martedì 14 luglio 2009

IMPRESAMIA.IT-UE – Insediato oggi il nuovo Parlamento europeo


Il polacco Jerzy Buzek è il nuovo presidente
Si è insediato oggi per la prima volta dopo le elezioni dei suoi componenti svoltesi agli inizi di giugno. Il popolare polacco Jerzy Buzek (nella foto) è stato eletto nuovo presidente dell'Assemblea. Sempre oggi si sceglieranno anche i 14 vice-Presidenti.
Gli europarlamentari entreranno nel vivo dei lavori già da mercoledì mattina, con il dibattito che conclude il semestre di Presidenza ceca dell'UE. A seguire, presentazione del programma svedese da parte del premier Reinfeldt, che risponderà alle domande dei parlamentari. Nel pomeriggio di mercoledì, in discussione i temi caldi dell'attualità internazionale: Iran, Cina e Honduras.

IMPRESAMIA.IT-IMPRESE - Anche le italiane tra le top ten di Fortune


Tra le prime classificate: Eni, Generali, Unicredit, Fiat, Enel e Intesa San Paolo
Nella lista delle 500 maggiori società del mondo stilata dalla rivista americana Fortune, Eni è la prima tra le italiane. E diciassettesima tra le leader a livello internazionale. Rconfernata anche la Generali, sotto di tredici posti rispetto alla classifica dell'anno scorso: trentaquattresima nel 2008, quarantasettesima nel 2009. Il gruppo Unicredit, nonostante il periodo di congiuntura economica, ha visto aumentare nell'ultimo anno il volume dei ricavi del 22% superando se stessa e arrivando al cinquattottesimo posto, con uno scarto dallo scorso anno ad ora di undici posizioni. Anche il bilancio di Fiat (solo al sessantaquattresimo posto) e Enel risulta essere positivo data la crescita dei ricavi. L'azienda torinese ha infatti raggiunto il sessantaquattresimo scalino dal settantunesimo del 2008. Migliora anche Intesa San Paolo (dalla centoquarantaquattresima posizione del 2008 passa alla centotrentasettesima). Indietreggia di sei punti invece Telecom Italia (al centosessantaseiesimo posto). Le altre tre società italiane in classifica sono Poste Italiane (trecentotrentanovesima), Finmeccanica e Premafin Finanziaria.

IMPRESAMIA.IT-NOVITA' - Do you Poken? E il biglietto da visita va in soffitta


La simpatica pennetta usb che cambierà il modo di scambiarsi informazioni
E' arrivato anche in Italia il piccolo dispositivo usb che sostituisce il tradizionale biglietto da visita. E' Poken, il ciondolo usb a forma di pupazzetto che contiene i propri dati utente da scambiare con gli altri. La frase "do you Poken?" è stata coniata dalla società di Losanna che usa la tecnologia Poken in dispositivi a forma di piccoli personaggi con una mano gigante che funzionano come biglietti da visita digitale. Insomma Poken è una speciale pendrive usb su cui è possibile memorizzare ogni genere d’informazioni come il numero di telefono, l’indirizzo di posta elettronica e i dati dei vari social network. Poken è costituito da due pezzi: un “corpo” e una “manina” : il corpo può essere scelto tra i tanti pupazzetti disponibili, mentre la mano, uguale per tutti i Poken, contiene un piccolo Led lampeggiante che si illumina quando due mani si avvicinano e cominciano a scambiarsi informazioni. Quindi basta accostare i rispettivi pupazzetti e il gioco è fatto: una luce verde avviserà quando il collegamento e il relativo scambio di biglietti digitali è avvenuto. Una volta collegato al pc, il Poken si connette al sito doyoupoken.com dove è possibile aggiornare i propri dati e archiviare quelli dei contatti presi.Il costo si aggira sui 18 euro ma per saperne di più e per acquistare i Poken per sé stessi e da regalare ai propri amici (più persone cominciano ad usarlo e più diventerà davvero utile e divertente) l’indirizzo ufficiale è http://www.doyoupoken.com/PokenWeb/corporate/welcome.jsf mentre il sito italiano dedicato interamente ai Poken, con istruzioni, novità e negozio online, è http://www.poken-it.com/.

IMPRESAMIA.IT-IL CASO - Lavoro nero e poca sicurezza in Romagna


Clandestini, irregolarità e multe per decine di migliaia di euro
I controlli hanno riguardato imprese gestite da cinesi, tra Cesena, Forlì, Meldola e Predappio. Dallo scorso mese di marzo sono diversi gli interventi congiunti effettuati dai funzionari della Direzione provinciale del lavoro, dell’Inps, dell’Inail e delle Ausl di Forlì e Cesena, coordinati dal direttore provinciale del lavoro, e delle forze dell’ordine, coordinate dal questore, che hanno riguardato in particolare aziende del settore manifatturiero (confezioni e mobile imbottito). Diverse sono le irregolarità e le violazioni emerse dai controlli. In particolare 18 persone, di cui tre clandestini deferiti all'Autorità giudiziaria e uno espulso con provvedimento emesso dal prefetto, sono state trovate a lavorare in nero. Trentuno sono i lavoratori subordinati irregolari, di cui diciassette stranieri extracomunitari.In un'azienda è stato riscontrato anche un mancato versamento di contributi Inps e di premi Inail su una base retributiva di 42.052 euro. Sei sono le aziende dove, vista la presenza di lavoratori in nero, è stata sospesa l'attività. In seguito alle irregolarità e violazioni, poi sono state effettuate sanzioni amministrative e civili: in un caso ,la multa è arrivata a 95mila euro. Sono state, inoltre, accertate, da parte delle unità operative prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro delle Ausl di Forlì e di Cesena, violazioni delle norme in materia di igiene, nonché di sicurezza nei luoghi di lavoro con la conseguente irrogazione di sanzioni per 42.000 euro. Altri controlli sono stati effettuati nel settore dell’edilizia presso due cantieri di Forlì e di Cesena, dove è stato trovato un lavoratore in nero. In particolare, presso uno dei cantieri, sono state accertate violazioni della normativa vigente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro che hanno portato a sanzioni per a 5.500 euro.L'operazione si colloca nell'ambito dell’attività, da tempo avviata allo scopo di elevare il livello di sicurezza nei luoghi di lavoro, promossa e coordinata dalla prefettura di Forlì-Cesena, prosegue la lotta al lavoro nero e sommerso grazie al "Piano d’azione e di coordinamento delle attività ispettive e di controllo in materia di lavoro irregolare e sicurezza sul lavoro", che vede operare, in stretta collaborazione, polizia, carabinieri e guardia di finanza.

IMPRESAMIA.IT-REGIONI - Toscana: è nato il progetto Rocco


Al via un progetto regionale per fornire assistenza ai familiari delle vittime del lavoro
Una consulenza a 360° per risolvere tutti i problemi dei familiari delle vittime di incidenti sul lavoro. Ecco l'obiettivo del progetto R.O.C.C.O. il cui acronimo che sta per Reinserire, Occupare, Curare, Condividere gli Ostacoli, è stato scelto - si legge in una nota del Ministero dell'Interno - per ricordare il nome di uno dei lavoratori ( Rocco Marzo - ndr) deceduti dell’acciaieria Tyssen Krupp di Torino. Il progetto, attivato il 10 luglio con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa nella prefettura di Firenze, mette in campo una task-force in grado di assicurare, in tempi brevi, il supporto necessario ai familiari delle vittime di incidenti sul lavoro, sul piano sanitario, fiscale e del reinserimento lavorativo. Due gli obiettivi principali: da un lato informare meglio famiglie e imprese sulle opportunità riconosciute dalla normativa, dall’altro accelerare le procedure per l’erogazione dei benefici che non sono solo economici, ma comprendono anche assistenza sanitaria, riabilitativa e psicologica, inserimento e reinserimento lavorativo, agevolazioni fiscali. "In Toscana - ha riferito il prefetto Andrea De Martino - cala il numero degli infortunati sul lavoro. Ben - 4,3% nel 2008 rispetto al 2007, un dato superiore alla media nazionale che è del 4,1% , mentre purtroppo crescono gli incidenti con esito mortale, passati dai 70 del 2007 agli 82 dell’anno scorso, con un aumento del 7,2%". L'iniziativa ha concorso al premio "Lavoriamo insieme" assegnato dal ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione alle iniziative che sviluppano una buona PA, riuscendo a livello nazionale fra i 13 vincitori della categoria ‘Semplificazione per i cittadini e le imprese. Il protocollo d’intesa è stato siglato a Palazzo Medici Riccardi da prefettura, provincia, direzioni provinciali del Lavoro e dell’Inail, Aziende sanitarie 10 e 11, Confindustria Firenze, Ance Toscana, Cna, Confartigianato Imprese, Unione agricoltori, organizzazioni sindacali e Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro-Anmil Onlus.

IMPRESAMIA.IT-SVILUPPO - Dall'ecologia un possibile rilancio per il tessile


Le energie rinnovabili al servizio di un settore in crisi che deve recuperare competitività
Una sfida per cercare di invertire l’attuale emorragia occupazionale del distretto produttivo pratese. A lanciarla è stata l'Anter, Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili, di cui è coordinatore nazionale Antonio Rancati (nella foto) che ha organizzato a Prato un convegno con l’obiettivo di promuovere il “tessile verde” conseguente all’affermazione culturale ed economica di un nuovo paradigma di sviluppo, basato sulla Green economy e la sostenibilità. Il percorso che il convegno ha cercato di indicare riguarda innanzitutto un’interazione più forte tra il mondo universitario e il sistema delle imprese pratesi, cercando di spostare l’asse economico-produttivo del distretto verso l’elaborazione di un prodotto che abbia in sé una serie di valori aggiunti, che vanno dal minor spreco di risorse (tessuti rigenerati) all’uso di sostanze non nocive per la salute di chi indossa i capi (fibre naturali), senza dimenticare l’uso di nuove e sostenibili tecnologie nel processo produttivo, come è il caso delle energie rinnovabili. Infatti, l'Anter è un’associazione nazionale sulle fonti rinnovabili costituita da riconosciuti professionisti ed economisti energetici per lo sviluppo e la promozione di nuove tecnologie applicate alle fonti rinnovabili (solare, eolico, idrico, biomasse), che conta su 28mila iscritti in tutta Italia, e ha come obiettivo del 2009 quello di creare un importante e capillare strumento di collaborazione e di confronto con i cittadini, associando know-how e competenza a dinamismo, disponibilità e velocità di risposta.In sintesi, una via per uscire dalla crisi c'è ed è la sperimentazione industriale e produttiva su larga scala perché non bastano né il finanziamento pubblico, né l’investimento in ricerca e sviluppo: "una crisi reale impone soluzioni reali - ha spiegato Enrico Giangreco, docente all’università Carlo Cattaneo Liuc e giornalista economico - in Italia una coalizione di pubblico e privato, dovrebbe farsi carico di sostenere grandi formule industriali innovative, che hanno bisogno di un ampio coordinamento e di progetti dalle ricadute significative, che potrebbero, realmente, dare un contributo alla crescita della produttività dell’intero sistema economico e, quindi, del tessile. L’Università - ha concluso Giangreco - avrebbe il ruolo di supervisor capace di garantire la correttezza delle scelte, in termini economico-aziendali".

IMPRESAMIA.IT-UE - In lieve crescita la produzione industriale 2009


Tuttavia, secondo l'Eurostat, continua il trend negativo rispetto ai dati dello scorso anno
A maggio la produzione industriale della zona euro è aumentata dello 0,5% rispetto al mese di aprile. Ma è scesa del 17% rispetto al maggio del 2008. Nell'area dei Ventisette il dato è cresciuto dello 0,1% rispetto ad aprile ed è calato del 15,9% su base annua. E' quanto emerge dalle stime di Eurostat, l'ufficio statistico delle comunità europee. Su base mensile si tratta della prima variazione mensile positiva del 2009. L'ultimo dato mensile positivo per la zona euro risale all'agosto del 2008, con il +0,2%, mentre per i Ventisette è del febbraio 2008, con +0,3%. La produzione industriale dell'Italia è rimasta invariata rispetto al mese precedente ed ha ceduto il 19,8% rispetto all'anno precedente. A maggio, rispetto al mese di aprile, la produzione di beni capitali è aumentata dell'1,2% nella zona euro e dello 0,5% nei Ventisette. I beni al consumo non durevoli sono aumentati dello 0,8% e dello 0,4% rispettivamente. I beni intermedi sono cresciuti dello 0,3% e sono rimasti stabili nei Ventisette. L'energia ha ceduto lo 0,2% nella zona euro, ma è cresciuta dell'1,2% nei Ventisette. I beni al consumo durevoli sono scesi del 2,9% e dell'1% rispettivamente. Tra gli Stati membri i cui dati sono disponibili, gli aumenti più alti sono stati registrati in Lituania (+7,3%), in Germania (+3,7%), in Slovenia (+2,9%) e in Francia (+2,6%), mentre i cali più netti sono stati quelli della Lettonia (-4%), della Spagna (-2,9%), della Svezia (-2,6%) e della Finlandia (-2,2%). Rispetto al mese di maggio 2008 la produzione di beni al consumo non durevoli è scesa del 2,2% nella zona euro e del 2% nei Ventisette. L'energia è scesa del 9,3% e del 6% rispettivamente. I beni al consumo durevoli sono scesi del 21,2% nella zona euro e del 17,2% nei Ventisette. I beni capitali sono scesi del 22,1% e del 21,2% rispettivamente. I beni intermedi sono scesi del 23,4% nella zona euro e del 22,5% nei Ventisette. La produzione industriale è scesa in tutti gli Stati membri i cui dati sono disponibili. I cali più netti sono stati registrati in Estonia (-29,9%), in Finlandia (-23,2%) e in Lussemburgo (-22,9%), mentre i più contenuti sono stati quelli dell'Irlanda (-4,1%), della Polonia (-5,1%) e della Grecia (-7,4%).

IMPRESAMIA.IT-USURA - Siglato un protocollo Adiconsum e Abi


Anche i consumatori al tavolo di lavoro sui Fondi di prevenzione
L'Adiconsum invita il Governo a riprendere con vigore la lotta al racket e all’usura. Il protocollo sottoscritto dall'associazione dei consumatori Adiconsum con Abi, Associazione bamcaria italiana, insieme ai vari soggetti attivi nella lotta all’usura e al racket, per la costituzione di un tavolo di lavoro, è di estrema importanza in un momento di gravi difficoltà delle famiglie e delle piccole imprese.Il protocollo si inserisce in un momento in cui aumentano le domande per l’accesso ai Fondi prevenzione usura ed è in discussione il disegno di legge 207 per la riforma della legge antiusura (108/96) e per l’introduzione, a oltre otto anni dalla prima richiesta dell’Adiconsum, del concordato familiare per le famiglie sovraindebitate.In particolare il Tavolo ha come obiettivi il tempestivo intervento in caso di situazioni di fragilità presenti nei territori; la ricerca di soluzioni condivise e la loro applicazione, anche di concerto con le Prefetture e la realizzazione di campagna di informazione sull’utilizzo dei Fondi.Queste iniziative insieme quelle poste in essere per migliorare i rapporti bancari verso imprese e famiglie, di revisione delle modalità di calcolo del tasso di usura, di assegnazione di nuovi fondi per la prevenzione usura che devono però trovare una sistematizzazione annuale e non dipendere dalle scelte pur positive del Commissario antiracket e antiusura, debbono rilanciare una battaglia che rischia di essere persa sia per la forte diminuzione delle denunce dovuta alla scarsa fiducia delle vittime verso le misure attuate dal fondo vittime dell’usura sia per l’aggravarsi della crisi finanziaria che sta colpendo le famiglie e che, al di là di facili ottimismi, non sarà breve.

IMPRESAMIA.IT-DPEF- Chiesta la Tremonti ter anche per imprese agricole


Vecchioni: dare alle aziende la possibilità di ristrutturare i mutui
Interventi sul fronte del credito e della previdenza con estensione della “Tremonti ter”. Sono queste le richieste portate dal presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni ( nella foto) all’incontro con il Governo per la presentazione del Dpef.
“C’è un problema di liquidità - ha detto Vecchioni - che esploderà inevitabilmente dopo l’estate. Per questo è necessario dare alle aziende la possibilità di ristrutturare i mutui e di sospendere temporaneamente i pagamenti nei confronti delle banche.” E considerato che una delle maggiori criticità risiede nel reperimento delle risorse da parte degli istituti di credito, Confagricoltura ipotizza una garanzia dello Stato su queste operazioni e la possibilità per la banca finanziatrice di approvvigionarsi in via speciale a costi più bassi. Il risultato sarebbe l’applicazione di un tasso per l’impresa inferiore a quello di mercato, senza un eccessivo esborso da parte dello Stato.Il presidente Vecchioni ha chiesto inoltre di estendere alle imprese agricole che determinano il reddito su base catastale le misure previste dalla “Tremonti ter” per la detassazione degli utili reinvestiti.Per quanto riguarda gli oneri sociali, Confagricoltura valuta necessario, rendere strutturali le agevolazioni contributive a favore delle imprese agricole che operano in zone montane e svantaggiate (in scadenza a fine anno). Altrettanto necessario è introdurre specifiche misure di alleggerimento del costo del lavoro per le imprese agricole ubicate nelle aree non agevolate del centro-nord, mediante l’estensione della cosiddetta “riduzione del cuneo fiscale” agli operai agricoli a tempo determinato con garanzia occupazionale minima di 100 giornate annue.Sul fondo di solidarietà nazionale, una delle richieste più urgenti di Confagricoltura, il ministro Zaia ha annunciato oggi che sarà inserito nel decreto anticrisi, permettendo così agli agricoltori di avere una copertura assicurativa sulle colture, nella consapevolezza di ottenere un sostegno sui premi.