martedì 14 luglio 2009

IMPRESAMIA.IT-DPEF- Chiesta la Tremonti ter anche per imprese agricole


Vecchioni: dare alle aziende la possibilità di ristrutturare i mutui
Interventi sul fronte del credito e della previdenza con estensione della “Tremonti ter”. Sono queste le richieste portate dal presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni ( nella foto) all’incontro con il Governo per la presentazione del Dpef.
“C’è un problema di liquidità - ha detto Vecchioni - che esploderà inevitabilmente dopo l’estate. Per questo è necessario dare alle aziende la possibilità di ristrutturare i mutui e di sospendere temporaneamente i pagamenti nei confronti delle banche.” E considerato che una delle maggiori criticità risiede nel reperimento delle risorse da parte degli istituti di credito, Confagricoltura ipotizza una garanzia dello Stato su queste operazioni e la possibilità per la banca finanziatrice di approvvigionarsi in via speciale a costi più bassi. Il risultato sarebbe l’applicazione di un tasso per l’impresa inferiore a quello di mercato, senza un eccessivo esborso da parte dello Stato.Il presidente Vecchioni ha chiesto inoltre di estendere alle imprese agricole che determinano il reddito su base catastale le misure previste dalla “Tremonti ter” per la detassazione degli utili reinvestiti.Per quanto riguarda gli oneri sociali, Confagricoltura valuta necessario, rendere strutturali le agevolazioni contributive a favore delle imprese agricole che operano in zone montane e svantaggiate (in scadenza a fine anno). Altrettanto necessario è introdurre specifiche misure di alleggerimento del costo del lavoro per le imprese agricole ubicate nelle aree non agevolate del centro-nord, mediante l’estensione della cosiddetta “riduzione del cuneo fiscale” agli operai agricoli a tempo determinato con garanzia occupazionale minima di 100 giornate annue.Sul fondo di solidarietà nazionale, una delle richieste più urgenti di Confagricoltura, il ministro Zaia ha annunciato oggi che sarà inserito nel decreto anticrisi, permettendo così agli agricoltori di avere una copertura assicurativa sulle colture, nella consapevolezza di ottenere un sostegno sui premi.

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