giovedì 11 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-FISCO - Moneta elettronica contro il sommerso


E' necessario incentivare nella Ue i sistemi di pagamento elettronico
Lavoro nero, economia sommersa ed evasione fiscale sono resi possibili dal'uso del contante. Al contrario dei pagamenti elettronici. Lo ha affermato Davide Steffanini, direttore generale di Visa Europe in Italia (nella foto), commentando i risultati di una ricerca sull'economia sommersa in Italia, Germania, Spagna, Polonia e Turchia. ''Lo studio evidenzia che quanto più sono diffusi i pagamenti elettronici all'interno di un Paese, minore è la dimensione dell'economia sommersa. Se l'uso del contante - ha spiegato Steffanini -fosse ridotto al livello dei paesi che ne fanno l'uso più limitato, si realizzerebbe un risparmio di alcuni miliardi di euro, con un beneficio per l'economia europea in generale''. In Europa, infatti, ammonta a circa 2 mila miliardi di euro il valore complessivo dell'economia sommersa, con una stima che varia dal 10% del Pil britannico al 40% di alcuni Paesi della Ue. Una cifra altissima che potrebbe essere ridotta incrementando l'uso dei sistemi di pagamento elettronico, soprattutto per le transazioni di piccolo importo.''La sfida - ha concluso Steffanini - è impegnativa per la Pubblica amministrazione, ma anche per le banche e per chi gestisce i sistemi di pagamento elettronico. Ai Governi vorremmo suggerire di prendere misure per incentivare quanto più possibile l'utilizzo dei sistemi di pagamento elettronico per ottenere importanti benefici, non solo per le casse dello stato, ma anche in termini di riduzione di complessità e burocrazia''.

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