lunedì 9 novembre 2009

DOSSIER - Isae: imprese e consumatori fiducia diversa


A ottobre cresce la ficucia delle imprese manifatturiere mentre si arresta quella dei consumatori
Cresce la fiducia delle imprese manifatturiere, mentre peggiora la fiducia della grande distribuzione e delle imprese di servizi, in recupreo l'indicatore nel settore delle costruzioni, mentre si arresta nel mese di ottobre il clima di fiducia dei consumatori: questo è quanto rilevato dalle ultime indagini Isae che mostrano un quadro disomogeneo per quanto riguarda la fiducia sia tra i consumatori sia tra i vari settori produttivi. Ecco in sintesi i dati.Imprese manifatturiere- L'indice considerato al netto dei fattori stagionali si attesta ad ottobre a 77,1 (da 74,3) recuperando completamente il lieve calo dello scorso mese e portandosi sui valori più elevati dal settembre dello scorso anno- L'aumento è dovuto soprattutto ad un sensibile recupero delle attese di produzione e al decumulo delle scorte di magazzino; risalgono anche lievemente i giudizi sugli ordini- Le imprese sono anche meno pessimiste circa la situazione economica futura del paese e le prospettive dell'occupazione- L'indice cresce in tutti i comparti produttivi ma più marcatamente nei produttori di beni intermedi (75,7 da 72,3) e di consumo (82,7, da 80,5; più caute sono le imprese di beni di investimento (69,5 da 68,8)- Differenze emergono anche a livello territoriale: la crescita è forte nel Nord Ovest (da 74,1 a 79,3) e nel Mezzogiorno (da 77,3 a 79,4) mentre è più lenta nelle regioni del Centro (da 79,5 a 80,2). La fiducia scende leggermente nel Nord Est (da 72,6 a 72,4)- Resta sostanzialmente stabile ad ottobre la quota di imprese che ha dichiarato di non aver ottenuto negli ultimi mesi un finanziamento da parte delle istituzioni finanziarie- Secondo le consuete domande trimestrali, il grado di utilizzo degli impianti industriali sale di un punto nel terzo trimestre, portandosi dal 65,4 al 66,5% mentendosi comunque in prossimità dei minimi storici;- Segni di recupero emergono anche dal lato delle ore lavorate- Le imprese segnalano anche un andamento più favorevole dell'afflusso di nuovi ordinativi e una sostanziale stabilità su bassi livelli della durata di produzione assicurata; anche le aspettative a breve termine delle esportazioni sono relativamente più ottimiste rispetto al passato(Fonte: comunicato stampa, Inchiesta mensile Isae presso le imprese manifatturiere ed estrattive - ottobre 2009)Commercianti e grande distribuzione- L'indicatore sintetico, considerato al netto della componente stagionale, scende da 95,4 a 93,4 sui minimi dallo scorso marzo- Le valutazioni riflettono un peggioramento dei giudizi sull'andamento corrente delle vendite ed un accumulo delle giacenze di magazzino; timidi segnali di ottimismo emergono tuttavia dalle attese sull'evoluzione futura degli affari- Rispetto alla rilevazione precedente, le imprese si dichiarano nuovamente preoccupate riguardo al volume degli ordini e dell'occupazione- Sul fronte dei prezzi, sono valutate in accelerazione le tensioni inflazionistiche correnti, ma in ulteriore rallentamento quelle future- Disaggregando i risultati per tipologia di vendita, la fiducia continua a peggiorare con riferimento alla grande distribuzione, ma migliora guardando invece a quella tradizionale.L'indicatore destagionalizzato scende infatti da 80,0 a 75,1 nella prima e sale da 108,9 a 110,2, nella seconda(Fonte: Comunicato stampa, Inchiesta mensile Isae presso le imprese del commercio al minuto tradizionale e della grande distribuzione - ottobre 2009) Imprese di servizi- Il clima di fiducia, considerato al netto dei fattori stagionali, scende a -7 (da -5 di settembre)- Concorrono al calo dell'indice il peggioramento dei giudizi sugli ordini e quello delle aspettative sull'economia nel suo complesso; migliora, per contro, il saldo sugli ordini attesi-Il peggioramento della fiducia è diffuso a livello settoriale: il clima scende a -14 (da -11) nei servizi alle famiglie, a -11 (da 5) in quelli finanziari e rimane stabile su valori negativi (-4) in quelli alle imprese- Alcune lievi differenze emergono, per contro, a livello territoriale: l'indice cala nel Nord Ovest (a -7, da -6), al Centro (a -13, da -12) e al Sud (a -12, da -4) e recupera nel Nord Est (a -1, da -3), ripartizione in cui prevalgono aspettative favorevoli sulla situazione economica generale- Secondo la consueta indagine trimestrale, nel III trimestre 2009 sale al 61% la percentuale delle imprese che ritiene ostacolata la propria attività (era il 49% nel trimestre precedente)- Anche in questa rilevazione le imprese individuano nell'insufficienza di domanda il principale ostacolo alla loro attività (77% delle risposte); seguono in ordine di importanza gli altri motivi non meglio specificati (25%), i vincoli finanziari (15%) e la scarsità di manodopera (1%)(Fonte: Comunicato stampa, Inchiesta mensile ISAE presso le imprese dei servizi - ottobre 2009) Costruzioni- Secondo l'inchiesta condotta dall'Isae su un panel di circa 500 imprese, a settembre il clima di fiducia, considerato al netto dei fattori stagionali e calcolato in base 2000=100, recupera per il secondo mese consecutivo passando da 73,7 a 77,4 e attestandosi sul valore più elevato dal novembre 2008- Tra le variabili componenti il clima di fiducia si evidenzia un marcato miglioramento nei giudizi sui piani di costruzione mentre rimangono sostanzialmente stabili le prospettive sull'occupazione- Peggiorano però i giudizi sull'attività di costruzione, mentre recuperano le aspettative sui piani di costruzione; il saldo delle previsioni sui prezzi praticati nel settore sale leggermente rimanendo, comunque, su valori storicamente bassi - Sale leggermente il numero di imprese che trova ostacoli limitanti l'attività di costruzione (la relativa percentuale continua a rimanere decisamente superiore a quella di coloro che dichiarano di non trovarne); prevale l'insufficienza di domanda quale ostacolo principale allo svolgimento dell'attività seguita dalle condizioni climatiche sfavorevoli e dalla difficoltà a reperire manodopera- Le previsioni sulla durata dell'attività assicurata, variabile rilevata trimestralmente, espressa in mesi e destagionalizzata, sono improntate ad un lieve ottimismo se confrontate con quelle del trimestre precedente- Il miglioramento dell'indice generale è omogeneo a livello settoriale: sia nell'edilizia (comprendente l'edilizia residenziale e quella non residenziale) sia nel settore dell'ingegneria civile il clima è in miglioramento.(Fonte: Comunicato stampa, Inchiesta mensile ISAE presso le imprese delle costruzioni -settembre 2009)Consumatori- L'indice scende da 113,6 a 111,7 tornando sui valori dello scorso agosto, ancora nettamente al di sopra della media del primo semestre dell'anno- Il deterioramento è più sensibile nel quadro economico personale (l'indice cala da 125,9 a 121,9) e nelle attese per la situazione futura (da 105,9 a 101,6)- In misura relativamente minore diminuiscono anche gli indici relativi al quadro economico generale (da 89,6 a 87,9) e alla situazione futura (da 105,9 a 101,6)- Si deteriorano in particolare le valutazioni sul risparmio, sia circa l'opportunità presente, sia soprattutto, circa le possibilità future. Tornano a deteriorarsi per il secondo mese consecutivo le attese relative al mercato del lavoro- I giudizi sul bilancio familiare si confermano invece favorevoli; migliorano anche le valutazioni sul mercato dei beni durevoli, sia attuali, sia soprattutto, prospettiche- Riguardo ai prezzi, si conferma il rallentamento della dinamica inflazionistica corrente e attesa, che si mantiene in prossimità dei minimi storici- Secondo le domande trimestrali, tuttavia, peggiora il mercato immobiliare, sia per gli acquisti che per la manutenzione straordinaria, e anche quello dell'auto- A livello territoriale la flessione della fiducia è diffusa in maniera non uniforme: più marcata nel Nord Est, di media entità nel Nord Ovest e nel Sud e contenuta nel Centro.(Fonte: Comunicato stampa, Inchiesta mensile ISAE presso i consumatori -ottobre 2009)

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