giovedì 1 ottobre 2009

IMPRESAMIA.IT-MADE IN ITALY - Moda: Tronconi, mai avuto aiuti statali


Sistema Moda Italia a Governo: serve obbligo di etichettatura o di tracciabilità
La filiera della moda ha un peso economico rilevante, tuttavia, non ha mai usufruito di aiuti statali: così Michele Tronconi, presidente di Sistema Moda Italia, nella riunione di giunta che ha affrontato il caso "etichettatura" del Made in Italy deliberando all’unanimità il sostegno ad una normativa italiana che istituisca l’obbligo di un’etichettatura Made in Italy oppure di un sistema di tracciabilità per i prodotti. Anche a partire da iniziative legislative del Parlamento italiano. Infatti, l'organismo esecutivo di Sistema Moda Italia ha dato mandato al presidente di intensificare il confronto con il Governo, assieme alle altre associazioni di categoria del settore moda (aziende industriali e artigiane della filiera produttiva del tessile-abbigliamento-pelli-cuoio-calzature-occhiali), per condividere un piano di azione a sostegno della competitività della filiera produttiva nazionale. “La sola industria del tessile-abbigliamento - ha ricordato Tronconi - nel 2008 ha dato lavoro a oltre 500mila addetti contro i 174mila del settore auto e ha contribuito significativamente, con circa 10 miliardi di euro, all’attivo della bilancia commerciale, pur senza aver mai beneficiato di aiuti indispensabili per il mantenimento dell’integrità della filiera. Questa crisi ci ha colpito mentre era in corso un processo di ristrutturazione di molte imprese del tessile-abbigliamento. Sono stati fatti investimenti - ha aggiunto - per aumentare l’export, aprire nuovi negozi e magazzini e si sperava di poter velocemente recuperare gli investimenti fatti. La crisi, nata in America da un cortocircuito finanziario, è arrivata da noi in un momento delicato - ha spiegato - Il nostro settore esporta il 50% di quello che produce, ma con un calo del 30% della domanda straniera c’è poco da stare allegri: entro la fine dell’anno prevediamo una riduzione di 26-27mila occupati su un totale di 508mila nel settore".La prossima tappa a sostegno della legge è prevista il 6 di ottobre a Malpensafiere: un incontro, organizzato da Sistema Moda Italia e Univa, con il Viceministro alle attività produttive Adolfo Urso, proprio sulla legge. Oltre a lui, anche Cesare Galli, ordinario di Diritto Industriale all'Università di Parma, Michele Graglia presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Marco Reguzzoni peputato al Parlamento e relatore del progetto di legge e Michele Tronconi presidente della Federazione SMI-Sistema Moda Italia. Dopo la sintonia con Roberto Belloli, del comitato spontaneo dei cosiddetti "Contadini del tessile", la La prossima tappa a sostegno della legge è prevista il 6 ottobre a Malpensafiere: un incontro, organizzato da Sistema Moda Italia e Univa, con il viceministro alle attività produttive Adolfo Urso, proprio sulla legge. Prevista la partecipazione anche Cesare Galli, ordinario di Diritto Industriale all'Università di Parma, Michele Graglia presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Marco Reguzzoni peputato al Parlamento e relatore del progetto di legge e Michele Tronconi.

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