martedì 23 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-CAMERA - Pmi: Italia dà il via allo Small Business Act


Recepite integralmente le indicazioni suggerite agli Stati Membri dell'Unione Europea
Con Small Business Act, la Ue ha sottolineato l'importanza delle Pmi come creatrici di posti di lavoro. La Commissione Ue ha, quindi, individuato le iniziative essenziali da adottare, sia a livello europeo che degli Stati membri, verso tali realtà produttive, favorendo la creazione di condizioni di concorrenza paritarie per le piccole e medie imprese. Per l'Italia con una mozione di cui è primo firmatario Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl (nella foto), la Camera impegna il Governo a recepire integralmente, per primo in Europa, le indicazioni suggerite agli Stati Membri dell'Unione Europea dallo Small Business Act e a realizzare al più presto gli impegni previsti dalla risoluzione approvata il 5 maggio scorso dalla X Commissione (Attività produttive ) della Camera dei deputati, anche attivando un'organica azione di difesa e di sostegno alle imprese del settore dell'abbigliamento dei territori vocati e ricomprendendo in tali azioni l'osservanza da parte dei beneficiari di impegni diretti alla loro permanenza nei luoghi d'origine, al mantenimento e all'incremento della forza lavoro locale, all'assegnazione di lavori e all'eventuale esternalizzazione di processi produttivi ad imprese appartenenti all'indotto in cui esse operano. Altra disposizione quella di dare immediata esecuzione alle misure urgenti a tutela dell'occupazione, alle disposizioni in favore delle piccole e medie imprese, nonché alle ulteriori norme volte al superamento dell'attuale crisi finanziaria, allo scopo previste dal decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito in legge con modificazioni dall'articolo 1 della legge 9 aprile 2009, n. 33, oltre che di avviare, nei settori e nei distretti in cui operino i "programmi di risanamento e sviluppo", interventi a favore delle reti d'impresa, definendo, anche sul piano normativo, la soggettività giuridica delle reti d'impresa come presupposto per una loro maggiore integrazione economica.La Camera chiede altresì al Governo di intraprendere le occorrenti iniziative affinché sia urgentemente emanato il decreto ministeriale previsto dalla delibera Cipe pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 24 marzo 2009 relativa a criteri e modalità di funzionamento del fondo per il finanziamento degli interventi consentiti dagli orientamenti Ue sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà ead accelerare i pagamenti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese creditrici e a predisporre le misure previste dalla legge per quanto riguarda la certificazione dei crediti suddetti, onde consentirne lo sconto da parte degli istituti di credito, nonché ad adottare tutte le misure operative atte a garantire effettivamente l'applicazione ed il rispetto delle norme sui termini di pagamento dei fornitori. Ma anche a proseguire nell'impegno per garantire la continuità del credito alle imprese, anche attraverso le risorse previste per i confidi.Il Governo dovrà anche perseguire gli obiettivi di tutela delle piccole e medie imprese nel settore manifatturiero anche attraverso l'attivazione di interventi riguardanti: a) la sottoscrizione di accordi con le organizzazioni rappresentative del sistema del credito per la concessione di prestiti temporanei ed a tassi agevolati volti a mantenere in vita le imprese in difficoltà; b) la semplificazione degli adempimenti amministrativi; c) la riduzione dei carichi fiscali (Iva ed imposte sulla produzione) e degli oneri sociali; d) la concessione di una quota significativa di incentivi per gli investimenti diretti alla ricerca e all'innovazione tecnologica delle PMI manifatturiere; e) la riduzione del costo dell'energia, riportandolo sui livelli degli altri Paesi dell'UE, con particolare riferimento ai settori con elevati consumi energetici, come l'industria tessile. Altri interventi previsti sono: emanare al più presto il regolamento di "Impresa in un giorno"; valutare la possibilità di un intervento per la riduzione delle aliquote contributive che pesano sul costo del lavoro delle imprese artigiane; ad accelerare quanto più possibile, d'intesa con le Regioni, la definizione del "Piano casa" e a considerare la possibilità di ridurre la contribuzione Inail per il settore artigiano (1-00184 - Firmatari: Cicchitto, Cota, Iannaccone, Bocchino, Vignali, Cazzola, Moroni, Fava, Simonetti, Raisi, Baldelli, Allasia, Della Vedova, Reguzzoni, Versace, Torazzi, Mazzuca, Cosenza).

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