giovedì 4 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT- CRISI - Nessun tracollo per le calzature italiane



Scajola: salvaguardare un settore fondamentale del Made in Italy

CRISI - Nessun tracollo per le calzature italiane
Il comparto, che esporta l'80% della propria produzione, ha saputo reagire alla crisi meglio di altri.
Il dato è emerso nel corso dell' assemblea annuale dell'Anci (Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani) alla quale ha preso parte anche il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola. ''E' ovvio che non possiamo rallegrarci di essere il meno peggio - ha detto il presidente dell'Anci Visto Artioli (nella foto) - ma il riposizionamento e la ristrutturazione che il settore ha intrapreso negli anni scorsi ci hanno reso un pò meno vulnerabili. Ciò non toglie che la crisi la stiamo sentendo e che occorrerà ancora del tempo per uscirne''. La buona tenuta del comparto si deve, infatti, a un processo di ristrutturazione avviata nella prima metà del decennio che ha portato a fine 2008, una compensazione del 2% di valore di produzione a fronte di un calo dei volumi di produzione (-6,9%, ). Particolarmente significativa la contrazione registrata sull'export in quantità (-9,6%), controbilanciata però da una sostanziale tenuta del valore complessivo (+0,5%). Situazione analoga per l'import, calato del 9,6% in volumi ma cresciuto del 4,6% in valore.
“Per contrastare gli effetti della stretta creditizia – ha affermato il ministro Claudio Scajola nel corso del suo intervento - che colpisce soprattutto le piccole e medie imprese che sono una componente essenziale anche del Vostro settore, abbiamo potenziato il Fondo centrale di garanzia, ora esteso all’artigianato, aumentandone la dotazione a 1,6 miliardi. Il fondo opererà in modo ancora più efficace e, anche per il tramite dei Confidi, potrà garantire crediti per 70-80 miliardi di euro”. Inoltre il ministro ha ricordato che "l'Italia è il primo produttore di calzature in Europa e l’ottavo a livello mondiale, collocandosi al quarto posto tra i Paesi esportatori. Le calzature italiane sono considerate, a giusto titolo, le migliori al mondo e sono presenti, anche con marchi stranieri, nei principali mercati internazionali, fornendo con il loro stile, il design e l’alta qualità, un contributo sostanziale alle nostre esportazioni - ha aggiunto Sacjola - Il successo del Made in Italy è anche merito delle Vostre aziende, della passione, della professionalità, della dedizione con cui curate i Vostri prodotti e sperimentate soluzioni innovative, alla continua ricerca di nuovi mercati e nuove opportunità. Sotto il coordinamento di Anci – ha concluso il ministro - e con il supporto di università e qualificati istituti di ricerca, le aziende calzaturiere hanno partecipato attivamente al terzo bando, “nuove tecnologie per il Made in Italy”. Stiamo concludendo le procedure per l’ammissione alla seconda fase di selezione e contiamo di assegnare presto i 190 milioni di euro di incentivi ai progetti selezionati”.



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