venerdì 11 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-VERTICE - Italia-Spagna: ok Autostrade del mare


Matteoli: incremento del traffico merci e tutela dell’ambiente grazie a meno emissioni di C02
Nell’ambito del vertice italo-spagnolo, svoltosi a La Maddalena, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli (nella foto), ed il suo omologo spagnolo, Josè Blanco Lopez, hanno firmato un accordo per implementare le cosiddette Autostrade del Mare tra i due Paesi. L’accordo prevede, tra l’altro, l’istituzione di una Commissione mista che avrà il compito di selezionare le varie proposte per i collegamenti marittimi tra Italia e Spagna, attraverso apposite gare internazionali. Sarà, inoltre, elaborato un programma per determinare le modalità di finanziamento dei collegamenti. L’obiettivo prefissato dai due ministri è di garantire il trasferimento dal trasporto terrestre a quello via mare di circa 400 mila Tir nel prossimo biennio. Le tratte marittime interessate sono: 1) Civitavecchia-Barcellona; 2) Civitavecchia-Tarragona; 3) Genova-Algeciras; 4) Genova-Barcellona; 5) Livorno-Barcellona; 6) Livorno-Tarragona; 7) Livorno-Valencia; 8) Palermo-Valencia; 9) Salerno-Tarragona; 10) Salerno-Valencia; 11) Marina di Carrara-Castellon de la Plana.“Si tratta di un accordo molto positivo – ha dichiarato il ministro Altero Matteoli – che prefigura la possibilità di incrementare i traffici delle merci tra l’Italia e la Spagna e, nel contempo, di tutelare l’ambiente abbattendo le emissioni di C02. L’incontro che ho avuto con il collega Blanco Lopez è stato proficuo anche riguardo ad altri argomenti trattati, dal progetto Galileo all’esame dei temi prioritari della prossima presidenza spagnola dell’Ue fino alla ridefinizione delle Reti TEN-T che sarà il tema della conferenza che il governo italiano e l’Ue ospiteranno a Napoli il 21 e 22 ottobre prossimi, alla quale parteciperanno 47 Paesi. Nel condividere questa grande occasione con il ministro Blanco – ha concluso Matteoli - abbiamo ribadito alcune tematiche che saranno dibattute a Napoli quali l’esclusione da Maastricht degli investimenti in infrastrutture sulle Reti TEN, il rapporto con l’Africa ed il ruolo sempre più incisivo del Mediterraneo”.

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