giovedì 10 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-REGIONI - Sardegna: vietata pesca a strascico e polpi


Per il fermo biologico, dalla Regione aiuti ai pescatori
Fino al prossimo 8 ottobre nelle acque della Sardegna sarà vietata la pesca alle imbarcazioni abilitate ai sistemi a strascico e/o volante, che potranno esercitare l'attività soltanto al di fuori del mare territoriale dell'isola. L'interruzione potrà durare, su base volontaria, fino al 23 ottobre, per non meno di otto giornate lavorative. Per il fermo biologico, disposto con un decreto firmato ieri dall'assessore all'Agricoltura e Pesca Andrea Prato, la Regione concederà aiuti ai pescatori, le cui imbarcazioni siano iscritte nei compartimenti marittimi dell'isola. Sempre da oggi fino all'8 ottobre prossimo non si potranno pescare polpi (la specie octopus vulgaris, il polpo comune) nel golfo di Oristano, nelle acque comprese fra Capo Frasca e Capo San Marco. Lo prevede un altro decreto firmato ieri dall'assessore Prato, che vieta anche la pesca sportiva. In caso di cattura accidentale, gli esemplari andato ributtati in mare. Una relazione tecnica del luglio scorso del dipartimento di biologia animale ed ecologia dell'Università di Cagliari supporta la decisione del fermo biologico per tutelare una delle fasi più critiche del ciclo vitale del polpo e garantirne l'accrescimento e il ripopolamento. Con un altro decreto l'assessore alla Pesca ha disciplinato l'impiego delle reti da posta fisse nel mare della Sardegna e attorno alle isole minori: si potranno utilizzare soltanto quelle con apertura della maglia non inferiore a 40 millimetri. Dovranno, inoltre, essere munite di segnali costituiti da galleggianti gialli, distanziati fra loro non più di 200 metri. Alle estremità dovranno essere visibili, a distanza non inferiore a mezzo miglio, bandiere di giorno e fanali di notte, sempre gialli. Il decreto vieta di collocare le reti a una distanza inferiore a 200 metri dalla congiungente i punti piu' foranei, naturali o artificiali, che delimitano le foci e gli altri sbocchi in mare dei fiumi o di altri corsi d'acqua.

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