venerdì 25 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-LAVORO - Arriva il Sommelier del miele


Sta conoscendo un vero e proprio boom la figura dell'assaggiatore di miele
Dopo quello di vino, olio, caffè e cioccolato, sta conoscendo un vero e proprio boom la figura dell'assaggiatore di miele: un esperto capace di distinguere senza indugio tra le decine di tipologie di miele prodotte in Italia, valutandone la qualità, la purezza e la provenienza riconoscere sapori e profumi tipici.''Occorre innanzitutto avere una predisposizione naturale, ovvero un ''buon naso'' - ha spiegato Hubert Ciacci, iscritto all'Albo nazionale degli esperti in analisi sensoriale del miele e presidente della ''Settimana del miele'' che si recentemente svolta a Montalcino - poi è necessario frequentare il corso di introduzione per diventare 'assaggiatore di miele, che è aperto a tutti, dura pochi giorni e si può trovare in molte città d'Italia''.L'obiettivo del corso, che sta registrando un notevole incremento di iscrizioni, è insegnare una tecnica precisa che permetta di fornire valutazioni e formulare giudizi obiettivi sul miele. Così gli aspiranti assaggiatori, oltre alle lezioni teoriche su composizione, caratteristiche, tecnologia, legislazione, tecnica di degustazione e usi del miele, si cimentano in prove pratiche per individuare e riconoscere sapori e profumi tipici delle varie tipologie. Prima della degustazione professionale di miele è importante non bere caffè o alcolici, non fumare, non lavarsi i denti con dentifrici alla menta e non usare profumi prima dell'assaggio. L'analisi sensoriale comporta tre fasi successive: visiva, olfattiva e gustativa. Il miele va osservato nella confezione originale (per valutare soprattutto lo stato di pulizia e gli eventuali difetti di cristallizzazione), e poi versato in un apposito bicchiere a palloncino, distribuendolo sulle pareti per aumentare l'esalazione degli odori. Dopo l'esame olfattivo si prelevano quindi 1 o 2 grammi di miele che vengono portati alla bocca, insalivati, disciolti e lentamente deglutiti in modo da percepirne il gusto, l'aroma e gli eventuali retrogusti. La valutazione della struttura cristallina può essere fatta sullo stesso prelievo o su uno successivo, schiacciando il prodotto tra lingua e palato, percependo così coesione, dimensioni e forma dei cristalli.''I successivi due livelli di perfezionamento - ha aggiunto Ciacci - seguiti da un rigidissimo esame che se superato consente l'iscrizione all'Albo, sono invece riservati agli addetti ai lavori (apicoltori, tecnici di aziende alimentari, responsabili del controllo e dell'acquisto di miele presso aziende o catene di distribuzione, erboristi), perché estremamente complessi. Basti pensare che gli iscritti all'Albo ufficiale sono solo 349 in tutta Italia''.

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