giovedì 25 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-ABRUZZO- Acqua 99 Cannelle nelle ampolle di Castelli


Protagoniste di un viaggio di rinascita attraverso i luoghi del sisma abruzzese
Le ceramiche protagoniste del suggestivo Viaggio dell’Acqua che oggi, apre i Giochi del Mediterraneo. I maestri ceramisti di Castelli (nella foto), il borgo teramano simbolo dell’arte della ceramica, sono stati scelti dall’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo per realizzare l’anfora madre e le ampolle che, in un viaggio simbolo di rinascita, oggi stanno trasportando l’acqua della Fontana delle 99 Cannelle di L’Aquila nei luoghi maggiormente colpiti dal sisma del 6 aprile, fino a giungere doami, venerdì 26 giugno allo stadio Adriatico di Pescara, luogo della cerimonia di apertura dei Giochi.L’acqua intesa come simbolo di vita e di rinascita sarà raccolta dallo stesso materiale, la ceramica, che da un impasto di acqua e terra trae la sua origine. Un’unione che riporta idealmente ad un’idea di pacificazione dell’uomo con gli elementi naturali, capaci di sovvertire la sua esistenza.L’anfora madre (di 96 cm di altezza), le 5 ampolle (di 70 cm) che saranno portate nei luoghi simbolo del sisma e le 23 ampolline (di 42 cm), che il gruppo di bambini, rappresentanti i 23 paesi partecipanti, porteranno in mano pieni simbolicamente dell’acqua del proprio mare e riverseranno nell’anfora madre durante la cerimonia d’apertura del 26 giugno, sono pezzi unici progettati dall’architetto Andrea Faini e realizzati grazie alla maestria degli artigiani di Castelli.Sul fronte recano un’immagine che ritrae una dama mentre versa l’acqua da un’anfora e ai suoi piedi dei puttini che giocano con essa. Una simbologia che vuole richiamare i temi ai quali gli stessi Giochi si ispirano.L’arte della ceramica a Castelli ha origini antichissime che la tradizione fa risalire a circa dieci secoli fa, quando una comunità di monaci benedettini si insediarono nell’Abbazia di San Salvatore e ne iniziarono la produzione. Furono loro a insegnare agli abitanti del paese questa arte che fece conoscere il borgo a tutto il mondo già nel 1500, per vedere il suo massimo splendore nel ‘600 e nel ‘700.A testimonianza di una significativa e radicata tradizione ceramista abruzzese, apprezzata anche fuori dei confini italiani, oggi le maioliche di Castelli sono esposte nei maggiori musei del mondo come il Louvre di Parigi, il Brithish Museum di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York e il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo.

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