martedì 9 febbraio 2010

IM-IMPRESAMIA.COM-LAVORO - Petrolifero: a rischio anche benzinai e camionisti

Per la revisione della rete distributiva, l'Unione petrolifera ha proposto al Ministero dello Sviluppo economico, la riduzione a 5-6 mila dei punti vendita, un maggiore ricorso al self-service, lo sviluppo del non-oil con la possibilità per i gestori di integrare il proprio reddito vendendo anche prodotti di monopolio (sigarette ed altro) e forme contrattuali più flessibili. Infatti, nei giorni scorsi l'Unione petrolifera ha lanciato un allarme disoccupazione che coinvolgerebbe ben 7.500 persone impegnate direttamente nella produzione e altre 2mila legati alla distribuzione nel caso venissero chiuse quattro-cinque raffinerie (sulle 16 attualmente operanti in Italia), a causa della riduzione dei consumi e del calo della domanda mondiale....

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