martedì 8 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-TURISMO - Bocca: in ripresa ma non siamo usciti dal tunnel


Primi segnali di ripresa per il comparto alberghiero dopo sette mesi in calo
Con un aumento del 2,3% dei pernottamenti di turisti italiani e stranieri registrati nel mese di agosto, il comparto alberghiero, dopo sette mesi di dati negativi ( da gennaio ad agosto -5,1%) ha registrato "un primo timido segnale di ripresa, che tuttavia non ci può far dire di essere usciti dal tunnel''. Lo ha detto il presidente di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca (nella foto), commentando i risultati di una indagine svolta dalla Federazione dall'1 al 6 settembre, intervistando con metodologia internet, 880 imprese ricettive, equamente distribuite sull'intero territorio nazionale e rappresentative per classificazione di stelle. "I dati consolidati da gennaio ad agosto - ha spiegato Bocca - registrano un eloquente -5,1% di presenze alberghiere tra italiani e stranieri e, cosa ancor più grave, un -5,1% di lavoratori occupati, che ha comportato e continuerà a comportare per i prossimi mesi squilibri nel livello qualitativo delle imprese ricettive, vessate peraltro da una drastica riduzione dei fatturati. Pur non avendo ancora i dati scomposti - ha poi aggiunto - sappiamo per certo che il merito della crescita di presenze è determinato dalla clientela italiana, che ha concentrato quest'anno più che mai le ferie nel mese di agosto, scegliendo soprattutto l'Italia". Tuttavia nel mese di agosto il numero di lavoratori occupati ha avuto un calo del 2,4%: un trend negativo che ha visto a gennaio un -7% di presenze (e il -4,5% di lavoratori occupati), a febbraio -10% di presenze (e il -6% di lavoratori occupati), a marzo -14,6% di presenze (e il -8,6% di lavoratori occupati), ad aprile -3% di presenze (e il -6,5% di lavoratori occupati), a maggio -7% di presenze (e il -2% di lavoratori occupati), a giugno -10,6% di presenze (e il -5,8% di lavoratori occupati) e a luglio -3,4% di presenze (e il -5,2% di lavoratori occupati). Quindi, un calo delle presenze alberghiere (italiani e stranieri) da gennaio ad agosto del 5,1% e un calo dell'occupazione sempre da gennaio ad agosto del 5,1% (di cui -4,5% lavoratori a tempo indeterminato e -6,1% lavoratori a tempo determinato). "A questo punto - ha concluso Bocca- è indispensabile un atto di coraggio politico che porti l'Esecutivo a prendere seriamente in esame un allineamento dell'Iva ai livelli di Francia e Spagna (rispettivamente al 5,5% ed al 7%) e, per frenare l'emorragia di lavoratori, occorre almeno l'estensione del cuneo fiscale per i lavoratori a tempo determinato, affiancato da ulteriori misure volte a ridurre il costo del lavoro in generale".

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