lunedì 15 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-CRISI - Marcegaglia: 100 giorni di azione determinata


Appello della presidente di Confindustria al Governo perchè si muova
Servono cento giorni di concretezza che permettano alle nostre imprese di avere una svolta. Lo ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia (nella foto), dal palco dei giovani di Confindustria. ""Il Governo deve velocizzare e cambiare passo. Questo è il momento di agire - ha insistito Marcegaglia - Dalla crisi possiamo uscire e ripartire: dobbiamo impegnarci seriamente, gli esami di riparazione sono finiti. Noi siamo pronti". La presidente di Confindustria ha proposto al Governo un piano che in 100 giorni potrebbe risollevare il sistema paese. Tremonti ter, credito d'imposta, l'avvio rapido dei piccoli cantieri perché ha spiegato, il Paese "ha troppi vincoli - ha affermato - facciamo uno sforzo per aprirli veramente". E poi i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese che lo stesso premier ha definito una vergogna nazionale. "La situazione non è facile. In questi mesi rischiamo di perdere un pezzo del nostro sistema produttivo - ha ammonito Marcegaglia - molte imprese rischiano di morire. Noi imprenditori siamo vivi e combattivi, non vogliamo rassegnarci ma agire. Ma abbiamo bisogno qualcosa di straordinario per questo Paese''. In cima alla scaletta della priorità , secondo la Marcegaglia, c'è il pressing alle banche per concedere il credito, l'avvio di una Tremonti ter sulla detassazione degli utili reinvestiti e avvio rapido delle infrastrutture con particolare riferimento ai piccoli cantieri. E il pagamento dei debiti alle imprese da parte della Pa: ''Ci aspettiamo - ha detto a questo proposito la presidente - che in questi 100 giorni ci sia dato almento un pezzo dei nostri crediti''.Poi un attacco al responsabile Economia del Pd: "Bersani ha ipotizzato ieri una nuova imposta patrimoniale per compensare il mancato gettito dell'Ici: per favore non scherziamo, questo paese ha già troppe tasse, non serve nuova imposta. Possiamo fare tanto, c'è l'imbarazzo della scelta".

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