mercoledì 10 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-SISMA - Anche dal vino può nascere la speranza

I vini Tullum saranno presentati il 12 giugno a Pescara presso l'Ex Aurum in Via D'Avalos
Nella viticoltura, la cittadina di Tollo rasa al suolo durante la guerra trovò un motivo per ripartire. E oggi, a due mesi dal terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo, la cittadina porta un messaggio di speranza a tutta la Regione presentando Tullum, Denominazione di origine controllata in vigore dalla vendemmia 2008, destinata a diventare il simbolo di una rinascita. La piccola Doc Tullum riveste anche un ruolo sociale, perché essa ha saputo unire un territorio creando una forte alleanza innanzitutto fra le cooperative di Tollo, una volta divise. Il progetto, infatti, ha richiesto una stretta collaborazione fra Cantina Tollo e Coltivatori diretti di Tollo che assieme rappresentano oltre il 95% della produzione, un traguardo importante vistoo che a Tollo la vite si coltiva dall'epoca romana e che nel Settecento i vini prodotti erano già noti nel Regno Borbonico per la loro qualità. Durante l'incontro verranno presentati i primi vini: il Tullum bianco, il Tullum Passerina e il Tullum Pecorino. Per il Tullum Superiore, vino bianco affinato, e per le due tipologie rosse Tullum Rosso e Tullum Riserva bisognerà attendere fino al 2010. "Nonostante l'Abruzzo sia stato sconvolto dal terremoto abbiamo deciso di presentare Tullum ora per dare un messaggio di speranza - ha spiegato il presidente del Consorzio Tullum, Giancarlo Di Ruscio - oggi alcuni luoghi simbolo dell'Abruzzo, primo fra tutti L'Aquila, sono stati fortemente danneggiati dal terremoto, così come la guerra con i suoi bombardamenti rase al suolo Tollo. Gli abruzzesi sono però uomini forti e, grazie alla loro capacità di reagire, oggi possiamo presentare la Doc Tullum. Ci auguriamo che questa dia speranza alle aziende che sono state colpite dal terremoto. Una tragedia può essere la partenza per una vera rinascita". Oltre ad avere una primaria importanza per la propria città, la Doc Tullum darà l'opportunità a tutto l'Abruzzo di qualificare la propria immagine. "Ci auguriamo che Tullum - ha concluso Di Ruscio - inauguri una nuova epoca per la viticoltura abruzzese. La stessa Regione, d'altro canto, sta lavorando su nuove Doc".I vini Tullum saranno prodotti esclusivamente con uve della cittadina di Tollo e le singole tipologie dovranno provenire dalle specifiche zone del mappale. Anche la vinificazione dovrà essere effettuata in zona. Regole rigide, per fare capire al consumatore la vocazione di un territorio. La potenzialità a regime della Doc Tullum è di 300 ettari. Sono esclusi dal disciplinare i vigneti di fondovalle. Il posizionamento del Tullum sarà medio alto e si rivolgerà al consumatore moderno, attento alla qualità, alla sostenibilità, alla salubrità e all'eticità del vino.

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