mercoledì 2 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-SICUREZZA - No di Zaia e Sartori a proibizionismo vino


Concordi sul valore del comparto vitivinicolo per il Made in Italy
"Bisogna finirla di considerare ubriaco chi beve due bicchieri: è in atto una criminalizzazione del vino che non ha senso alcuno e che sta uccidendo uno dei comparti più pregiati del Made in Italy". Così un'intervista alla rivista Quattroruote, il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia invita a guardare con attenzione le statistiche sugli incidenti: solo il 2,09% è causato da guidatori in stato d'ebbrezza, gente ben al di sopra dello 0,5: "Non vedo perché dovrei rinunciare a bere con intelligenza e moderazione, solo perché ci sono irresponsabili che si ubriacano - spiega Zaia - E perché non si guarda con altrettanta severità alle altre cause degli incidenti? Vogliamo parlare del fumo o dei farmaci che danno sonnolenza? Degli antistaminici che migliaia di italiani prendono in primavera per combattere le allergie? O dei tranquillanti? Temo siano più pericolosi dei fatidici due bicchieri, ma nessuno se ne occupa". Dello stesso avviso Andrea Sartori, presidente dell'Unione Italiana Vini (Uiv) che condividendo le affermazioni di Zaia sulla questione dei limiti di tasso alcolemico nel sangue ha affermato in una nota che " la nostra posizione a riguardo è da tempo molto chiara: tasso zero per neo-patentati, per giovani fino a 21 anni e guidatori professionali, mantenendo per tutti gli altri l'attuale limite di 0,5 g/l, largamente condiviso in Europa - ha spiegato - e questo appare anche l'orientamento del Governo nel tanto discusso testo unificato sulla sicurezza stradale, già approvato alla Camera in sede legislativa dalla Commissione trasporti". Per il presidente dell'Uiv, ''le affermazioni di Zaia sono assolutamente di buon senso, poiché le campagne proibizionistiche, la storia insegna, sono sempre state controproducenti, senza contare poi le pesanti ricadute economiche su un comparto radicato nella nostra cultura, quello vitivinicolo, che sta attraversando una fase molto delicata. Lo confermano - si legge nella nota - anche i recenti dati del nostro export vinicolo negli Usa, in calo nel primo semestre di quest'anno di quasi il 20% in valore''. Per Sartori si rende necessario un approccio educativo al problema dell'abuso " valorizzando e non demonizzando un nostro patrimonio straordinario anche in termini salutistici, poiché - ha concluso - il vino é parte integrante della dieta mediterranea, i cui benefici sono riconosciuti da tutto il mondo scientifico''.

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