incertezza economica e sociale, anche nella provincia della Spezia e in particolar modo in Val di Vara''.

LAVORO - Sacconi ai giovani: accettate tutti i lavori



A rischiare sono i cinquantenni per i quali è difficile trovare il lavoro perso

LAVORO - Sacconi ai giovani: accettate tutti i lavori
Oggi un giovane che entra nel mondo del lavoro deve accettare qualunque impiego. Anche il più faticoso, il più lontano dalle proprie aspettative e dal proprio titolo di studio, magari una laurea in Scienze della Comunicazione. Lo ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi (nella foto), intervenendo all'assemblea dell'Unione industriale pratese.
"Questo perchè - ha spiegato Sacconi - quando quel giovane sarà intervistato da quel funzionario a cui dovrà chiedere un lavoro, lui lo apprezzerà proprio per questo: la disponibilità ad accettare qualsiasi lavoro mostrerà che è una persona responsabile e questo varrà più del suo titolo di studio''. Sacconi, parlando delle conseguenze della crisi sull'occupazione, ha anche rilevato che ''in questo momento di crisi i soggetti più vulnerabili sono i capi-famiglia 50enni, che se perdono il posto di lavoro rischiano di non trovarlo piu'''. (In questa affermazione, il ministro del Welfare ha ricordato il profilo dell'italianoa rischio reso noto dall?istat nei giorni scorsi - ndr).

IMPRESAMIA.IT- Week-end - Coldiretti: aperti 18mila agriturismo



L'agriturismo sembra avvantaggiarsi della tendenza a favorire le vacanze brevi

Week-end - Coldiretti: aperti 18mila agriturismo
In centocinquantamila hanno scelto di trascorrere in campagna almeno una notte del "Ponte del 2 giugno".  
Nel prossimo, lungo week-end saranno aperti oltre diciottomila gli agriturismo. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base delle analisi dell'associazione agrituristica Terranostra, nel commentare i dati di Federalberghi. 
L'agriturismo - ha sottolineato la Coldiretti - sembra avvantaggiarsi della tendenza a favorire le vacanze brevi durante il weekend che rappresentano oltre la metà dei cento milioni di viaggi per turismo degli italiani nel Belpaese stimati nel 2009. Ad essere privilegiate sono le destinazioni vicine alle località di mare o alle città d'arte ma non manca l'interesse per la natura ed ambienti incontaminati. A spingere i turisti nel verde c'è sicuramente - sottolinea la Coldiretti - la volontà di allontanarsi dal caos quotidiano delle città e di trascorrere il tempo libero all'aria aperta ma anche la voglia di gustare i sapori del territorio negli agriturismo dove sono più radicate le tradizioni alimentari ed è ancora possibile gustare autentiche specialità regionali realizzate con ingredienti genuini e ricette uniche del territorio. Oltre alla buona tavola, una delle ragioni principali per scegliere l'agriturismo è anche la costante crescita dell'offerta di programmi legati al benessere o ricreativi come l'equitazione, il tiro con l'arco, ma anche attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. 
Il successo del week end nel verde è favorito in Italia dalla varietà dei percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e, oltre agli agriturismi, in Italia sono "aperti al pubblico" per acquistare prodotti enogastronomici 60.700 frantoi, cantine, malghe e cascine. Il Belpaese secondo la Coldiretti può contare anche su 772 parchi e aree protette che coprono il 10 per cento del territorio nazionale, sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 177 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4396 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt). 
"La scelta della vacanza verde - ha concluso la Coldiretti - avviene soprattutto attraverso internet con il passaparola informatico, ma anche grazie alla disponibilità di siti come www.campagnamica.it dove è possibile individuare il posto della vacanza sulla base delle proprie esigenze anche di carattere economico, per rispondere meglio alla tendenza a scegliere le vacanze all'ultimo momento".

REGIONI - Emilia Romagna esporta know how in Bulgaria

A breve sarà costituita la prima associazione emiliano-romagnola a Sofia

REGIONI - Emilia Romagna esporta know how in Bulgaria
Possibili collaborazioni in vari campi a cominciare dal turismo, dalla sanità e dalle relazioni culturali. Nel corso dell'incontro tra l'Ambasciatore d'Italia a Sofia, Stefano Benazzo, e la vicepresidente della Regione Emilia Romagna con delega all'Europa e Cooperazione internazionale, Maria Giuseppina Muzzarelli (nella foto), che ha suggerito la necessità di proposte mirate, legate agli elementi culturali, agli aspetti enogastronomici e per tutte le età, ma anche riguardanti la formazione di operatori del settore. Particolarmente interessante per la Muzzarelli il settore della formazione dei giovani su specifici temi, con la possibilità di promuovere scambi e la coproduzione di eventi nei quali i giovani abbiano possibilità di fare esperienze, "con l'obiettivo di sollecitarne la creatività alla base dello sviluppo di un Paese".
Inoltre la vicepresidente ha dichiarato la possibilità di collaborazione in ambito sanitario e delle politiche sociali, "su specifiche esigenze della Bulgaria" e per la progettazione e lo sviluppo di progetti su fondi europei, sui quali l'Emilia Romagna ha grande esperienza, essendo una delle Regioni con più progetti approvati.
L'Ambasciatore ha informato la vicepresidente sulla situazione in Bulgaria (alle prese il 5 luglio con le elezioni politiche), dove l'Italia è uno dei Paesi di riferimento dal punto di vista culturale e in cui sono presenti circa 1000 aziende italiane, e 2500 a capitale misto, oltre a molti capitali russi. "Conto molto sulla possibilità di lavorare con la Regione Emilia-Romagna - ha sottolineato l'Ambasciatore - che ha già una buona presenza nel territorio con progetti in ambito sociale".
"Siamo una Regione che opera concretamente - ha concluso la Vicepresidente - vediamo quindi, in seguito alla consultazione degli assessorati regionali da un lato e alla verifica delle esigenze sul territorio bulgaro, di arrivare a concretizzare qualche accordo entro fine anno".
Intanto, si fa sempre più concreta la possibilità di costituire a breve la prima associazione emiliano-romagnola a Sofia con competenza sui Balcani: ci sta lavorando, insieme alla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, Aurelio Donati, funzionario del Gabinetto di Presidenza della Giunta Regionale dell'Emilia Romagna di stanza a Sofia.

IMPRESAMIA.IT- PMI - Faissola: facilitare le imprese che innovano

Necessario sviluppare sinergie tra le banche e le imprese per recuperare ritardi

PMI - Faissola: facilitare le imprese che innovano
Per uscire dalla crisi bisogna sostenere l'innovazione e la ricerca che sono fonte di crescita. Lo ha detto ilpresidente dell'Abi (Associazione bancaria italiana), Corrado Faissola (nella foto) intervenendo al convegno "Finanziare la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione", un evento che si inserisce nell'ambito della settimana europea per le Pmi. "L'aumento degli investimenti per ricerca, sviluppo e innovazione - ha sottolineato Faissola - può essere una delle migliori soluzioni per non restare indietro e cogliere le opportunità che verranno dal superamento della crisi". Ciò significa investire anche nella salute, nelle energie rinnovabili, nell'eco innovazione, nell'educazione, nell'università e conoscenza. "In quest'ottica, è necessario sviluppare sinergie di valore tra industria bancaria e attori dello sviluppo del Paese - ha affermato Faissola - allo stesso tempo è fondamentale rafforzare ulteriormente una strategia comune europea per il recupero dei ritardi strutturali e dei livelli di competitività internazionale".
 Per quanto riguarda le banche italiane, è stata evidenziata la particolare attenzione verso le imprese innovative, definendo e utilizzando strumenti ad hoc con caratteristiche di snellezza e semplificazione che tendono a facilitare il rapporto della stessa impresa con il mondo del credito il Fondo di garanzia per le Pmi che dal 2000 ad oggi ha accolto 62.859 istanze, concedendo garanzie per 5,85 miliardi di euro a fronte di operazioni di finanziamento per 11,96 miliardi di euro; la collaborazione tra Banca Europea degli investimenti e sistema bancario: la Bei mette a disposizione delle banche le linee di credito finalizzate a consentire a queste ultime di finanziare le imprese a condizioni più favorevoli e il Progetto speciale "Banche per Lisbona", basato sulla configurazione di una piattaforma che contenga una serie di servizi per l'industria bancaria, prevalentemente di natura informativa/formativa, per una maggiore conoscenza delle opportunità messe a disposizione dall'Unione Europea nel comparto degli aiuti alle imprese.


IMPRESAMIA.IT- ARTIGIANI - Ridotti del 2% i premi assicurativi




ARTIGIANI - Ridotti del 2% i premi assicurativi
Quasi un premio per le imprese artigiane in regola e che investono per tutelare i propri lavoratori. 
A tali imprese spetta una riduzione sull’ammontare complessivo dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, dovuti per l’anno 2008. La misura, contenuta nel decreto del 27 marzo 2009, emanato dal ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali di concerto con il ministero dell'Economia e delle Finanze, (G.U. n.119 del 25 maggio 2009),  si inserisce nell’ambito di una politica di prevenzione e promozione della sicurezza che premia, attraverso la riduzione dell’obbligo contributivo, le imprese che, oltre ad essere in regola con gli adempimenti contributi e la normativa di settore,  investono concretamente per la tutela dei lavoratori.
La riduzione dell’obbligo contributivo, in attuazione di quanto previsto dalla L.296/06,   viene applicata alle imprese che:
·    non abbiano registrato infortuni nel biennio precedente alla data della richiesta  di ammissione al beneficio
·    abbiano adottato piani pluriennali di prevenzione per l’eliminazione delle fonti di rischio e per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e d igiene nei luoghi di lavoro, concordati da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e territoriale e trasmessi agli Ispettorati del lavoro.
L'Inail provvede  alla  verifica dell'effettiva attuazione dei piani  pluriennali  di  prevenzione; in caso di mancata attuazione  provvede, nel corso del 2010, al conguaglio negativo dei relativi importi. Le risorse  così generate sono destinate ad   incrementare   l'ammontare   disponibile   per   il  periodo  di riferimento,  al  fine  di  attribuire una maggior riduzione a quelle imprese che hanno concretamente investito nella prevenzione.

IMPRESAMIA.IT- CONSUMI - In sviluppo il settore biologico

L'analisi della Rete rurale nazionale ne evidenzia le potenzialità 

CONSUMI - In sviluppo il settore biologico
L'agricoltura biologica rappresenta un settore di punta e svolge un ruolo sempre più strategico. Soprattutto per quanto riguarda  le nuove sfide individuate nell'ambito dell'Health Check, quali cambiamenti climatici e Protocollo di Kyoto, gestione delle risorse idriche, biodiversità e ristrutturazione del settore lattiero-caseario. E' da notare come nonostante l'effetto depressivo sui consumi causato dalla crisi economica e finanziaria, da qualche anno si registra per il biologico un aumento sia dei consumi, sia delle superfici coltivate, a confermare la vitalità del settore sostenuto dalla richiesta crescente, da parte dei consumatori, di alimenti salubri e a minore impatto ambientale.
Allo scopo di fotografare lo stato del settore biologico in Italia e di analizzare i punti di forza e di debolezza della strategia perseguita a livello sia nazionale che regionale/provinciale, la Rete rurale nazionale (Rrn) ha effettuato un'analisi comparata delle politiche regionali a favore dell'agricoltura biologica, disposte con i programmi di sviluppo rurale 2007-13. 
Nel documento vengono individuate le linee di azione da privilegiare per rendere più incisive tali politiche e assicurare una maggiore uniformità di applicazione a livello regionale, così da ridurre le discriminazioni tra agricoltori che praticano il biologico in regioni, diverse dal punto di vista amministrativo, ma simili per caratteristiche pedo-climatiche, tecnico-economiche e di mercato.



IMPRESAMIA.IT- UE - Agroalimentare: più coerenza comunitaria (1)

La Commissione propone di ottimizzare l’efficacia dei sistemi di commercializzazione e di qualità

UE - Agroalimentare: più coerenza comunitaria (1)
E' necessario migliorare la comunicazione sulla qualità dei prodotti agricoli. Ma anche ristabilire un collegamento tra agricoltori e consumatori. La Commissione ritiene anche che i sistemi di etichettatura in materia di qualità devono essere più facili da utilizzare e da capire per i cittadini e occorre dare maggiore coerenza alla politica comunitaria in tale ambito. Sono queste le principali raccomandazioni contenute in una comunicazione della Commissione europea sulla politica di qualità dei prodotti agricoli, adottata in data odierna. Gli agricoltori europei rispettano alcuni dei requisiti di produzione più rigorosi del mondo per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, il benessere degli animali nonché l’uso di antiparassitari e di medicinali veterinari. Oltre a ciò, utilizzano la competenza e la perizia di cui dispongono per dare ai prodotti qualità specifiche che ne aumentano il valore. Ma gli agricoltori ottengono la giusta ricompensa per il loro lavoro? I consumatori ricevono informazioni accurate sulle caratteristiche dei prodotti e sulle modalità di produzione?
“Il settore agroalimentare dell’UE ha una meritata reputazione di elevata qualità grazie a decenni, se non secoli, di impegno per l’eccellenza-  ha osservato Mariann Fischer Boel, commissario responsabile di Agricoltura e sviluppo rurale (nella foto) - I nostri agricoltori devono utilizzare questa reputazione per rafforzare la loro competitività e devono informare più efficacemente i consumatori sulle qualità dei loro prodotti. L’UE è disposta ad aiutarli in tale iniziativa. Questa occasione va colta anche per dare maggiore coerenza e semplicità ai nostri diversi sistemi di etichettatura e di certificazione.”
Nella comunicazione la Commissione propone in particolare di: estendere l’etichettatura che identifica il luogo in cui è stato ottenuto il prodotto agricolo; esaminare l’opportunità di introdurre specifici termini riservati facoltativi per “prodotto di montagna” e “prodotto tradizionale”. Quest’ultimo potrebbe sostituire l’attuale regime delle “specialità tradizionali garantite”; istituire un unico registro per tutte le indicazioni geografiche (per i vini, le bevande alcoliche e i prodotti agricoli e alimentari), preservando la specificità di ciascun regime; migliorare il mercato unico per i prodotti interessati da sistemi di etichettatura, in particolare per i prodotti biologici; aumentare a livello internazionale la tutela delle indicazioni geografiche e contribuire allo sviluppo di disposizioni internazionali per le norme di commercializzazione e i prodotti biologici; elaborare orientamenti in materia di “buone pratiche” per i sistemi di certificazione privati, al fine di ridurre la potenziale confusione dei consumatori e gli oneri amministrativi per gli agricoltori.
La comunicazione è stata elaborata sulla base dei 560 contributi ricevuti dall’ottobre 2008 in risposta al Libro verde della Commissione sulla qualità dei prodotti agricoli e dei risultati della conferenza ad alto livello sulla politica di qualità dei prodotti agricoli organizzata dalla presidenza ceca nel mese di marzo 2009.( segue)

IMPRESAMIA.IT- GOVERNO - Matteoli: oltre 3 miliardi di euro per l'Abruzzo

Firmata dal Governo l'intesa per importanti lavori infrastrutturali

GOVERNO - Matteoli: oltre 3 miliardi di euro per l'Abruzzo
Tra le opere la riqualificazione della rete viaria con investimenti nel triennio di 1,7 miliardi di euro. Ma non è tutto:  in Abruzzo, nei prossimi anni, saranno realizzate infrastrutture per oltre 3 miliardi di euro. Lo prevede l’Atto Aggiuntivo all’Intesa Generale Quadro sottoscritto a Palazzo Chigi dal Governo, rappresentato dal Presidente Berlusconi e dai Ministri Matteoli, Prestigiacomo e Fitto e dalla Regione Abruzzo, rappresentata dal Presidente Chiodi.
“Abbiamo sottoscritto un’intesa - ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli (nella foto) - per la realizzazione di numerose ed importanti infrastrutture nell’Abruzzo e ciò nel pieno rispetto degli impegni che il Governo ha assunto. Si tratta di uno sforzo notevole che darà un contributo decisivo al miglioramento infrastrutturale della Regione e quindi alla qualità della vita degli abruzzesi”. Previsti nell’intesa anche il rafforzamento dell’attuale offerta ferroviaria con una spesa di 700 milioni di euro,  il completamento del porto di Ortona e l’ammodernamento dell’aeroporto di Pescara. Previsti, infine, interventi per superare le problematiche legate al dissesto idrogeologico il cui costo ammonta ad oltre 1 miliardo di euro. L’intesa consentirà di inserire le opere nell’Allegato Infrastrutture al prossimo DPEF e quindi nella Legge Obiettivo. 

mercoledì 27 maggio 2009

IMPRESAMIA.IT IMPRESE - Inchiostri e vernici: produzione al -20%

La criticità più grave riguarda la gestione del credito

IMPRESE - Inchiostri e vernici: produzione al -20%
Sigillanti, inchiostri, pitture e vernici con un fatturato complessivo di oltre 2,5 miliardi di euro. L'industria degli adesivi, inchiostri e vernici risente della crisi in quanto "può  essere considerata una cartina tornasole dell'evoluzione congiunturale - ha dichiarato  Aram Manoukian confermato alla Presidenza di Avisa, l'Associazione di Federchimica che rappresenta le 100 imprese del comparto -   in quanto le nostre imprese vendono a tantissimi settori importanti dell'industria italiana e del Made in Italy''. Aram Manoukian - cinquantuno anni, amministratore delegato della Lechler Spa, componente del Consiglio di Amministrazione della Stazione Sperimentale Oli e Grassi e membro del Board del Cepe, l'Associazione Europea dei produttori di pitture e vernici ed inchiostri - ha commentato i dati della ricerca, realizzata dall'Associazione per mettere in luce i principali aspetti e criticità della situazione congiunturale, in particolare riferita alla gestione del credito. Lo studio, da poco ultimato, contiene indicazioni di particolare interesse per una gran parte del sistema industriale italiano. ''Le imprese - ha proseguito Manoukian - hanno accusato nei primi mesi dell'anno un brusco calo della produzione rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, valutabile in media nel 20% in funzione dei settori merceologici. Solo il 37% delle imprese prevede un miglioramento nel 2° trimestre dell'anno: ciò significa che la ripresa stenta ancora a venire e si sta strisciando sul fondo. Oltre alla contrazione della produzione - ha aggiunto il presidente di Avisa - gli aspetti più problematici sono legati all'aumento del ritardo dei tempi di pagamento e alla forte crescita di insolvenza. Le imprese sono pagate a 142 giorni: 11 giorni in più rispetto all'anno scorso. Per far fronte alla crisi in atto, più del 65% delle imprese sono dovute ricorrere ad interventi specifici sull'occupazione, raramente utilizzati nei settori rappresentati da Avisa, tra i quali lo smaltimento ferie, Rol e conto ore, la cassa integrazione ordinaria e straordinaria, la mobilità". All'Assemblea di Avisa è stata offerta anche un'analisi approfondita dello scenario economico dell'industria italiana, e, grazie all'intervento di relatori del mondo economico, finanziario, creditizio e bancario sono stati illustrati i principali strumenti che possono essere messi in atto dalle imprese per la gestione ottimale del credito. 

BANCHE - Microcredito per Pmi e famiglie
BANCHE - Microcredito per Pmi e famiglie
Sviluppare sinergie e progettualità che possano far fronte alle esigenze legate alla microimprenditoria .......
EDILIZIA - Arriva la guida al risparmio energetico
EDILIZIA - Arriva la guida al risparmio energetico
L'Italia è il Paese europeo con il maggiore impiego di energia nel patrimonio edilizio .......
FISCO - Equitalia stringe la mano agli artigiani
FISCO - Equitalia stringe la mano agli artigiani
Firmato l'accordo biennale fra Equitalia e Confartigianato Imprese per migliorare il rapporto con i contribuenti .......

IL CASO - L'azienda aspetta il mutuo, posti di lavoro a rischio
IL CASO - L'azienda aspetta il mutuo, posti di lavoro a rischio
C'è anche un mancato versamento di oltre un milione di euro da parte della Regione Sicilia .......
COOPERATIVE - 1. Scaloja: fatte per durare
COOPERATIVE - 1. Scaloja: fatte per durare 
Risorse più che preziose in questa difficile congiuntura che l'Italia sta attraversando .......
COOPERATIVE - 2. Alemanno: il 5% di ogni appalto
COOPERATIVE - 2. Alemanno: il 5% di ogni appalto 
Le cooperative rappresentano uno strumento fondamentale per sconfiggere la crisi .......

MADE IN ITALY - A breve dop la cipolla rossa di Tropea
MADE IN ITALY - A breve dop la cipolla rossa di Tropea 
I prodotti a denominazione di origine sono le fondamenta del futuro del nostro agroalimentare .......
REGIONI - Puglia: la masseria va in città
REGIONI - Puglia: la masseria va in città
Un innovativo progetto didattico educativo per promuovere un sano e corretto stile di vita .......
ESTATE - Adiconsum per i diritti dei bagnanti
ESTATE - Adiconsum per i diritti dei bagnanti
Inizia una nuova stagione balneare e i costi rischiano di incidere in modo anomalo sui redditi .......

IMPRESAMIA.IT- COOPERATIVE - . Scaloja: fatte per durare

Italia prima in Europa nel recepimento dei principi dello Small Business Act

COOPERATIVE - 1. Scaloja: fatte per durare
Risorse più che preziose in questa difficile congiuntura che l'Italia sta attraversando. Lo ha affermato il ministro  dello Sviluppo economico Claudio Scajola (nella foto) durante il suo intervento. "Le cooperative costituiscono una risorsa di straordinaria rilevanza, una ricchezza da tutelare e valorizzare - ha detto il ministro - lo testimoniano le cifre che vi riguardano: 20mila imprese associate, 61 miliardi di ricavi, più di 500.000 lavoratori, quasi 3 milioni di soci. Sono dati imponenti troppo spesso ignorati dagli analisti economici, talvolta più sensibili al fascino di spericolate operazioni finanziarie che non al duro lavoro quotidiano di chi, come voi, assicura solidità, concretezza e stabilità allo sviluppo del Paese”.
“Le imprese cooperative non sono il frutto di iniziative estemporanee, non inseguono facili speculazioni, ma si basano su strategie di lungo periodo, sono fatte per durare: non è certo un caso che la loro vita media sia più di 17 anni e superi di oltre il 25% quella delle altre imprese italiane di 13 anni e mezzo. Anche il contributo occupazionale garantito dalla cooperazione - ha proseguito il Ministro Scajola - che è pari al 6,2% del totale, ha registrato nell’ultimo quinquennio un incremento medio annuo del 3%, con un marcato orientamento verso il lavoro femminile ed una spiccata propensione agli investimenti in formazione.
"Le misure adottate dal Governo si proiettano oltre l'orizzonte della crisi. Puntano a delineare un quadro di riferimento stabile, semplice e affidabile nel quale anche le aziende di minori dimensioni, vera spina dorsale del nostro sistema economico, possano operare con successo. Con questo obiettivo – ha concluso il ministro - abbiamo avviato per primi in Europa il recepimento dei principi dello Small Business Act, istituendo il Tavolo di iniziativa per le piccole e medie imprese, al quale anche Confcooperative sta fornendo un prezioso contributo in termini di analisi e proposte".

Leggi il discorso del ministro Claudio Scajola

IMPRESAMIA.IT- IL CASO - L'azienda aspetta il mutuo, posti di lavoro a rischio

La storia, paradossale, non nasce dalla mancanza di commesse o dalla crisi di mercato

IL CASO - L'azienda aspetta il mutuo, posti di lavoro a rischio
C'è anche un mancato versamento di oltre un milione di euro da parte della Regione Sicilia. La cifra  è necessaria per il passaggio dai contratti di formazione a quelli a tempo indeterminato. E così, a un anno di distanza dall’apertura della vertenza della camiceria Castello di Brolo, in provincia di Messina, ancora nessuno sbocco si apre per le lavoratrici impegnate nell’azienda tessile. Punto centrale della vertenza, ora come allora, il piano industriale che la Castello da due anni ha presentato all’Irfis per l’approvazione di un finanziamento che consenta il rilancio industriale. Una vicenda alquanto complessa che non nasce dalla mancanza di commesse o dalla crisi di mercato. L’impresa, infatti, è paralizzata dal mancato versamento di oltre un milione di euro da parte della Regione per il passaggio dai contratti di formazione a quelli a tempo indeterminato. Inoltre i titolari dell’azienda attendono il mutuo con l’Irfis per l’acquisto di un nuovo capannone nell’area artigianale di Sinagra.
“Un finanziamento che, nonostante le pressioni sindacali e istituzionali – ha commentato il segretario generale della Uil, Costantino Amato - è rimasto impantanato sulle scrivanie dell’Istituto di credito che in tutto questo tempo si è limitato a richiedere all’azienda nuova documentazione oltre a quella già esibita.”
“Di tutti i provvedimenti regionali a sostegno delle aziende del settore, la Ite e la Castello vengono escluse – ha ancora precisato Amato – il risultato è che da un anno non si riesce a trovare uno sbocco ad una vertenza che oggi vede 300 lavoratrici senza lavoro e prive di qualsiasi ammortizzatore sociale. Il sindacato si è infatti assunto la responsabilità presso l’Ufficio provinciale del lavoro di non sottoscrivere con l’azienda l’accordo relativo alla Cassa integrazione guadagni straordinaria. Questo perché riteniamo che la Cigs debba essere connessa ad un piano di rilancio industriale che, per forza di cose, passa per l’approvazione del finanziamento richiesto all’Irfis. Non solo – ha sottolineato il segretario generale della Uil – riteniamo indispensabile riproporre la vertenza al confronto istituzionale perché finalmente si finisca di fare chiacchiera e si pensi a risolvere in concreto i problemi della provincia. Una provincia il cui presidente per ben quattro volte, preso da innumerevoli e improcrastinabili impegni, ha rimandato il confronto con Cgil, Cisl, e Uil.” Un ultimo appello Amato lo rivolge a tutte le donne della provincia. “Alle associazioni di genere, ai comitati pari opportunità, ma anche a tutte le libere cittadine, chiedo di manifestare tutto il loro impegno e interesse a sostegno di una vertenza tutta al femminile che investe un’azienda dove la totalità delle lavoratrici è donna".  

ESTATE - Adiconsum per i diritti dei bagnanti

Prezzi degli stabilimenti e spiagge libere, incubi delle vacanze al mare

ESTATE - Adiconsum per i diritti dei bagnanti
Inizia una nuova stagione balneare e i costi rischiano di incidere in modo anomalo sui redditi. Poiché non tutti i consumatori sono in grado di potersi permettere sdraio ed ombrelloni a pagamento, l' Adiconsum chiede al garante dei Prezzi di monitorare i prezzi degli stabilimenti balneari, mentre agli enti locali e alle Capitanerie di porto difar rispettare la normativa sulle spiagge libere.
Paolo Landi, segretario generale Adiconsum, reputa indispensabile l’attivazione di un reale e veritiero monitoraggio dei costi sopportati dai consumatori che si apprestano ad affollare le spiagge delle nostre coste, incrementando così lo sviluppo del turismo balneare.
"Troppo spesso - si legge in una nota dell'associazione - ci arrivano segnalazioni di consumatori che vedono lesi i propri diritti. Troppo spesso non è possibile usufruire di spiagge libere, non viene rispettata la legge sul libero e gratuito accesso alle spiagge, non si permette l’accesso alla battigia, non vengono pulite le spiagge con costi a carico dei Comuni oppure - viene ribadito dall'Adiconsum -  si assegnano aree demaniali molto lontane per le spiagge libere, evitando di intercalarle con gli stabilimenti privati". Infine, si chiede l'associazione, a "quando l’attivazione del portale “Sistema informativo sui prezzi degli stabilimenti balneari” della DG Concorrenza e Consumatori?

COOPERATIVE - Alemanno: il 5% di ogni appalto

Grandi appalti divisi in lotti per dare la possibilità a tutte le Pmidi lavorare

COOPERATIVE - Alemanno: il 5% di ogni appalto
Le cooperative rappresentano uno strumento fondamentale per sconfiggere la crisi. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno (nella foto) intervenendo all'assemblea 2009 di Confcooperative. "Le cooperative rappresentano una realtà fondamentale - ha sottolineato il sindaco - per Roma e per l'Italia, la categoria più radicata sul territorio". Per questo a Roma l'amministrazione capitolina ha deciso di puntare su di loro e lo fa anche attraverso l'assegnazione "del 5% di ogni appalto a quelle di tipo B ( inserimento lavorativo - ndr) per aiutare le categorie svantaggiate ad inserirsi nel mondo del lavoro".
Nel corso del suo discorso, Alemanno ha ribadito che "a differenza del passato quando a Roma si puntava sui maxi appalti, abbiamo deciso di distribuire i grossi appalti in lotti per dare la possibilità a tutte le piccole e medie imprese di lavorare. E' già accaduto- ha ricordato il sindaco- per quel che riguarda la manutenzione stradale. Lo faremo ancora". Alemanno ha poi affermato che "è necessaria maggiore puntualità nei pagamenti, soprattutto in questo momento di crisi. Chiediamo una profonda revisione del Patto di stabilità interno. In questo momento di difficoltà- ha concluso il sindaco - la Pubblica amministrazione deve fare investimenti e per questo bisogna affidarsi alle imprese radicate sul territorio".

IMPRESAMIA.IT- ISTAT - Agricoltura: regge nel 2008, ma incerto il 2009

Confagricoltura: attenzione ai settori più in crisi

ISTAT - Agricoltura: regge nel 2008, ma incerto il 2009
Il Rapporto annuale Istat evidenzia come nel 2008 si sia registrato un calo dell’attività in tutti i principali settori, ad eccezione di quello agricolo, che ha segnato una variazione positiva dopo tre anni di consistente flessione. L’agricoltura italiana, rileva Confagricoltura, è andata meglio di quella degli altri paesi europei (+2,4 % il valore aggiunto  dell’agricoltura italiana, + 1,8% quella dell’agricoltura dei Paesi UEM - Unione Economica e Monetaria).
“Un dato importante che  registra – commenta Confagricoltura – la tenuta del settore primario nel 2008; tenuta che però rischia di essere compromessa nell’anno in corso dove si avvertono  fortemente i segnali della crisi, soprattutto in alcuni settori importanti, come quelli delle produzioni cerealicole, del vino ed in particolare delle produzioni zootecniche (dove non è garantita alle imprese una sufficiente redditività)”.

IMPRESAMIA.IT- CRISI - Confindustria: produzione maggio in calo dell'1%

Confindustria conferma i segnali di stabilizzazione dell'attività produttiva 

CRISI - Confindustria: produzione maggio in calo dell'1%
Il Centro studi di Confindustria stima per il mese di maggio una flessione della produzione industriale dell'1% su aprile, quando si è avuto un rimbalzo dell'1,3% sul mese precedente ( dati destagionalizati). .Nella nota del Centro studi si legge che "l'attività industriale si attesta così su livelli di poco superiori a quelli molto bassi di marzo, rafforzando lo scenario di stabilizzazione", 
La produzione media giornaliera si riduce a maggio 2009 del 20,1% sul maggio 2008. In aprile la contrazione annua era stata del 23,7% (variazioni al netto del diverso numero di giornate lavorative).
Nei dati grezzi l'attività diminuisce in maggio del 23,0% sullo stesso mese del 2008 (-23,6% in aprile).

IMPRESAMI.IT-GOV – Gruppo Merloni: tavolo di lavoro al Mse

Fissato l’incontro per discutere delle prospettive del Gruppo

GOV – Gruppo Merloni: tavolo di lavoro al Mse
Si apprende da una nota delMinistero dello Sviluppo Economico che si terrà venerdì 29 maggio alle ore 10.30 presso la sede del ministero l’incontro tra le organizzazioni sindacali dell’azienda in amministrazione straordinaria, le Regioni interessate e i tre Commissari straordinari del Gruppo. Al centro del tavolo la discussione sul programma predisposto dai Commissari.

martedì 26 maggio 2009

PRIMA PAGINA IMPRESAMIA.IT

G8 ENERGIA - Confagricoltura: serve sostegno alle rinnovabili
G8 ENERGIA - Confagricoltura: serve sostegno alle rinnovabili
Un passo importante per la ripresa economica e per la lotta al cambiamento climatico .......
EDILIZIA - Arriva la guida al risparmio energetico
EDILIZIA - Arriva la guida al risparmio energetico
L'Italia è il Paese europeo con il maggiore impiego di energia nel patrimonio edilizio .......
FISCO - Equitalia stringe la mano agli artigiani
FISCO - Equitalia stringe la mano agli artigiani
Firmato l'accordo biennale fra Equitalia e Confartigianato Imprese per migliorare il rapporto con i contribuenti .......

TABACCO - Vendite costanti e fumatori in aumento del 3,4%
TABACCO - Vendite costanti e fumatori in aumento del 3,4%
Nonostante i divieti, sono soprattutto le donne a rilanciare il consumo di sigarette: in media, 14 al giorno .......
ANTITRUST - Farmacisti: proposto forfait su farmaci
ANTITRUST - Farmacisti: proposto forfait su farmaci
Una diversa remunerazione dei farmacisti  per i farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale .......
LAVORO - Giardiniere  che passione... ma ci vuole tecnica
LAVORO - Giardiniere che passione... ma ci vuole tecnica
Non più solo operaio, è piuttosto un professionista che inventa, progetta, gestisce aiuole e spazi verdi .......

CONSUMI - Coldiretti: nuovi tranelli nei supermercati
CONSUMI - Coldiretti: nuovi tranelli nei supermercati
Prodotti venduti con lo stesso nome ma con caratteristiche molto diverse come il vino senza uva .......
IL CASO - Quando la cultura fa crescere il fatturato
IL CASO - Quando la cultura fa crescere il fatturato
Il Gruppo cresce nonostante la crisi, a conferma dell’efficacia di questa strategia di investimento .......
PMI - Istat: se la cavano grazie al basso costo del lavoro
PMI - Istat: se la cavano grazie al basso costo del lavoro
Sotto la lente dell'Istat, il mondo delle imprese italiane appare piccolo e indebitato .......