mercoledì 2 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-REGIONI - Liguria interviene su richiesta Ue accise gasolio


Il rimborso richiesto dalla Ue porterebbe molte aziende a rischio chiusura
L’Unione Europea chiede all’Italia la restituzione delle agevolazioni sulle accise del gasolio concesse agli agricoltori che producono in serra e la Regione Liguria interviene per trovare una soluzione che non penalizzi soprattutto il settore florovivaistico. Gli agricoltori, infatti, consumano mediamente oltre 20 milioni di litri di gasolio per il riscaldamento delle serre. Sopratutto per le produzioni del settore florovivaistico. Nel 2000, il governo allora in carica allora decise, come regime di aiuti di stato per le aziende agricole, di esentare dal pagamento delle accise (tasse) sul gasolio acquistato dalle aziende agricole che producono in serra per il riscaldamento delle stesse, a sostegno del settore e anche a causa del costante aumento del carburante che incideva, come oggi tra il 15 e il 20 % sui costi aziendali, mentre per le altre aziende agricole l’aliquota di agevolazione fiscale sull’acquisto di carburante rimase, come oggi, ridotta al 22%. Nell’ottobre del 2000, la Commissione Europea chiese al Governo Italiano precisazioni in merito all’aiuto di stato sotto forma di esenzione decisa dal Ministero delle Politiche agricole: le risposte fornite furono allora giudicate insufficienti dal Bruxelles, tanto che la Commissione annunciò più volte l’apertura di un procedimento di ingiunzione di pagamento per gli anni che vanno dal 3 ottobre 2000 al 2004. Il procedimento è stato concluso con una Decisione della Commissione UE che è stata notificata il 14 luglio al Governo Italiano. Tale decisione prevede la richiesta perentoria di recuperare entro quattro mesi quello che i beneficiari hanno percepito dal 2000 al 2004 sotto forma di sconto fiscale, compreso gli interessi. I produttori agricoli in serra in questi anni hanno usato questo beneficio a sostegno della loro azienda con un’attenzione particolare, acquistando esclusivamente il quantitativo di gasolio necessario per far funzionare il riscaldamento nelle produzioni, valutando ogni volta se il prezzo finale del gasolio fosse congruo rispetto ai prezzi che l’azienda avrebbe ricavato dalle produzioni realizzate. "In quanto coordinatore del settore Florovivaismo degli assessori di tutte le Regioni - ha dichiarato l’assessore Giancarlo Cassini – e come assessore Regionale all’Agricoltura della Liguria ho chiesto a tutti gli assessori regionali che la questione diventi centrale nella prima Commissione Politiche Agricole che faremo nei prossimi giorni, con la richiesta di un incontro urgente al ministro Zaia per trovare una posizione comune a difesa delle nostre aziende agricole. Ma la cosa che deve essere chiara – ha poi aggiunto – che noi diciamo "no" al pagamento da parte dei produttori agricoli, loro non hanno nessuna colpa di questa vertenza Unione Europea-Stato. Il ricorso alla Corte di Giustizia Ue da parte del Governo può essere una strada praticabile, il problema è fare presto e soprattutto tenere presente cosa vorrebbe dire l’applicazione di tale procedimento sanzionatorio per l’agricoltura in serra nel nostro Paese. Per molte di esse – ha concluso Cassini – un esborso così esoso potrebbe voler dire rischio chiusura, con la conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro".

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