lunedì 8 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-UE - Salvo il vino rosé. No a mix bianco e rosso

La proposta, non condivisa da molti produttori, ha trovato la ferma contrarietà di Italia e Francia

UE - Salvo il vino rosé. No a mix bianco e rosso
La Commissione europea si è arresa alle pressioni dei produttori di vino e di alcuni Governi. Bruxelles ha, infatti, rinunciato ad applicare una modifica dei regolamenti sulle pratiche enologiche che avrebbe permesso di produrre i rosati da tavola con una miscela di uve bianche e rosse. "È questa l'Europa che vogliamo, fondata sul rispetto delle identità, della qualità, della sicurezza alimentare e della tradizione - ha commentato il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ( nella foto) - prendiamo atto con soddisfazione che Bruxelles rinuncia ad autorizzare le miscele di vini da tavola bianchi e rossi per produrre il vino rosato. La riapertura della discussione in Europa - ha detto ancora Zaia - sui metodi di produzione del vino rosato, e poi la rinuncia a portare avanti una riforma che avrebbe sancito la morte di un prodotto di grande storia e qualità come il vino rosato, è stata ottenuta soprattutto grazie all'intervento congiunto italiano e francese, due Paesi uniti dalla comune passione per il vino e per la cultura che ad esso è sottesa. Continueremo a lavorare con impegno e convinzione, aperti ad ogni possibile intesa - ha concluso il ministro, per costruire un'Europa reale, che non dia spazio a surrogati e pasticci di sorta e che faccia della valorizzazione e della tutela del patrimonio agroalimentare di qualità le fondamenta della sua politica agricola".
Il ripensamento della Ue è stato annunciato da Michael Mann, portavoce del commissario all'Agricoltura, Mariann Fischer Boel che finora era rimasta sorda alle proteste, sostenendo che il rosé risultato dalla miscela di uve bianche e rosse avrebbe aiutato i produttori Ue sul mercato internazionale, dove i concorrenti per i quali questa pratica è consentita possono approfittare di un vantaggio competitivo rispetto agli europei. "Non ci saranno modifiche alle regole di produzione del rosé - ha detto Mann ricordando che - nelle ultime settimane le organizzazioni professionali del settore vinicolo avevano chiesto alla Commissione di mantenere il divieto vigente contro la miscela di vini bianchi e rossi per produrre vini da tavola rosati". Il portavoce ha anche sottolineato che per alcuni vini Doc (come lo Champagne rosé) la miscela bianco-rosso è consentita e prevista dai disciplinari di produzione. Non si tratta, tuttavia, di una pratica generalizzata, ma di pochi casi particolari che non possono essere invocati (come invece faceva la Commissione) per giustificare la caduta del divieto, anche se limitatamente al settore dei vini da tavola, meno pregiati. "E' importante che ascoltiamo i nostri produttori, quando sono preoccupati per le modifiche ai regolamenti. E' risultato chiaro nelle ultime settimane - ha osservato Mann riportando le parole di Fischer Boel - come una maggioranza del settore vinicolo creda che la fine del divieto sulla miscela potrebbe compromettere l'immagine del rosé tradizionale. Noi siamo sempre pronti - ha concluso il portavoce del commissario all'Agricoltura - ad ascoltare buoni argomenti, e per questo modificheremo la nostra posizione". La Commissione ritirerà dunque la sua proposta metter fine al divieto, già durante la riunione del Comitato Ue di regolamentazione del settore, che si terrà il 19 o il 24 giugno a Bruxelles, e che voterà una serie di altre modifiche alle pratiche enologiche, previste dalla riforma del 2008.

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