mercoledì 17 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-SVILUPPO - Scajola: primi investitori in Montenegro


Investimenti per 4-5 miliardi di euro, già in cantiere i primi progetti
Montenegro, porta d’ingresso delle imprese italiane nel mercato energetico dell’Europa dell’Est. Questo l'obiettivo del rilancio degli investimenti italiani in energia e infrastrutture del valore di 4-5 miliardi di euro con i quali l'Italia punta a diventare il primo investitore estero in Montenegro. Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola (nella foto), al termine della missione nella capitale del Montenegro, Podgorica, dove ha incontrato il Primo ministro Djukanovic, il ministro dello Sviluppo Economico Vujovic e il ministro dei Trasporti Lompar.“Abbiamo messo insieme per la prima volta - ha commentato Scajola - le maggiori imprese energetiche italiane che costruiranno qui in Montenegro centrali idroelettriche, a carbone e termovalorizzatori e produrranno energia da trasferire in Italia attraverso un elettrodotto sottomarino. Ciò significa - ha precisato il ministro - più energia a minor costo per il nostro Paese. Italferr, leader mondiale nella progettazione e realizzazione di reti ferroviarie, realizzerà inoltre lo studio di fattibilità della linea Bari-Belgrado, grazie alla quale le merci italiane avranno maggiore accesso nell’area dei Balcani”.Il rilancio degli investimenti italiani parte dalla firma del ministro Scajola di due Memorandum d’intesa, uno sull’energia e uno sui trasporti. Il primo prevede una collaborazione strategica tra i due Paesi, che ha l’obiettivo di rendere il Montenegro la porta d’ingresso delle imprese italiane nel mercato energetico dell’Europa dell’Est. Già i primi progetti sono in cantiere: Terna prevede la realizzazione di una connessione sottomarina tra Pescara e Tivat lunga circa 100 km, dalla capacità iniziale di 1000 Mega Watt; A2A ha in progetto un primo gruppo di 4 centrali idroelettriche per 240 MW; Enel è interessata alla realizzazione di un impianto a carbone da 800/1200 MW in collaborazione con Duferco, che a sua volta è pronta a realizzare un termovalorizzatore da 80 MW.Il secondo accordo, sulle infrastrutture, firmato anche dal ministro serbo dei Trasporti e Infrastrutture Mrkovic, prevede un investimento italiano per la progettazione della linea che collega il porto montenegrino di Bar con la capitale serba Belgrado di 1,5 milioni di euro, di cui 1 milione stanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Nel futuro saranno possibili ulteriori investimenti in campo infrastrutturale, ad esempio per lo sviluppo di porti turistici.“La mia visita in Montenegro - ha ricordato, infine, il ministro - avviene a breve distanza da quella del Presidente Berlusconi, a testimonianza degli eccellenti rapporti che intercorrono tra i nostri due Paesi. L’Italia sostiene le richieste di ingresso nella Ue e nella Nato nonché dell’abolizione dei visti, come per i Paesi dell’area Schengen, richieste che vengono da un Paese come il Montenegro, che si è contraddistinto come elemento di equilibrio e stabilità della regione balcanica”.

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