giovedì 11 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-EXPORT - Esposito: bene solo Campania e Basilicata


Emilia Romagna resta leader. A rischio il triangolo industriale e il Triveneto
Nel 1° trimestre l'export delle regioni italiane è rallentato anche al Nord, ma nel Sud due eccezioni. La Campania, che contribuisce per il 27% all’export del Mezzogiorno come la Basilicata, il cui incremento delle vendite (anche nel primo trimestre 2009, con un +5,2%) è in larga misura attribuibile al settore energetico. “All’interno di un trend decrescente della presenza italiana sull’estero a livello nazionale - ha detto in una nota Gaetano Fausto Esposito, segretario generale di Assocamerestero (nella foto) - la geografia territoriale dell’export si ripercuote sulla dinamica delle realtà regionali caratterizzate dalla presenza sia di grandi che di piccole imprese”. Anche il cosiddetto “triangolo industriale” (Lombardia, Liguria e Piemonte) ha avuto una riduzione del 20,2% delle esportazioni rispetto al trimestre precedente (con un valore pari a 28,1 miliardi di euro). Segnali di rallentamento nello stesso periodo arrivano anche da aree caratterizzate da forte presenza di piccole imprese: il Triveneto (Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto), in cui Pil manifatturiero delle Pmi contribuisce per il 16,3% al dato nazionale, registra un calo delle vendite sui mercati esteri del 27,3%, per un valore di 12,8 miliardi di euro). La Lombardia, che con un valore delle vendite pari a 20 miliardi di euro contribuisce per il 29% all’export italiano, si mantiene stabile in seconda posizione nella graduatoria dell’export per abitante. Ma è l'Emilia Romagna che conserva la vetta della classifica (con un export pro capite di 2.272 euro). Umbria, Marche e Lazio hanno subito una flessione rispettivamente del 21,4%, 11,1% e 20,2% rispetto al dato di fine anno. Ultimo il Sud, in particolare Sicilia e Sardegna con un’ulteriore battuta d’arresto (-38,5% e -30,9%).

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