mercoledì 17 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-UE - Zaia: rilancio imprese agroindustriali


Il nuovo regime di aiuti sarà uno strumento di potenziamento delle Pmi agroalimentari di qualità
Una boccata d'ossigeno alle nostre imprese per uscire dalla crisi attuale e conquistare nuovi mercati. Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia (nella foto), ha commentato l’esito della riunione odierna della Commissione europea, nella quale è stato approvato il nuovo regime di aiuti dell’Istituto sviluppo agroalimentare – Isa S.p.A., società finanziaria del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per gli interventi a sostegno degli investimenti agroindustriali. Il nuovo regime di aiuti, valido fino al 2013, consentirà di promuovere gli investimenti delle piccole e medie imprese e delle imprese intermedie localizzate in tutto il territorio nazionale e delle grandi imprese delle aree sottoutilizzate del Paese, mediante l’acquisizione di u Ue Unione europea commissione imprese agroalimentarina partecipazione di minoranza al capitale sociale e l’erogazione di un finanziamento a tasso agevolato, pari al 30% del tasso di riferimento. Le spese ammissibili all’agevolazione comprendono gli investimenti in attivi materiali (terreni/aree fabbricabili, opere murarie e assimilate, impianti/macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica), gli investimenti in attivi immateriali (attivi derivanti da trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisto di diritti di brevetto, licenze, know- how e conoscenze tecniche non brevettate), gli studi preliminari di fattibilità e le consulenze connesse agli investimenti. Le nuove modalità di intervento consentiranno di allargare la platea dei beneficiari, in particolare delle piccole e medie imprese, con una ricaduta positiva sulla competitività del sistema agroalimentare. In considerazione dell’esperienza acquisita da Isa nel finanziamento dei progetti, il nuovo regime di aiuti prevede procedure semplificate e più vantaggiose, in termini di durata e di tasso d’interesse, ridotto al 15% del tasso di riferimento, per i progetti di piccole dimensioni, fino a 2 milioni di euro di intervento, a condizione che il finanziamento non superi il 50% degli investimenti ammissibili e che l’ altro 50% sia coperto da risorse proprie dell’azienda.

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