mercoledì 1 luglio 2009

IMPRESAMIA.IT-Distretti - Ceramiche Civita Castellana: venerdì da Scajola


Richiesti ammortizzatori sociali e stimoli al mercato
Convocate le parti sociali per aiutare le Aziende Ceramiche e l’indotto a superare la crisi occupazionale ed economica. In questi tre mesi, infatti, la crisi che ha colpito il Distretto industriale di Civita Castellana si è aggravata con un forte aumento del numero dei lavoratori sospesi in Cassa Integrazione, anche a causa della chiusura di 4 aziende per un totale di circa 100 dipendenti. Questi i dati: Aziende Sanitari in CIG 51 su 54 totali e 2650 addetti 1600 in Cassa integrazione guadagni;Aziende Stoviglierie in CIG 5 su 5 totali e 200 addetti 200 in Cassa integrazione guadagni; Aziende Piastrelle in CIG 1 su 1 totale; 118 addetti 25 in Cassa integrazione guadagni; 500 dipendenti in mobilità; 450 dipendenti precari sono stati licenziati perché senza nessuna tutela di ammortizzatori sociali. Peraltro, la crisi della ceramica di Civita Castellana è la più grave che c’è in Italia per l’alto numero di lavoratori in cassa integrazione ,rispetto al numero degli addetti. Nel documento presentato al Governo, i sindacati hanno proposto la riduzione del costo energetico, l'innovazione tecnologica, le infrastrutture e trasporti, la bonifica dei siti industriali, il supporto ai mercati esteri per aumentare la domanda dei sanitari, oltre ad azioni a sostegno dell’occupazione con l’aumento dei mesi di Cassa integrazione e l’estensione degli ammortizzatori sociali anche ai precari. Altra richiesta quella di stimolare il mercato interno attraverso il ricambio dei sanitari negli immobili pubblici e la proposta di un bonus o incentivo ai privati che acquistano sanitari.

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