lunedì 22 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-CRISI - Pacchetto fiscale nel prossimo CdM


Non ancora certa la decisione su scudo fiscale e detassazione utili reinvestiti
La manovra punta a fornire nuovi stimoli alle piccole e medie imprese colpite dalla crisi economica. Andrà all'esame del Consiglio dei ministri di venerdì prossimo 26 giugno il decreto legge con il nuovo pacchetto fiscale di sostegno alle imprese, compreso il "premio di occupazione" per chi non licenzia. Conterrà, come annunciato dal ministro dello Sviluppo Claudio Scajola (nella foto), un aumento della soglia di compensazione fra crediti e debiti verso la pubblica amministrazione, mentre non è ancora stato deciso se inserire o meno lo scudo fiscale sulla riemersione dei capitali portati illecitamente all'estero. Ce ne sarebbero per 550 miliardi di euro, usciti illegalmente per sfuggire all'attenzione del fisco o per nascondere il frutto della corruzione e di attività criminali: di questi, 300 sarebbero in Svizzera, 100 in Lussemburgo, una quarantina a Montecarlo e gli altri sparsi. E sembra che il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, si appresti a varare un nuovo provvedimento per il rientro dei capitali esportati illegalmente, al fine di ridare fiato all'economia italiana provata dalla crisi, provvedimento che piace alle banche che vedono nella regolarizzazione dei capitali illecitamente esportati all'estero un canale alternativo per rifornirsi di liquidità. Inoltre, secondo lo schema illustrato dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, l'intervento non dovrebbe essere oneroso per le casse dello Stato perché verrebbe erogato direttamente alle imprese l'assegno della Cig che il lavoratore otterrebbe in caso di messa in mobilità. Un'altra ipotesi prevede di trasformare i sussidi in capitale a disposizione di chi voglia aprire una partita Iva e avviare un'impresa. Infine, Tremonti non si è ancora pronunciato sulla detassazione degli utili reinvestiti, una proposta della Confindustria. In merito al bonus fiscale per le imprese che non licenziano, Diana Bracco, ex presidente di Assolombarda e vicepresidente di Confindustria, ha detto che " è giusto che le imprese siano aiutate nel loro sforzo di investire" e ha giudicato come "ampie, approfondite e facilmente accessibili" le misure approntate dall'Esecutivo sul fronte occupazionale.

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