venerdì 26 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-CONVEGNI - Torino: scienziati su uso azoto in agricoltura


A dibattito anche le colture da energia e la produzione di biogas da reflui zootecnici
A confronto agronomi, biologi modellisti, fisiologi vegetali, esperti di scienza del suolo e di microbiologia. Ma non solo, anche figure che operano sul territorio a diretto contatto con gli agricoltori: tecnici di organizzazioni professionali agricole, industriali di ditte produttrici di fertilizzanti, funzionari politici con il compito di definire le linee di indirizzo della politica locale. In tutto sono 350 gli scienziati di tutto il mondo partecipaneti alla sedicesima edizione di "Nitrogen Workshop" - convegno internazionale sull'uso dell'azoto in agricoltura, elemento chiave per alimentare le piante coltivate e per regolare l'equilibrio degli ecosistemi agricoli e naturali - in programma dal 28 giugno al 1 luglio al centro congresi TorinoIncontra. Tra i molti temi in programma: quelli sulle tecniche di mitigazione degli effetti negativi indotti dai cambiamenti climatici, che dimostrano come l'agricoltura sia protagonista sulla scena planetaria nella lotta ai cambiamenti climatici.Prevista la presentazione di studi specifici compreso uno sui lombrichi, organismi alleati degli agricoltori nella gestione degli ecosistemi agrari e per le loro capacità di incorporare nel suolo i residui vegetali e stimolare l'attività dei funghi e batteri del suolo, ma capaci di emettere dal loro intestino grandi quantità di gas serra, e sono in questo paragonabili a quanto si osserva per i grandi bovini, da sempre sorvegliati speciali nelle valutazioni sulle emissioni di gas serra. Attese nel congresso pure le valutazioni sull'opportunità agronomica e ambientale dell'impiego delle colture da energia e della digestione dei reflui zootecnici per la produzione di biogas, quali possibili alternative all'uso dei combustibili fossili.Tema specifico dell'edizione di Torino, organizzata dal Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e gestione del territorio dell'Università di Torino e dal Dipartimento di Produzione Vegetale dell'Università di Milano le relazioni tra diverse scale di studio e di applicazione: da quella microscopica per individuare e comprendere i processi a quella macroscopica di indirizzo delle pratiche di coltivazione a livello di campo coltivato, considerando sia le scelte operative che interessano l'azienda agricola, sia quelle che coinvolgono il destino dell'azoto a livello di grande territorio.

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