giovedì 18 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-UE - Mamma e papà 1 mese di congedo in più


Le parti sociali europee firmano la revisione dell'accordo quadro
La durata del congedo parentale è stato portato da tre a quattro mesi per genitore e si applica a tutti i lavoratori dipendenti. A prescindere dalla forma del loro contratto. Questo è il risultato di sei mesi di negoziati tra le parti sociali europee e rispecchia i cambiamenti intervenuti nella società e sul mercato del lavoro dopo la firma del primo accordo quadro sul congedo parentale avvenuta nel 1995. Vladimír Špidla, commissario responsabile per l'occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità (nella foto), presente all'atto della firma ufficiale ha commentato che "questo accordo è la prova che il partenariato sociale europeo funziona e produce risultati concreti per i lavoratori e le imprese in Europa. Obiettivi prioritari - ha sottolineato il commissario - per la parità delle donne e degli uomini a riprova della volontà di trovare soluzioni per migliorare l'equilibrio tra vita familiare e vita professionale, tenendo nel contempo conto della diversità dei quadri normativi nazionali, delle pratiche e delle tradizioni" . Il nuovo accordo innalza la durata del congedo parentale portandolo da 3 a 4 mesi per ciascun genitore. Uno dei 4 mesi sarà non trasferibile da un genitore all'altro; chiarisce che si applica a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla forma del loro contratto (lavoro a tempo determinato, part-time, ecc.); offre anche la possibilità ai genitori che ritornano al lavoro dopo il congedo parentale di chiedere l'adattamento delle loro condizioni di lavoro (ad esempio dell'orario di lavoro) e conferisce una maggiore protezione non solo contro il licenziamento ma anche contro ogni trattamento sfavorevole legato all'esercizio del diritto al congedo parentale. La Commissione deve ora esaminare le disposizioni dell'accordo. Entro l'estate essa proporrà al Consiglio l'attuazione dell'accordo tramite direttiva in applicazione delle disposizioni del trattato in merito al dialogo sociale. La direttiva dev'essere adottata dal Consiglio a maggioranza qualificata.

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