lunedì 9 novembre 2009

SENATO - Aiuti destinati ai bieticoltori convogliati all'Absi


Rispettare il parere dell'Avvocatura dello Stato e le indicazioni Ue
Il senatore Daniele Bosone del Pd (nella foto) ha rivolto un'interogazione al ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, in merito all'Associazione bieticola saccarifera italiana (Absi) gestore del fondo bieticolo nazionale, a cui sono stati convogliati gli aiuti destinati ai bieticoltori, ricordando che l'Absi è stata riconosciuta, in via legislativa, come un ente privato dotato di pubblici poteri consistenti nella gestione di fondi pubblici e che da tali fondi sono state stornate, a suo tempo, somme per costituire la società Finbieticola SpA con lo scopo di "assumere partecipazioni in società saccarifere già esistenti o (…) da costituire", perseguendo, in ogni caso, finalità legate allo sviluppo del settore bieticolo. Quindi, prosegue il senatore, sono state costituite società a responsabilità limitata con unico socio denominate Finbieticola Bondeno e Finbieticola Casei Gerola il cui oggetto sociale è la lavorazione di biomasse, bieticole e animali, la produzione e distribuzione di biocarburanti e le attività connesse. La costituzione di queste ultime società risulta all'interrogante estranea alla natura pubblica dell'attività svolta da Finbieticola e comunque in contrasto con le finalità pubbliche poste alla base delle disposizioni comunitarie e nazionali che autorizzano la concessione degli aiuti solo a favore dei bieticoltori o dell'industria saccarifera.Inoltre, l'Avvocatura dello Stato, con il parere reso in data 16 ottobre 2009, richiesto dal Ministero della Politiche agricole alimentari e forestali, ha confermato l'esistenza di un vincolo di destinazione al settore bieticolo delle risorse gestite dalla società Finbieticola, risorse finanziarie che, secondo il parere dell'Avvocatura dello Stato devono essere utilizzate a stretto supporto di piani di ristrutturazione degli impianti saccariferi in attività, ovvero da costituire.L'intero settore versa in uno stato di crisi economica che a giudizio dell'interrogante potrebbe essere alleviato con l'impiego dei finanziamenti indicati, impiego che, tra l'altro, è stato negato dai vertici di Finbieticola SpA in occasione delle apposite richieste avanzate dalla Regione Molise per lo stabilimento di Termoli e, a quanto risulta al senatore, anche singoli bieticoltori hanno formalmente avanzato richieste di intervento per evitare l'ulteriore distrazione delle risorse dalle finalità pubbliche come accadrebbe nel caso di un effettivo coinvolgimento di Finbieticola in iniziative consistenti in investimenti finanziari nel settore creditizio assolutamente estranee al comparto bieticolo, così come riportato da alcuni quotidiani. Detto questo il senatore Bosone chiede di sapere quali iniziative il ministro Zaia intenda adottare, con particolare urgenza, per dar seguito al richiamato parere dell'Avvocatura dello Stato in modo da evitare che possano essere esercitate attività in difformità con il regime di aiuti autorizzato dall'Unione europea, finalizzato in primis alla salvaguardia delle attività agricole e degli impianti di trasformazione industriale ad esse connessi e quali azioni abbia intrapreso per recuperare le risorse finanziarie già impegnate e da destinare ai bieticoltori, nel rispetto delle condizioni prescritte a livello comunitario e nazionale.

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