mercoledì 3 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT- PMI - Disfunzioni giustizia, un fardello pari a 22,9 mld/anno



Per una disputa commerciale in Italia ci vogliono 1.210 giorni. Come in Sri Lanka, Liberia e Gibuti

PMI - Disfunzioni giustizia, un fardello pari a 22,9 mld/anno
Le cause tra imprese costano 3832 euro a impresa e incidono dello 0,8% sul fatturato.  In totale, il cattivo funzionamento della giustizia costa alle imprese una cifra pari a 22,9 mld  di euro l'anno,  vale a dire che tali disfunzionalità rappresentano un pesante fardello per le imprese e un ostacolo al loro sviluppo. Lo rende noto  l'indagine Censis-Eurisko per la Camera di commercio di Roma: il tempo stimato per la soluzione di una disputa commerciale, a decorrere dall'iscrizione della causa a ruolo fino al momento della liquidazione o dell'effettivo pagamento, é per l'Italia di 1.210 giorni.   Ma per le cause di appalto si arriva anche a toccare i 12,1 anni. Dato che colloca l'Italia al tredicesimo posto nella graduatoria generale, in compagnia di paesi come Sri Lanka (1.318 giorni), Liberia (1.280) e Gibuti (1.225). L'Italia è in testa alla black list dei giorni necessari per la soluzione di una disputa di carattere commerciale, con una durata media dei processi superiore di tre volte a quella del Regno Unito (1.210 giorni contro 404) e di quattro volte rispetto alla Francia (331 giorni). La situazione non sembra, in prospettiva, destinata a migliorare: prendendo in analisi l'evoluzione dei tempi processuali dal 2003 al 2008 nei paesi più industrializzati, l'Italia mostra l'aumento più sensibile della durata dei procedimenti per la soluzione di dispute commerciali (565 giorni in più in cinque anni).
Tuttavia, la lentezza della giustizia e i disagi che crea alle imprese, non colpisce tutte le imprese nella stessa maniera. Le piccole imprese sono particolarmente danneggiate e ancora di più le imprese del meridione rispetto a quelle del Centro-Nord come ha ribadito il presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Roma Andrea Mondello (nella foto) per il quale nel Sud "la conflittualità è maggiore e l'incidenza sul fatturato delle imprese tende ad aumentare". Il presidente di Unioncamere ha spiegato che "gli arbitrati fatti dalle Camere di commercio negli ultimi dieci anni sono stati 3.500, le conciliazioni 50 mila". Infatti,  le Camere di commercio hanno tutte un servizio di conciliazione e 69 un servizio arbitrale ma "il problema principale delle Camere di commercio è il problema del Meridione e quello che stiamo notando è una grande differenziazione fra Sud e Centro-Nord - detto Mondello - la sensibilità che dobbiamo dimostrare deve essere rivolta in particolare a quest'area e alle piccole imprese. Mettiamo nelle disponibilità del ministro della Giustizia il sistema delle Camere di commercio come perno della giustizia alternativa. Quello che possiamo fare - ha concluso Mondello - sarà cercare di garantire un livello di collaborazione con il ministero il più elevato possibile". 

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