giovedì 18 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-CHIMICA - Scajola: in tre anni Eni investirà 700 milioni


Tavolo della Chimica: Eni illustra il piano industriale e Scajola annuncia commissariamento Vinyls
Eni garantirà investimenti nella chimica per 700 milioni di euro tra il 2009 e il 2012. E' quanto emerso dal Piano industriale della società illustrato nel corso del Tavolo della Chimica presieduto dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola (nella foto). “La chimica di base resta essenziale per un grande Paese industriale come l’Italia. Per questo il Governo - ha affermato il ministro - le imprese e il sindacato si impegneranno a ristrutturare e rilanciare il settore, pur in questo periodo di difficoltà”. Eni ha confermato l’interesse per la chimica - si legge nella nota del Ministero - definendo un quadro di riorganizzazione e investimenti per garantire l’equilibrio finanziario di lungo periodo e stabilizzare il quadro occupazionale. Eni ha poi illustrato le linee del proprio Piano per la chimica che prevede interventi per 700 milioni di euro nel periodo 2009-2012. Sono stati inoltre illustrati i principali interventi di riorganizzazione necessari per far fronte alla grave situazione di crisi in cui versa la chimica italiana ed europea ed in particolare all’ emergenza venutasi a creare in seguito all’istanza di amministrazione straordinaria presentata dalla società Vinyls. Sulla Vinyls, che interessa Marghera e Porto Torres, Scajola ha comunicato che "domani il Tribunale di Venezia dovrebbe nominare, su indicazione del Ministero, un commissario giudiziale con il compito di consentire nell’immediato il mantenimento dell’attività degli impianti e individuare rapidamente una soluzione industriale in grado di garantire la continuità aziendale". Nel corso dell’incontro, particolare attenzione è stata posta alle prospettive occupazionali, assolutamente da salvaguardare e, a tale proposito, il ministro ha dato atto al sindacato di aver dimostrato grande senso di responsabilità e ha annunciato di voler proseguire anche con le forze sociali e con gli enti territoriali l’esame delle diverse ipotesi di riorganizzazione del settore dando attuazione agli altri punti per il rilancio del settore definiti nel Tavolo nazionale della Chimica del 22 aprile scorso che di seguito indichiamo: 1. attivare tavoli territoriali per accelerare l’attuazione degli accordi di programma già in essere (in particolare Priolo, Sardegna e Porto Marghera) e per varare nuovi accordi alcuni dei quali già in via di definizione; 2. sottoporre alla Conferenza Stato-Regioni il decreto per l’individuazione dei 26 siti prioritari nel piano nazionale di bonifica e reindustrializzazione e portare al CIPE i primi 3-4 progetti immediatamente cantierabili; 3. aumentare le risorse del bando “Nuove Tecnologie per il Made in Italy” con fondi europei Pon (Programmi Operativi Nazionali) e Fas (Fondo Aree Sottoutilizate) per finanziare l’innovazione tecnologica del settore chimico; 4. accelerare l’adeguamento ambientale delle imprese chimiche al Regolamento Europeo Reach, con l’apertura di uno sportello ad hoc dotato di 120 milioni di euro; 5. istituire un gruppo di lavoro per monitorare il recepimento delle disposizioni comunitarie finalizzate alla semplificazione delle procedure amministrative; 6. varare interventi per ridurre il costo dell’energia per le imprese chimiche.

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