Il Rapporto annuale Istat evidenzia come nel 2008 si sia registrato un calo dell’attività in tutti i principali settori, ad eccezione di quello agricolo, che ha segnato una variazione positiva dopo tre anni di consistente flessione. L’agricoltura italiana, rileva Confagricoltura, è andata meglio di quella degli altri paesi europei (+2,4 % il valore aggiunto dell’agricoltura italiana, + 1,8% quella dell’agricoltura dei Paesi UEM - Unione Economica e Monetaria).
“Un dato importante che registra – commenta Confagricoltura – la tenuta del settore primario nel 2008; tenuta che però rischia di essere compromessa nell’anno in corso dove si avvertono fortemente i segnali della crisi, soprattutto in alcuni settori importanti, come quelli delle produzioni cerealicole, del vino ed in particolare delle produzioni zootecniche (dove non è garantita alle imprese una sufficiente redditività)”.
“Un dato importante che registra – commenta Confagricoltura – la tenuta del settore primario nel 2008; tenuta che però rischia di essere compromessa nell’anno in corso dove si avvertono fortemente i segnali della crisi, soprattutto in alcuni settori importanti, come quelli delle produzioni cerealicole, del vino ed in particolare delle produzioni zootecniche (dove non è garantita alle imprese una sufficiente redditività)”.
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