giovedì 25 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-SISMA - Gruppo Menarini dona 12 mln a dipendenti abruzzesi


Ripresa la produzione con una serie di agevolazioni per i dipendenti
La Menarini Manufacturing L'Aquila conta 130 dipendenti di cui 35 esterni che lavorano stabilmente. Dopo tre settimane da terremoto, il 23 aprile scorso, l'azienda è ripartita con due linee di confezionamento mentre le restanti linee sono diventate di nuovo operative dal 26 aprile. Il 4 maggio sono ripartiti tutti i reparti con le lavorazioni del bulk farmaceutico. Per mantenere i ritmi produttivi, i turni di lavoro sono stati organizzati in modo da venire incontro alle esigenze dei singoli lavoratori e tuttora il raggiungimento del sito produttivo viene supportato con mezzi aziendali. In prima battuta sono stati organizzati con Dompè pha.r.ma dei bus navetta per portare e riportare da lavoro i dipendenti e da inizio maggio l'azienda ha messo a disposizione dei dipendenti auto aziendali per il raggiungimento del posto di lavoroLa Menarini ha garantito il servizio mensa (pranzo e cena) per i lavoratori, allestito in una tenda da campo e è tuutora sospesao il turno di notte. Non solo, l'azienda ha garantito lo stipendio pieno ai dipendenti (anche interinali) per il periodo di chiusura ed è stato istituito un conto corrente per il sostegno alle famiglie disagiate. Inoltre, l'azienda sostiene e sosterrà le spese per le famiglie dei dipendenti che volessero spostarsi in altre zone d'Italia, ai dpendenti viene garantito un supporto economico per le situazioni più problematiche da un punto di vista abitativo e ai residenti a L'Aquila è stata erogata una donazione di 112.549 euro da parte di tutti i dipendenti del Gruppo farmaceutico Menarini.

IMPRESAMIA.IT-CRISI - SARDEGNA: a rischio chimica, tessile ed energia


Lunedì 29 giugno la Commissione industria della Camera dei deputati verificherà lo stato di crisi
La Commissione industria della Camera dei Deputati verificherà lo stato di crisi dell'industria sarda. Infatti, sarà in Sardegna lunedì prossimo proprio con questo scopo. Lo ha reso noto la Cisl comunicando che a Portotorres (nella foto) l'organismo parlamentare sentira in audizione le segreterie regionali confederali che esporranno la difficile situazione produttiva e occupazionale e i ritardi e le inadempienze relativi agli accordi di programma sulla chimica e sull'energia. I sindacati intendono denunciare "i silenzi sull'impegno assunto di rivedere l'intesa Stato-Regione con uno specifico accordo di programma quadro per rilanciare le attivita' produttive in Sardegna". Le segreterie confederali che vogliono affrontare tutte le questioni aperte della chimica, voglio anche denunciare le inadempienze riguardanti Ottana, il settore tessile e le difficoltà delle industrie energivore del Sulcis.La decisione della Commissione industria della Camera di verificare direttamente in Sardegna lo stato di crisi dell'economia isolana - si legge in una nota - assume una notevole rilevanza alla luce della decisione assunta da Cgil, Cisl e Uil di tenere lo sciopero generale dei settori produttivi e dei servizi a rete per il 10 luglio prossimo.L'audizione rafforzerà richiesta dei sindacati confederali al Governo nazionale per riaprire il confronto a Palazzo Chigi sull'emergenza industriale della Sardegna e dei servizi a rete.Non bisogna infatti perdere più tempo di fronte alla continua e costante perdita di posti di lavoro in tutti i settori economici. L'Istat ha rilevato nel primo trimestre 2009 un tasso di disoccupazione al 14,1%, mentre il tasso di occupazione è sceso al 49,4% e il tasso di attività al 57,6% (sono i dati più bassi degli ultimi cinque anni). L'industria continua a perdere posti di lavoro: sono -10.000 negli ultimi dodici mesi.Ai parlamentari sardi e a quelli nazionali verrà chiesto non solo di registrare le drammatiche difficoltà produttive della Sardegna ma di farsi interpreti presso il Governo di riaprire i tavoli del confronto con le parti sociali e la Regione e di rilanciare insieme al sindacato una nuova vertenza con l'Unione europea sul tema energetico, delle telecomunicazioni e trasporti e sul riconoscimento dell'insularità.

IMPRESAMIA.IT-SVILUPPO - Calabria e Toscana con la sponda sud


Progetto di collaborazione Inpromed per una rete permanente di business
La sponda sud del Mediterraneo ha tassi di crescita del 5% l’anno, un’opportunità da gogliere subito. "Un'opportunità - si legge in una nota - che le Regioni Calabria e Toscana vogliono cogliere." Per questo i due assessori alle attività produttive ed allo sviluppo economico, Ambrogio Brenna e Francesco Sulla, hanno stretto un accordo per incrementare gli scambi con Marocco, Tunisia, Egitto ed Albania, a partire dalla modernizzazione ed integrazione delle attività portuali (Gioia Tauro e Livorno in primis). Il progetto di collaborazione si chiama ‘Inpromed’ (international project of mediterranean area) e punta a creare una rete permanente di relazioni economiche tra i sei soggetti a favore delle imprese che operano nei comparti logistica, agroindustria, artigianato di qualità, meccanica e costruzioni. Il primo confronto operativo è avvenuto a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) con l’organizzazione del workshop "Logistica portuale e area di libero scambio mediterranea nel 2010". All’incontro, finalizzato all’individuazione delle linee-guida di attività per i prossimi 18 mesi di lavoro, hanno partecipato i rappresentanti calabresi e toscani di Unioncamere, dei Consorzi artigiani, delle Università, l’Autorità portuale di Gioia Tauro, i dirigenti di Sace e Simest e le delegazioni diplomatiche ed economiche di Albania e Marocco, oltre che del Dipartimento delle attività produttive delle due Regioni . "Il punto di forza di ‘Inpromed’ - si legge ancora nella nota - é lo sviluppo di una piattaforma logistica comune tra i sei soggetti mediterranei, grazie all’hub portuale di Gioia Tauro che permette l’integrazione con gli altri scali interessati. L’obiettivo è quello di facilitare la realizzazione di filiere produttive e commerciali per l’import-export tra le aziende dei settori ritenuti di maggiore interesse per tutti i partner". "La Calabria - ha detto Antonio Martini, dirigente generale di Dipartimento attività produttive della Regione Calabria - è il ponte naturale per facilitare nel 2010 l’avvio dell’area di libero scambio nel Mediterraneo e questo nostro progetto è work in progress, aperto alla proposte di categorie e mondo della ricerca". "Oggi - ha affermato Simone Sorbi, responsabile del settore innovazione e ricerca del Dipartimento dello sviluppo economico della Regione Toscana - avviamo un percorso di avvicinamento ai quattro Paesi mediterranei, puntando alla crescita degli scambi attraverso il miglioramento della logistica, ma avendo sempre attenzione alla sostenibilità ambientale".

IMPRESAMIA.IT-UE - Aiuti di Stato: Italia scorretta per posti di lavoro


Giudicati in parte incompatibili con le regole del mercato comune
Italia colpevole di non aver eseguito una sentenza di recupero di aiuti illegali e incompatibili. La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia delle Comunità europee per non aver dato esecuzione ad una sentenza della Corte del 2004 (causa C-99/02) che confermava una decisione del 1999 con cui la Commissione aveva accertato la concessione, da parte dell’Italia, di aiuti illegali e incompatibili e ne aveva ordinato il recupero. Gli aiuti illegali in questione erano stati concessi sotto forma di esenzione da contributi di previdenza sociale nei casi in cui le imprese non potevano provare l’avvenuta creazione di nuovi posti di lavoro o che i lavoratori assunti avessero difficoltà particolari per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro. Malgrado siano già trascorsi oltre cinque anni da tale sentenza, l’Italia ha recuperato soltanto una piccola parte degli aiuti, complessivamente stimati a circa 281 milioni di euro. La Commissione richiede ora pertanto alla Corte di giustizia di comminare all’Italia ammende ai sensi dell’articolo 228 del trattato CE.Il commissario responsabile per la Concorrenza Neelie Kroes (nella foto) ha osservato: “La Commissione adotterà tutte le misure giuridiche necessarie per garantire che gli Stati membri adempiano ai loro obblighi di recupero degli aiuti illegali ed incompatibili". Il 1° aprile 2004, nella causa C-99/02, la Corte di giustizia ha dichiarato che l'Italia non aveva rispettato gli obblighi di recupero imposti dalla decisione della Commissione dell'11 maggio 1999 (vedi IP/99/321 ). La decisione riguardava misure di aiuto per la promozione dell'occupazione. La Commissione aveva constatato che una parte degli aiuti era incompatibile con il mercato comune in quanto non adatta a conseguire l'obiettivo dichiarato della creazione di posti di lavoro e che doveva quindi essere recuperata presso i beneficiari.L’Italia non ha finora comunicato alla Commissione l’avvenuto recupero completo degli aiuti. In base ai calcoli più recenti presentati dall’Italia, è stato recuperato meno del 20% dell’importo complessivo, stimato a circa 281 milioni di euro, a più di dieci anni dalla decisione di recupero originaria della Commissione e a più di cinque anni dalla precedente sentenza della Corte di giustizia.La Commissione ha pertanto deciso di richiedere alla Corte di giustizia di comminare ammende sotto forma di penalità di mora giornaliera, da calcolare dalla data della sentenza che la Corte di giustizia emetterà fino al momento in cui l’Italia riuscirà a completare il recupero, nonché di una somma forfettaria relativa al periodo trascorso dalla precedente sentenza della Corte del 2004. Per il calcolo delle ammende la Commissione applicherà la propria comunicazione del 2005 sull’applicazione dell’articolo 228 del trattato CE. La proposta terrà pertanto conto della gravità dell’infrazione, del considerevole periodo trascorso dalla precedente sentenza della Corte di giustizia e della situazione dello Stato membro.

IMPRESAMIA.IT-SANITA' - Continua la querelle sulle parafarmacie



MNLF: al Senato l’emendamento Saltamartini che prevede la chiusura delle parafarmacie
Il tentativo di cancellare le liberalizzazioni eliminando le parafarmacie prosegue. Lo si legge in una nota del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti (MNLF) nella quale si spiega che in questi giorni viene discusso al Senato l’emendamento Saltamartini che prevede la chiusura delle parafarmacie mentre le farmacie cedono farmaci ansiolitici, antidepressivi, anticoagulanti, antinfiammatori e molti altri senza la dovuta presentazione della ricetta medica.Tale pratica, ormai diffusa su tutto il territorio nazionale - ricordano i liberi farmacisti - non ha niente a che vedere con i casi d’urgenza e necessità permessi da un apposito provvedimento del 2008, ma più semplicemente con il desiderio di sempre maggiori incassi, in pieno disprezzo delle più elementari norme di tutela della salute pubblica e dell’etica professionale. Le farmacie possono - viene sottolineato nella nota - nei casi di patologie croniche o al fine di non interrompere trattamenti terapeutici, consegnare farmaci senza la dovuta prescrizione medica, tale dispensazione deve essere però obbligatoriamente annotata in un registro che nella quasi totalità dei casi è completamente ignorato. Riprova ne è che la comunicazione dei dati relativi ai casi e alla tipologia del ricorso alla cessione dei farmaci senza ricetta previsti nei casi d’urgenza che doveva essere consegnata entro il dicembre del 2008 è slittata di un anno. (nota Min. Lavoro e salute 1/6/2009).Secondo il MNLF tale proroga è stata probabilmente concessa perché i dati da comunicare sono numericamente insignificanti in quanto poche farmacie all’atto della consegna del farmaco senza ricetta registrano l’operazione. Pochi i casi di reale urgenza e necessità, molti quelli di violazione delle disposizioni di legge: infatti, farmacisti laureati e abilitati che operano nelle parafarmacie non possono per legge dispensare farmaci con obbligo di ricetta, contemporaneamente altri farmacisti perché titolari di farmacia cedono gli stessi farmaci con la semplice richiesta verbale. Tale contraddizione non è più sopportabile e gli organismi competenti dovrebbero occuparsene con maggiore attenzione. Questi - secondo il MNLF - sono i problemi reali della distribuzione del farmaco, non le parafarmacie che al contrario sono una risorsa per i cittadini e la società italiana.

IMPRESAMIA.IT-PMI - 5 desk a supporto dell'internazionalizzazione


La Confassoexport li mette subito a disposizione delle imprese italiane
Già operativi cinque desk per l'internazionalizzazione dell Pmi in Dubai, Russia, Brasile, Argentina e Vietnam. Si tratta di basi commerciali a disposizione degli operatori italiani in punti strategicamente importanti per il nostro commercio estero: uffici Assoexport associati alla Confassoexport, l'Associazione confederale delle Assoexport per l'internazionalizzazione delle Pmi, da cui hanno ricevuto mandato e know-how operativo. Lo ha comunicato il segretario generale della Confassoexport, Mauro Broda, spiegando che "abbiamo potuto costatare come la presenza di nostri desk nei Paesi esteri costituisca un punto di riferimento essenziale nel percorso di internazionalizzazione delle aziende". Infatti, gli Assoexport desk si avvalgono di "personale altamente qualificato, che parla italiano, a completa disposizione dei nostri operatori che sbarcano in quei Paesi al seguito delle nostre manifestazioni o fiere - ha spiegato Broda - Nei nostri desk trovano ogni tipo di assistenza linguistica e logistica". Gli Assoexport desk rappresentano un particolare punto di forza a supporto dei progetti che la Confassoexport sta attualmente realizzando nel mondo, in collaborazione con la ConfimpreseItalia, la FACI, il WTC, e altri. "Questi Assoexport desk - ha ribadito Broda - mettono a disposizione dei nostri imprenditori che si recheranno in quei Paesi ogni assistenza promozionale e commerciale, assicurando interpreti, autisti, accompagno, hotel e quant’altro necessario al loro soggiorno e alla loro attività.I mercati in cui ci siamo orientati in questa fase di start up sono Dubai, dove attualmente si sta concentrando l’interesse del mondo e le nuove sedi di Russia, Brasile, Argentina e Vietnam. E abbiamo candidature - ha annunciato il segretario generale - per l’apertura di nuovi Desk in Qatar, Cina, Spagna, Lituania, Polonia, Romania, Bulgaria, Repubblica Slovacca, Repubblica Ceca, con l’obiettivo di aprire almeno 10 desk entro il 2010".

IMPRESAMIA.IT-ABRUZZO- Acqua 99 Cannelle nelle ampolle di Castelli


Protagoniste di un viaggio di rinascita attraverso i luoghi del sisma abruzzese
Le ceramiche protagoniste del suggestivo Viaggio dell’Acqua che oggi, apre i Giochi del Mediterraneo. I maestri ceramisti di Castelli (nella foto), il borgo teramano simbolo dell’arte della ceramica, sono stati scelti dall’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo per realizzare l’anfora madre e le ampolle che, in un viaggio simbolo di rinascita, oggi stanno trasportando l’acqua della Fontana delle 99 Cannelle di L’Aquila nei luoghi maggiormente colpiti dal sisma del 6 aprile, fino a giungere doami, venerdì 26 giugno allo stadio Adriatico di Pescara, luogo della cerimonia di apertura dei Giochi.L’acqua intesa come simbolo di vita e di rinascita sarà raccolta dallo stesso materiale, la ceramica, che da un impasto di acqua e terra trae la sua origine. Un’unione che riporta idealmente ad un’idea di pacificazione dell’uomo con gli elementi naturali, capaci di sovvertire la sua esistenza.L’anfora madre (di 96 cm di altezza), le 5 ampolle (di 70 cm) che saranno portate nei luoghi simbolo del sisma e le 23 ampolline (di 42 cm), che il gruppo di bambini, rappresentanti i 23 paesi partecipanti, porteranno in mano pieni simbolicamente dell’acqua del proprio mare e riverseranno nell’anfora madre durante la cerimonia d’apertura del 26 giugno, sono pezzi unici progettati dall’architetto Andrea Faini e realizzati grazie alla maestria degli artigiani di Castelli.Sul fronte recano un’immagine che ritrae una dama mentre versa l’acqua da un’anfora e ai suoi piedi dei puttini che giocano con essa. Una simbologia che vuole richiamare i temi ai quali gli stessi Giochi si ispirano.L’arte della ceramica a Castelli ha origini antichissime che la tradizione fa risalire a circa dieci secoli fa, quando una comunità di monaci benedettini si insediarono nell’Abbazia di San Salvatore e ne iniziarono la produzione. Furono loro a insegnare agli abitanti del paese questa arte che fece conoscere il borgo a tutto il mondo già nel 1500, per vedere il suo massimo splendore nel ‘600 e nel ‘700.A testimonianza di una significativa e radicata tradizione ceramista abruzzese, apprezzata anche fuori dei confini italiani, oggi le maioliche di Castelli sono esposte nei maggiori musei del mondo come il Louvre di Parigi, il Brithish Museum di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York e il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo.

IMPRESAMIA.IT-TURISMO - Berlusconi: bisogna cambiare musica


Presentato il nuovo logo, simbolo di un rinnovato slancio al turismo italiano
L'Italia era il primo Paese per attrattività turistica, poi è stato superato da Francia, Spagna, Usa e Cina. Questo perché negli ultimi anni non c'è stata una vera promozione all'estero, coordinata a livello nazionale e il turismo è stato affidato alle singole Regioni. Oggi, per riportare in Italia i turisti che scelgono altre mete per le loro vacanze “bisogna cambiare musica” perché "il nostro obiettivo è quello di portare il turismo al 20% del nostro Pil" . Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa di presentazione di "ITALIA", il nuovo logo per sviluppare il turismo in Italia. Il premier ha insistito sull'unicità dell'Italia, "questa meraviglia che Dio ci ha dato e dove viviamo e lavoriamo" ricordando di aver scoperto l'Abruzzo con i suoi superbi panorami e gli innumerevoli beni artistici de L'Aquila e dei comuni limitrofi, purtroppo a causa del devasytante terremoto dello scorso aprile. "Nei 49 comuni colpiti ho contato ben 500 chiese e una strabiliante quantità di opere d'arte - ha commentato Berlusconi - segno tangibile delle nostre radici cristiane". Il premier ha poi annunciato il progetto "Le 7 Vie d'Abruzzo" che da luglio potrà essere visibile sul sito www.italia.it. Una di queste "Vie", la "Via dell'Acqua" farà parte dell'apertuta dei Giochi del Mediterraneo: l'acqua della Fontana delle 99 cannelle de L'Aquila, contenute in anfora e ampolle di ceramica del borgo Castelli, in provincia di Teramo, attraverserà, come simbolo di rinascita, i luoghi del terremto per arrivare a Pescara, sede dei Giochi ( v. notizia in pagina).Approfittando poi della presenza del governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi, il presidente del Consiglio ha parlato anche della ricostruzione delle zone terremotate commentando che “finalmente la Camera ha approvato il decreto per la ricostruzione, grazie al quale rifaremo L'Aquila e gli altri 48 comuni della regione com'erano. Anzi, io spero che saranno più belli di prima e soprattutto, dal punto di vista sismico, più sicuri". Berlusconi ha quindi confermato che entro l'autunno saranno consegnati a 15 mila persone "appartamenti completamente ammobiliati".Alla conferenza stampa erano presenti anche il ministro del Turismo Michela Brambilla - che ha illustrato il nuovo logo (nella foto), simbolo "dell'eccellenza" e "dell'essenza" del Made in Italy che rende "unico lo stile di vita italiano" - e gli ad di Alitalia e Ferrovie dello Stato, Rocco Sabelli e Mario Moretti ai quali Berlusconi ha ricordato la necessita di proporre "itinerari nazionali comuni" finalizzati a uno scambio di turisti, grazie a un "comitato che raccordi la politica delle aziende italiane di trasporto".(LCh)

IMPRESAMIA.IT-SVILUPPO - Donne sempre di più con laurea in agraria


Coldiretti: riposizionamento delle facoltà di Agraria verso i settori innovativi
Dal 2000 al 2008 è cresciuta del 21,4% la percentuale di donne ai corsi di laurea del gruppo agrario. Lo ha reso noto il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel suo intervento al convegno su “Le facoltà di agraria per lo sviluppo del Paese” organizzato dalla Conferenza dei presidi delle Facoltà di Agraria. “E’ un aspetto di cui va tenuto conto - ha affermato Marini - insieme ai molti altri, quali ad esempio la flessione nelle immatricolazioni e la insoddisfazione dei laureati nei riguardi ai successivi sbocchi professionali nonostante si stia assistendo ad un crescente interesse per la "vita country" con un giovane su quattro di età compresa tra i 25 ed i 34 anni che fa l’orto o il giardinaggio, quasi due milioni di under 35 che scelgono di trascorrere le vacanze in campagna, otto ragazzi su dieci che acquistano prodotti alimentari tipici a denominazione di origine e biologici e il sogno di aprire un agriturismo che è sempre più ricorrente tra le nuove generazioni". Secondo il presidente della Coldiretti, l'Università deve saper interpretare il cambiamento in cui è impegnata l’agricoltura verso un nuovo modello di sviluppo e, facendo riferimento al progetto lanciato dalla Coldiretti “Una filiera agricola tutta italiana”, Marini ha sostenuto che esso richiede una ricerca "agricola", perché sia utilizzabile dalle imprese agricole, una ricerca libera, svolta in collaborazione con le imprese, e non dominata, come in passato, solo dalla logica dell’industria, della distribuzione e delle multinazionali. Anzi la ricerca deve essere italaina per sviluppare il Made in Italy nella competizione internazionale. "Il capitale umano - ha aggiunto Marini - è oggi la risorsa fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura e per uscire dalla crisi economica. Non credo che sia un caso che molti giovani imprenditori della Coldiretti, tra cui coloro che hanno recentemente partecipato al concorso Oscar Green, premio per l’innovazione realizzato con l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica, siano laureati in agraria. Un riposizionamento delle facoltà di Agraria verso i settori innovativi che partono dall’agricoltura e integrano le opportunità offerte dall’ambiente, dalla qualità, dalle nuove frontiere dell’alimentazione, dalle energie rinnovabili e dalla tutela del territorio è essenziale per contribuire allo sviluppo umano e professionale dei giovani imprenditori, dei professionisti che operano nella nuova agricoltura e della dirigenza nel nostro Paese".