giovedì 30 luglio 2009

IMPRESAMIA.IT-MADE IN ITALY - Sì alle nuove normative in arrivo


Inasprite le sanzioni per l'import e l'export con false indicazioni di provenienza
Sarà riconoscibile chi veramente produce in Italia e le nuove disposizioni di indicazione di origine dei prodotti, quindi del Made in Italy, sono un pò nascoste all'interno del Ddl 1195 B del 9 luglio scorso, già definitivamente approvate e in attesa di essere pubblicate in Gazzetta Ufficiale.Il "collegato energia" obbliga le imprese italiane che hanno spostato all'estero parte o tutta la loro produzione a indicare il luogo dove la merce è stata realizzata. E le nuove disposizioni coinvolgeranno il comparto della moda, del tessile e dell'abbigliamento, del calzaturiero, delle occhialerie in primis, ma anche quello del legno e della meccanica. E non solo. Sarà, infatti, pratica commerciale ingannevole "l'uso di marchi di aziende italiane su prodotti o merci non originari dell'Italia". Inoltre, poiché è anche previsto che "le false e le fallaci indicazioni di provenienza o di origine non possono comunque essere regolarizzate quando i prodotti o le merci siano stati già immessi in libera pratica", la merce sequestrata non potrà più essere riscattata come succedeva di norma sino ad oggi. "Questa nuova normativa fa finalmente chiarezza su ciò che è veramente italiano - ha dichiarato Alessandra Calosci, presidente dell'Associazione Tessile Abbigliamento - L'appartenenza territoriale di un prodotto non è solo una questione di testa, ma anche di mani e tradizione. Adesso sarà considerata pratica commerciale ingannevole - ha poi aggiunto - l'uso di marchi di aziende italiane su prodotti o merci non originari dell'Italia senza l'indicazione precisa in caratteri evidenti del loro Paese e del loro luogo di fabbricazione o di produzione; per noi è una grandissima vittoria". (SEGUE CLICCA SUL TITOLO)

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