mercoledì 2 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-UE - Cina, mercato meno interessante


I punti critici per gli investitori europei segnalati dalla Commercio dell'Unione europea in Cina
La Camera di Commercio dell'Unione europea in Cina nel suo position-paper annuale, ha dichiarato che negli ultimi tre anni sono cresciuti in Cina l'intervento del Governo nelle politiche industriali e le restrizioni sugli investimenti stranieri, rendendo il Paese meno interessante per le compagnie europee. In particolare, nel documento Ue sono riportati alcuni punti critici per l'accesso al mercato, i diritti sulla proprietà intellettuale e la trasparenza nella regolamentazione e nell'implementazione. Per quanto riguarda l'accesso al mercato le compagnie cinesi acquistano case automobilistiche dell'Unione europea, ma gli stranieri devono ancora entrare in Cina in joint venture al 50% e non possono avere più di due impianti; in materia di appalti pubblici, i gestori esteri di turbine eoliche non ottengono un contratto dal 2005 a causa di un procedimento di gara truccato a favore delle compagnie domestiche; una società europea che per anni è stata leader del mercato della crittografia commerciale in Cina, si trova oggi in difficoltà a causa di nuove regole che impongono ai suoi clienti di avvalersi di fornitori certificati dal Governo (ma nessuna impresa estera ha ottenuto la certificazione, in quella che la Camera definisce una palese discriminazione); gli operatori esteri per i sistemi di prenotazione elettronici di agenzie viaggi e compagnie aeree sono ancora esclusi dal mercato cinese, sette anni dopo che Pechino ha aderito all'Organizzazione Mondiale del Commercio; le società straniere sono tagliate fuori dal fiorente mercato del turismo in uscita e la nuova legge postale proibisce espressamente alle compagnie con investimenti esteri di spedire articoli domestici, mossa definita dalla Camera come un atto di protezionismo e un passo indietro.In merito ai diritti sulla proprietà intellettuale, le informazioni riservate richieste dai laboratori di prova cinesi vanno ben oltre quanto necessario alla certificazione e spesso i dati vengono fatti trapelare con i concorrenti cinesi e le preoccupazioni in merito alla diffusione di informazioni confidenziali diminuiranno le probabilità che le aziende europee svolgano attività di ricerca e sviluppo in Cina, dal momento che la bozza sulla Legge dei Brevetti richiede che le società presentino le innovazioni per la "valutazione di riservatezza" prima di chiedere il brevetto all'estero.Sulla trasparenza nella regolamentazione e nell'implementazione, il periodo concesso per la consultazione pubblica sulle proposte di legge è stato allungato nel 2008 a 24 giorni dai 21 giorni del 2007, ma resta molto più corto rispetto allo standard internazionale di 60 giorni; il ministero del Commercio non ha fornito prove sufficienti per spiegare il rifiuto dell'offerta presentata a marzo da Coca Cola per l'acquisto della Huiyan, produttore locale bibite analcoliche, facendo nascere il sospetto che si sia trattato di una mossa di protezionismo mascherato. Non solo, la Cina impone alle aziende straniere standard più elevati sulla la tutela dell'ambiente e le leggi sul lavoro, concedendo sovvenzioni di nascosto alle aziende domestiche.

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