mercoledì 2 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-IMPRESE - In Italia 250mila sono imprenditori immigrati


Dardanello: fare impresa è la carta giusta per integrarsi prima e meglio
Nel secondo trimestre di quest'anno, cioè nel periodo aprile-giugno, l'imprenditoria immigrata è aumentata dell'1,7% e ormai sono quasi 250mila i piccoli imprenditori titolari di aziende individuali che al 30 giugno scorso risultavano iscritti ai registri delle Camere di commercio, pari al 7,3% di tutte le aziende di questo tipo. È quanto ha registrato la rilevazione trimestrale di Unioncamere Movimprese. Gli imprenditori stranieri provengono per il 39,6% dall'Africa, con capofila Marocco seguito a distanza da Senegal, Tunisia, Egitto e Nigeria. Seguono i titolari di imprese di nazionalità europea (26,1%) e asiatica (23,5%). "L'impresa è uno strumento fortissimo di promozione e di aggregazione sociale - ha commentato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello (nella foto) e lo è ancora di più quando ad esserne protagonisti sono dei cittadini immigrati. A questi piccoli e coraggiosi imprenditori non dobbiamo far mancare l'appoggio indispensabile delle istituzioni, perché - ha aggiunto - con le loro iniziative possono dare un contributo importante all'affermazione di un modello di integrazione tutto italiano, centrato sul valore del territorio e della piccola impresa". Le attività preferite dagli imprenditori immigrati sono senza dubbio quelle del commercio: 106.719 le aziende rilevate alla fine di giugno, pari al 43,2% di tutte quelle con un titolare nato al di fuori dell'Ue. Seguono quelle connesse con le costruzioni (27,2%) e quelle manifatturiere (11,2%). Complessivamente, in questi tre settori opera l'82,3% di tutti i titolari immigrati. La Toscana è, dal punto di vista territoriale, terra di elezione: a Prato in particolare le imprese di immigrati sfiorano il 32% di tutte le imprese individuali del territorio. Oltre a Toscana, Lombardia e Liguria registrano una presenza di imprese di immigrati superiore al 10%.

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