giovedì 9 luglio 2009

IMPRESAMIA.IT-GOV – Approvato oggi in Senato il ddl Sviluppo


Dardanello (Unioncamere): ‘Momento di svolta importantissimo’ “La Legge è stata al centro di un proficuo e costruttivo confronto tra maggioranza e opposizione ed è stata approvata senza il ricorso alla fiducia. Di questo ringrazio i Presidenti delle Camere e tutti i colleghi parlamentari”. Ha espressamente dichiarato nell’introduzione del disegno di legge il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola (nella foto).Il disegno di legge comprende intende promuovere riforme nei seguenti settori:
Sviluppo e competitività (reti d’impresa, internazionalizzazione, incentivi, sgravi burocratici);
Energia (nucleare, infrastrutture energetiche, efficienza energetica, fonti rinnovabili);
Consumatori (class action, polizze pluriennali scontate, prezzo carburante, trasparenza prezzi e tariffe, incentivi per auto metano o gpl, concorrenza).
Il ddl Sviluppo rappresenta una serie di norme strategiche, un provvedimento “di legislatura” che orienterà l’attività del Ministero dello Sviluppo economico per i prossimi anni.Questo provvedimento, secondo il Ministero dello Sviluppo Economico, dovrebbe attuare il passaggio dalle misure di emergenza per contrastare la crisi, alle riforme strutturali per aiutare il Paese e il sistema produttivo ad uscire dalle difficoltà avviando processi di competitività, modernizzazione ed efficienza che configureranno l’Italia del futuro.Le riforme strutturali della Legge Sviluppo toccheranno i seguenti punti:La nuova strategia energetica nazionale che colma un vuoto di oltre vent’anni e affronta i nodi irrisolti, i veti e le contraddizioni della gestione dell’energia nel nostro Paese portandolo a dipendere dall’estero per l’85% dei consumi e condannandolo ad alti tassi di inquinamento.La nuova politica industriale: viene introdotto il “contratto di rete d’impresa” che supera il concetto fisico di distretto e consentirà alle aziende di minori dimensioni di aggregarsi in forme nuove senza perdere la propria identità, grazie ad agevolazioni fiscali, finanziarie e amministrative, per diffondere know how, investire insieme in ricerca, sviluppare insieme progetti di marketing, esplorare insieme nuovi mercati, aumentare la capitalizzazione.La riforma degli incentivi alle imprese: definizione di una strategia industriale che riorganizzerà l’intero assetto degli incentivi alle imprese e agli investimenti produttivi, con forti snellimenti delle procedure e dei tempi, migliore valutazione dei progetti imprenditoriali, maggior ricorso ai cofinanziamenti pubblico-privato attraverso i nuovi Contratti di Sviluppo eredi degli attuali Contratti di Programma.La class action e le misure a tutela dei consumatori: viene introdotta nell’ordinamento italiano l’”azione di classe” a tutela dei consumatori e norme di maggiore trasparenza per i servizi energetici e ditelecomunicazione.La riforma degli enti di internazionalizzazione per rendere sempre più efficiente e adeguata alle nuove esigenze dei mercati globali la politica di accompagnamento delle imprese all’estero.La riforma delle Camere di Commercio in Italia e all’estero per aumentare l’efficacia della rete camerale nel sostegno ai sistemi economici territoriali.La riforma dei Consorzi agrari, che chiude una pagina ventennale di crisi e incertezze di questo fondamentale strumento di sostegno della nostra agricoltura.

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