giovedì 2 luglio 2009

IMPRESAMIA.IT-PMI - Federlazio: l'opera di risanamento è in corso


Gli sforzi dell’Amministrazione Regionale in questi ultimi 12 mesi non possono essere negati
Presentato a Roma il quarto report dell'Osservatorio Antonio Nori sull'azione del Governo regionale. L'Osservatorio, relativo al periodo giugno 2008 – maggio 2009, ha come obiettivo il monitoraggio periodico delle deliberazioni regionali che riguardano le piccole e medie imprese. Alla conferenza stampa sono intervenuti il presidente della Federlazio, Maurizio Flammini (a destra nella foto) e il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo ( nella foto a sinistra). Di fronte all'attuale crisi economica "diventa improcrastinabile - si legge nel report - l’adozione di provvedimenti, anche straordinari, che consentano alle imprese di tirare il fiato. Perché allora non cominciare a ragionare intorno all’ipotesi, per fare solo un esempio, di sospendere il pagamento delle imposte locali per quelle aziende che, a causa della crisi, chiudano i bilanci in perdita per due esercizi consecutivi? Senza contare che le imprese e i cittadini del Lazio si attendono una riduzione delle aliquote Irpef e Irap, come in passato era stato promesso".La Federlazio si auspica interventi "che rimettano in moto l’economia: intanto facendo partire le opere cantierabili – e in proposito ci viene subito in mente la Roma-Latina, che in tal senso potrebbe veramente dare un significativo impulso all’economia di questo territorio – e poi individuando delle iniziative che possano produrre un effetto volano". Una di queste potrebbe essere la “la rottamazione dei sanitari" per dare una mano al distretto ceramico di Civita Castellana.Altri fronti di intervento sono l'eliminazione degli sprechi e l'utilizzo dei confidi quali strumenti in grado di integrare e di sviluppare ulteriormente l’attività di Banca Impresa Lazio al punto di diventare essi stessi sportelli di BIL sul territorio, proprio in virtù dell’esperienza accumulata e della conoscenza del mondo della Pmi. Per saperne di più vai all'Osservatorio

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