martedì 30 giugno 2009

IMPRESAMIA.IT-CRISI - Cia: effetti negativi anche sulle imprese agricole


L'ultima manovra può dare solo una semplice boccata d'ossigeno alle imprese
I recenti provvedimenti varati dal Governo non risolvono i problemi in presenza di una congiuntura ancora fortemente negativa. Lo ha detto il il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi (nella foto) commentando commenta le rilevazioni provvisorie dell'Istat sull'andamento dell'inflazione a giugno che registra il livello più basso (+ 0,5 per cento) dal 1968. ''Sono dati che confermano chiaramente la preoccupante crisi in atto. Siamo in presenza - si legge in una nota della Confederazione- di una congiuntura molto negativa che fa sentire i suoi effetti anche su un settore come quello agricolo che, a differenza di altri, sta reagendo meglio alle difficoltà economiche. La situazione, tuttavia, resta grave. E lo stesso andamento dei prezzi sui campi lo dimostra in maniera palese. A maggio i nostri agricoltori hanno registrato un calo del 12,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno passato. Una drastica diminuzione - si legge ancora - che, insieme ad un evidente calo dei consumi, ha contribuito a frenare la corsa dei listini sugli scaffali (+ 1,9% a giugno rispetto all'analogo periodo dello scorso anno e -0,1% nei confronti di maggio) dei prodotti agroalimentari, riducendo la 'forbice' dalla produzione agricola alla tavola''. Secondo il presidente della Cia, per ridare impulso e vigore alle aziende agricole ''sono necessari interventi mirati che permettano di ridurre, soprattutto, i pesanti costi produttivi e di aprire nuove prospettive. Fino ad ora si è andato avanti con meri palliativi che non sanano i problemi aperti''. Gli imprenditori agricoli hanno dimostrato in questi anni volontà di ripresa e anche oggi sono intenzionati a non mollare "ma i numeri che ci ha fornito l'Istat ci dicono - ha aggiunto il presidente della Cia- che non è oggi l'inflazione il pericolo maggiore, ma la presenza di una congiuntura ancora fortemente negativa che bisogna affrontare con rinnovate politiche economiche e di carattere sociale. E' indispensabile - ha concluso Politi- un segnale chiaro e concreto da parte del Governo, che, però, tarda a venire''.

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