lunedì 14 settembre 2009

IMPRESAMIA.IT-MADE IN ITALY - Concorrenza spagnola per filiera olivicola


Romano: servono progetti concreti per rilanciare l'immagine del nostro prodotto
Con una campagna alle porte e con una previsione sulla produzione spagnola che sembra superare un milione e duecentomila tonnellate, l’approvazione di un piano di settore diventa indispensabile per gli operatori della filiera olivicola italiana ma tavolo ministeriale, fermo ormai da due mesi. Lo ricorda la presidente dell’organizzazione interprofessionale italiana dell’olio di oliva, Pina Romano (nella foto), a margine dell’incontro tra le parti per la pianificazione della nuova campagna oleicola. Il tavolo ministeriale m- ha aggiunto la presidente - aveva dato assicurazioni sull’utilizzo immediato dei 2,6 milioni di euro, già stanziati a fine 2008 per l’attività promozionale, e aveva sottolineato la necessità di prevedere ulteriori risorse specifiche per dare slancio al settore, anche su questi temi c’è una piena disponibilità a collaborare. Veniamo da un passato - ha spiegato - dove l’immagine dell’olio di oliva italiano ha garantito a tutti gli operatori opportunità commerciali e marginalità che oggi purtroppo sono sempre meno automatiche”. L’ascesa produttiva spagnola, l’avvento di nuove aree olivicole e i nuovi assetti manageriali dei più importanti gruppi industriali, tenderanno a introdurre nuove leve competitive che renderanno sempre più arduo e impegnativo difendere la diversità della produzione italiana. “Ci attendono nuove sfide - ha detto ancora- e vanno affrontate con una coesione e una programmazione nuova tra industria trasformazione e produzione, con il solo comune obiettivo di creare e distribuire valore. La risposta non può essere quella di parlare quotidianamente di truffe e sofisticazioni indebolendo l’immagine dell’olio di oliva italiano e penalizzando le nostre esportazioni. La risposta ai nostri colleghi spagnoli che in nome di un interesse comune di filiera si sono autotassati per destinare oltre 7 milioni di euro all’anno nella promozione dell’olio spagnolo - ha concluso Romano - va costruita nella filiera, con un forte patto di cooperazione tra gli operatori su progetti concreti per il rilancio e la tutela dell’immagine del nostro Paese. E' su questi obiettivi che ci attendiamo il massimo supporto da parte del Ministero”.

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