venerdì 29 maggio 2009

IMPRESAMIA.IT-CRISI - Safilo: rosso in banca e gli operai ne fanno le spese

La posizione finanziaria è peggiorata fino al saldo negativo di 617 milioni di euro

CRISI - Safilo: rosso in banca e gli operai ne fanno le spese
Quella di Safilo sembra proprio la fotocopia della storia di Indesit. Chiusure che finiscono in trasferimenti di produzione, Cina o Polonia che sia. Paesi dove la manodopera costa di meno e allora a chi importa  degli italiani e dell'economia che producono? Per Safilo si tratta di circa 780 posti di lavoro a Santa Maria di Sala (Venezia), a Padova, a Longarone (Belluno), a Martignacco e Precenicco (Udine).
A detta dei sindacati l'azienda è vicina al fallimento per i troppi debiti accumulati, per la riduzione del fatturato e degli ordini e per la produzione più che dimezzata rispetto alle potenzialità. Ma quali sono le cifre? Il primo trimestre ha confermato la debolezza del settore degli occhiali di alta gamma, il calo delle vendite (soprattutto in Europa) e la necessità di interventi d'emergenza. Nel primo quarto del 2008 Safilo aveva fatturato 326 milioni di euro che nel primo trimestre del 2009 si sono ridotti a 287,9 milioni portando il margine operativo lordo a 30,2 milioni dai 46,7 milioni di un anno prima e la posizione finanziaria netta di Safilo è peggiorata portandosi a un saldo negativo di 617 milioni di euro, ma il patrimonio netto del gruppo ammonta a 832 milioni di euro circa.
La famiglia Tabacchi  nella persona di Vittorio (nella foto) controlla il 39,9% di Safilo tramite la holding Only 3T Spa che ha debiti per un centinaio di milioni di euro garantiti dalle azioni della stessa Safilo date in pegno a Intesa Sanpaolo e Banca Popolare di Vicenza ma oggi il valore di Borsa di queste partecipazioni si è dimezzato.

IMPRESAMIA.IT-ENERGIA - Da biomasse agricole anche posti di lavoro



A breve il decreto attuativo del Mipaaf che introduce la filiera corta

ENERGIA - Da biomasse agricole anche posti di lavoro
Le energie rinnovabili prodotte nelle campagne italiane produrranno nei prossimi dieci anni circa centomila posti di lavoro. Infatti la  produzione di energia rinnovabile proveniente dall’agricoltura italiana è destinata a triplicare nei prossimi dieci anni: raggiungerà nel 2020 una percentuale dell’8% del totale rispetto all’attuale 2%.  E' uno dei dati contenuti nell'analisi  presentata dalla Coldiretti al Forum internazionale “l’energia di domani”, organizzato insieme ad Ambrosetti a Venezia. Con oltre il 70% il maggiore contributo viene dalle biomasse combustibili provenienti dal legno, dalle colture erbacee, dai residui agroalimentari e dai reflui degIi allevamenti, ma non trascurabile è il contributo dei carburanti con il 20%, mentre il restante 10% è ottenuto attraverso solare, eolico ed idroelettrico.
In Italia una spinta alla produzione di energia da biomasse è attesa dal decreto attuativo del cosiddetto collegato alla finanziaria 2007 (legge 29 novembre 2007, n. 222) che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ( Mipaaf) sta per emanare completando così il quadro dei finanziamenti espressamente rivolti alla produzione di energia elettrica mediante l’impiego delle biomasse agricole e forestali. Un provvedimento atteso dalle imprese agricole perchè riguarda, in particolare, l’introduzione di un incentivo destinato all’energia elettrica generata attraverso l’impiego di biomasse di origine agricola ottenute nell’ambito di intese di filiera o di filiera corta (70 km di distanza tra luogo di produzione della biomassa e luogo di trasformazione energetica), un criterio legato alla sostenibilità ambientale perché garantisce la riduzione delle emissioni da trasporto che caratterizzano i grandi impianti alimentati con biomassa importata e ottenuta in modo non sostenibile (deforestazione, sostituzione di coltivazioni a fini alimentari.). L’emanazione del decreto mette fine all’annosa questione della cumulabilità degli incentivi, andando a completare le prescrizioni normative che rendono l’accesso alla tariffa incentivante, da parte di impianti di proprietà di aziende agricole, agroalimentari, di allevamento e forestali, alimentati a biomasse e biogas, cumulabile con altri incentivi pubblici di natura nazionale, regionale e locale o comunitaria in conto capitale o in conto interessi con capitalizzazione anticipata non eccedenti il 40% del costo di investimento.

IMPRESAMIA.IT- CRISI - Draghi: grave ma se ne può uscire più forti



Segnali di ripresa generati dai mercati finanziari e dai sondaggi di opinione non da economia reale

CRISI - Draghi: grave ma se ne può uscire più forti
La fiducia non si costruisce con la falsa speranza, ma neanche senza speranza. Lo ha affermato il  governatore Mario Draghi (nella foto) nelle Considerazioni Finali lette davanti all'assemblea della Banca d'Italia. La situazione che si sta creando in Italia a causa della crisi economica è grave: nel 2009 il Pil scenderà dell 5% e tra ottobre 2008 e marzo 2009 ''il Pil è caduto in ragione d'anno di oltre 7 punti percentuali rispetto al semestre precedente''. La disoccupazione  ha raggiunto l'8,5% ma ''potrebbe salire oltre il 10%'' per effetto della crisi che comporterà la riduzione del personale in 2 imprese su 5. Il governatore ha delineato un quadro preoccupante sugli effetti della crisi con una cassa integrazione diffusamente usata e che si è già portata ai massimi raggiunti nel '92-'93. ''La sua copertura potenziale è limitata - ha ammonito Draghi -  interessa un terzo dell'occupazione dipendente privata e fornisce al lavoratore una indennità massima inferiore, in un mese, alla metà della retribuzione lorda media nell'industria. Inoltre, si stima che due quinti delle imprese industriali e dei servizi con 20 e più addetti ridimensioneranno il personale quest'anno - ha ribadito - la riduzione sarà probabilmente maggiore nelle imprese più piccole. Per oltre 2 milioni di lavoratori temporanei il contratto giunge a termine nel corso del 2009; più del 40% è nei servizi privati, quasi il 20% nel settore pubblico e il 38% è nel Mezzogiorno". Non solo,  l'effetto dell'aumento dei senza lavoro porta con sé la decurtazione del reddito disponibile delle famiglie e dei loro consumi. ''Un primo rischio per la fase ciclica che attraversiamo è una forte riduzione dei consumi interni a cui le imprese potrebbero reagire restringendo ancora i loro acquisti di beni capitali e di input produttivi''. Per questo Draghi ha posto al primo posto la "riforma organica e rigorosa" degli ammortizzatori sociali così da limitare il rischio più grande che corre l'Italia, vale a dire il crollo dei consumi da parte delle famiglie. Per superare la crisi bisogna "meritare la fiducia dei cittadini" allo scopo di ricreare posti di lavoro, restituire vigore alle imprese e riparare i mercati finanziari: bisogna, quindi, fare le "riforme strutturali: non solo per dire ai mercati che il disavanzo è sotto controllo, ma perché queste riforme costituiscono la piattaforma della crescita futura".
E quando sono i numeri a parlare, c'è poco da fare: il disavanzo pubblico nel 2009 supererà il 4,5% e nel 2010 il 5%; l'incidenza della spesa primaria corrente salirà, nell'anno in corso, di tre punti percentuali; la spesa pubblica complessiva supererà largamente il 50% del Pil e nei primi quattro mesi di quest'anno,  l'Iva riscossa è stata inferiore del 10% rispetto al corrispondente periodo del 2008. Anche l'imposta sui redditi delle imprese, scesa di oltre il 9% nel 2008 e potrebbe flettere in misura ancora maggiore nel 2009. Tutto questo significa, secondo il governatore, che, superata la crisi, "il nostro paese si ritroverà non solo con più debito pubblico, ma anche con un capitale privato depauperato dal forte calo degli investimenti e dall'aumento della disoccupazione". Perciò è necessario "assicurare il riequilibrio prospettico dei conti pubblici, attuare quelle riforme che, da lungo tempo attese, consentano al nostro sistema produttivo di essere parte attiva della ripresa economica mondiale". In particolare "le misure di riduzione della spesa corrente vanno introdotte nella legislazione subito, anche se con effetti differiti, senza rinvii a ulteriori atti normativi e a decisioni amministrative".
E Draghi ha dissipato anche le ultime illusioni affermando che ''i recenti segnali di un affievolimento della fase più acuta della recessione provengono dai mercati finanziari e dai sondaggi d'opinione, più che dalle statistiche finora disponibili sull'economia reale''.

IMPRESAMIA.IT-PMI - IVA: rimborsi, sgravi e semplificazioni digitali



La novità di quest'anno è la cosiddetta IVA per cassa

 PMI - IVA: rimborsi, sgravi e semplificazioni digitali
L'IVA si calcola sul reale valore aggiunto e, quindi, non è una tassa sul reddito delle società. E'soggetta a IVA qualunque cessione di beni (comprese le importazioni) e prestazione di servizi effettuate nell'esercizio di imprese o arti e professioni. L'articolo 37, comma 15 del decreto legge n. 223/2006 introduce un nuovo regime IVA denominato "regime della franchigia" che svincola dall'imposta tutti quei contribuenti che nell'anno solare precedente abbiano realizzato un volume d'affari inferiore a 7mila euro.
Per le imprese che realizzano vendite, la maturazione del debito nei confronti dell'Erario avviene al momento della cessione dei beni o della consegna/spedizione, mentre per le prestazioni di servizi avviene al momento del pagamento del corrispettivo.
Tuttavia, per cessioni di beni o prestazioni di servizi verso le Pubbliche Amministrazioni si ha la facoltà di emettere fatture con IVA ad esigibilità differita al momento della riscossione, mentre il credito IVA sorgerà nel momento in cui avviene la contabilizzazione di una fattura di acquisto.
Con il Decreto Anticrisi questa soluzione - ormai nota come IVA per cassa - è stata estesa a tutte le aziende che «nell'anno solare precedente hanno realizzato, o in caso di inizio di attività, prevedano di realizzare« un volume d'affari non superiore ai 200mila euro.
Qualora l'IVA a debito risulti essere inferiore all'IVA a credito, la società, in alternativa a computare l'importo in detrazione il mese successivo, potrà richiedere un rimborso infrannuale del credito IVA. La richiesta (semplificata con la Finanziaria 2008) deve essere inoltrata, esclusivamente in via telematica, entro la fine del mese successivo a quello della maturazione del credito ed  è possibile per i primi tre trimestri solari, le scadenze sono fissate nella seguente maniera: 1° trimestre al 30 aprile; 2° trimestre al 31 luglio; 3° trimestre al 31 ottobre.
L'istanza di rimborso va presentata compilando l'apposito modulo presente nella sezione modulistica del sito dell'Agenzia delle Entrate. La stessa procedura dovrà essere seguita in caso di compensazione dei crediti.
 Dal 1° settembre 2008, come indicato dalle modifiche dell'articolo 19-bis 1, lettera E, del DPR 633/72, l'imposta sul valore aggiunto sulle prestazioni alberghiere e sulla somministrazione di alimenti e bevande (spese di vitto e alloggio in trasferta) è interamente detraibile. Per godere di questo beneficio occorre disporre di regolare fattura, emessa contestualmente alle prestazioni stesse, con aliquota al 10%. La fattura andrà annotata nel registro IVA acquisti.  Qualora la cessione di alimentari sia un servizio accessorio a una prestazione principale, in sintonia con il primo comma dell'articolo 12 del decreto IVA, gli alimentari ereditano l'imposta della prestazione principale.
Con la sentenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea del 14 settembre 2006 (ordinanza che ha contribuito all'innalzamento di un punto percentuale del deficit 2006 e che porterà il Ministro dell'Economia a ridurre la deducibilità dei costi delle auto aziendali dal 50% al 30%) è stata sancita l'incompatibilità con il diritto comunitario delle disposizioni che prevedevano la parziale detraibilità dell'IVA sulle autovetture (era presumibile da parte del legislatore un utilizzo promiscuo del bene dal contribuente).
Qualora si proceda ad un acquisto intracomunitario di un'autovettura, al momento dell'immatricolazione diventa necessario allegare copia del modello F24, contenente il numero del telaio dell'autoveicolo, con il quale è stata pagata l'IVA.

IMPRESAMIA.IT- AMBIENTE - Prestigiacomo: bene lo scooter ecologico



Un contributo importante per le mobilità sostenibile con riduzione delle emissioni di CO2

AMBIENTE - Prestigiacomo: bene lo scooter ecologico
Il nuovo scooter  lanciato dalla Piaggio risponde alla sfida lanciata dal Governo. Lo ha detto ilministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo intervenendo alla presentazione del nuovo Piaggio Mp3 Hybrid, primo scooter ibrido al mondo dotato di un motore termico e di uno elettrico che, operando in sinergia, consentono di ottenere una drastica riduzione sia dei consumi di benzina sia delle emissioni di CO2.
“L’ho guidato ed è bellissimo. Ha tutte le caratteristiche di uno scooter funzionale per la città, ed in più, grazie  al sistema ibrido di propulsione, ad emissione quasi zero. Credo proprio – ha proseguito il ministro – che possa dare un contributo importante sulla strada di una società a basse emissioni di carbonio, obiettivo che si realizza anche attraverso la definizione di una nuova strategia della mobilità urbana. Il nostro obiettivo è quello del contenimento e della riduzione di tutte le  emissioni atmosferiche inquinanti, alla cui produzione concorrono in maniera rilevante i gas di scarico dei mezzi di trasporto. Lo scooter della Piaggio – ha concluso il ministro – dimostra che si può lavorare anche nel settore della mobilità urbana per raggiungere questo ambizioso obiettivo”. E proprio lo scooter è sinonimo di mobilità urbana: è il mezzo ideale per districarsi rapidamente nel traffico congestionato della metropoli ma anche per piacevoli evasioni nei week-end.
Con Piaggio Mp3 Hybrid non si deve più scegliere tra prestazioni ed ecologia, tra un veicolo per recarsi a lavorare in centro ed uno per i percorsi piu' lunghi, anche extraurbani. Mp3 Hybrid è mosso dal rivoluzionario sistema di propulsione ibrida che il Gruppo Piaggio ha sviluppato per primo nel mondo delle due ruote, unendo i vantaggi del motore a benzina a quelli del motore elettrico.
La soluzione Hybrid non si limita infatti ad offrire due distinte possibilità di propulsione, ma le integra in un sofisticato sistema che permette di coniugare la potenza del motore termico e gli straordinari vantaggi ambientali di quello elettrico. Mp3 Hybrid è divertente e sicuro nei tratti extraurbani nei quali mette in mostra le superiori caratteristiche dinamiche di Piaggio Mp3 e può viaggiare anche nelle ZTL: due scooter in uno, insomma, per una mobilità sicura, facile, economica e divertente a 360 gradi.

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Flessione del 32,3% tra 2007 e 2008

La produzione di alcol tra il 2007 ed il 2008 ha segnato una flessione del32,3%: da 1.175.000 ettanidri si è passati a 795.000. Pesante (-70%) il calo dell'alcool da vino. In calo anche la produzione delle acquaviti (44,9%) in particolare la grappa che nel 2008 ha visto un calo di produzione del 2,63% pari a 500.000 litri in meno. Segnale incoraggiante arriva invece dall'export: nel 2008 grappe e acquaviti hanno avuto un incremento dell'11,4%.

IMPRESAMIA.IT- EVENTI – ArtèFoto: primo festival di fotogiornalismo



Ad Ancona la seconda edizione dal 29 a 7 giugno

EVENTI – ArtèFoto: primo festival di fotogiornalismo
Seconda edizione per ArtèFoto, il primo festival italiano dedicato al fotogiornalismo, allestito in sei paesini dell’entroterra marchigiano tra il 29 maggio e il 7 giugno. In mostra, fra gli altri, i reportage di tre vincitori del World Press Photo: Francesco Zizola, Ami Vitale, Nina Berman.

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